Il pomeriggio precedente al concerto che i Cradle Of Filth hanno tenuto a Milano, abbiamo avuto l’occasione di intervistare i vampiri più famosi della scena metal mondiale. Un faccia a faccia che ha coinvolto il batterista Adrian Erlandsson (storico martellatore dei seminali At the Gates), un personaggio che si è dimostrato cordiale e disponibile: differentemente da un personaggio come il leader Dani Filth, spesso distaccato e mai eccessivamente espansivo, Adrian ha mostrato una modestia ed una simpatia da cui molti dovrebbero imparare, volendo personalmente e a tutti i costi riprendere l’intervista quando, prematuramente, è stata interrotta dalla manager che lo voleva presente ad una ripresa televisiva. Con presupposti di questo tipo, è stato abbastanza facile per noi stilare un punto sulla situazione e chiedere anticipazioni sul nuovo disco firmato Cradle Of Filth, senza tralasciare una parte importante del passato di Adrian, gli At The Gates.
CRADLE OF FILTH – Il ritorno dei Vampiri!
Pubblicato il 03/04/2005 da Andrea Raffaldini
“Siamo tutti molto soddisfatti di come stanno andando le cose. Il pubblico sta accorrendo numerosissimo ai nostri concerti, le bands con cui suoniamo (Moonspell e The Haunted, nda) sono composte da ragazzi simpatici e molto in gamba, ma soprattutto siamo contenti perché abbiamo goduto di una grande produzione per questo tour. L’impianto luci è semplicemente eccezionale, perfetto per creare visivamente le atmosfere che trasmette la nostra musica. Oltre ad avere un palco molto grande, ci sarà uno schermo che proietterà vari filmati ed abbiamo ingaggiato due acrobati on stage che daranno un tocco teatrale al nostro concerto. In questo tour rispolvereremo brani che non suoniamo da anni e per tutte queste ragioni capirai che siamo molto eccitati!”
“NYMPHETAMINE” E’ ORMAI USCITO DA QUALCHE MESE, A OGGI SI LEGGONO ANCORA GIUDIZI MOLTO DIVERSI. C’E’ CHI VI OSANNA E CHI NON VI PERDONA IL FATTO DI AVER ABBANDONATO LE VOSTRE PROVERBIALI ATMOSFERE A VANTAGGIO DI UN SOUND MOLTO GUITAR ORIENTED…
“Ho capito cosa intendi, per me semplicemente ‘Nymphetamine è un disco che ha sorpreso moltissimi fan dei Cradle Of Filth. La canzone che abbiamo scelto come primo video è effettivamente molto soft ed in linea con le nostre vecchie composizioni, mentre il resto del disco è più diretto ed aggressivo. Anche la componente orchestrale è stata drasticamente ridotta per esaltare invece le chitarre…credo che per la band comporre un disco come ‘Nymphetamine’ sia stato un passo molto coraggioso. I responsi a cui ti riferisci sono cosa normale per chi stravolge il proprio sound per proporre qualcosa di diverso. Noi ne prendiamo atto, ma contemporaneamente proseguiamo per la nostra strada. Tutto ciò sinceramente non mi preoccupa, noi continuiamo a fare ciò che sentiamo di dover fare.”
COME E’ NATA QUESTA VOGLIA DI CAMBIAMENTO? VOI INDUBBIAMENTE SIETE I PRINCIPALI ARTEFICI DI QUEL TREND BLACK METAL VAMPIRICO ED ORCHESTRALE CHE E’ ESPLOSO NEGLI ULTIMI ANNI. PROPRIO NEL MIGLIOR PERIODO PER QUESTO TIPO DI SOUND, I CRADLE OF FILTH HANNO COMPIUTO UNA SVOLTA IMPORTANTE ED AZZARDATA…
“Sai, quando ci rinchiudiamo in studio a scrivere nuovo materiale non pensiamo che questo debba per forza seguire le nostre radici o un trend solo perché è stato lanciato da noi. Tieni presente che oggi le nostre maggiori influenze ovviamente comprendono il black metal e le componenti orchestrali, ma per lo più sono legate all’heavy metal ed al thrash degli anni ottanta. Attualmente sarebbe da stupidi continuare a definire i Cradle Of Filth una black metal band, durante gli anni della nostra carriera sono cambiati diversi membri, di conseguenza con i nuovi arrivati si sono fatte largo delle influenze differenti rispetto alle origini. Durante il tour di supporto al disco ‘Damnation And A Day’ abbiamo suonato oltre centodieci concerti, la band si è affiatata, ci siamo conosciuti meglio, in modo tale da permetterci di infondere tutte le nostre influenze nel songwriting di ‘Nymphetamine’.”
“Questa è una domanda difficile eh eh! Vedi, essere parte integrante di una band che gran parte dell’anno è in tour può risultare assai stressante. Stare in giro per il mondo diversi mesi all’anno comporta molti sacrifici nella vita privata, si è lontano dagli amici, dalle persone care, dalla famiglia con il rischio concreto di incrinare relazioni anche importanti ed in precedenza solide. Anche a livello fisico si devono sopportare dei tour de force massacranti: oltre alle consuete interviste (che in realtà stress non sono), si suona per due ore ogni notte, ci catapultiamo nel tour bus e viaggiamo per un giorno intero. Una volta arrivati in una nuova città, scendiamo, interviste, concerto, tourbus! Somma tutto ciò per molti mesi consecutivi e capirai quanto fisicamente e psicologicamente siamo distrutti a fine tour. E’ quindi comprensibile se molti non ce l’hanno fatta a reggere a lungo questo stile di vita, preferendo magari dedicarsi ad un’attività più regolare. Differentemente da quanto molti scrivono, a noi dispiace molto quando uno della band lascia, personalmente sono contrario a continui cambiamenti all’interno del gruppo perché a forza di convivere si diventa una sorta di famiglia. Riguardo alla caratteristiche che un musicista deve avere per poter essere un membro dei Cradle Of Filth, credo che le principali siano dedizione, voglia di sbattersi e avere le stesse influenze musicali.”
ADRIAN, CAMBIAMO TOTALMENTE ARGOMENTO. COSA PROVI QUANDO LEGGI CHE UN RAGAZZO SI SUICIDA E VIENE DATA LA COLPA A BAND COME CRADLE OF FILTH O MARYLIN MANSON SOLO PERCHE’ IL MALCAPITATO AVEVA DEI LORO DISCHI IN CASA?
“Penso che quel ragazzo avesse una serie di problemi molto più gravi del possedere un disco dei Cradle Of Filth. Spesso un ragazzo vede la musica come un diversivo per dimenticarsi, almeno per un paio d’ore, dei problemi quotidiani. Questi problemi possono essere causati dalla famiglia stessa, dagli amici, dal tenore di vita, dalle condizioni di salute, o da una lunga serie di ulteriori variabili, ma non si può attribuire ad un disco il potere di spingere una persona al suicidio. Mi rattrista constatare come sempre più facilmente venga data la colpa alla musica e alle band per gesti drammatici come quello che citavi, personalmente non credo che ci possano essere nessi a meno di ben più gravi premesse.”
AVETE GIA DEL NUOVO MATERIALE PRONTO?
“Abbiamo programmato di entrare in studio alla fine del mese di Luglio. Attualmente è pronto materiale per quattro o cinque canzoni, siamo comunque sempre al lavoro ed ogni momento buono lo sfruttiamo per scrivere le nostre idee. Proprio per concentrarci sulla scrittura del nuovo materiale, abbiamo deciso che questa estate non prenderemo parte a nessun festival estivo.”
“E’ molto difficile risponderti visto che siamo solo agli inizi della stesura delle canzoni, ma di certo il nostro interesse non è quello di dar vita ad un ‘Nymphetamine parte seconda’. Vogliamo partire da quanto realizzato fino ad oggi ed evolverci ulteriormente verso una direzione che al momento non abbiamo ancora definito. Non escludo nemmeno che le attuali idee vengano del tutto stravolte quando entreremo in studio, capisci quindi che non posso sbilanciarmi, potrei dirti cose non rispecchianti la realtà futura.”
ADRIAN, FACCIAMO ORA UNA PARENTESI SUI CRADLE OF FILTH E PARLIAMO DI UN’ALTRA BAND CHE STA MOLTO A CUORE DEI FANS. CHE MI DICI DELLE VOCI IN MERITO AD UNA PROBABILE REUNION DEGLI AT THE GATES?
“Sarebbe una cosa meravigliosa! Sono passati ormai molti anni da quel periodo e personalmente credo che i fans siano pronti per il ritorno sulle scene degli At The Gates. Ovviamente io sono impegnato con i Cradle Of Filth e Tompa (Tomas Lindberg, nda) suona in mille altre bands, quindi dovremo trovare un momento libero in cui dedicarci alla questione. Se mi avessero fatto la stessa domanda qualche anno fa, avrei risposto che la reunion non si farebbe di certo, ora invece credo che riusciremo in futuro a fare una manciata di concerti di nuovo tutti insieme sotto il moniker At The Gates. Staremo a vedere…”
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