Abbandonati gli Iced Earth, si erano un po’ perse le tracce (musicalmente parlando) dell’amato batterista dell’ultima line-up dei Death: sicuramente molti di voi – anche per motivi extra-musicali – avranno continuato a seguirlo attraverso l’Howard Stern Show, ma il totale abbandono dell’ambiente metal da parte di Richard aveva lasciato tutti con l’amaro in bocca. Circondato da un cast d’eccezione come Tim “Ripper” Owens e Steve DiGiorgio, Richard ha dato vita ad un disco onesto e che dimostra la sua voglia di ritornare prepotentemente sulla scena: il batterista di Fort Scott si è dimostrato una persona alla mano e senza grilli per la testa, e disponibile e loquace nel rispondere a tutti i nostri quesiti. Richard è un artista a trecentosessanta gradi e, come era logico prevedere, non abbiamo perso l’occasione di approfondire le passioni extra-musicali di questo eclettico musicista: non abbiamo trascurato nessun periodo della vita di Richard, passando al setaccio passato, presente e futuro tirando in ballo formazioni semisconosciute, come i Syzygy, per arrivare all’agognato secondo album dei Control Denied. Continuate a leggere: le sorprese non mancheranno!
CIAO RICHARD, E’ BELLO AVERTI DI NUOVO A FAR PARTE DELLA SCENA METAL. COME STA ANDANDO LA PROMOZIONE DEL NUOVO ALBUM?
“Grazie mille! Sono felice di essere tornato a fare musica: la reazione al nuovo album è stata sensazionale. Sono molto orgoglioso del lavoro svolto ed eccitato riguardo ai riscontri di molti fan che l’hanno subito amato sin dai primi ascolti! Sto facendo tonnellate di interviste e rispondendo a molte email: mi piace molto farlo dato che in qualche modo serve a spargere il verbo del metal!”.
PARLIAMO DELLA BAND: NON SI TRATTA DI UN TUO SOLO PROJECT, ESATTO? CHI HA COMPOSTO IL MATERIALE E QUALE OBIETTIVO AVEVI IN MENTE QUANDO HAI CREATO LA BAND?
“Siamo senza alcun dubbio una band, non si tratta di un mio progetto. Il mio intento è di tenerla in vita per molto tempo. Ho composto in prima persona tutta la musica e registrato tutti gli strumenti per il primo demo dell’album. Quando ci siamo trovati in studio però ho voluto che ognuno desse un proprio input, e così Jason, Steve e Tim hanno portato delle grandi idee che hanno influito sul processo di scrittura dei brani. Concluse le registrazioni agli Audiohammer Studios, ci siamo resi conto di quanto ogni canzone sia progredita rispetto alle versioni primordiali che avevo registrato. L’obiettivo dei Charred Walls Of The Damned è fare dell’ottimo metal e ovviamente di divertirci: spero fortemente di tornare presto in tour e di suonare dal vivo queste canzoni!”.
COSA CI PUOI DIRE RIGUARDO AL NOME DELLA BAND?
“Sono arrivato ad nome definitivo quando io e il commediografo dell’Howard Stern Show, Sal Governale, abbiamo fatto uno scherzo telefonico ad una stazione radio cristiana della parte sud degli Stati Uniti. E’ una delle tante cose che facciamo all’Howard Stern Show, fare scherzi telefonici, e vi assicuro che è veramente divertente! Li stavamo chiamando da parecchi giorni facendo di tutto per risultare odiosi e parlando in modo sboccato: ad un certo punto uno dei responsabili della radio, anche se molto religioso, ha iniziato ad andare in escandescenza. Ci ha detto che se non avessimo smesso di prenderli in giro e non avessimo accettato Gesù nei nostri cuori un giorno saremo finiti all’inferno a grattare le nostre dita sui muri carbonizzati dei dannati! (Charred Walls Of The Damned, ndR). Sal e io ci siamo guardati e gli ho detto: questo sì che è un nome splendido per la mia band!”.
“RIPPER” OWENS, STEVE DIGIORGIO AND JASON SUECOF: E’ SENZA DUBBIO UNA LINEUP DEGNA DI NOTA. HAI LAVORATO CON TIM NEGLI ICED EARTH E CON STEVE NEI CONTROL DENIED: COME HAI INCONTRATO JASON? E’ STATO DIFFICILE LAVORARE CON TUTTE QUESTE PRIMEDONNE?
“Conosco Jason sin dal 1999, ci siamo incontrati quando vivevo in Florida e l’ho persino aiutato con la ristrutturazione degli Audiohammer Studio nel 2000. Ho eseguito personalmente il parquet nella sala di registrazione della batteria. Non appena Jason ha costruito gli Audiohammer abbiamo iniziato a fare musica insieme nei week-end, giusto per divertirci e per provare la nuova strumentazione che aveva in studio. Abbiamo sempre parlato di fondare una band insieme e sono contento che finalmente sia successo… come si suol dire: meglio tardi che mai! E’ stato molto semplice lavorare con Tim, Steve e Jason, ed è questa una delle motivazioni per cui ho scelto di lavorare con loro: sono degli ottimi amici, ho già suonato con tutti loro e sia è formata una bella alchimia tra di noi. Sono tutti dei ragazzi simpatici e alla mano e le sessioni di registrazione si sono svolte senza stress”.
QUANTO TEMPO AVETE SPESO A COMPORRE E REGISTRARE TUTTE LE CANZONI?
“Ho speso circa un anno a scrivere tutto il materiale e ad arrangiarlo, dopo di che io e Jason siamo passati per un paio di giorni alla pre-produzione dell’album. Jason ha ascoltato le canzoni, cambiato alcuni arrangiamenti, innalzato qualche tempo ed accorciato delle canzoni: essenzialmente ha fatto sì che le composizioni suonassero meglio. Tim e Steve hanno portato delle ottime idee in studio che hanno migliorato ulteriormente i brani. Ci sono voluti circa due anni dalla creazione dei brani alla loro registrazione finale”.
CI E’ PIACIUTO PARECCHIO IL VIDEO DI “GHOST TOWN”: DOVE L’AVETE REGISTRATO E CHI L’HA DIRETTO? SO CHE SEI ANCHE UN REGISTA: PERCHÉ NON L’HAI GIRATO TU STESSO?
“Grazie mille! Il mio amico Mike Schiff dei M.A.S. Productions ha registrato, diretto ed editato il video. E’ un ragazzo talentuoso ed è senza alcun dubbio molto più bravo di me: ero certo che avrebbe fatto un ottimo lavoro. Abbiamo lavorato spesso insieme molti anni fa e condividiamo molte idee cinematografiche. Il video è stato registrato il 22 novembre 2009 a Reading, in Pennsylvania, ad un parco degli orrori chiamato Shocktoberfest. E’ stato molto divertente registrarlo dato che il proprietario del parco ha aperto appositamente per noi le porte del parco e ci ha detto che eravamo liberi di registrare tutto il giorno e di andare in giro dove volevamo. Avevamo un budget molto risicato così ho dovuto interpretare io stesso il tipo con la maschera a gas dato che non potevamo permetterci di assumere un attore! Tutto il lavoro è stato fatto direttamente da me e Mike Schiff e sono veramente molto orgoglioso del risultato finale!”.
QUALI SONO I TEMI PRINCIPALI CHE AFFRONTI NEI TESTI DEI CWOTD?
“I testi sono molto personali e parlano di temi veri e con i quali altre persone possono raffrontarsi: la mia paura di volare (‘Fear The Sky’), la mia paura di morire (‘Manifestations’), il mio amore per la musica metal (‘From The Abyss’), il mio amore per la batteria (‘Blood On Wood’) e la città abbandonata in Oklahoma che ho incontrato durante un mio viaggio in macchina lo scorso anno (‘Ghost Town’)”.
L’EDIZIONE GIAPPONESE DELL’ALBUM CONTIENE UNA COVER DEI POWERMAD (“NICE DREAMS”, NDR): PENSIAMO CHE SIA UNA CANZONE CHE SI ADATTA ALLA PERFEZIONE CON LO STILE VOCALE DI TIM. CI SI CHIEDE SPESSO COME MAI SEMPRE E SOLO IL SOL LEVANTE ABBIA COSÌ TANTI PRIVILEGI DAL PUNTO DI VISTA DELLE BONUS TRACK…
“Bene, da quello che ho sempre potuto sentire, molti album in Giappone arrivano in ritardo, perfino un mese più tardi rispetto a qualsiasi altro posto. Non so esattamente cosa causi questi ritardi ma le compagnie discografiche impongono l’aggiunta di una o più tracce bonus per bilanciare l’attesa più lunga. Sono certo che suoneremo ‘Nice Dreams’ dal vivo così sarete in grado di sentirla la prossima estate quando saremo in tour!”.
COSA CI PUOI DIRE IN PIÙ RIGUARDO AL TOUR? QUALCHE ANTICIPAZIONE?
“Sto parlando con qualche agente per organizzare qualche show la prossima estate in giro per il mondo. Non torno in Europa dal 2002: all’epoca suonavo con gli Iced Earth e sono molto eccitato al solo pensiero di tornarci! Non vedo l’ora di poter suonare la mia musica davanti a tutti i miei fan europei!”.
HAI AVUTO LA FORTUNA DI SUONARE CON “EVIL” CHUCK E JOHN SCHAFFER: QUALI RICORDI HAI DI QUESTE DUE FASI IMPORTANTI DELLA TUA CARRIERA?
“Ho imparato moltissimo sia da Chuck che da John riguardo al processo compositivo, l’andare in tour, la registrazione e come dirigere la parte commerciale di una band. Sono entrambi dei musicisti molto talentuosi ed ottimi amici, e mi ritengo fortunato ad aver lavorato con due delle più valide persone nel genere metal. La loro musica ha avuto una grossa influenza sul mio processo compositivo e sono stato un grosso fan sia dei Death che degli Iced Earth prima di farne parte. Sono stato molto fortunato a suonare la batteria con entrambi!”.
COME HAI CONOSCIUTO CHUCK E COSA TI RICORDI DELLE PRIME PROVE INSIEME? ERI NERVOSO?
“Puoi dirlo forte! Chuck è sempre stato uno dei miei idoli e quando l’ho incontrato in un centro commerciale ad Orlando, Florida, ero molto eccitato e nervoso quando l’ho avvicinato per parlarci: è stato molto gentile e ha parlato con me ed il mio amico per circa mezz’ora di metal! Circa un anno dopo il nostro primo incontro ho partecipato alle audizioni per i Death ed ero molto nervoso ma allo stesso tempo fiducioso dato che ho sempre suonato i pezzi della band sin da quando andavo alle superiori e conoscevo molto bene le canzoni. L’audizione è andata molto bene e Chuck mi ha detto che ero il nuovo batterista dei Death: un sogno diventato realtà!”.
RICHARD, HAI SUONATO CON UNA QUANTITÀ IMPRESSIONANTE DI BAND POCO CONOSCIUTE COME BURNING INSIDE, SYZYGY, BUNG DIZEEZ, THE LOOSERS, LEASH LAW, PUBLIC ASSASSIN, RICK RENSTROM E ULTIMI MA NON COME IMPORTANZA I CANINUS: QUALCHE MOMENTO DIVERTENTE DA CONDIVIDERE CON NOI?
“(Ride, ndR) Hai veramente fatto una ricerca approfondita! E’ veramente la prima volta che mi capita di sentir nominare certe band in una intervista, anche se devo dirti che ti sei dimenticato dei Pisser e dei The Elite (ride di nuovo, ndR)! Cerco sempre di divertirmi con ogni band in cui suono e devo ammettere che sono stati anni fantastici in tutte le band in cui ho suonato sin da quando avevo dieci anni. La prima band con cui ho iniziato a fare qualche soldo sono stati i Syzygy: mi sono unito a loro alle superiori ed eravamo soliti a suonare in un bar a Fort Scott, in Kansas, chiamato ‘The Silver Spur’. Era un locale di tipo country-western: eseguivamo pezzi dei Metallica ed AC/DC e quasi ogni sera, quando suonavamo, si scatenavano grosse risse e litigi. Sembrava proprio di essere nel vecchio west! Abbiamo visto molte stecche da biliardo rompersi sulle schiene di altre persone: è stato senza dubbio un modo interessante di introdurci al mondo dei concerti dal vivo!”.
HAI SEMPRE FATTO LAVORI MOLTO VARI: ELETTRICISTA, ATTORE HORROR, REGISTA E MUSICISTA. LASCIANDO DA PARTE PER UN ATTIMO LA MUSICA, QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO?
“Mi piacerebbe molto scrivere la sceneggiatura di alcuni film ed esserne il regista. Sono un grande ammiratore del regista John Carpenter e uno dei miei sogni è, almeno per una volta, quello di scrivere, dirigere ed essere il protagonista principale film d’orrore. Mi piacerebbe molto recitare più spesso: è molto divertente e ho provato molta soddisfazione nel recitare in un film e visionare alcuni mesi dopo il risultato finale!”.
SEI UN BATTERISTA MOLTO TALENTUOSO: CHI SONO I TUOI MUSICISTI PREFERITI? COME HAI MIGLIORATO LE TUE CAPACITA’ E IL TUO STILE NEL CORSO DEGLI ANNI? HAI PRESO LEZIONI?
“Sì, ho preso lezioni di tanto in tanto e ho fatto studi durante i miei anni scolastici. Il mio insegnante di musica alle superiori era un batterista jazz molto talentuoso e mi ha insegnato molte cose che mi hanno ispirato moltissimo. Ho imparato a leggere la musica sin da piccolo: la considero una cosa molto importante e tutt’ora leggo e studio libri di batteria come Stick Control di George L. Stone che ritengo uno dei miei libri preferiti. Tra i tanti mi sento influenzato da batteristi come Bobby Jarzombek dei Riot, Shannon Larkin dei Wrathchild America, Alex Van Halen, Dave Lombardo, Sean Reinert e Gene Hoglan of Death e Alex Marquez dei Malevolent Creation solo per nominarne alcuni”.
QUALCHE SETTIMANA FA ABBIAMO LETTO ALCUNE NEWS RIGUARDO AL SECONDO LAVORO INCOMPIUTO DEI CONTROL DENIED: POTRESTI DARCI QUALCHE ANTICIPAZIONE? LA KARMAGEDDON MEDIA AVEVA PUBBLICATO LE TRACCE STRUMENTALI GIUSTO PER SCUCIRE QUALCHE QUATTRINO AI FAN. VERAMENTE UNA STORIA TRISTE, A NOSTRO AVVISO…
“Be’, ho delle grandi notizie dato che la causa legale con la Karmageddon Media si è conclusa e ora possiamo definitivamente chiudere il secondo album dei Control Denied! Sono molto amico con la famiglia di Chuck e so che sono molto eccitati riguardo alla possibilità che l’ultimo lavoro di Chuck possa finalmente vedere la luce. Jim Morris, Tim Aymar, Shannon Hamm, Steve ed io siamo veramente eccitati a riguardo e quest’anno concluderemo le registrazioni dell’album!”.
HAI QUALCHE NOTIZIA DI SHANNON HAMM? ABBIAMO LETTO CHE HA AVUTO DEI GROSSI PROBLEMI DI SALUTE E LA FAMIGLIA CHIEDEVA AI FAN UN SUPPORTO ECONOMICO PER LE CURE MEDICHE.
“Shannon sta migliorando ma sfortunatamente non possiede un’assicurazione sanitaria e ultimamente deve pagare molte parcelle mediche. C’è un fondo medico sul Myspace di Shannon dove chiunque può contribuire a dare una mano a Shannon: è un grande amico ed una grande persona, e spero di vederlo presto in studio a registrare il secondo capitolo dei Control Denied!”.
SIAMO AGLI SGOCCIOLI, RICHARD: COSA CI DOBBIAMO ASPETTARE DA TE DAL PUNTO DI VISTA MUSICALE NEI PROSSIMI MESI?
“Ho già sei canzoni pronte per il prossimo album dei Charred Walls Of The Damned! Le tracce sono veramente spettacolari e non vedo l’ora di tornare negli Audiohammer Studio con Tim, Steve e Jason per registrarle! Spero che tutto ciò si concretizzi prima della fine dell’anno. Spero anche di portare la nostra musica dal vivo!”.
QUANTO E’ STATO DIFFICILE TORNARE A FARE MUSICA DOPO TUTTO IL TEMPO PASSATO DAVANTI A BELLE RAGAZZE ALL’HOWARD STERN SHOW?
“Fortunatamente ho tempo per continuare a mantenere il mio lavoro giornaliero all’Howard Stern Show e suonare batteria e chitarra ogni giorno ed eventualmente suonare dal vivo con la band. Sono molto fortunato ad avere un lavoro così divertente e di continuare a coltivare la mia passione per il metal la sera! Ho fatto per molto tempo l’elettricista mentre suonavo con i Death e gli Iced Earth, ed è sempre stato un mio sogno quello di fare abbastanza soldi per diventare un musicista a tempo pieno: è veramente molto difficile guadagnare abbastanza per riuscire a pagare tutte le bollette. Fortunatamente ora posso vivere con il mio lavoro giornaliero all’Howard Stern Show e soddisfare la mia passione per il metal con i Charred Walls Of The Damned!”.
L’INTERVISTA E’ FINITA, GRAZIE MILLE PER IL TUO TEMPO E PER LA TUA DISPONIBILITÀ, RICHARD: LASCIA PURE UN MESSAGGIO AI NOSTRI LETTORI!
“Grazie a voi per tutto l’interesse che avete dimostrato nei miei confronti e per i Charred Walls Of The Damned! Sono molto eccitato e orgoglioso di questa band e spero di vedervi in tour durante questa estate! Statemi bene e ‘Keep it Metal’! Grazie !”.