Un backstage spento, quello dell’Unholy Alliance, con gli Slayer oramai avanti con l’età, gli In Flames scomparsi e i Lamb Of God che se fossero stati in un campo da baseball sarebbero disposti sui cinque angoli del diamante. C’è solo ‘Wildchild’ Laiho e la sua crew in piedi a fare casino: mentre il piccolo frontman se la spassa con due ragazze alla volta (ebbene sì, ndR), il resto della Hate Crew pare divertirsi parecchio col bicchiere in mano. Sembra davvero che i Children Of Bodom si siano resi conto di essere in tour con le leggende del thrash solo quando si sono trovati sul palco con diecimila bestie ad urlar loro in faccia “Slaaaaayerr!”. Si sarà svegliato da poco, ancora stordito dalla bagarre della serata precedente, quando si presenta in sala catering per la promozione e le interviste di rito: la faccia di Hennka Blacksmith è sciupata ma la mente è sorprendentemente sveglia. Ecco una fotografia di un gruppo sempre in crescita e in continua evoluzione, nel pieno dell’era selvaggia della propria esistenza, come dev’essere per una fottuta rockstar, che celebra la carriera con un interessante CD/DVD. Microfoni al membro più giovane dei Children, il ventiseienne Hennka…
INNANZITUTTO HO SAPUTO CHE IL VOSTRO DVD E’ GIA’ DISCO D’ORO IN FINLANDIA, CONGRATULAZIONI! COSA POSSIAMO TROVARE NEL DVD CHE VALGA IL PREZZO DELL’ACQUISTO?
“Prima di tutto c’è lo show, girato l’anno scorso a Stoccolma, in cui proponiamo i nostri pezzi migliori, solos compresi, filmato da diciassette telecamere. C’è anche un documentario che mostra il passato e il presente dei Children Of Bodom, divertente da vedere, tutti i nostri video promozionali, una galleria fotografica, scene tagliate e un piccolo ‘making of’ del DVD… Un pacchetto ben assortito!”.
AVETE SCELTO PERSONALMENTE IL MATERIALE CHE HA COMPOSTO IL VOSTRO PRIMO HOME VIDEO?
“Sì, ce ne siamo occupati personalmente. E’ più di un anno che raccogliamo del materiale, e sino ad oggi non ne abbiamo pubblicato uno perché non avevamo abbastanza nastri. Solo dopo la realizzazione di ‘Are You Dead Yet’, un momento importante della nostra carriera, ci siamo sentiti pronti per pubblicare il DVD migliore che potessimo offrire, non ci andava di sprecare questa opportunità con un lavoro mediocre. Per quanto riguarda la realizzazione, l’ultima parola è stata la nostra, tutto è stato fatto sotto il nostro controllo e la nostra supervisione”.
AVETE INSERITO QUALCHE INDIZIO O DOCUMENTARIO PER SVELARE IL MISTERO DEL LAGO DI BODOM?
“No… Non abbiamo messo nulla a riguardo, però è una buona idea, penso la utilizzeremo la prossima volta!”.
IN TUTTA SINCERITA’ PENSI SIA DAVVERO UTILE INSERIRE TUTTI QUEGLI ASSOLI ANCHE NEL VOSTRO CD E DVD LIVE?
“Personalmente non li adoro. Qualcuno può esserne esaltato, ma di sicuro non piacciono a tutti, dipende dalla persona. Soprattutto chi suona uno strumento musicale può apprezzare quello stacco dal punto di vista tecnico o virtuoso, per tutti gli altri ho idea che in un set di un’ora e mezza sia un’ottima pausa, un’occasione per tirare il fiato e riprendere energie”.
PERCHE’ IN PASSATO AVETE PUBBLICATO UN LIVE SUBITO DOPO LA VOSTRA SECONDA USCITA DISCOGRAFICA (“TOKIO WARHEARTS”, ndR)?
“Non-lo-so (alza le spalle con espressione facciale eloquente, ndR). Penso che sia stata un’idea della nostra etichetta giapponese, la nostra etichetta fu d’accordo quindi il tutto andò subito in porto”.
AVETE SUONATO IN MOLTISSIMI PAESI AD OGGI, CE N’E’ UNO IN PARTICOLARE CHE TI E’ RIMASTO NEL CUORE, E CHE NON VEDI L’ORA DI VISITARE DI NUOVO?
“Direi il Giappone. L’organizzazione è impareggiabile, e tutto è fatto davvero a meraviglia, la gente è davvero tranquilla e educata e i fan sono eccezionali. Mi piace molto anche l’Europa del sud, Italia compresa, perché i fan sono completamente impazziti ed è bello salire on stage ed avere un’audience così appassionata, in America del sud o nel Nordeuropa si comportano diversamente. In ogni caso è bellissimo per me poter girare il mondo ed apprezzare il lato positivo di ogni cultura popolare, tutti i paesi che visitiamo sono da visitare e da conoscere, e sono apprezzabili per la propria diversa sfaccettatura”.
DI COSA INVECE HAI PIU’ PAURA QUANDO SEI IN TOUR?
“Ho sempre paura di ammalarmi, è la cosa peggiore che ti può accadere in tour. Il tour bus e la vita del backstage possono diventare un inferno se non sei fisicamente a posto. Non puoi cancellare facilmente una data, e credimi annullare uno show è l’ultima cosa che vogliamo fare”.
COME TI TROVI INVECE A DOVER GIRARE SEMPRE CON DELLE PERSONE CHE CONOSCI APPENA?
“Penso sia sempre divertente conoscere nuove persone, se un tour dura settimane hai la possibilità di conoscere molte persone e puoi trovare buoni amici, con le altre band e crew usciamo sempre e ci divertiamo un casino. In ogni caso non si è obbligati a frequentare persone che non ti piacciono, puoi startene sul tuo bus e farti gli affari tuoi, ma non è la vita che facciamo noi dei Children Of Bodom”.
QUAL E’ LA PRIMA COSA CHE FAI AL TUO RITORNO A CASA, ALLA FINE DI UN TOUR?
“Il bucato (ride, ndR)! Devo lavare una marea di vestiti, poi prendo il telefono e ordino la miglior pizza, e me la godo sprofondato sul divano, guardando un bel film e sorseggiando del buon vino rosso”.
VOI RAGAZZI SUONATE DELLA MUSICA VELOCE, INTENSA E TECNICA, MA ALLO STESSO TEMPO SEMBRA CHE VI PIACCIA BERE PARECCHIO: FATE FESTA ANCHE PRIMA DI SALIRE SUL PALCO?
“Mai prima di salire sul palco, al massimo un paio di birre, per lo più ci rilassiamo quanto più si riesce. La festa parte appena dopo il concerto”.
QUAL E’ LA BEVANDA MAGICA PER RENDERE SELVAGGIO IL VOSTRO PARTY?
“Se parliamo di grandi quantità, i ragazzi preferiscono birra e io vino. Poi si passa anche ai superalcolici di varia specie, o al Fish…”.
MI SON PERSO QUALCOSA, COSA DIAVOLO E’ IL FISH?
“E’ composto da vodka principalmente. Si prende una bottiglia di vodka e se ne toglie un bicchierino. Si prende poi un pacchetto di Fisherman Friends, si spezzettano e si mette il tutto nella bottiglia, agitando finché le caramelle non si sciolgono completamente, se avete un frullatore è ancora meglio, FRRRR! (e mi mima uno sbronzo col frullatore, ndR). Con le caramelle completamente disciolte il Fish è pronto, buonissimo e con un sapore molto forte, da bersi freddo a shots. Non puoi sentire assolutamente l’alcool, quindi è mooolto pericoloso!”.
QUAL E’ LA TUA CURA PER IL MAL DI TESTA POST-SBRONZA?
“Mal di testa? Non ho mai mal di testa, quindi non so cosa risponderti. Altri ne soffrono, ma ingoiando qualche pillola in mezz’ora sono a posto, io non ne soffro”.
SEI FORTUNATO!
“Sì sì, lo so (ride, ndR)!”.
TORNIAMO A PARLARE DI MUSICA: QUAL E’ STATA LA TUA PRIMA MOTIVAZIONE CHE TI HA SPINTO AD ABBRACCIARE IL TUO STRUMENTO?
“Da ragazzino suonavo la chitarra, ma i ragazzi avevano bisogno di un bassista quindi accettai e scambiai la mia chitarra con un basso. La motivazione era che la band aveva bisogno di un bassista!”.
COME COMMENTI IL FATTO DI QUALCHE MESE FA, QUANDO VARIE RIVISTE TRA CUI “THE SUN”, “DAILY MAIL” E ALTRE PUBBLICARONO UNA VOSTRA VECCHIA FOTO SUI LORO ARTICOLI DICENDO CHE QUELLI ERANO I LORDI SMASCHERATI?
“Che posso dire, siamo venuti subito a conoscenza del fatto, sono dei pazzi fottuti”.
HAI PAURA DEI FAN DEGLI SLAYER?
“Non lo so, ci hanno detto che qui da voi è forse ancora più difficile, ma negli States siamo sopravvissuti e venderemo cara la pelle anche qui!”.
CONCLUDI TU L’INTERVISTA…
“Sono felicissimo di essere ancora in Italia, paese del buon cibo, dell’ottima audience e delle donne stupende”.