CONAN – Oltre il muro del suono

Pubblicato il 29/03/2016 da

Tornati da poco con l’ennesimo, devastante album, i Conan sono ormai una realtà consolidata della scena sludge & dintorni. Parliamo un po’ del loro processo creativo e di come è nato “Revengeance” con il loro leader, Jon Davis, che non manca l’occasione per promuovere il lavoro della sua etichetta e del compagno di viaggio e produttore Chris Fielding.

conan - band - 2016

CIAO JON, BEN TROVATO! NON SONO PASSATI NEMMENO DUE ANNI, ED ECCOVI GIA’ TORNATI CON UN NUOVO ALBUM. CHE PERALTRO È IL TERZO IN QUATTRO ANNI: QUAL È IL VOSTRO SEGRETO? CHE DROGHE VI FANNO TENERE QUESTO RITMO?
“Eh, amico, siamo dei sostenitori del non stare mai fermi, nemmeno quando sei già su una buona strada! Il caffé aiuta un sacco, e voi, in Italia, lo fate eccellente! Abbiamo suonato in Italia l’anno scorso, e il caffé è stata una delle cose più belle di quel tour”.

PENSI CHE CI SIA UNA PARTICOLARE ALCHIMIA IN QUESTA (RECENTE) LINE-UP RISPETTO AL VOSTRO PROCESSO COMPOSITIVO?
“Non particolarmente: io penso che o una band funziona e lavora bene, o semplicemente ciò non accade. La precedente formazione ha funzionato alla grande a lungo, poi un po’ meno, quindi abbiamo dovuto chiedere a Paul di andarsene, ed è entrato Rich. Al momento, siamo estremamente soddisfatti”.

A PROPOSITO: POSSIAMO CHIEDERTI DI PRESENTARE I MEMBRI DELLA BAND AI NOSTRI LETTORI?
“Certo! Rich Lewis si è unito a noi tra settembre e ottobre del 2014, caldamente consigliatoci da Chris Fielding (nuovo bassista della band, arrivato nello stesso periodo, ndR), che ha registrato e prodotto un album dell’altra band di Rich (http://blackbowrecords.bigcartel.com/product/intensive-square-anything-that-moves). Rich ha aggiunto un’inaspettata aggressività e forza al nostro souno, ed è anche una gran persona. Chris Fielding (www.chrisfielding.co.uk) è un rinomato produttore musicale e insieme mandiamo avanti uno studio di registrazione a Londra (www.skyhammerstudio.com). Quando Phil Coumbe ha lasciato la band nel dicembre del 2013 ho deciso di provare a chiedere a Chris se voleva unirsi, e per fortuna non ci ha pensato un attimo. Andiamo tutti veramente d’accordo, ci rispettiamo e finora non abbiamo avuto alcun problema”.

DIAMO UN’OCCHIATA DA VICINO A “REVENGEANCE”. PENSIAMO CHE SIA DAVVERO UN RITORNO FANTASTICO, CON QUALCHE DIFFERENZA RISPETTO ALL’ALBUM PRECEDENTE. A NOSTRO PARERE LE CANZONI SONO UN PO’ PIÙ DIRETTE, MA AL TEMPO STESSO AVETE INTRODOTTO DEGLI ELEMENTI DECISAMENTE PSICHEDELICI, AL POSTO DEL VOSTRO SOLITO MURO DI FUZZ E DRONE. CI SBAGLIAMO?
“No, ci avete assolutamente azzeccato! Come detto, non ci piace stare fermi, e penso che tutti nostri album abbiano aggiunto qualcosa rispetto alle uscite precedenti. Ci piace guardare in avanti, quando registriamo, e non sopportiamo vedere band stagnanti, che occupano inutilmente spazio prezioso in questa scena già affollata”.

ANCHE LE LINEE VOCALI HANNO SUBITO UN’EVOLUZIONE: L’USO ALTERNATO DI CANTATO PULITO E IN GROWL È DECISAMENTE UN MARCHIO DI FABBRICA DI QUEST’ALBUM, CHE CONTRIBUISCE PARECCHIO ALL’INTENSITÀ COMPLESSIVA DEL SUONO.
“Assolutamente, ci piace davvero come sono uscite le linee vocali di questo album. Risultano molto più simili a come suoniamo dal vivo, e questo era un obiettivo importante, per noi”.

ABBIAMO PARTICOLARMENTE APPREZZATO LA TITLE TRACK E “EARTHENGUARD”, CHE E’ VERAMENTE UN TRIP NOTEVOLE! C’E’ QUALCHE CANZONE CHE AMI PARTICOLARMENTE, IN QUEST’ALBUM?
”Grazie! Piacciono molto anche a me, quelle canzoni. Non ne abbiamo ancora proposta nessuna dal vivo, ma tra qualche mese potrò sicuramente risponderti con più sicurezza”.

LE VOSTRE FONTI DI ISPIRAZIONE EMERGONO PIUTTOSTO CHIARAMENTE: ANCHE NEL RECENSIRE L’ALBUM, NON ABBIAMO POTUTO FARE A MENO DI CITARE MATT PIKE, SIA PER GLI SLEEP CHE PER GLI HIGH ON FIRE, TRA LE ALTRE REMINESCENZE. E D’ALTRO CANTO, SIETE ORMAI IN GIRO DA DIECI ANNI E AVETE RAGGIUNTO UNA VOSTRA CHIARA E RINOMATA POSIZIONE NELLA SCENA SLUDGE/DOOM, E UN SOUND DECISAMENTE DISTINTIVO. COME CI SI SENTE AD ESSERE ORMAI UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER I FAN?
“Ci sente alla grande, amico! Ci riteniamo una band che lavora sodo e fa le cose per bene. Siamo piuttosto autosufficienti e non accettiamo molto aiuto dagli altri, e penso che il pubblico rispetti questa cosa. Siamo cresciuti e abbiamo sviluppato il nostro sound, e crediamo di avere ancora molto da fare, non siamo ancora giunti al ‘prodotto finito’ e credo che non vorremo mai raggiungere quel punto: il viaggio è divertente, e forse ce lo godiamo più di quanto teniamo alla destinazione finale, per così dire. Siamo la prova che una band che ha iniziato con un tizio nella sua stanza con un amplificatore da 10 watt può assolutamente girare il mondo e suonare davanti a grandi folle”.

È ORMAI INDUBBIO COME L’INGHILTERRA SIA DIVENTATA, O FORSE SEMPLICEMENTE SIA TORNATA AD ESSERE, UN’IMPORTANTE LUOGO DI PROVENIENZA PER QUESTO GENERE DI MUSICA; POTREMMO CITARE VOI, GLI ELECTRIC WIZARD, I WOUNDED KINGS…COME VEDI QUESTO “RINASCIMENTO” DI DOOM E DINTORNI, SPECIE NEL TUO PAESE?
“Beh, sì, ci sono un sacco di band fighe e pesanti nel Regno Unito: Electric Wizard, Slomatics, Wounded Kings, The Bendal Interlude, Bast, Tides of Sulfur, …forse ce ne sono persino troppe per citarle. Innanzitutto, e soprattutto, ci piace essere una band e ci divertiamo a suonare, sia in locali che nei grandi show. Tutto il resto, è un bonus aggiuntivo”.

POSSIAMO CHIEDERTI SE C’È QUALCHE NUOVA BAND, MAGARI POCO NOTA E SUFFICIENTEMENTE PAZZA CHE CI VORRESTI CONSIGLIARE?
“Sì, dovreste assolutamente ascoltare The Bendal Interlude. Escono per la mia etichetta, e questo è il loro link: http://blackbowrecords.bigcartel.com/product/the-bendal-interlude-the-reign-of-the-unblinking-eye”.

SIETE BEN NOTI PER I VOSTRI ASSORDANTI E DEVASTANTI CONCERTI. QUESTA ATTITUDINE CONDIZIONA IN QUALCHE MODO IL VOSTRO SONGWRITING? VOGLIO DIRE, QUANDO COMPONETE UN PEZZO PENSATE GIÀ A COME SUONERÀ DAL VIVO, O SONO DUE DIMENSIONI PER VOI SEPARATE?
“Penso che in qualche modo siamo portati a scrivere canzoni che dal vivo spacchino, quindi sì, in qualche modo è così che lavoriamo. Senza pensarci poi troppo, sembrerebbe proprio che siamo portati a realizzare brani con riff che, dal vivo, suonano sempre davvero cool”.

IN TEMA DI CONCERTI: ABBIAMO VISTO CHE SIETE GIÀ STATI INSERITI IN PARECCHI FESTIVAL TRA LA PRIMAVERA E L’ESTATE. C’È QUALCHE SPERANZA DI UN TOUR NEI LOCALI, MAGARI ANCHE IN ITALIA?
“È possibile, ci siamo davvero goduti il tour precedente, quindi saremmo lieti di tornare nuovamente in Italia!”.

GRAZIE MILLE, SPERIAMO DI VEDERVI PRESTO DAL VIVO!
“Grazi millione (in italiano o quasi, ndR)”.

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