CHILDREN OF BODOM – Wild Things

Pubblicato il 28/03/2011 da

Ai finlandesi piace bere, non è certo un mistero: questa popolazione chiusa e silenziosa cambia faccia grazie all’alcool, in party che cominciano presto e che vodka, birra, sidro e shots fanno finire spesso in prima serata, in un totale blackout. Anche in mezzo a un popolo del genere c’è chi si erge stoicamente, riuscendo ed emergere dalla massa in maniera spettacolare. Molti addetti ai lavori sanno che tra i gruppi finlandesi è difficile battere Children Of Bodom e Impaled Nazarene al bancone, e non è di certo una coincidenza che solo un uomo ha fatto parte di entrambe le formazioni. Alexi Laiho, superati i 30 anni, non riesce a riprendersi dalle sbronze con la stessa facilità del passato, ma ha ben chiaro quale dev’essere il futuro dei suoi Children Of Bodom, ed è fermamente intenzionato a realizzarlo nella maniera migliore. Abbiamo l’opportunità di intrattenerci con lui in una lunga chiaccherata, andando a sviscerare i contenuti del nuovo ‘Relentless Reckless Forever’ e a conoscere un po’ meglio il guitar hero, il selvaggio e l’artista.

ASCOLTANDO IL NUOVO ALBUM SI SENTE UN PARZIALE RITORNO ALLE SONORITA’ EUROPEE E NEOCLASSICHE, SENZA PERDERE IL GROOVE MODERNO. E’ FORSE UN BUON MIX DI TUTTE LE VOSTRE INFLUENZE, SEI D’ACCORDO?
“Si, abbastanza, è più o meno il feedback che mi ha dato la maggior parte delle persone. Non posso negare il fatto che c’è qualcosa di ‘Follow The Reaper’ come il fatto che siamo molto vicino agli ultimi Children Of Bodom, è innegabile. Sono felice che venga considerato in questo modo”.

‘NOT MY FUNERAL’ E’ UN INIZIO ANOMALO: UN RIFF SIMILE AI LAMB OF GOD PER UN MID TEMPO BELLO POTENTE. PERCHE’ AVETE SCELTO DI METTERLA ALL’INIZIO DELL’ALBUM?
“Abbiamo vagliato molte opzioni differenti, e alla fine abbiamo fatto questa scelta comune, anche se si tratta del brano più lungo della raccolta. E’ una questione di impatto: ti colpisce dritta in faccia, questo è fuori discussione, ha un ritornello molto ficcante… insomma è un inizio niente male”.

POTREMMO DIRE CHE ANCHE PER LA SCELTA DEL PRIMO SINGOLO (WAS IT WORTH IT”) VALE LO STESSO DISCORSO: PERCHE’ NON MOSTRARE A TUTTI CHE SONO TORNATI ALCUNI ELEMENTI DEL VOSTRO VECCHIO SOUND?
“L’assolo di quella canzone è stato accorciato per renderla un singolo. Accorciare o adeguare un pezzo agli standard radiofonici è una cosa che non mi piace affatto, ma a volte è una scelta quasi obbligata. Il pezzo in ogni caso, seppur non rappresenta tutte le caratteristiche dell’album, ha comunque i numeri per essere un ottimo singolo a nostro parere. Non aveva molto senso ripeterci con un singolo simile agli estratti della nostra discografia: arrivati in questo punto della carriera abbiamo scelto di non ripeterci all’infinito”.

IL VIDEO DELLA CANZONE HA COME PROTAGONISTA LO SKATEBOARDING, CON APPARIZIONI DI ALCUNI DEI MIGLIORI SKATERS AL MONDO COME CHRIS COLE, JAMIE THOMAS E TOM ASTA: COME TE LA CAVI CON LA TAVOLA?

“Sono un appassionato, mi è sempre piaciuto skateare, ho cominciato da piccolo e recentemente ho ripreso. Si è venuta a creare l’opportunità adatta per questo video grazie al fatto che Jamie Cole è un fan dei Children Of Bodom quanto noi siamo suoi fan: ci siamo conosciuti e abbiamo deciso che sarebbe stato bello fare qualcosa assieme. E’ così che grazie a lui e al nostro management siamo riusciti a coinvolgere anche l’icona assoluta Jamie Thomas. Per una volta girare un video è stato veramente figo, la loro performance ha dell’incredibile”.

COSA C’E’ DIETRO UN TITOLO COME ‘PUSSYFOOT MISS SUICIDE’?
“Moltissima gente mi chiede di spiegarlo, avrei dovuto prepararmi una risposta! (Ride, ndR). Diciamo che questa miss è un personaggio che cerca di attirare l’attenzione tentando il suicidio. Ho visto delle cose parecchio strambe in vita mia, e ho avuto delle persone decisamente particolari che sembrano tornare ciclicamente, quindi ho voluto scrivere un pezzo a riguardo, con un occhio alla parte più comica della situazione ovviamente. Non prendete il testo sul serio!”.

SEMPRE DIVERTENTE E’ LA COVER DI EDDIE MURPHY: COME L’AVETE SCELTA?
“E’ stata un’idea del nostro bassista Hennka. E’ oramai consuetudine del gruppo fare una cover. Abbiamo esplorato quasi tutte le strade, dai Ramones a Britney Spears passando per i Poison… cosa ci restava da coverizzare? Eddie Murphy in un pezzo di Rick James! E’ una canzone molto facile per un ‘travestimento metal’, e ovviamente è anche una grande party song, vicinissima alla nostra indole. Vi invito ovviamente a guardare il video dell’originale”.

SEI UN VERO E PROPRIO ‘GUITAR HERO’ DEI NOSTRI GIORNI: IN CHE MODO TENTI DI SPINGERE OLTRE I TUOI CONFINI, ALBUM DOPO ALBUM?
“Non è che io voglia spostare alcuna barriera, il mio obiettivo è migliorare come musicista, e soprattutto come cantante. Non si tratta solamente di tecnicismi – anche se li apprezzo e li continuerò a proporre, è più un discorso di migliorare la scrittura. Nessuno può veramente dire ‘sono bravo abbastanza’, si può sempre migliorare in qualche modo, e fin quando camminerò su questo pianeta è quello che tenterò di fare, perchè è la mia vita, la mia passione. Faccio sempre pratica ogni giorno”.

NELLE CANZONI DEI CHILDREN OF BODOM DUELLI SPESSO CON LE TASTIERE, IN ASSOLI CHE POTREBBERO ESSERE INFINITI: QUAL’E’ IL RAPPORTO TRA TE E JANNE COME MUSICISTI, C’E’ UNA QUALCHE SORTA DI RIVALITA’?
“Quando arriva il momento di scrivere l’assolo, e dobbiamo lavorare sulle armonie tra i nostri strumenti, rimaniamo soli in studio e con la musica in background cominciamo a provare, a lungo, ispirandoci e stuzzicandoci a vicenda, improvvisando, tentando di tirar fuori qualcosa di sopra le righe. La sfida c’è, ed è quella di chi riuscirà a fare l’assolo più folle. Nessuna negatività sia chiaro, è molto divertente per noi”.

NON AVETE MAI PENSATO DI INVITARE QUALCHE OSPITE NEI VOSTRI ALBUM IN STUDIO? SO CHE RANDY DEI LAMB OF GOD E’ UN VOSTRO GRANDE FAN PER ESEMPIO…
“Forse accadrà in futuro, il problema più grande è che dovremo trovare entrambi il tempo per lavorare assime nello stesso studio di registrazione. Fare una collaborazione scambiandosi contributi via internet è del tutto escluso per quanto mi riguarda. Ottima idea quella di invitare Randy in ogni caso!”.

C’E’ QUALCHE CANZONE DI ‘RELENTLESS RECKLESS FOREVER’ CHE POTREBBE ESSERE DIFFICILE DA RIPROPORRE DAL VIVO?
‘Ce n’è qualcuna su cui devo lavorare ancora, soprattutto a livello vocale: cantare e suonare allo stesso tempo non diventa mai un’abitudine, non si può affrontare sempre con assoluta agilità, soprattutto quando si partoriscono dei pezzi super intricati come i nostri. La mia filosofia è ‘bisogna solo far pratica’, ‘non piangere, fallo e basta’. Tornando al discorso ‘Ugly’ sarà una di quelle su cui lavorare di più, poi non saprei, non abbiamo ancora iniziato le prove! In ogni caso ce la farò. E’ una promessa’.

IN UNA PASSATA INTERVISTA HENNKA CI HA CONSIGLIATO UNO SHOOT DI VODKA NELLA QUALE DEVONO ESSERE SCIOLTE LE FORTISSIME FISHERMAN’S FRIEND. L’ABBIAMO PROVATO E CI E’ PIACIUTO MOLTISSIMO, AVETE FATTO QUALCHE ALTRA SCOPERTA INTERESSANTE NEL FRATTEMPO?
“Oh, il ‘Fish’ è ottimo, rappresenta ancora la nostra trovata migliore, non abbiamo ancora creato qualcosa a quei livelli! Io e Hennka però abbiamo un mix speciale di Vodka e Gatorade blu che chiamiamo ‘The Drunken Smurf’ (‘Il Puffo Ubriaco’, ndR’): quando giriamo con quella cazzo di bottiglia di Gatorade nessuno sospetta che ci stiamo già ubriacando, cosa che avviene puntualmente (risate, ndR)! “.

 

 

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