Proponenti un massiccio metal-core senza molti compromessi e con pochi fronzoli, i salernitani Crawler hanno messo in circolazione il loro nuovo demo, “F.T.C.T.T.P.”, qualche tempo fa. Apprezzandone la musica e la buona dose di professionalità, siamo andati a sondare il terreno in quel della Campania: per l’occasione, il chitarrista e seconda voce Antonio Senesi ci fa da guida…
ANTONIO, CHE NE DICI DI PRESENTARE I CRAWLER AI NOSTRI ATTENTI LETTORI?
“Chi vi introduce la band è il chitarrista Antonio. I Crawler si formano nel 1999, quando quattro amici con altre esperienze in altre band decidono di formare un progetto senza particolari schemi, anche se con una decisa predisposizione per una musica aggressiva. Iniziando a lavorare insieme, ci siamo accorti che c’era un buon feeling tra di noi, e questo ci ha dato la possibilità di fare due CD e vari live. Adesso stiamo mettendo su altri brani, i quali faranno parte del nostro prossimo CD e che vedono la presenza di nuovi arrangiamenti, l’introduzione di parti elettroniche, mai però invadenti, e una maggior attenzione a ritmiche e melodie”.
FIN’ORA AVETE PRODOTTO DUE DEMO: PUOI DESCRIVERCI I CONTENUTI E L’EVOLUZIONE CHE E’ AVVENUTA NEL TEMPO INTERCORSO FRA LE DUE REGISTRAZIONI?
“Il nostro primo CD è stato il frutto dei primi periodi di unione della band, quindi è considerato lo stadio iniziale di un processo che è in continua evoluzione e che, come tale, ci auguriamo sia sempre più completo sotto tutti gli aspetti. Siamo convinti, infatti, che il nostro secondo CD sia più completo rispetto al primo, sia dal punto di vista di struttura dei brani, sia dal punto di vista della produzione. Detto questo, non significa che è un prodotto perfetto, anzi, siamo convinti che la strada per una maturità artistica sia ancora lontana, ma noi la percorreremo con pazienza e convinzione”.
COME MAI AVETE SCELTO DI INTITOLARE IL NUOVO DEMO CON UN ACRONIMO PIUTTOSTO COMPLICATO? NON CREDI POSSA RISULTARE DIFFICILE DA RICORDARE?
“Sinceramente non è stata una scelta mirata, questo perché considerando che, a differenza del primo CD, abbiamo completamente registrato, mixato e masterizzato il nuovo lavoro, abbiamo constatato che avevamo fatto tutto, ‘dall’accordo alla produzione’, ed è stato obbligatorio scegliere ‘F.T.C.T.T.P.’ (From The Chord To The Production, ndR). Concordo con te, invece, sulla difficoltà nel ricordare questa sigla…ti confesso che a volte faccio anche io confusione nel ricordarmela correttamente!”.
LE VOSTRE INFLUENZE SEMBRANO PROVENIRE IN UGUAL MODO DA HARDCORE E METAL: A QUALE “MOVIMENTO” VI SENTITE PIU’ LEGATI? DA QUALE PRENDETE PIU’ ISPIRAZIONE?
“Anche se effettivamente le influenze che citi sono un po’ più marcate, noi non ci sentiamo legati a nessuno dei due generi; semplicemente, ci facciamo influenzare da tutta la musica che ci emoziona, che può essere metal, hardcore, rock, elettronica o jazz. Questo non significa che in un nostro brano troverai una parte esplicitamente jazz o di un altro genere, sono semplicemente le sensazioni che altri tipi di musica ti suscitano e che quindi ti danno lo stimolo per comporre nuove sonorità”.
ARGOMENTO LYRICS: “MISLAY 1” MI SEMBRA “DEDICATA” A QUALCUNO IN PARTICOLARE…SI PUO’ SVELARE IL SEGRETO O SONO SOLO MIE CONGETTURE? PER IL RESTO, QUALE TEMI TRATTATE SOLITAMENTE?
“Effettivamente hai centrato il concetto…e sinceramente sono molto felice di questo. Il testo è nato riferendosi ad una persona in particolare, ma poi si è allargato, denunciando, in un certo modo, la situazione lavorativa del Sud Italia: spesso, infatti, ci capita di lavorare in situazioni quasi di schiavismo, lavorando 4-5 ore oltre il normale orario, venendo sottopagati e vivendo con la sofferenza di non potersi ribellare perché altrimenti perderemmo anche quel lavoro di merda e quindi ci ritroveremmo proprio per strada! Inoltre, ci tengo a dire che troppo spesso le lyrics vengono un po’ sottovalutate, sia dalle band che dagli ascoltatori; invece dovrebbero essere considerate parte fondamentale di un brano, anche perché la musica ti fa provare delle emozioni, mentre le lyrics ti lanciano un vero e proprio messaggio scritto. Per il resto, trattiamo argomenti che vanno dalle emozioni che proviamo tutti i giorni ai problemi del sociale, senza escludere qualsiasi altro argomento”.
COME VI STATE MUOVENDO A LIVELLO PROMOZIONALE? SECONDO TE, COME SI RIESCE, IN MODO INDIPENDENTE, A RAGGIUNGERE LA MAGGIOR FETTA DI PUBBLICO POSSIBILE?
“Sia per il primo CD, sia per il secondo, abbiamo collaborato con la Kick Promotion Agency, oltre al fatto che, per l’ultimo lavoro, abbiamo lavorato molto anche noi alla promozione. Siamo convinti che sia importante che qualcuno ti supporti, sia a livello promozionale che per quanto riguarda il booking; per fare questo, logicamente, bisogna investire tempo e denaro e ti posso assicurare che tutte le band dell’underground che si trovano in una situazione come la nostra sudano per ottenere risultati appena sufficienti. Ritengo comunque che qualcosa si muova di tanto in tanto in Italia, anche se è inevitabile che molte band italiane cerchino fortuna all’estero; è ancora molto presto per vedere risultati realmente accessibili”.
COME PROCEDE L’ATTIVITA’ LIVE? STATE SUONANDO IN GIRO?
“Anche se ci impegniamo molto per cercare sempre nuovi live, si fa parecchia difficoltà nel concretizzare molte serate in diversi posti. Ci occupiamo noi del booking ed è tanta la differenza che potremmo riscontrare se lavorassimo con un’agenzia che avrebbe molti più contatti di noi e che ti darebbe molte più possibilità. Siamo alla ricerca di una booking agency che ci supporti in maniera sufficiente”.
IL 2004 E’ STATO L’ANNO DEL METAL-CORE ABBONDANTEMENTE MISCHIATO AL DEATH METAL: COME HAI VISSUTO QUESTA ESPLOSIONE? QUALCHE BAND CHE TI E’ PARTICOLARMENTE PIACIUTA?
“Devo essere sincero perché concordo con quello che dici, ma personalmente non ho seguito con particolare attenzione questa scena…ho ascoltato band metal-core, ma ho apprezzato anche altre band che non ne fanno parte. Mi sono piaciute band come The Dillinger Escape Plan, A Perfect Circle, Deasonika, Browbeat, Guilty Method, Da’ Namaste, Color Of Fire, The Servant, Fantomas, The Haunted…e molte altre che ora non ricordo”.
LA VOSTRA REGIONE E’ UNA DELLE PIU’ ATTIVE D’ITALIA IN CAMPO METAL E AFFINI: COME LA VIVETE DA DENTRO, FACENDONE PARTE? C’E’ DAVVERO QUELLA FAMOSA INVIDIA FRA GRUPPI DI CUI MOLTI PARLANO, QUANDO CI SI RIFERISCE AI RAPPORTI FRA LE BAND?
“Guarda, hai toccato un tasto doloroso, perché purtroppo abbiamo incontrato molte difficoltà a livello di collaborazione con altre band. Dovremmo invece essere più unite e compatte, scambiarci contatti ed essere produttivi, anche perché questo gioverebbe a tutti quanti. Spero che con il tempo ci si renda conto che questa è la soluzione migliore e voglio essere ottimista a riguardo”.
BENE, SIAMO GIUNTI AL TERMINE: POTETE PRODIGARVI A VOSTRO PIACIMENTO NELLE “ULTIME PAROLE FAMOSE”…
“Ringraziamo tutti i lettori, tutto lo staff di Metalitalia.com che ci ha dato la possibilità di dire come la pensiamo, e tutti coloro che hanno appena letto questa intervista. Ci teniamo a ricordare che il nostro CD costa appena 4 euro e che tutti gli interessati possono contattare la nostra e-mail crawlerjump@yahoo.it per riceverlo. Grazie ancora a tutti dai Crawler”.