Lontani dai riflettori delle cosiddette “scene che contano”, ma con un seguito sempre più nutrito, i francesi Celeste rappresentano oggi una più che valida alternativa alle solite black metal band dal sound ruvido ed esasperante. Provengono da un background hardcore, ma, come deducibile dall’ascolto dei loro lavori, sono in grado di generare un maelstrom sonoro che a livello di impatto e negatività non ha nulla da invidiare a tante realtà ben più celebrate (e truccate!). Siamo andati a conoscerli meglio con questa intervista condotta con il bassista Antoine e il frontman Johan…
CELESTE PUÒ RIFERIRSI A UN NOME FEMMINILE, MA ANCHE A UN COLORE. QUAL È IL SUO SIGNIFICATO PER VOI? PER QUALE MOTIVO AVETE SCELTO QUESTO NOME?
Antoine: “Per noi non ha alcun significato in particolare. Lo abbiamo scelto perchè secondo noi suonava bene e perchè non è il classico monicker di una metal band”.
I CELESTE SONO ATTIVI DA QUALCHE ANNI. COME VEDETE LA BAND OGGI RISPETTO A QUELLA CHE HA INCISO “PESSIMISTE(S)”?
Antoine: “Dopo cinque anni trascorsi a suonare live e a comporre musica, i Celeste sono sicuramente cambiati. Abbiamo fatto passi da gigante sotto il profilo tecnico e oggi padroneggiamo gli strumenti molto meglio rispetto agli inizi. Inoltre, abbiamo affinato i nostri gusti e ciò ci ha permesso di modellare un nostro stile. Secondo noi, con ogni album abbiamo messo in mostra una maturazione costante, che è lungi dall’esaurirsi. Infine, siamo grandi amici, cosa che di certo non guasta”.
NEGLI ULTIMI TEMPI IL SOUND DEI CELESTE SI È AVVICINATO MAGGIORMENTE AL BLACK METAL. COME DESCRIVERESTE LA VOSTRA EVOLUZIONE MUSICALE?
Johan: “Il black metal si è definitivamente insinuato nella nostra musica con l’ultimo album. A dire il vero, prima non eravamo particolarmente interessati a questo genere, ma con ‘Morte(s) Née(s)’ abbiamo provato a muoverci in questa direzione con maggior costanza e i risultati credo siano confortanti. Ora stiamo provando a esplorare ulteriormente queste sonorità, magari aggiungendo al tempo stesso qualche altro ingrediente nella nostra ricetta. Stiamo componendo nuovo materiale e l’idea per ora è di creare qualcosa che sia ancora più violento. Il processo, devo ammetterlo, è abbastanza complicato, perchè ci teniamo a mantenere uno stile riconoscibile e non ci va di pescare a caso da altre influenze”.
CI SONO DELLE SONORITÀ CHE SICURAMENTE NON TOCCHERETE MAI COME CELESTE?
Antoine: “Dopo tre album vogliamo senza dubbio continuare a progredire, però è ovvio che non vogliamo stravolgere il nostro stile, quindi escludo che andremo a cimentarci in qualcosa che suona estremamente distante da quanto abbiamo fatto sino ad oggi. Sto scrivendo dei nuovi pezzi e mi sto concentrando parecchio sulle melodie chitarristiche, cercando di renderle più personali senza perdere il feeling black metal del materiale recente. Voglio evitare di scadere nei soliti stereotipi di questo genere…”.
VI È UNA CHIARA ATMOSFERA VIZIOSA E ANGOSCIANTE NEI VOSTRI LAVORI. CHE COSA RAPPRESENTA QUESTA MUSICA PER L’ARTISTA?
Antoine: “Per noi è probabilmente una sorta di catarsi inconscia. Se penso alle nostre personalità, non trovo alcun punto di contatto con la musica che suoniamo. Siamo generalmente persone gioviali e positive e forse siamo così proprio perchè suoniamo e ascoltiamo generi che possono essere definiti depressivi, oscuri ed estremi. Forse sfoghiamo tutto questo lato del nostro essere nella musica e ne usciamo in qualche modo purificati”.
QUAL È L’ASPETTO DELLO SCRIVERE MUSICA CHE PIÙ GRADITE? E QUAL È QUELLO CHE PIÙ VI SCORAGGIA?
Antoine: “Per me è quasi tutto molto bello… comporre, registrare, e ovviamente suonare dal vivo. Far parte dei Celeste mi dà modo di fare queste cose regolarmente e non potrei essere più contento. Grazie alla band ho avuto modo di sfogarmi come songwriter, di visitare tanti nuovi posti e di conoscere moltissime persone. Sono molto grato, sino a oggi è stata un’esperienza incredibile. Onestamente, non riesco a pensare a nessun aspetto del far parte di una band che sia in grado di scoraggiarmi”.
COME SONGWRITER, PENSATE CHE I VOSTRI ASCOLTATORI ANALIZZINO TROPPO I VOSTRI BRANI? HO SPESSO LETTO NUMEROSI COMMENTI IN CUI SI DISCUTEVA SE LA MUSICA FOSSE PIÙ HARDCORE O BLACK METAL, O COSE SIMILI…
Johan: “Questa è una bella domanda! La battaglia fra black metal e ‘non black metal’ mi fa ridere. Tutto sommato è bello vedere come certe persone siano così tanto interessate alla nostra musica che arrivino a litigare fra loro nel cercare di descriverla, ma alla lunga tutto si traduce in discorsi sterili o infantili. Nemmeno noi sappiamo esattamente che cosa suoniamo. È però effettivamente curioso vedere come un brano possa venire percepito in maniera diversa da vari individui… forse è la prova che non siamo una band come tante”.
QUAL È IL POSTO PIÙ INSOLITO IN CUI AVETE TENUTO UN CONCERTO?
Antoine: “Una volta abbiamo suonato nell’appartamento di un amico, per un addio al celibato, nel pieno del pomeriggio. È stata un’esperienza selvaggia”.
Johan: “Ci è capitato anche di suonare in una casa di surfisti in mezzo a una spiaggia nel nord del Belgio. Il psoto era minuscolo e stra-colmo di gente. Non so se l’ambientazione ha influito sul nostro show, ma io ero ubriachissimo e mi sono divertito da morire”.
UN’ALTRA CURIOSITÀ: IL TITOLO DI OGNI VOSTRO LAVORO CONTIENE UNA “S” TRA PARENTESI. PER QUALE MOTIVO?
Johan:”È solo un modo per spiegare che gli argomenti che vengono trattati nel lavoro possono essere visti sia da un punto di vista personale che da uno universale. È inoltre un altro buon modo per spiccare fra la massa”.
AVETE SEMPRE RESO DISPONIBILI I VOSTRI LAVORI IN DOWNLOAD GRATUITO. COME SPIEGATE QUESTA DECISIONE?
Antoine: “Abbiamo sempre pensato che condividere la nostra musica fosse un’idea interessante. Volevamo farlo ancor prima che la stessa Denovali, l’etichetta, ce lo proponesse. È un buon modo per attirare l’audience e per raggiungere un pubblico più vasto. Molta gente, tuttavia, non comprende i reali motivi dietro questa scelta… il disco in download gratuito viene visto come un semplice regalo, mentre in realtà si tratta soltanto di un modo per dare a molti l’opportunità di ascoltare ciò che facciamo e di farsi un’idea in merito senza dover ricorrere ai soliti siti illegali. Poi noi speriamo sempre che coloro che apprezzano comprino un CD o un vinile. Per noi è importante avere questo tipo di supporto, altrimenti è dura andare avanti”.
QUALI SONO I VOSTRI PROSSIMI IMPEGNI?
Antoine: “Siamo appena tornati da un tour in Giappone e ora ci concentreremo sulla stesura del nuovo album, che speriamo di riuscire a registrare entro quest’anno. Suoneremo anche dal vivo in autunno e forse caleremo in Italia a ottobre. Vedremo!”.
LE ULTIME PAROLE FAMOSE?
Antoine: “Grazie per questa intervista e un saluto a tutti i fan italiani! Ci vedremo presto!”
Johan: “Grazie ancora a voi e a tutti i ragazzi italiani che abbiamo conosciuto ai nostri show!”.