CRADLE OF FILTH – Extreme symphonies

Pubblicato il 10/11/2012 da

In un freddo e piovoso pomeriggio di fine estate abbiamo l’occasione di intervistare di persona Dani Filth, leader incontrastato dei Cradle Of Filth, che in vent’anni di attività hanno riscosso ampi consensi (e critiche) tra i fan del metal estremo. Nonostante il livello qualitativo degli ultimi dischi sia stato a dir poco altalenante, i vampiri di Suffolk perseguono con ammirevole caparbietà e tenacia il loro discorso artistico, fregandosene delle etichette e dei sottogeneri musicali. Giunti a destinazione, ci troviamo di fronte ad una persona molto seria e posata, consapevole dei propri mezzi e dotata di un caustico sense of humour squisitamente britannico. Sebbene il nostro tempo a disposizione sia limitato ed il nostro interlocutore non sia particolarmente espansivo, siamo riusciti comunque ad intavolare una conversazione piuttosto interessante…

 


DA QUANDO IL CHITARRISTA PAUL ALLENDER E’ RIENTRATO STABILMENTE NELLA FORMAZIONE, SIETE DIVENTATI UN GRUPPO MOLTO PROLIFICO. IN DODICI ANNI AVETE INCISO BEN SETTE DISCHI DI INEDITI. QUAL E’ LA TUA OPINIONE A RIGUARDO?

“Sicuramente io e Paul siamo molto affiatati e registriamo le nostre canzoni in maniera molto naturale. Ogni volta portiamo in studio un sacco di idee ed il nostro nuovo album ‘The Manticore And Other Horrors’ ha un feeling molto naturale ed organico. Certe atmosfere rimandano al nostro album di debutto, ‘The Principle Of Evil Made Flesh’, ma nei riff di chitarra abbiamo aggiunto un certo vibe di natura punk. In questo ultimo periodo sto ascoltando tantissimi gruppi della New Wave Of British Heavy Metal e credo che anche le mie parti vocali ne sian state influenzate. Le linee melodiche sono più catchy del passato, ma mantengono una certa attitudine estrema”.

QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE TRA “DARKLY, DARKLY, VENUS AVERSA” ED IL NUOVO ALBUM “THE MANTICORE AND OTHER HORRORS”?
“Questi due lavori hanno un sapore molto diverso e sono convinto che il nostro esperimento ‘Midnight In The Labyrinth’ funga da effettivo spartiacque tra i due. Il nostro nuovo disco è dotato di un sound molto più asciutto, essenziale, nonostante mantenga un approccio cinematografico e teatrale nelle atmosfere. ‘The Manticore And Other Horrors’ è composto da una raccolta di canzoni dotate di un’identità propria, distaccandosi completamente dall’idea del concept album. Credo che i nostri fan rimarranno piuttosto sorpresi nel cogliere sonorità più inclini all’heavy metal tradizionale”.

INTRODUCI IL VOSTRO NUOVO BASSISTA, DANIEL FIRTH.
“Dani Firth (ride, ndR)! Quando ho saputo il suo nome non potevo crederci! Seriamente, durante lo sviluppo delle nuove tracce di questo album, il nostro precedente bassista Dave Pybus è stato ingaggiato dai Prong, con i quali ha intrapreso un tour negli States. Di conseguenza, avevamo bisogno di un bassista fisso nella nostra line up, così il nostro manager ci ha proposto Daniel, che ha dimostrato sin dall’inizio di essere un ottimo musicista, nonostante sia scozzese (qua ci superiamo con il black humour, ndR). Ci siamo esibiti dal vivo con la nuova line up a Cambridge e a Wacken e, nonostante la differente affluenza, mi hanno colpito molto la sua spontaneità e la sua grinta sul palco in entrambe le occasioni”.

IN NOVEMBRE IL BLACK DARKNESS OVER EUROPE TOUR 2012 TOCCHERA’ L’ITALIA PER DUE DATE. CI PUOI FORNIRE QUALCHE DETTAGLIO IN ANTEPRIMA?
“Apriranno per noi i God Seed e i Rotting Christ, due band che ammiriamo moltissimo. Non posso svelarti alcun dettaglio sul nostro show, perché vogliamo sorprendere i nostri fan italiani. Non vediamo l’ora di ritornare a suonare dalle vostre parti, perché il pubblico ha sempre partecipato con passione ed entusiasmo alle nostre performance ed anche in questa occasione non rimarrà deluso”.

QUANTO E’ IMPORTANTE PER UNA BAND COME I CRADLE OF FILTH IL MAKE UP ON STAGE?
“Abbiamo sempre cercato di avere un’immagine molto curata, ma al tempo stesso abbiamo cercato di evolverla, rendendola attinente alle atmosfere presenti in ogni nostro album. Il face painting o più in generale l’impatto visivo rappresenta il nostro biglietto da visita, che da sempre ha spiccato in ogni nostro lavoro. Personalmente amo gruppi come Kiss ed Alice Cooper, autentici pionieri e maestri negli anni ’70 nel concepire un nuovo modo di fare rock”.

SEI ANCORA SODDISFATTO DEL VOSTRO CD ORCHESTRALE “MIDNIGHT IN THE LABYRINTH”?
“Certamente, ma ci tengo a precisare che non si tratta di uno studio album a tutti gli effetti, bensì di una rilettura orchestrale di alcuni dei nostri migliori brani. Questo progetto è stato stampato in quindicimila copie destinate ai nostri fan più fedeli. Tra un tour e l’altro abbiamo trovato il tempo di registrare queste canzoni in chiave sinfonica, regalando loro una veste più originale e pomposa”.

COME E QUANTO E’ CAMBIATO IL VOSTRO APPROCCIO ALLA COMPOSIZIONE NEGLI ULTIMI TRE DISCHI?
“Non è facile rispondere a questa domanda. Posso solo dirti che il nostro modo di comporre varia tantissimo di album in album. Non siamo mai stati un gruppo statico che basa la propria proposta sui soliti quattro riff, ma ogni volta cerchiamo di progredire, cercando soluzioni sempre più varie ed imprevedibili. Questo ci rende liberi di essere chi vogliamo!”.

COME E’ NATA LA COLLABORAZIONE CON DARIO ARGENTO PER IL FILM “LA TERZA MADRE”?
“Claudio Simonetti dei Goblin ha visto il film ‘Cradle Of Fear’ e credo conosca abbastanza bene la nostra musica. E’ stato lui a portarci all’attenzione di un maestro dell’horror come Dario Argento. Sono ancora molto soddisfatto del lavoro che abbiamo svolto per questo lungometraggio e ci tengo a sottolineare che sono un fan accanito dei Goblin. Hanno composto alcune colonne sonore davvero magnifiche, che hanno segnato la storia del genere”.

COSA SI PROVA AD AVER CREATO QUALCOSA A CUI I VOSTRI FAN SONO COSI’ FORTEMENTE LEGATI?
“Sono entusiasta ed estremamente soddisfatto di ricevere questi feedback, soprattutto perché la nostra proposta è basata sin dal nostro esordio sull’estrema cura dei dettagli. Abbiamo sempre lavorato duramente sulle liriche, sugli arrangiamenti e sulle copertine dei nostri dischi, per dare ai nostri ascoltatori una visione completa del nostro mondo e, non per ultimo, un prodotto qualitativamente elevato”.

TI LASCIO CONCLUDERE CON UN PICCOLO SPAZIO PROMOZIONALE, DANI. INVITA I FAN ITALIANI A COMPRARE “THE MANTICORE AND OTHER HORRORS”…
“Sono convinto che questo sia il nostro miglior album inciso da parecchi anni a questa parte. Potete scaricare gratuitamente il nostro nuovo brano ‘For Your Vulgar Delectation’ e sono sicuro che non ne rimarrete delusi. Ci vediamo a novembre!”.

 

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