A cura di Maurizio Borghi
Dopo la chiaccherata telefonica con Max, in occasione dell’uscita di “Blunt Force Trauma”, Metalitalia ha l’opportunità di conversare con l’altro Cavalera della “Conspiracy”, il batterista Iggor. Nel backstage del Gods Of Metal edizione 2011 lo troviamo disteso, dimagrito e motivato, come emerge nel resoconto qui sotto. Presente anche il chitarrista Mark Rizzo, che però resterà prevalentemente muto per quasi tutta la durata della chiaccherata (prima e dopo l’intervista si è fiondato al bagno… mangiato pesante? ndR).
“BLUNT FORCE TRAUMA” E’ STATO REGISTRATO LIVE IN STUDIO, UNA SCELTA CONTROTENDENZA…
Iggor Cavalera: “Abbiamo seguito questa procedura anche per il primo album, registrando live in studio. Ovviamente Max, nelle vesti di produttore coadiuvato da Logan (Mader, ndR), ha fatto qualche piccolo ritocco finale, qualche sovraincisione. Ha funzionato bene nel debutto, così abbiamo deciso di ripetere l’esperimento. Mi piace l’idea, e anche se il prodotto finale non suonerà mai come suoniamo dal vivo, in questa versione ci si avvicina molto. Suonare nella stessa stanza, tutti insieme, non accade molto spesso recentemente, sprigiona un’energia tangibile”.
LE REGISTRAZIONI SONO STATE ANCHE VELOCI?
Iggor: “Molto veloci. Dai tempi di Nailbomb e Sepultura i due album dei Cavalera sono stati quelli dove più mi sono divertito durante le registrazioni. Abbiamo fatto tutto molto in fretta. Max è cresciuto molto come produttore. Sa cosa vuole, e lo sa molto bene, quindi non passiamo due giorni su questioni stupide come il suono della doppia cassa… suoniamo il pezzo 2-3 volte ed è buona”.
COME COLLABORA MAX CON LOGAN?
Iggor: “E’ un’ottima combinazione perchè Logan lavora molto velocemente, e capisce cosa desidera Max come produttore, e contemporaneamente Max sa cosa desiderano i componenti del gruppo e mette le mani direttamente sul banco di regia. Ognuno dunque ha il suo suono distintivo sul prodotto finale. La combinazione dei due è ideale”.
MARK: CONSIDERANDO CHE LE CANZONI SONO STATE SCRITTE E REGISTRATE VELOCEMENTE, SEI RIUSCITO A SFOGGIARE OTTIMI SOLOS E LINEE MELODICHE. IL TEMPO E’ STATO UN OSTACOLO NEL TUO CASO?
Mark Rizzo: “Abbiamo registrato il tutto in tre settimane, penso sia abbastanza per un disco metal. La mia giornata non finiva dopo le registrazioni in studio, ogni sera tornavo in hotel e lavoravo per perfezionare le mie parti e i miei assoli. Direi che il tempo è stato sufficiente”.
MOLTI ADDETTI AI LAVORI SI SONO RIFERITI AL NUOVO CAVALERA CONSPIRACY COME AD UNA SORTA DI FLASHBACK ALL’ERA “ARISE”. SEI D’ACCORDO?
Iggor: “Non posso dire di essere d’accordo, se non per il fatto che ci sono molte canzoni veloci sull’album. Se parliamo di musica non vedo queste similiarità: ai tempi le canzoni scritte erano molto intricate, complicate, molte parti, moltissimi riff. Gli album dei Cavalera sono più sobri, dritti all’osso”.
AVETE MAI PENSATO DI FARE UN ALBUM STRETTAMENTE HARDCORE, CONSIDERANDO LE VOSTRE PESANTI INFLUENZE DI QUEL GENERE?
Iggor: “Adoro l’hardcore, è uno dei miei generi preferiti, ma la risposta è no. Non è solo hardcore, amo diversi generi di musica. Per Max è lo stesso, lui ascolta dal metal al dub con mille varianti nel mezzo. Mark ama la chitarra classica spagnola. Fare un album strettamente hardcore non sarebbe molto speciale. Lo lascio fare ad altri, e mi godo la loro musica”.
CONSIDERANDO LA LUNGHISSIMA CARRIERA DEGLI HEADLINER DI QUESTO GODS OF METAL JUDAS PRIEST, PER QUANTO A LUNGO PENSATE DI POTER SUONARE ANCORA?
Iggor: “Penso che stiamo andando ancora bene! Ho cinque figli, io e Max stiamo facendo musica da più di vent’anni insieme, e finchè avremo le energie e la passione continueremo. Quando salgo sul palco lo faccio perchè ci credo veramente, perchè so che è quello che voglio e mi sento a mio agio nel farlo. Le persone che ci supportano lo sentono e ne sono felici. L’età importa relativamente. Abbiamo i figli di Max che salgono sul palco, sono giovanissimi. E’ l’attitudine che conta. Ho visto Ozzy l’altra sera ed è stato magnifico”.
“BLUNT FORCE TRAUMA” E’ PIU’ THRASH RISPETTO AD “INFLIKTED”. E’ STATO UN PROCESSO DIVERSO IN FASE DI SCRITTURA?
Mark: “Non particolarmente. Le influenze hardcore e metal si sono sempre mischiate nel suono dei Cavalera, e non dimentichiamo che anche storicamente Max e Igor, già nei Sepultura, hanno innovato il suono del thrash metal con la loro formula, che rimane quasi invariata ai giorni nostri”.
DOVE TROVATE L’ISPIRAZIONE PER ANDARE AVANTI?
Iggor: “Là fuori amico. Ho sempre letto assiduamente fanzine e scambiato vinili e demo tape con persone da Londra a New York. Ci sono fantastiche fanzine che parlano di ottima musica, dal punk al metal. Oggi è tutto online, è in internet. Chi si lamenta del fatto che non c’è più buona musica in giro è semplicemente troppo pigro per cercare. C’è un sacco di ottima musica in giro, e ci sono anche un sacco di vecchi album che continuano a girare nel mio stereo, Venom, Celtic Frost, sono ancora fottutamente incredibili. Riguardo ad oggi mi vengono in mente i Converge, per farti un esempio”.
HAI MAI PENSATO DI SCRIVERE UN LIBRO PER RACCONTARE LA TUA STORIA?
Iggor: “No, per il semplice fatto che non so scrivere. Forse, se mai troverò la persona giusta che possa trasferire in forma scritta le mie memorie, ci penserò. Con la penna me la cavo decisamente male!”.
I CAVALERA HANNO SEMPRE MISCHIATO L’ATTITUDINE PER LA MUSICA CON UN CONCETTO MOLTO FORTE DI “FAMIGLIA”. E’ SEMPRE COSI’?
Iggor: “Non potrà mai cambiare. Io e Max abbiamo la fortuna di avere con noi, in tour, quasi tutti i componenti delle nostre famiglie. Il concetto però è esteso oltre al legame di sangue. Il mio drum tech è anche il mio migliore amico, così come il tecnico della chitarra di Mike. E’ importante questo legame stretto. Oltre la musica è davvero bello avere qualcuno aldifuori della band con cui aprirsi, o semplicemente sparare quattro cazzate. E’ un concetto di famiglia che va oltre”.
E’ UN PROBLEMA PER QUALCUNO DEI CAVALERA CONSPIRACY SUONARE ALLE 2 P.M.?
Iggor: “Non lo è. Non c’è spazio per lamentele di questo tipo all’interno del gruppo, siamo felicissimi di vedere ancora moltissima energia e moltissimi nostri sostenitori. Se suonassimo più in alto in scaletta ma la risposta fosse peggiore… sarebbe davvero un incubo. Qui al Gods Of Metal è stato strano, certo, non siamo abituati ad iniziare la giornata così presto e nemmeno a suonare in quell’orario, ma lo show è stato all’altezza delle aspettative”.
IGGOR, STAI ANCORA PRODUCENDO MUSICA ELETTRONICA?
Iggor: “Certo che si! Al momento sono in pausa per seguire al meglio i Cavalera Conspiracy, ma sto anche raccogliendo moltissima ispirazione in giro per l’Europa. Parlando dell’Italia, ho molti amici qui che scrivono ottima musica, come i Bloody Beetroots e i Crookers, che condividono con me la passione per la musica elettronica come quella per la musica metal e l’hardcore. Penso sia importante avere la mente aperta anche musicalmente, e penso che l’Italia ne abbia parecchio bisogno. Il paese ha bisogno di avere nuovi eroi, e questi ragazzi stanno dimostrando che è possibile, in un genere diverso dal metal, certo, ma stanno mettendo l’Italia sul mappamondo. I Crookers stanno andando fortissimo negli Stati Uniti, e ne sono davvero molto felice. In passato ci sono stati gruppi metal importanti, o anche realtà storiche dell’hardcore come Raw Power e Negazione, poi il nulla, per troppo tempo. Spero davvero che dall’Italia possa di nuovo emergere qualcuno di meritevole”.
HAI IN MENTE DI REMIXARE I CAVALERA CONSPIRACY IN CHIAVE ELETTRONICA?
Iggor: “Vorrei farlo, in passato avevo anche iniziato a lavorare ad un intero album di remix ma non tutto è andato per il verso giusto. Tra poco però avremo almeno una canzone che verrà stravolta in un mix elettronico, potrete aspettarvela a fine estate, prima del tour negli States”.
MARK, HAI IN CANTIERE UN NUOVO DISCO SOLISTA?
Mark: “Si, ci sto lavorando, ma non uscirà prima del 2012. Non è facile ritagliare delli spazi in questo momento”.