Ora che i canadesi Despised Icon hanno alzata la bandiera bianca, è aperta la caccia ai loro legittimi eredi: tra questi, un posto d’onore spetta di diritto agli italianissimi Corroosion, giovane quintetto piemontese fresco di debutto con il promettente “Punish The Mind”, una mazzata deathcore di quelle che non si dimenticano facilmente. Per parlare del nuovo album e di molto altro ai nostri microfoni il singer AnD, loquace interlocutore in una chiaccherata altamente corrosiva…
CIAO RAGAZZI, INNANZITUTTO BENVENUTI SU METALITALIA.COM E COMPLIMENTI PER IL VOSTRO DEBUT ALBUM, DAVVERO UNA BELLA MAZZATA TRA CAPO E COLLO!
“Ciao, grazie e complimenti a voi per il gran lavoro che fate sempre sulla vostra webzine! Metal e mazzate sempre e comunque!”.
DEATH, GRIND, HARDCORE, CRUST…C’E’ DI TUTTO UN PO’ NEL VOSTRO SOUND, QUINDI E’ D’OBBLIGO CHIEDERVI QUALI ASCOLTI – OLTRE AD UNA CERTA BAND CANADESE GIA’ MENZIONATA IN SEDE DI RECENSIONE – VI ABBIANO PIU’ INFLUENZATO DURANTE LA STESURA DI “PUNISH THE MIND”…
“Beh, sicuramente parlare di Despised Icon non può che lusingarci, soprattutto dopo aver conosciuto personalmente uno dei due cantanti di questa grande band che dal nostro punto di vista ha cambiato la concezione di metal estremo. Qualche altro nome? Slayer, Ion Dissonance, The Acacia Strain, Chimaira, Whitechapel e i primi All Shall Perish. Comunque credo che la varietà del nostro suono nasca dal fatto che i componenti dei Corroosion ascoltano sì metal estremo a 360 gradi ma anche hardcore, psichedelia ed elettronica”.
IL MIXING DI ALAN DOUCHES AI WEST WEST SIDE MUSIC STUDIOS RENDE ANCORA PIU’ DEFLAGRANTE UNA MISCELA SONORA DI PER SE’ GIA’ ESPLOSIVA: E’ STATA UNA VOSTRA SCELTA QUELLA DI AFFIDARVI A LUI O VE LO HA CONSIGLIATO LA VOSTRA ETICHETTA?
“Lavorare con Alan è stata una nostra decisione e ne siamo pienamente soddisfatti, visto che come dici tu è riuscito a dare quel tocco in più ai nostri pezzi. La scelta è caduta su di lui per la compattezza del suono che caratterizza i dischi che produce, ma soprattutto per la sua esperienza con band molto diverse tra loro, basti pensare ai Terror, agli Emmure ai Cannibal Corpse ed ai Converge. Questa eterogeneità ci ha fatto intuire che potesse trovare un suono comune nonostante le marcate differenze stilistiche tra i nostri pezzi”.
“PUNISH THE MIND” NON E’ PROPRIAMENTE UN CONCEPT ALBUM MA TUTTI I TESTI – COMPRESO QUELLO DI “LIFE IS BEAUTIFUL, BUT SOMETIMES HARD PORN IS BETTER?”, IL CUI TITOLO POTREBBE FAR SEMBRARE A QUALCOSA DI PIU’ ILARE – SONO ORIENTATI DA UN PENSIERO DI FONDO: VI VA DI PARLARCENE?
“Siamo molto felici di rispondere a questa domanda. In realtà ‘Punish The Mind’ è stato pensato come un concept album, ma la natura stessa di ciò che viene trattato nei testi rende difficile capirlo. La forma volutamente contorta è parte del concetto che sta alla base dell’intero lavoro. Come è possibile vedere sul nostro blog ogni pezzo ha un senso a sè, ma è anche da leggere come parte di un percorso unico nel ‘non-pensiero’, attraverso tutto il disco. Nulla è stato fatto casualmente, persino la posizione di alcuni testi sul booklet è collegata in qualche modo al componente del gruppo presente nella pagina vicina. Anche il titolo che citavi è impregnato di contraddizione, in particolare credo sia il testo più sarcastico tra tutti. Leggendo i testi con un po’ di impegno ognuno può trovare il suo senso, ma è stato fatto in modo che sia volutamente difficile e pesante capire, specie per chi pensa di aver capito senza leggere!”.
NELLE VOSTRE LYRICS, COSI’ COME NELLA SCELTA DEL TITOLO E PERFINO NEL MONICKER DAI TONI “ACIDI”, E’ PERCEPIBILE UN APPROCCIO AUTO-DISTRUTTIVO, QUASI NICHILISTA…UNA FORMA DI CATARSI SUL PENTAGRAMMA OPPURE PESSIMISMO COSMICO E CINISMO SFRENATO SONO IL VOSTRO PANE QUOTIDIANO?
“Tra le tre si tratta più di una forma di catarsi, sicuramente vicina al nichilismo, ma con un altro fine. Si tratta di immergersi nella parte più negativa del proprio modo di essere, cercando di liberare ciò che normalmente teniamo a bada, rendendolo padrone dei nostri sentimenti, rendendoci padroni dei nostri difetti, fino a portarli alle estreme conseguenze. In questo modo si può rendersi conto di ciò che potrebbe e dovrebbe essere fatto per salvarsi, ma negarlo, punirlo ossessivamente, denigrarlo, distruggerlo, per provare a trovare solo in quel momento un senso a ciò che normalmente non ne ha. Riteniamo che sia una sofferenza violenta ma utile a superare se stessa perchè rimane all’interno di un’opera musicale”.
A PROPOSITO DEL VOSTRO MONICKER, DIETRO QUELLO CHE POTREBBE SEMBRARE IN PRIMA ISTANZA UNA BANALE ERRORE DELLA SERIE “IO NO SPIK ENGLISH” (STO OVVIAMENTE PARLANDO DELLA DOPPIA “O” DI CORROOSION) SI CELA IN REALTA’ UNA SIMBOLOGIA COMPLESSA CHE TROVA ARDITE INTEPRETEAZIONI NELLA NUMEROLOGIA E, PER POCHE MENTI ILLUMINATE, NELL’ANATOMIA…
“Hai assolutamente colto il punto, ciò che alcune voci straniere difficilmente capiscono o fingono di non capire è che la scelta di utilizzare un ‘quasi errore’ è assolutamente voluta e rinchiude in sè il senso della nostra musica: anche questo è spiegato nel nostro blog (e non solo in italiano). Abbiamo letto da qualche parte sul web che se avessimo potuto scegliere ‘Corrosion’ l’avremmo fatto, ma questo non è successo per via dell’esistenza dei ben noti Corrosion of Conformity. La realtà è che Corrosion è stato scartato perchè non offriva tutti i significati che l’impiego delle due o permetteva, ma è stato usato come termine di partenza proprio per la sua ‘acidità’. Avremmo potuto scegliere un altro termine tra i milioni esistenti ed evitare così le critiche, ma perchè farlo se l’incomprensione è proprio ciò che cerchiamo di trasmettere? Notiamo con piacere il tuo cenno alla numerologia e all’anatomia: ci sarebbe molto da dire, soprattutto sul minimalismo degli zeri, ma lasciamo alla fantasia di chi ci segue il compito di sviluppare il proprio intimo significato personale”.
SIETE SULLE SCENE DA UNA DOZZINA DI ANNI, QUINDI POTETE VANTARE UNA LUNGA GAVETTA PRIMA DI ARRIVARE AL DEBUTTO DISCOGRAFICO: GUARDANDOTI INDIETRO, CHE CONSIGLIO DI SENTI DI DARE ALLE NUOVE LEVE CHE MUOVONO ORA I PRIMI PASSI NELLA SCENA?
“Siamo lusingati di essere stati messi nella posizione di poter dare consigli! In ogni caso ci terremo a dire che le nuove band italiane secondo noi dovrebbero riuscire in quello che finora nella nostra penisola è fallito, ovvero permettere all’underground della nostra musica estrema di avere una dignità. Tutti i musicisti, se dotati di talento e buona volontà dovrebbero riuscire a suonare e farsi conoscere, non solo quelli che suonano da tanto tempo o quelli che investono di più. Un consiglio? Aiutatevi tra band e fate capire alle persone che ai concerti ci si diverte anche qua e non solo all’estero!”.
ORA CHE AVETE FINALMENTE UN FULL-LENGTH DA PROMUOVERE E UN’ETICHETTA IN GRADO DI SUPPORTARVI, COME PENSATE DI MUOVERVI SUL FRONTE LIVE? E’ IN PROGRAMMA QUALCHE SHOW ANCHE IN TERRA STRANIERA, DOVE FORSE IL VOSTRO SOUND POTREBBE RISCUOTERE MAGGIORI APPREZZAMENTI?
“Non possiamo nascondere che il nostro sguardo si è rivolto anche oltre il confine nazionale proprio per il motivo a cui accennavi infatti, anche se di poco, ci sposteremo per uno show in Svizzera il 10 aprile. Stiamo lavorando con vari contatti per andare a presentare i nuovi pezzi dal vivo ai nostri fans in Germania, Austria, Francia ed Inghilterra, tuttavia nulla è stato ancora definito! Per il momento suoneremo sicuramente in Italia, ad aprile a Torino, a maggio a Bologna e a Milano con i Bleed From Within”.
PROVA DI COERENZA: GUARDANDO IN PROSPETTIVA, VI PIACEREBBE CONQUISTARE UN POSTO D’ONORE NELLA RISTRETTA CERCHIA DEL BRUTAL CORE PIU’ EFFERATO OPPURE PER ARRIVARE AL GRANDE PUBBLICO SARESTE DISPOSTI AD “ABBASSARVI” AL LIVELLO DI GRUPPI COME BRING ME THE HORIZON O SUICIDE SILENCE?
“Riuscire a portare la nostra proposta al maggior numero di persone è sicuramente una delle nostre priorità perchè ci interessa sapere cosa pensano gli ascoltatori della nostra musica, ma parallelamente per noi è importante riuscire a far evolvere le nostre sonorità tenendo conto delle nostre esigenze artistiche. Non crediamo che il prossimo disco dei Corroosion suonerà diversamente solo per raggiungere più determinate persone rispetto che altre: intendiamo seguire l’ispirazione come abbiamo sempre fatto!”.
LE NUOVE GENERAZIONI, NEL PORNO COME NELLA MUSICA, HANNO A DISPOSIZIONE OGGI MEZZI CHE INVECE CHI COME NOI – ADOLESCENTE QUANDO I MODEM VIAGGIANO ANCORA A 28K – SI SOGNAVA… FORTUNATI LORO OPPURE IL FATTO DI AVERE TUTTO A PORTATA DI CLICK SMINUISCE IL GUSTO DELLA CONQUISTA CHE SI POTEVA PROVARE UNA VOLTA?
“E’ difficile nascondere una certa complicità verso la tua rievocazione di un passato in cui comprare le musicassette e i vinili dava quella soddisfazione tattile di conquista! Assolutamente bei tempi per le persone di buona volontà in grado di sognare! Oggi anche le persone più disinteressate riescono a buttarsi nel mondo della musica (o del sesso) con la facilità di un paio di click. Ciò che secondo noi non deve cambiare è la necessità di una ricerca di senso per le cose che si fanno, che sia la musica, il sesso o anche solo un semplice contatto sociale…I mezzi di oggi paradossalmente rendono piu sole le persone invece di unirle perchè c’è l’illusione che per ottenere la forza l’unione non sia più necessaria…Il gusto della conquista, anche nella musica, ci potrà sempre essere secondo noi, ma solo se ci si sbatte a dargli un senso condiviso!”.
QUAL E’ SECONDO TE IL MOMENTO DELLA GIORNATA O L’ATTIVITA’ IDEALE PER ASCOLTARE UNA CANZONE DEI CORROOSION E QUALE INVECE QUELLO IN CUI E’ MEGLIO DEDICARSI AD ALTRI ASCOLTI?
“E’ difficile rispondere a questa domanda perchè ognuno ha un rapporto diverso con le musica! Tuttavia ‘Punish The Mind’ potrebbe per esempio essere un buon ascolto in treno alle sette di mattina d’inverno, una sera d’estate in macchina su un’autostrada deserta che porta ad un concerto, oppure chiusi in una stanza con lo stereo a mille dopo una litigata furiosa…ma anche no! Per i momenti di relax magari consigliamo qualcos’altro…un buon disco dei Cult Of Luna o degli ultimi Ulver…o al limite, se proprio volete, l’ultimo pezzo del nostro disco”.
BENE RAGAZZI, SIAMO GIUNTI ALLA FINE…A VOI LE ULTIME RIGHE PER UN SALUTO IN STILE DEATH-CORE!!
“Bella, un saluto a voi e ai lettori di Metalitalia.com! Continuate a supportare la scena e a spaccare tutto ai live, sopra e sotto i palchi! Chiunque volesse passare a salutarci sul nostro Myspace non può che farci piacere! We want the flesh!!”.