CIRCUS MAXIMUS – Scosse progressive!

Pubblicato il 25/08/2005 da

Come avete potuto leggere in sede di recensione, i norvegesi Circus Maximus si sono resi protagonisti di un disco di debutto sorprendente, capace di donare nuova linfa al prog metal, che da troppi anni pare evere dimenticato qual è la sua vera essenza. Per riuscirci la band ha solamente dato libero sfogo alla sua vena creativa, senza porsi limiti di sorta in fase di songwriting, riuscendo nell’intento di far coesistere in “The 1st Chapter”, sonorità di diverse estrazioni che partono dal prog dei seventies, passano per il classico metal, fino ad arrivare al thrash più oltranzista e ai Dream Theater. Se volete saperne di più, non vi resta che leggere questa interessante intervista concessaci dal simpatico e disponibile bassista Glen Mollen. Buona lettura!

GLEN, PER COMINCIARE VOLEVO CHIEDERTI IL MOTIVO PER CUI AVETE SCELTO CIRCUS MAXIMUS COME NOME DEL GRUPPO; UN NOME CHE RIPORTA ALLA STORIA DELL’ANTICA ROMA.
“Il nome ci è stato proposto dai due fratelli presenti nella band, il chitarrista Mats e il batterista Truls. Circus Maximus è la password che dovevano digitare in un gioco per PC che li aveva presi davvero molto e, dato che suonava bene, abbiamo deciso di utilizzarlo come monicker. Come vedi, nulla a che vedere con la storia degli antichi romani; l’ispirazione è arrivata tramite un banale videogioco!”.

 
COME SI E’ FORMATA LA BAND?
“Mats e Truls rappresentano il nucleo originario a cui ci siamo aggiunti poi tutti noi. Loro hanno sempre suonato insieme con altri ragazzi in vari locali, senza avere mai una line-up molto stabile. Improvvisamente si sono trovati da soli ed a quel punto hanno conosciuto Michael (cantante e chitarrista NdR), il quale ha iniziato a suonare con loro. Hanno cominciato e proseguito per un cero periodo come trio, fino a quando siamo arrivati io ed Espen alle tastiere”.
CREDO CHE IL VOSTRO STILE DEBBA MOLTO A GRUPPI COME TNT, DREAM THEATER E, PIU’ IN GENERALE, ALL’INTERA SCENA ROCK PROGRESIVE DEGLI ANNI SETTANTA. SEI D’ACCORDO?
TNT e Dream Theater ci hanno influenzato indubbiamente molto; sono due gruppi che amiamo e che hanno ottenuto un enorme successo, oltre a noi hanno ispirato tanti altri musicisti”.

QUALI ALTRE BAND HANNO SVOLTO UN RUOLO DETERMINANTE NELLA VOSTRA CRESCITA MUSICALE?
“Come hai detto tu in precedenza, è evidente il nostro interesse per il rock prog dei seventies di gruppi come Yes e Rush, ma tornando in tema progressive metal riteniamo di aver subito il fascino di Queensryche e Ayreon. Ma anche gruppi classicamente metal come Metallica, Testament, Pantera e Megadeth hanno indelebilmente segnato il nostro cammino. Miscelando tutte queste diverse influenze abbiamo creato lo stile dei Circus Maximus che, ci auguriamo, possa discostarsi dal classico prog metal”.

IL TITOLO “THE 1st CHAPTER” PUO’ FAR PENSARE AD UN CONCEPT ALBUM, DI COSA PARLANO I TESTI?
“No, non abbiamo realizzato un concept, anche se ci rendiamo conto che il titolo potrebbe ingannare in questo senso. Essendo questo il nostro primo lavoro, abbiamo deciso di intitolarlo semplicemente così, l’idea ci piaceva. Probabilmente in futuro proveremo a cimentarci in un concept, ma dovremo prima tenere conto di alcune cose che vanno dal tempo necessario per realizzarlo, al trovare una storia che non sia banale”.

COME SIETE ENTRATI IN CONTATTO CON L’ITALIANA FRONTIERS?
“Grazie al nostro management che ha provveduto a spedirle il nostro promo-CD. Dopo averlo ascoltato, i ragazzi della Frontiers ci hanno comunicato che erano interessati a produrre il nostro rpimo lavoro per il mercato europeo. Siamo molto soddisfatti di lavorare con la Frontiers, una casa discografica molto competente che lavora con gruppi molto importanti; per noi è un onore ed una grossa chance farvi parte”.

COSA PENSI DELLA SCENA PROGRESSIVE EUROPEA ED AMERICANA?
“Credo che negli ultimi due anni il prog sia cresciuto molto sia in America che qui in Europa. Sono dell’idea che entrambi i continenti abbiano partorito un sacco di formazioni interessanti, e che queste abbiano portato una bella ventata d’aria fresca all’interno del genere, riuescendo a scuotere anche quelle più vecchiotte. Finchè nasceranno band di valore, il metal e il rock tutto, non potranno che godere di ottima salute”.

I DREAM THEATER SONO LA PROG-METAL BAND PIU’ FAMOSA AL MONDO, CREDO QUINDI SIA DOVEROSO CHIEDERE UN TUO PARERE RIGUARDO AL LORO ULTIMO DISCO “OCTAVARIUM”…
“Hmmm…Difficile da dire… Ad un primo acchito non ne ero rimasto favorevolmente colpito, ma come spesso accade con questo genere di album, solo dopo parecchi ascolti ho iniziato ad apprezzarlo… Poi ‘These Walls’ è proprio una bella canzone! Per me i Dream Theater rimangono i re del prog, e mi viene da ridere quando sento qualcuno paragonarli ai Linkin Park, come mi è successo di recente!”.

QUALI OBIETTIVI VI SIETE PREFISSATI DI RAGGIUNGERE?
“Facile… La dominazione dell’intero globo terrestre!!! (ride di gusto NdR)”.

VUOI CONCLUDERE L’INTERVISTA LASCIANDO UN MESSAGGIO AI NOSTRI LETTORI?
“Certo. Ringrazio tutti i fan italiani per il sorprendente interesse che hanno mostrato nei confronti della nostra musica! Speriamo di ripagare l’affetto ricevuto venendo a suonare lì da voi!”.

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