CHIMAIRA – Il nuovo che si conferma

Pubblicato il 16/09/2005 da


Tre album all’attivo, un’esperienza live già importante ed incendiaria, un’attitudine decisa, senza compromessi e consapevole dei propri mezzi: i Chimaira sono tutti qui, raccolti nelle più semplici informazioni di cui si necessiti per capire ed apprezzare una band. La formazione di Cleveland, con il terzo album auto-intitolato, si erge sopra l’informe massa dell’oceano metal-core e va ad imporsi (quasi) solitaria, forte di un sound vibrante, massiccio e più che intenso. Per toglierci le basilari curiosità sul presente di uno dei combo più promettenti dell’attuale scena metallica, siamo stati raggiunti al telefono, dopo un’impressionante serie di rinvii ed imprevisti, dal chitarrista Rob Arnold! A voi…


CIAO ROB, FINALMENTE ECCOCI QUA! CI PUOI DIRE INNANZITUTTO COME GIUDICHI ORA, A DISTANZA DI UN PAIO D’ANNI, IL VOSTRO PRECEDENTE ALBUM, “THE IMPOSSIBILITY OF REASON”?
“Dunque, certamente è l’album che, in qualche modo, ci ha aperto molte porte…’Pass Out Of Existence’ (il primo disco dei Chimaira, ndR) era sì un buon lavoro, ma tutti noi speravamo in qualcosa di più, sinceramente. Con ‘The Impossibility Of Reason’ abbiamo ottenuto questo ‘qualcosa in più’, tramite la naturale maturazione come songwriter e la crescita positiva di tutto ciò che serve a fare un buon album. Ha venduto piuttosto bene e ciò ci ha permesso di imbarcarci in diversi tour, fra cui il Roadrage Tour 2003, assieme a Spineshank ed Ill Nino. E ovviamente l’enorme e continuo peregrinare per tutto il mondo ci ha fatti migliorare ulteriormente sotto ogni aspetto. E credo questo si senta sul nuovo disco”.

E, APPUNTO, TRASFERIAMOCI SUBITO IN AMBITO “CHIMAIRA”: QUALI SONO LE NOVITA’ INTRODOTTE CON IL NUOVO NATO? E COME VI SIETE APPROCCIATI ALLA SUA REALIZZAZIONE?
“Guarda, io parlo per me: ‘The Impossibility Of Reason’ è un bell’album, ok…però non mi ha mai soddisfatto del tutto! Dentro di me, sentivo che Mark (Hunter, cantante, ndR) e tutti noi potevamo dare molto di più…creare riff migliori, linee vocali più particolari…avere una produzione ancora più potente. Tutto poteva e doveva migliorare. Credo che il suono di ‘Chimaira’ sia inequivocabilmente Chimaira…scusa il gioco di parole…semplicemente è tutto più bello, più curato e più avvincente rispetto al passato”.

STUPISCE UN PO’ IL FATTO CHE ABBIATE INTITOLATO IL DISCO CON IL NOME DELLA BAND: DI SOLITO SUCCEDE AI DEBUTTI, NON AL TERZO ALBUM. COME MAI QUESTA SCELTA?
“Mah…non c’è un motivo preciso, a dire il vero. Potrebbe essere stato scelto perché eravamo tutti a corto di idee, non trovi? No, in realtà, mentre registravamo, ci siamo accorti che stavamo tirando fuori il meglio che potevamo dare, sia a livello tecnico, sia a livello di partecipazione nella stesura dei brani. Ci siamo sentiti molto uniti e…come dire?…pronti! ‘Chimaira’, quindi, si può vedere come un modo per dire ‘eccoci qua…questi siamo noi!’”.

E RIGUARDO ALLA COVER, CHE MI PUOI DIRE? COSA SIGNIFICANO QUEI TESCHI DI ANIMALI SU SFONDO NERO?
“Qui mi metti un po’ in difficoltà…la copertina scelta mi è sembrata molto ‘cool’ fin da subito. Eppure non sono riuscito ancora a capire cosa stia a significare! Di certo, quei teschi non sono i nostri!”.

E VA BE’…AVETE UN NUOVO BATTERISTA, L’EX-DYING FETUS KEVIN TALLEY: COME SI E’ INSERITO NELLA BAND? E RICHARD EVENSAND CHE FINE HA FATTO?
“Allora, diciamo che dopo l’abbandono di Andols (Herrick, drummer sui primi due dischi della band, ndR), abbiamo dovuto trovare in fretta un batterista, in quanto stavamo per partire per un ennesimo tour. E’ arrivato Richard, un ottimo musicista, che ha funzionato bene dal vivo e che si è rivelato un grandissimo sostituto. Ma era chiaro che non poteva essere lui il nuovo membro ufficiale della band…aveva altri interessi e ha preferito dedicarsi a questi. Kevin è semplicemente un mostro: ha un’attitudine eccezionale, è perfetto tecnicamente, partecipa attivamente al processo di composizione, è professionale e, dal punto di vista umano, ci troviamo benissimo con lui. E’ proprio l’elemento che mancava alla band per fare il grande salto: Andols, infatti, nonostante fosse un altrettanto bravo batterista, aveva qualche problema a reggere le tensioni che l’andare sempre in tour può far nascere all’interno di un ristretto cerchio di persone. Ora con Kevin siamo una macchina da guerra formidabile!”.

C’E’ STATO, IN “CHIMAIRA”, UN VISTOSO AUMENTO DEI TUOI ASSOLI…MOLTO PIU’ BELLI E SENTITI CHE IN PASSATO! E’ STATA UNA SCELTA OPPURE QUESTO INCREMENTO E’ FRUTTO DI SPONTANEITA’?
“Innanzitutto ti ringrazio dei complimenti! E’ stato frutto di spontaneità, non c’è dubbio. Gli assoli sono fra le ultime parti ad essere inserite in una canzone e, a differenza di ‘Pass Out Of Existence’, dove i pezzi non richiedevano momenti solisti, e di ‘The Impossibility Of Reason’, nel quale gli assoli hanno trovato spazio relativo, nelle nuove composizioni ci sembrava naturale ed interessante inserire attimi virtuosi e melodici per spezzare un po’ la pesantezza del muro sonoro proposto. Li vediamo come un ulteriore completamento alla definitiva costruzione del sound del gruppo”.

PER QUANTO RIGUARDA LE PARTI ELETTRONICHE, INVECE…LE HO TROVATE MENO INCISIVE RISPETTO AL PASSATO, PERO’ ALLO STESSO TEMPO SI INSERISCONO IN MODO PIU’ ORGANICO ALL’INTERNO DEL SINGOLO BRANO…
“In effetti, sì… Chris (Spicuzza, l’electronic-man, ndR) è davvero un piccolo genio, fidati! E’ bravissimo ad inserire i suoi campionamenti e le sue tastiere in modo da dare profondità al sound…nutrirlo quasi! Infatti, nei momenti in cui il sottofondo di tastiere, seppur confuso nel wall of sound, si interrompe in quanto non necessario, ci si accorge subito di quanto sia importante la sua presenza…è come se il suono si smagrisse all’improvviso. Per capire bene il lavoro di Chris, bisogna ascoltare l’album molto attentamente e diverse volte”.

COME SIETE SOLITI SCRIVERE UN BRANO?
“E’ sempre un lavoro di gruppo: i tre principali compositori siamo io, Mark e Matt (Devries, l’altro chitarrista, ndR); noi ci occupiamo di definire lo scheletro del brano. Per quanto mi riguarda, trovo l’ispirazione ovunque mi trovi, prendo nota e poi ci studio sopra a casa, sul tourbus oppure direttamente in studio di registrazione. Quando il pezzo è più o meno pronto, intervengono Jim (Lamarca, bassista, ndR), Kevin e Chris per inserire le loro idee e le loro parti. Con Kevin, ad esempio, si lavora benissimo, perché ha un sacco di idee su come rendere più dinamico il brano e spesso ci troviamo a modificare qualche sezione a seconda delle sue esigenze”.

SO CHE DEI TESTI SE NE OCCUPA MARK…RIESCI A DARCI QUALCHE DRITTA IN PROPOSITO COMUNQUE?
“Certamente…ovvio che Mark ti saprebbe rispondere meglio…accontentati (e certo, che devo fare?, ndR)! So che per i primi due mesi durante i quali ci siamo messi a pensare al nuovo disco, Mark aveva pochissime idee. Veniva da me a dirmi ‘Rob, son qui che studio il pezzo e aspetto qualche idea, ma niente da fare, sono distratto’. Questa situazione è andata avanti per un po’…poi, all’improvviso, gli si è acceso l’interruttore ed è partito in quarta nello sfornare linee vocali e testi. Per il carattere di questi ultimi, presumo siano nel suo classico stile…ovvero riflessioni sul mondo, sulla società e sui suoi malesseri interiori. Più di questo non so davvero dirti”.

AVETE GIRATO UN VIDEO PER “NOTHING REMAINS”, IL PRIMO SINGOLO. COME E’ NATO IL TUTTO?
“Sapevamo che c’era la possibilità di fare un video…ma abbiamo avuto un budget piuttosto esiguo. Per cui, ci siamo limitati a delle riprese rapide e veloci durante un day-off di un tour. Il soggetto del video è tutto ad opera di Mark. Non è nulla di speciale, un buon video divertente, tutto qui”.

SENTI, UN PO’ OVUNQUE VENITE INDICATI COME UNO DEI GRUPPI PRINCIPALI DELLA NEW WAVE OF AMERICAN HEAVY METAL…COSA PENSI DI TUTTO CIO’?
“Allora, adesso te lo dico: i Chimaira hanno inventato questa fottuta dicitura! All’epoca del debutto, il nostro merchandising fece fare delle magliette con sul retro la scritta NWOAHM, giusto per fare il verso agli Iron Maiden e alla loro NWOBHM. I fan, la stampa e un po’ tutti cominciarono ad usare questo termine per identificare i gruppi che fanno il nostro tipo di musica, ad esempio i Killswitch Engage. Noi ci teniamo a chiarire una cosa: siamo stati i primi ad usare questa terminologia…e saremo anche i primi ad allontanarcene. Noi abbiamo un sound personale e siamo i Chimaira: preferiamo sentire dire dalla gente che quel tal gruppo somiglia ai Chimaira, non che noi prendiamo ispirazione da tal gruppo. Che questo sia chiaro!”.

AVETE GIA’ NOTIZIA DI QUALCHE VOSTRA CALATA IN EUROPA?
“Siamo ancora a livello di ‘soffiata’: ho sentito dire che potrebbe esserci qualcosa in Europa per fine anno, intorno a dicembre. E’ ancora tutto da definire…non so quando di preciso, non so dove e non so neanche se saremo headliner o se verremo di supporto a qualcuno. Non spargere troppo la voce…se poi non è vero, che figura ci faccio (ride, ndR)?”.

OK ROB, SARO’ MUTO COME UN PESCE…ABBIAMO FINITO…TI RINGRAZIO E TI SALUTO!
“Grazie a te…speriamo di vederci sotto il palco, assieme a tutto il resto dei ragazzi italiani!”.

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