I fratelli Cavalera hanno indiscutibilmente segnato la storia del metal, definendo attraverso ogni album dei Sepultura nuovi livelli di estetica musicale, sdoganato di quel marchio underground che fino ad allora certe declinazioni del genere soffrivano. L’eclisse dell’era Cavalera nei Sepultura è ben nota a tutti come sono ben note le evoluzioni successive nei vari progetti Nailbomb (parallela agli ultimi anni nei Seps) Soulfly, Cavalera Conspiracy e recentemente Killer Be Killed. Le emozioni che questi progetti hanno sollevato sono indubbiamente estreme, il classico o li si ama o li si odia, spesso criticati per l’eccessiva intemperanza nel rilasciare a breve distanza un album dietro l’altro. Abbiamo approffitato della performance dei Cavalera Conspiracy al festival belga Graspop Metal Meeting 2015 per scambiare quattro chiacchere con Igor Cavalera e sviscerare quale sentimento si nasconda dietro a questa estesa e incontrollata produzione.
CIAO IGOR, DIAMO PER SCONTATO CHE TU SIA ABBASTANZA STANCO DI RISPONDERE CONTINUAMENTE A DOMANDE RELATIVE AI SEPULTURA, LE POSSIBILITA’ DI REUNION, LE ANNOSE DISCUSSIONI SU CHI SIA IL LEGITTIMO EREDE DI QUANTO PRODOTTO. PARTIAMO PERTANTO DALLO SCOPRIRE QUANTO TU PERSONALMENTE STIA VIVENDO E PER FARE CIO’ PARTO DA QUANTO DICHIARATO RECENTEMENTE DA TE, CIOE’ CHE ORA TI SENTI FELICE E TI DIVERTI. E’ COSI?
“Assolutamente! Vedi, il motivo per cui lasciai i Sepultura era principalmente legato al fatto che si era trasformato in un impegno lavorativo fatto di continui tour e sessioni di registrazione. Tutto questo lontano dalla mia famiglia, da mia moglie e dai miei figli. E anche lontano da Max. Quando mi son reso conto di quanto mi fossi fatto assorbire, ho fatto un passo indietro e o deciso di cambiare le mie priorità. Mi son reso conto che ho bisogno di avere la famiglia vicino. Ora è tutta un’atra cosa: i tour sono meno estenuanti, posso portarmi figlie e moglie appresso e ho recuperato il mio rapporto con Max. E unirmi con lui con i Cavalera Conspiracy è diventato una gioiosa riunione di famiglia”.
E ARTITSTICAMENTE COME TI SENTI INVECE?
“Artisticamente mi sento positivo. I Cavalera Conspiracy sono per me il presente e questo viene suggellato ogni volta che rientriamo in studio. Ma siamo anche fieri di quanto prodotto in passato e dal vivo vogliamo celebrare, con un approccio musicale personalizzato, il presente senza dimenticare appunto il nostro passato. Cavalera Conspiracy è una celebrazione del passato e un diario di come affrontiamo i giorni a venire. Come avrai visto, il nostro set attraversa produzioni recenti, momenti significativi dei Sepultura, strizzando un occhio a quanto fatto con i Nailbomb.
In fase studio invece, ogni nostra nuova release è flusso emotivo più che prettamente musicale, non è una mera produzione discografica ma appunto un diario emotivo”.
SO ANCHE CHE SEI IMPEGNATO SU UN FRONTE COMPLETAMENTE DIFFERENTE CON IL PROGETTO MIXHELL ASSIEME A TUA MOGLIE. PUOI DIRCI DI PIU’ RIGUARDO A QUESTO PROGETTO, ANCORA POCO CONOSCIUTO AI LETTORI DI METALITALIA?
“Mixhell è un progetto che ho iniziato quando lasciai i Sepultura. Io e mia moglie decidemmo di iniziare a produrre della musica differente, più elettronica. Sono molto fiero del progetto perchè mi ha permesso di esprimermi per la prima volta in maniera differente. E credo che sia rigenerante sfidarsi in percorsi diversi. Guardo gente come Mike Patton che si cimenta continuamente in progetti nuovi e differenti. Non è detto che ogni cosa prodotta debba piacerti ma è salutare per se stessi porsi nuove sfide, sia come persona che come musicista. E Mixhell è appunto una sfida per me, per affrontare un drumming differente, esplorare nuove soluzioni, ma soprattutto ancora un sacco di divertimento”.
OLTRE AI MIXHELL STAI LAVORANDO A QUALCHE ALTRO PROGETTO? C’È QUALCHE SONORITA’/STILE DIFFERENTE CHE VUOI ESPLORARE?
“Per il momento no. Sono molto focalizzato su Mixhell e Cavalera Conspiracy, che rappresentano due buone piattaforme per comunque toccare ed esplorare stili differenti, introdurre sonorità jazz, elettroniche o semplicemente piu organiche”.
TORNANDO A PARLARE DEI CAVALERA CONSPIRACY, I VOSTRI TRE ALBUM, SEPPUR ESTREMI, HANNO OGNUNO UN FOCUS DIFFERENTE. QUALI SONO I PROSSIMI PASSI NELL’EVOLUZIONE DEL VOSTRO SOUND? STATE GIA LAVORANDO SUL CONCEPT DEL PROSSIMO ALBUM CONSIDERANDO CHE TUO FRATELLO NON SI FERMA MAI?
“Sì lui è assolutamente fuori di testa. E’ sempre a saltare da un progetto all’altro, senza sosta. Lui è cosi e per questo lo amo. Lui è totalmente immerso nella musica, ha bisogno di essere sempre in tour, su un palco o in studio. È una sua necessità personale far uscire violentemente l’energia che è in lui. Ma credo anche che i tre album dei Cavalera Conspiracy riflettano questo. Infatti noi non ci fermiamo troppo per pianificare quello che vogliamo fare, ne parliamo brevemente e poi diamo spazio ai nostri istinti. Anche adesso, nel mezzo del tour, ne abbiamo brevemente parlato e vorremmo uscire con un EP di 4 canzoni da registrare verso la fine dell’anno. Vogliamo sempre vedere il prossimo passo e viverlo al meglio e al più presto senza compromessi”.
NON SI PUO NASCONDERE CHE CI SIA UNA COMPAGINE DI VOSTRI DETRATTORI. MOLTI VI CRITICANO APPUNTO PER COME GESTITE LA VOSTRA CREATIVITÀ, CHIEDENDOSI SE FORSE NON SIA MEGLIO PER VOI DI FERMARVI UN PO’. MA, SI HA COME L’IMPRESSIONE CHE APPUNTO NON VENGA COLTA DA LORO LA VOSTRA VERA ESSENZA, IL SENSO CHE SI CELA DIETRO ALLE VOSTRE MASCHERE.
“Infatti, è proprio cosi. Se dovessimo prenderci una pausa, lo faremmo in maniera naturale per distaccarci. Ma la questione è che bisogna sentire l’esigenza di questa fase e per ora noi percepiamo l’opposto. Crediamo che la vita sia troppo breve per fermarsi e abbiamo bisogno, per nostra esigenza personale e artistica, di pubblicare in un flusso continuo quello che sentiamo come una valida sintesi musicale del presente che stiamo vivendo”.
PIANI PER IL PROSSIMO FUTURO?
“Siamo quasi alla fine di questo breve tour. Max salterà sulla carovana Soulfly mentre io entrerò studio per lavorare su Mixhell. Come Cavalera Conspiracy invece stiamo pianificando un tour per club in Europa verso la fine dell’anno”.
TOCCHERETE L’ITALIA?
“Le date non sono ancora fissate ma certo che lo faremo, non possiamo mancare di tornare a casa”.