Non si può rimanere indifferenti di frontead un album come “The White Noise Within” dei Chaoswave. Una prepotentemelodia nevermoriana si fa largo su una base ritmica potente e maidoma. Su tutto si ergono le voci di Fabio e Giorgia, in un’orgia sonorache più di ogni altra cosa richiama i geniali Madder Mortem. Lagentilissima Giorgia ci ha aiutato a fare un po’ di luce su questanuova, esaltante, realtà italiana. La singer durante l’intervista parlacon calma e pacatezza, rivelando però una risolutezza di fondo che facapire quanto il progetto sia solido e coeso. A lei la parola.
INNANZITUTTO COMPLIMENTI PER L’ALBUM, E’ DAVVERO MOLTO BELLO. DIREI DI INIZIARE CON UNA BREVE STORIA DEL GRUPPO.
“Grazie per i complimenti. Il gruppo si è formato a Giugno del 2003 suun’idea del nostro chitarrista Henrik, danese che da poco si eratrasferito in Italia. Inizialmente nella line up c’erano soltanto lui eFabio, il nostro singer, poi mi sono aggiunta io e qualche mese dopo, aseguito di numerose prove, abbiamo finalmente trovato un batteristanella persona di Raphael. Per quanto riguarda il bassista, siamoriusciti a convincere Marco, un bravo chitarrista, a passare allequattro corde”.
PARLACI UN PO’ DEL PROCESSO DI COMPOSIZIONE DELL’ALBUM…
“All’interno dell’album ci sono alcune canzoni che erano già presentinel nostro demo d’esordio, registrato a Novembre 2004 e che abbiamo inseguito riregistrato in più occasioni. Generalmente si parte daun’idea, da un riff di Henrik, poi noi del gruppo apportiamo le nostreproposte fino a che non arriviamo alla canzone finita”.
E I TESTI DI COSA TRATTANO?
“Più o meno tutti i testi si incentrano su una sorta di rapporto tra ilmondo interno di ogni individuo e il mondo esterno, una sorta diincntro – scontro con la realtà delle cose e la psicologia dell’essereumano”.
ORMAI E’ QUALCHE MESE CHE L’ALBUM E’ SUL MERCATO: COME HANNO REAGITO PUBBLICO E CRITICA?
“Siamo abbastanza soddisfatti delle reazioni, anche se, essendo ilnostro primo lavoro ufficiale, ci sono delle cose che ci vengonorimproverate, come ad esempio una certa omogeneità nelle composizioniche speriamo di riuscire a correggere in corso d’opera. D’altra partesiamo un gruppo che esiste solamente da tre anni, qualche ingenuità cisembra fisiologica, ma ripeto che siamo decisamente soddisfatti di comestanno andando le cose”.
COME SIETE ENTRATI IN CONTATTO CON LA DVS RECORDS?
“Quando abbiamo fatto il demo abbiamo cominciato a mandarlo in giro unpo’ dovunque, ne abbiamo inviati davvero a centinaia. Abbiamo ottenutoqualche risposta da alcune etichette che avevano dimostrato interessenel nostro operato. Tra queste c’era la DVS, ai quali il demo erapiaciuto davvero tanto. Loro poi ci hanno fatto la proposta migliore enoi abbiamo subito accettato. Col senno di poi direi che abbiamo fattola scelta giusta, in quanto con loro ci troviamo davvero molto bene”.
VEDO CHE DEL MIXING SI E’ OCCUPATO JACOB HANSEN: C’E’ DIETRO LO ZAMPINO DEL VOSTRO CHITARRISTA DANESE?
“Sì, il nostro chitarrista conosceva già Hansen in quanto avevalavorato con lui ai tempi della sua precedente band, i Sinphonia, con iquali suonava quando era i Danimarca. Ovviamente abbiamo approfittatodella conoscenza per farci mixare l’album, anche perché jacob ha tiratofuori un suono ottimo e perfetto per il nostro esordio”.
SE PROPRIO BISOGNA TROVARE UN’ETICHETTA PER IL VOSTRO SUONO, COSA NE DITE DI MODERN GOTHIC?
“Oddio, scusami ma non sono molto d’accordo sul gothic, forse perché èun genere che esula da tutti i nostri ascolti: nessuno di noi ascoltagothic. A noi piace definire la nostra musica modern heavy metal,perché comunque le nostre radici sono quelle dell’heavy metal classicoe del thrash metal, con quel tocco moderno nei suoni che fanno sì chela nostra musica sia al passo con i tempi, almeno speriamo!”.
IN ALCUNI PASSAGGI RICORDATE PARECCHIO I NEVERMORE, MA ANCHE ROBAPIU’ PROGRESSIVA TIPO I DREAM THEATER PIU’ CUPI O I MADDER MORTEM: VIRIVEDETE IN QUESTE BAND?
“Assolutamente si, a livello personale soprattutto i Madder Mortem sono tra i miei ascolti preferiti degli ultimi tempi”.
PROBABILMENTE TE L’AVRANNO GIA’ DETTO IN MOLTI, LA TUA VOCE ASSOMIGLIA MOLTO A QUELLA DI CRISTINA SCABBIA DEI LACUNA COIL…
“Sì, me l’hanno detto in tanti. Guarda, è una comparazione che a me nonpuò che fare piacere, visto anche il grande successo che i Lacuna Coilstanno avendo in questo specifico momento. Questa assonanza puòsicuramente avvicinare più pesone all’ascolto dei Chaoswave, personeche poi ascoltano anche musica differente dalla nostra”.
QUESTA SITUAZIONE NON PUO’ ERRONEAMENTE FARVI PASARE PER DELLE COPIE DEI LACUNA COIL?
“Io non credo che ci sia questo rischio, anche perché in tutte lerecensioni che abbiamo ricevuto fino ad ora il discorso Lacuna Coil siaccosta sempre a gruppi che con i Lacuna Coil non hanno nulla a chevedere, tipo, che so, Lacuna Coil e Nevermore…Sono due gruppi cheveramente non hanno niente a che spartire l’uno con l’altro, quindi puòsorgere la curiosità che si tratti di qualcosa di diverso, che poi ineffetti è la realtà dei fatti (ride ndR)”.
HO VISTO CHE ANCHE IN EUROPA SIETE ABBASTANZA LANCIATI: FARETE PARTE DEL BILL DEL POWERPROG FESTIVAL, VE LO ASPETTAVATE?
“No (ride ndR). E’ il risultato di questo buon lavoro di produzione che l’etichetta ci sta facendo”.
A PROPOSITO DI TOUR, LOGISTICAMENTE NON DEVE ESSERE FACILE SUONAREIN GIRO AL DI FUORI DELLA SARDEGNA, DOVE TUTTI VIVETE: COME RIUSCITE ADORGANIZZARVI?
“Se dobbiamo uscire dalla Sardegna cerchiamo ovviamente di confermarequante più date possibili: quando ci viene offerta una data, prendiamocontatti affinchè a quel concerto se ne riescano ad aggiungere altrimagari in zona. Siamo stati per tre settimane in giro per l’Europa aFebbraio e Marzo e anche li abbiamo cercato di trovare il modo miglioreper sfruttare al meglio il poco tempo che avevamo. Una volta cheusciamo dalla Sardegna cerchiamo di ovviare all’handicap nel migliormodo possibile”.
QUALE CREDETE CHE SIA LA VOSTRA ARMA IN PIU’ RISPETTO ALLE ALTRE BAND?
“Abbiamo sicuramente una sezione ritmica di prima categoria, abbiamo unchitarrista molto dotato tecnicamente e abbiamo comunque dalla nostral’originalità, secondo me, di abbianre questa musica così diretta, cosìbrutale ad un tipo di cantato che esula sicuramente dal genereproposto”.
I VOSTRI ASCOLTI MUSICALI RISPECCHIANO QUANTO SI SENTE NELL’ALBUM?
“Tutti quanti ascoltiamo musica completamente diversa gli uni daglialtri e posso dire che sicuramente si sente un apporto di influenzediverse nel nostro sound. Abbiamo comunque una linea comune, nel sensoche sappiamo che dobbiamo portare avanti un certo discorso e,nonostante i gusti personali, cerchiamo di rimanere fedeli al tipo disuono che vogliamo sviluppare”.
STATE GIA’ LAVORANDO A QUALCOSA DI NUOVO O E’ ANCORA PREMATURO CHIEDERLO?
“E’ un po’ prematuro, ma ti posso dire che stiamo iniziando a buttare giù delle idee per le nuove canzoni”.
DOMANDA CLASSICISSIMA CHE TI AVRANNO GIA’ FATTO CENTINAIA DI VOLTE: E’ DIFFICILE PER TE ESSERE L’UNICA DONNA DEL GRUPPO?
“Ma, guarda, alla fine io sono un maschiaccio, quindi non è per nienteun problema, anzi, sto bene insieme ai ragazzi (ride ndR)”.
ABBIAMO CONCLUSO, SE VUOI AGGIUNGERE QUALCOSA FAI PURE…
“Grazie per l’intervista e grazie per la bella recensione, a risentirci a presto”.