CAYNE – In The Future To Come

Pubblicato il 14/12/2011 da

Ritornati da poco sulle scene dopo un silenzio che durava dal 200,1 i Cayne ripartono alla grande con un EP di spessore che in ambito gothic rock ha suscitato notevole interesse. In attesa del disco sulla lunga distanza, abbiamo incontrato il cantante Giordano Adornato e il chitarrista storico Claudio Leo nella prestigiosa serata che vedeva i Cayne impegnati nel difficile compito di aprire la turnè italiana dei Lacuna Coil in quel del Bloom di Mezzago.

CIAO RAGAZZI, INIZIAMO DA QUESTA SERATA, OGGI E’ LA PRIMA DI QUESTO MINI-TOUR CON I LACUNA COIL, QUALI SONO LE SENSAZIONI ALLA VIGILIA?
GA: “Siamo molto carichi, non vediamo l’ora di salire sul palco, suonare con Lacuna Coil è una bella occasione per noi! Poi finalmente abbiamo pronto il CD e siamo curiosi testare le reazioni del pubblico”.

COME E’ NATA INVECE L’IDEA DI RIMETTERE IN PIEDI I CAYNE? QUALI SONO STATI I PASSAGGI CHE HANNO DETERMINATO LA REUNION?
CL: “Volevo riprendere un percorso che era in sospeso dal 2001 e grazie all’aiuto di Marco Barusso (l’altro chitarrista), abbiamo rimesso in piedi la band. Senza di lui non ce l’avrei mai fatta, anche perché come ben sai in Italia non è facile emergere e mantenere un rapporto con il pubblico a livello musicale. Per fortuna poi ho trovato dei validi musicisti che si sono uniti al progetto”.

A PROPOSITO DI QUESTO VOLEVO CHIEDERVI DI PRESENTARCI UN PO’ LA NUOVA FORMAZIONE VISTO CHE RIPETTO ALLA LINE-UP DEL 2001 SONO CAMBIATE MOLTE COSE.
GA: “Certo, alla voce ci sono io Giordano Adornato per l’appunto, che cantavo e canto tuttora in una cover band di genere hard rock in chiave acustica di nome Officina Acustica. Poi, alla chitarra, Claudio Leo, che è anche l’unico superstite della formazione originale e si occupa dei Cayne a tempo pieno. Marco Barusso è l’altro chitarrista, nonché produttore del disco e suona anche in un tributo ai Police di nome 999 con il nostro Guido Carli alla batteria e Roberto Tiranti. Giovanni Lanfranchi si occupa delle tastiere e del violino elettrico e suona anche negli Ultima, mentre Andrea Bacchio, al basso, è anche lui in giro con qualche cover band”.

ADDENTRIAMOCI ORA NEL VOSTRO NUOVO EP “ADDICTED” E’ COMPOSTO DA CANZONI NUOVE DI ZECCA O AVETE RECUPERATO QUALCHE IDEA DAL PASSATO?
GA: “Si tratta di pezzi nuovi, composti, per così dire, nella nuova era dei Cayne. Poi c’è la riproposizione live di ‘In My Eyes Return’, già presente sul debutto ‘Old Faded Pictures’, che abbiamo riarrangiato un pochino con la nuova formazione. Da non perdere poi il video di ‘Addicted’, che abbiamo registrato a Genova con Lucio Basadon e il suo gruppo di lavoro, ottenendo un ottimo risultato!”.

C’E’ STATO L’APPORTO DI TUTTI I MUSICISTI NELLA STESURA DI QUESTE CANZONI O L’IDEA E’ ARRIVATA DA QUALCUNO IN PARTICOLARE?
GA: “Inizialmente, l’ossatura della canzone parte da Claudio o Marco, poi successivamente il pezzo passa da me che mi occupo della linea vocale e del testo ed infine la suoniamo in sala prove tutti insieme rivedendo le varie parti insieme agli altri, completando il lavoro di arrangiamento”.

ENTRANDO NELLO SPECIFICO DELLE CANZONI,  QUEL BELLISSIMO GIRO INIZIALE DI “MY DAMNATION” MI HA RICORDATO SUBITO GLI HIM. CI PUO’ STARE IL PARAGONE SECONDO TE?
CL: “Direi di sì, in fondo oggi è molto difficile scrivere qualcosa di completamente nuovo o mai sentito, dunque ci può stare che in maniera soggettiva un passaggio ricordi un’altra band”.
GA: “Poi aggiungerei anche il fatto che tutto sommato il genere di riferimento dei Cayne è abbastanza simile a quello degli Him, parliamo pur sempre di un rock molto goticheggiante, dunque il paragone non mi sorprende, né disturba”.

MOLTO BELLA ANCHE LA BALLATA “TOGHETER AS ONE”. POTRESTE DIRMI QUALCOSA IN PIU’ SULLE TEMATICHE DI QUESTA CANZONE?
GA: “Per noi questo è un pezzo importantissimo, perché è il primo brano che abbiamo scritto quando sono entrato in formazione. La base musicale della canzone era già pronta e quando ci siamo trovati per provarla il resto è venuto fuori in maniera molto fluida e spontanea. ‘Togheter As One’ è un po’ la canzone che ha dato il via al nuovo corso. I testi delle canzoni in generale li scrivo io e trattano sia di esperienze personali che di storie di pura fantasia inventate da me”.

LA TITLETRACK INVECE MI SEMBRA UN PEZZO CON UN TAGLIO STILISTICO UN PO’ DIVERSO DALLE ALTRE TRACCE, QUAL E’ IL MOTIVO SECONDO VOI?
CL: “Sì, in effetti hai ragione, penso che ‘Addicted’ abbia avuto una genesi differente, più elaborata rispetto alle altre tracce; questo può essere uno dei motivi. Inoltre, abbiamo voluto aggiungere qualcosa di nuovo al sound della band ed abbiamo tirato fuori questo pezzo che presenta un bel groove e soluzioni orientate all’ hard rock moderno”.

TRA L’ALTRO QUESTA E’ PROPRIO LA TITLE TRACK, DUNQUE GLI AVETE DATO UN’IMPORTANZA PARTICOLARE…
GA: “Sì, perché effettivamente il nuovo corso dei Cayne è meglio rappresentato da questo brano”.

ABBIAMO ACCENNATO ANCHE PRIMA ALL’INCLUSIONE NELL’EP DI UNA NUOVA VERSIONE DAL VIVO DI  “IN MY EYES RETURN”. VOGLIAMO DIRE QUALCOSA IN PIU’ SU QUESTA SCELTA?
GA: “Bè, è stata una scelta dettata da molteplici fattori: innanzitutto, è una canzone fantastica. Quando ci siamo trovati le prime volte per intraprendere questo nuovo corso dei Cayne abbiamo ovviamente pensato di includere alcune canzoni del debutto nelle scalette dal vivo e ‘In My Eyes Return’ è senza dubbio uno dei brani più belli e che ci viene meglio. Infine, anche su questo EP, che segna il ritorno dei Cayne, volevamo creare una sorta di filo conduttore col passato”.

QUANTO DOBBIAMO ATTENDERE A QUESTO PUNTO PER IL DISCO COMPLETO?
GA: “Non molto credo, nove canzoni oltre a quelle già ascoltate su ‘Addicted’ sono già pronte. In estate Marco ci ha lavorato molto a livello di produzione, per cui siamo a buon punto. Oltre a queste tracce, che comprendono anche una cover dei The Mission a titolo ‘Deliverance’, c’è un altro pezzo che abbiamo appena composto: ci piace tantissimo e lo vorremmo includere”.
CL: “Sostanzialment,e stiamo sondando un po’ il mercato con questo EP. Poi attendiamo qualche proposta interessante per pubblicare il disco intero. In questo momento siamo anche concentrati sul fronte live, proprio per catturare nuove attenzioni”.

TORNANDO AD UN DISCORSO VENTILATO IN PRECEDENZA, PRIMA AVETE PARLATO DELLA DIFFICOLTA’ DI EMERGERE ALL’INTERNO DEL PANORAMA MUSICALE ITALIANO, MA NON VI SEMBRA UN PO’ UN CONTROSENSO MILITARE NELLE COVER-BAND A QUESTO PUNTO?
GA:“Capisco cosa vuoi dire, ed in effetti in parte ti dò ragione, però lo facciamo principalmente per passione. Poi, essendoci in Italia molta richiesta per le cover band, molti di noi si sono cimentati in questa realtà. Il taglio dei Cayne comunque è molto internazionale, per cui confidiamo in buoni responsi anche dall’estero”.

VOLETE FARE UN SALUTO AI LETTORI DI METALITALIA.COM IN CHIUSURA?
GA-CL: “Certo, un saluto ai lettori di Metalitalia.com dai Cayne! Oh yeah!!!”.

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