CHIMAIRA – Fuori dall’underground

Pubblicato il 12/06/2006 da


Sounds Of The Underground Tour: anche in Italia un bel tour molto americano e decisamente spaccaossa, che presenta nel menù molti nomi interessanti. Innegabili quattro chiacchere con i Chimaira, gli headliner (anche se non stasera) della manifestazione itinerante e uno dei gruppi di riferimento di quel filone di metal prediletto da fan e stampa di settore, la tanta decantata “New Wave Of American Heavy Metal”. Nomi altisonanti a parte, sono molti gli occhi puntati sulla formazione di Cleveland, che torna in Europa dopo l’apparizione di qualche mese orsono e con qualche novità nelle proprie file. Una sicurezza sulle assi del palco con il loro metal moderno, roccioso e di una precisione maniacale. Ne parliamo con Chris Spicuzza, che ai microfoni di Metalitalia si abbandona a qualche anticipazione sul nuovo album e a qualche interessante aneddoto sulla vita on the road…



 

SIETE STATI PROTAGONISTI SIN DAL VOSTRO DEBUTTO SU ROADRUNNER DI UNA EVOLUZIONE VERSO UN SUONO SEMPRE PIU’ PESANTE. PENSI CHE IL VOSTRO CAMMINO ANDRA’ SEMPRE VERSO L’ESTREMO SUL SUCCESSORE DI “CHIMAIRA”?
“Il suono riflette il nostro stato d’animo, risente dei nostri ascolti e dei nostri gusti personali, nulla è assolutamente premeditato, noi prendiamo gli strumenti e andiamo in studio per sfogarci. Ovviamente dalla musica traspare tutto il nostro amore per la musica oscura e heavy. E’ sicuro che il nuovo materiale sarà pesante almeno quanto la nostra ultima uscita, questa è la direzione”.

E’ VERO CHE AVETE GIA’ DIECI CANZONI PRONTE?

“Sono quattordici ora. Stiamo lavorando in una nuova maniera: Robb Mark e Matt, che sono i principali compositori, hanno tutti Pro Tools. Matt sta a Los Angeles e Robb e Mark sono a Cleveland, scrivono da casa e ci girano i pezzi in mp3 via mail, bozze a cui ognuno aggiunge del suo, volta per volta. E’ davvero comodo e abbiamo già prodotto un buon numero di song, è ovvio che quando ci troveremo in studio, penso verso settembre/ottobre, decideremo quali rifinire e quali scartare, riducendo a dodici o tredici tracce. E’ una cosa abbastanza strana, non abbiamo mai fatto nulla del genere, ma si sta dimostrando un’ottima maniera per avere delle idee su cui lavorare. Di solito ci chiudevamo in qualche stanza, in tour o meno, e ci mettevamo a sputare riff, questo metodo di lavoro è molto più rilassante e ci dà molta più libertà, soprattutto ora che non abbiamo un contratto discografico. Il nostro obiettivo è avere un nuovo album agli inizi del 2007”.

PARLIAMO DI “NEW WAVE OF AMERICAN HEAVY METAL”: STAVOLTA E’ PURE COLPA VOSTRA SE VENITE ETICHETTATI IN QUESTO MODO!
“Eh… E’ figo come nome, ma è pur sempre un trend, grazie al quale ci troviamo nello stesso calderone assieme ad una serie di gruppi con cui non vorremmo stare. Abbiamo fatto partire tutto noi perchè abbiamo messo quella scritta su una t-shirt per scherzare, tanto per fare una caricatura alle maglie dei Maiden, solo che la Roadrunner ha deciso poi di usarla nella biografia per la stampa, ma non chiedermi il perchè. Essendo poi in tour con Lamb Of God, Killswitch Engage, Shadows Fall, God Forbid hanno fatto un bel pacco e ci hanno messo l’etichetta sopra! Tutte queste band sono in giro da parecchi anni, gli Shadows Fall da tredici anni, noi da sette e così via, non mi sembra la definizione più adatta”.

A QUANTO PARE IL METAL STA DIVENTANDO SEMPRE PIU’ GRANDE E STA ARRIVANDO ALLE MASSE, COSA NE PENSI?
“Negli US quello che sta diventando davvero grosso è il rock emo, rappresentato da band come My Chemical Romance o Fall Out Boy, e tutto il loro seguito pop-rock. Il metal sta crescendo, ma non in maniera pazzesca, notiamo un incremento di affluenza ai concerti e un graduale aumento di vendite ma non siamo ancora ai livelli della esplosione dei primi anni novanta, quando Pantera, Slayer e Metallica divennero enormi. Vedremo cosa succederà nel futuro prossimo…”.

A PROPOSITO DI METALLICA, ABBIAMO SENTITO RECENTEMENTE LA VOSTRA COVER DI “DISPOSABLE HEROES” APPARSA SUL TRIBUTO A MASTER OF PUPPETS DEL MAGAZINE “KERRANG!”, QUAL’E’ IL TUO SENTIMENTO PER QUESTA BAND STORICA?
“Mi prenderai a calci probabilmente, ma ti confesso che i Metallica non mi piacciono! Non sono quello che si può definire un fan, d’ altro canto tutti i rimanenti membri della band li adorano, soprattutto l’album “And Justice For All”, così quando Frank ci chiamò dicendo che saremmo apparsi sul tributo all’istante Rob e Mark cominciarono a fare i salti di gioia e si misero al lavoro. Il risultato è stato ottimo a mio parere, e so che anche Lars è stato molto soddisfatto della versione. Tutti contenti dunque”.

DA POCO C’E’ STATO UN RITORNO INSPERATO NELLE FILE DELLA BAND, VUOI RACCONTARCI COSA E’ SUCCESSO ESATTAMENTE?
“Da qualche tempo il batterista Andols è di nuovo dei nostri! Continuava a venire ai nostri concerti e sapevamo che si era sempre mantenuto in allenamento dietro le pelli. Non ha mai espressamente chiesto di poter ritornare nella band perchè aveva una sorta di senso di colpa e sapeva del disagio in cui ci aveva messo al suo abbandono, quindi l’abbiamo ripreso noi accogliendolo a braccia aperte. I Chimaira sono una famiglia e lui c’era dal primo giorno, così il suo interesse misto alla situazione sempre più problematica con il suo rimpiazzo hanno portato al suo rientro nella formazione. Ci ha messo un attimo a imparare il materiale del Self Titled, è come se non ci avesse mai lasciato, quindi adesso è tutta un’altra cosa, alla grande”.

AVETE GIRATO DA POCO IL VIDEO PER “SAVE YOURSELF”, RACCONTACI COME E’ ANDATA E COME E’ NATO IL CONCEPT DIETRO AL VIDEO
“Non abbiamo avuto nessun finanziamento dalla nostra casa discografica, rifiutarono di fare un altro video, mentre noi volevamo qualcosa che mantenesse viva l’attenzione fino al prossimo disco, così chiamammo il nostro caro amico Jason Haitkin che stette con noi in tour una settimana per produrre questo video molto divertente anche se decisamente a basso costo. E’ un tributo ai roadies e loro sono i veri protagonisti, non la band. Penso il prodotto finale sia simpatico”.

HO VISTO CHE SIETE DEGLI ASSIDUI FREQUENTATORI DELLA COMMUNITY “BLABBERMOUTH”, TANTO CHE A VOLTE SCRIVETE DI PERSONA (FAMOSO SITO DEDICATO A NEWS E COMMENTI IN TEMPO REALE SU ROCK E METAL)!
“Lo trovo troppo divertente, le uniche band che piacciono alla gente che scrive sono Kreator, Misery Index, Exodus e tutte le band classiche, e se non sei una di quelle – non importa quanto tu sia bravo – verrai immediatamente gettato nella spazzatura! Mi immagino tutti i ragazzi che infestano il sito come nerd con gli occhiali spessissimi e poster dei Manowar alle pareti, sempre connessi ad internet. E’ divertente leggere gli insulti che quella manica di pazzi riesce a generare, anche se si tratta di commenti sui Chimaira, di sicuro non mi incazzo, anzi li incito pure!”.

RIGUARDO A MYSPACE?
“Roba per ritardati. Non immagini quanto è enorme questa moda in america, io non ho la mia pagina, ma a volte do una mano ad aggiornare quella della band. Tutti i messaggi che puoi trovare su MySpace sono al massimo “Venite in Messico, Venite in Svezia, Siete fighi” eccetera… Sai che divertimento!”.

LA BAND MIGLIORE DI QUESTO SOUNDS OF THE UNDERGROUND SECONDO CHRIS SPICUZZA?

“Scelgo gli Unearth. Sono molto divertenti da vedere e sono dei gran bravi ragazzi, hanno più carattere e personalità di molti artisti in giro. Ma davvero apprezzo anche tutte le altre band di questa fetta del Sounds Of The Underground, i Madball per esempio ci rubano spesso la scena e i ragazzi impazziscono per loro, mi riesce difficile non condividere il loro entusiasmo. E’ un po’ una piccola mafia, una famiglia: l’altra sera eravamo a Monaco e un fan ha tirato sul palco una tazza, davvero pesante a dire il vero, colpendo Mark in testa e facendolo sanguinare di brutto. E’ partita subito una caccia all’uomo e i Madball hanno preso questo ragazzo e l’hanno appeso al muro fuori dal locale… E’ poi saltato fuori che il responsabile non era un hardcore fan incazzato con noi metallari ma era un fan dei Chimaira che si è scusato moltissimo…E’ stato fighissimo avere le spalle protette dai Madball, della gente che non vorrei mai e poi mai avere contro”.

OGGI COME OGGI RIUSCITE A VIVERE CON LA MUSICA?

“Finalmente si. Non siamo ricchi, ma da un paio d’anni riusciamo a viverci discretamente. Siamo sempre stati poveri in canna, senza macchine e con le tasche vuote, adesso finalmente qualcosa si muove e possiamo avere anche noi delle entrate decenti, una macchina o i soldi per l’affitto. Nulla di stravagante o di eccessivo credetemi!”.

ULTIMA DOMANDA: SPICUZZA E’ SICURAMENTE UN NOME ITALIANO! CHE ORIGINI HA LA TUA FAMIGLIA?
“Io sono nato in America, ma i miei nonni vengono dalla Sicilia. Non so una parola di italiano, a volte sentivo i nonni parlare coi miei in dialetto siciliano e non ho mai capito una sillaba! Pure Jim ha origini italiane (La Marca, il bassista della band che ha anche l’italia tatuata sul braccio destro! ndR), ma sicuramente anche lui capisce più di cibo italiano che di lingua (risate, ndR)”.

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