CENTVRION – I non-plus-ultra italiani

Pubblicato il 22/10/2002 da

I Centvrion sono sicuramente una delle band italiane più apprezzate del Bel Paese e il loro nuovo disco, “Non Plus Ultra”, sta riscuotendo un buon successo, specialmente se paragonato al cd precedente. Per conoscere i segreti ed i retroscena di un così gradito ritorno, ho intervistato via mail il disponibilissimo Luciano Monti, chitarrista ben noto a tutta Metalitalia anche per la sua ‘militanza’ nel nostro canale di chat irc. Ecco quali sono stati i risultati della nostra chiacchierata virtuale…
INNANZITUTTO, RACCONTAMI COSA E’ SUCCESSO AI CENTVRION DALLA PUBBLICAZIONE DEL CONTROVERSO “HYPER MARTYRIUM” AD OGGI.
“E’ passato un po’ di tempo, a dire il vero. La prima cosa da segnalare è stata il cambio di drummer, abbiamo reclutato tra le nostre fila Emanuele Beccacece, che ora fa parte in modo stabile della band. Abbiamo lavorato alla stesura dei brani che poi hanno fatto parte della nuova release ‘Non Plus Ultra’, ed abbiamo partecipato in modo attivo a vari festival come l’Italian Attack e a nostre date live. Il periodo di inattività discografica comunque è stato molto importante per prepararci in maniera adeguata al nuovo lavoro… Posso aggiungere che abbiamo anche perseguito la cura del nostro fisico, mangiando, ubriacandoci ed ingrassando… eh eh eh!”.

“NON PLUS ULTRA” E’ DECISAMENTE PIU’ SIMILE A “ARISE OF EMPIRE” RISPETTO AL SUO PREDECESSORE: COSA VI HA SPINTI A RITORNARE SUI VOSTRI PASSI? UNA SORTA DI PENTIMENTO?
“No, nessun pentimento, nessuna mossa pianificata. Semplicemente componiamo e suoniamo quello che più ci piace nel momento in cui lo facciamo, senza alcuna pressione esterna, senza alcuna pianificazione particolare e soprattutto senza pensarci… In tutta sincerità anche in ‘Non Plus Ultra’ trovi tutti gli elementi che caratterizzano lo stile della musica made in Centvrion, solo che il nostro feeling personale ci aiuta alla fine a trovare il giusto equilibrio nel messaggio che vogliamo lanciare. Il nuovo album è il perfetto equilibrio tra i due predecessori e sicuramente, a nostro avviso, il nostro lavoro più maturo e completo fino ad ora”.

COME AVETE AFFRONTATO LA COMPOSIZIONE DEI PEZZI?
“Non seguiamo un iter particolare quando componiamo. Iniziamo a lavorare da una idea, che sia un riff oppure una melodia, e ci lavoriamo su fin quando il risultato raggiunto non ci soddisfa pienamente. Rendiamo partecipi tutti i membri alla stesura dei brani e teniamo conto delle idee di tutti, perché è importante amalgamare e far proprio lo stile individuale dei diversi musicisti”.

SEMPRE A PROPOSITO DI SONGWRITING, IN CHE MISURA IL NUOVO BATTERISTA HA CONTRIBUITO ALLA STESURA DEL MATERIALE?
“Riallacciandomi a quanto detto nella risposta precedente, puoi tu stessa capire quanto abbia influito Emanuele sul nuovo lavoro. Lasciato un batterista più orientato verso il black ed il brutal, ed inserito un elemento molto più moderato e violento (fa del male alla batteria quando la suona…), la musica ha preso un andamento differente… pur conservando tutte le caratteristiche del nostro trademark”.

QUANTO SONO DURATE LE REGISTRAZIONI DEL NUOVO ALBUM?
“Abbiamo impiegato circa 24 giorni di studio di registrazione”.

DI COSA PARLANO I TESTI DEL NUOVO ALBUM?
“I testi si accordano perfettamente al tema che ci caratterizza sin dall’esordio: parliamo del nostro glorioso passato, della nostra identità storico-culturale, del ritorno nei tempi moderni della gloria e degli antichi fasti della Roma imperiale. Ritorno, questo, caratterizzato dalla vendetta contro tutte le cause che ne provocarono la fine e inevitabilmente bellicoso per poter ripristinare gli antichi confini e l’antica legge decaduta a causa dei mali della società moderna. Tutto questo in un ipotetico e fantastico futuro immaginario”.

E CHE MI DICI DELLA COPERTINA, A MIO AVVISO MOLTO PARTICOLARE?
“Abbiamo lavorato appunto sul contrasto antico/moderno per far sì che il risorto centurione si avvalga della tecnologia moderna, sappia far suo ciò che gli è necessario per portare a termine la sua missione. Ecco allora il colosseo restaurato ed il centurione armato di armi moderne, ma pur sempre un centurione a suo agio nel suo ambiente”.

C’È UNA CANZONE CHE CONSIDERATE PIÙ RAPPRESENTATIVA?
“In tutta sincerità, non credo che una song caratterizzi più o meno il nostro album… oggi potrei nominarti’Maximum Golgotha’, domani potrei dire ‘Soap Opera’… dipende un po’ dall’umore al momento dell’ascolto”.

PARLAMI INVECE DELLA TRACCIA NUMERO 7, IL ‘LENTONE’ CHE SI DIFFERENZIA SPICCATAMENTE RISPETTO AL RESTO DELL’ALBUM. PERSONALMENTE E’ UN BRANO CHE HO APPREZZATO MOLTO…
“La ballad… anche in questo caso è nata spontaneamente, era ideale il senso di magniloquenza che quella progressione di accordi dava al significato celebrativo della gloria e dell’imponenza di Roma, la città eterna, la capitale del mondo… Abbiamo lavorato in maniera chirurgica al suo arrangiamento, per far sì che potesse rendere al 200% quel clima di nostalgia verso il nostro passato, per esprimere quella gloria antica che è stata la base della cultura europea moderna…”.

AVETE GIA’ LE IDEE CHIARE SUI PROSSIMI PASSI DELLA BAND?
“Per il momento ci stiamo dedicando alla promozione del nuovo album, stiamo pianificando un piccolo tour italiano cercando di toccare tutti i principali locali metal e i luoghi che vorranno ospitarci. Poi quello che accadrà… be’… non abbiamo mai pianificato nulla, già quello che stiamo facendo è troppo. In ogni caso la prima data live del ‘Non Tour Ultra’ sarà il 1 novembre 2002 al Brunch di Porto D’Ascoli”.

CHE IDEA HANNO I CENTVRION DELLA SCENA METAL ATTUALE E, IN PARTICOLARE, DI QUELLA ITALIANA?
“La scena metal italiana non è così come viene descritta in molte riviste metal, non è piena di invidie e malesseri, è ben viva e vegeta e ad essa portano il proprio contributo band dal valore davvero internazionale e alle quali non sempre viene riconosciuto il merito che hanno. Posso assicurarti che sono in contatto con molte delle realtà metal italiane e che facciamo il massimo per collaborare e crescere tutti insieme. Forse a livello più underground c’è qualche piccola invidia, c’è la tendenza a credere che noi o altri non meritiamo i piccoli traguardi raggiunti, ma credo che tutto ciò sia un inevitabile processo di maturazione che porterà la nostra musica a crescere… magari cambiando un po’ la mentalità di alcuni musicisti e la faciloneria di alcune penne…”.

PARLANDO DI LIVE, COME AVETE VISSUTO LE ULTIME ESPERIENZE, TRA LE QUALI L’ITALIAN ATTACK?
“Davvero una esperienza grandiosa, che non sarebbe stata possibile se non ci fosse stata una grande collaborazione tra band. E’ stato semplicemente come dividere il palco tra amici, divertirsi tra amici, scambiarsi la back line. Sono state davvero tre date intense e fantastiche sotto il profilo musicale ed umano, che hanno dato la possibilità di avere un contatto con dei musicisti davvero capaci e degli amici veramente affidabili”.

HAI ACCENNATO AL PRIMO NOVEMBRE COME DATA DEL PROSSIMO TOUR. COME SI SVILUPPERA’ SUCCESSIVAMENTE?
“Il ‘Non Tour Ultra’ partirà, come detto prima, il primo novembre prossimo e da qui a primavera cercheremo di toccare un po’ tutte le piazze più importanti in Italia”.

UN COMMENTO FINALE…
“Grazie davvero a tutti coloro che ci supportano, a voi che ci date modo di far sentire la nostra voce, a tutti i ragazzi ed i musicisti che collaborano ed hanno la voglia di far crescere il metal nostrano. E soprattutto iniziate a temere… i palchi tremeranno presto sotto di noi!!!”

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