DANKO JONES – La magia del rock

Pubblicato il 07/06/2016 da

Tuttora elettrizzati dall’energica e devastante esibizione immortalata sul DVD “Live At Wacken”, ci accingiamo con viva curiosità a scambiare quattro chiacchiere con John Calabrese, grintoso bassista, nonché fidato braccio destro di Danko Jones da tempo immemore. Ironico, schietto e pungente, JC risponde alle nostre domande senza nascondersi dietro un dito, lasciando altresì trapelare in alcuni frangenti un pizzico di sagace ironia, preziosa virtù che emerge a più riprese in ogni loro opera. E’ giunto dunque il momento di festeggiare un’intensa carriera ventennale, solidamente costruita con il sudore della propria fronte e con una tenacia esemplare, caratteristiche vincenti di un gruppo destinato ad accedere in futuro nell’elitario Pantheon delle stelle del rock.

Danko Jones - Band - 2016

CIAO JOHN, COME E’ SORTA L’IDEA DI IMMORTALARE SU DVD LA VOSTRA TERZA ESIBIZIONE AL MITICO FESTIVAL DI WACKEN?
“Siamo stati semplicemente contattati dai vertici di uno dei più importanti festival del mondo, i quali ci hanno offerto l’irripetibile opportunità di registrare un DVD della nostra esibizione. Con una cornice del genere ed uno staff a dir poco professionale, era praticamente impossibile rifiutare un’offerta di questo calibro”.

ERAVATE NERVOSI PRIMA DI SALIRE SUL PALCO? TUTTE QUELLE PERSONE METTEREBBERO IN SOGGEZIONE CHIUNQUE…
“C’è sempre un po’ di sana tensione prima di salire sul palco, penso sia naturale! Se non provassi più alcun brivido lungo la spina dorsale cambierei mestiere, credimi”.

IL MIO IMPIANTO TV NON E’ CERTO PARAGONABILE A QUELLO DI UN CINEMA, MA ANCHE A BASSO VOLUME IL SUONO FUORIESCE DALLE CASSE IN MANIERA ESTREMAMENTE NITIDA E POTENTE. CHIUNQUE SI SIA OCCUPATO DELLA SEZIONE AUDIO HA INDUBBIAMENTE SVOLTO UN OTTIMO LAVORO!
“I tecnici del suono hanno lavorato duramente e senza sosta per ottenere una resa sonora nitida e professionale, cercando altresì di far trapelare le emozioni che si respirano in un contesto del genere. Tieni conto che ci siamo avvalsi nuovamente della collaborazione del nostro amico Vic Florencia, il quale ha donato un prezioso valore aggiunto al missaggio finale. Lavoriamo da svariati anni con lui ed ormai rappresenta una certezza in casa Danko Jones”.

CHE TIPO DI RICORDI CONSERVI DELLE VOSTRE DUE PRECEDENTI ESIBIZIONI A WACKEN?
“Nel corso degli anni, Wacken si è giustamente guadagnato un’ottima reputazione tra gli appassionati e gli addetti stampa di tutto il mondo, offrendo loro la possibilità di vedere in azione una quantità impressionante di gruppi, vecchi o giovani che siano. Quando abbiamo suonato nell’edizione precedente, Danko ha incrociato Rudolf Schenker, il mitico chitarrista degli Scorpions! Costui è andato a salutarlo e gli ha chiesto se voleva salire sul palco durante il loro set per cantare una canzone. Per una serie di motivi quell’invito non si è mai concretizzato, ma quell’incontro di cui ti sto parlando è stato almeno inserito nel documentario degli Scorpions ‘Forever And A Day'”.

ANCH’IO SONO OSSESSIONATO DAI KISS E DA TUTTO CIO’ CHE RUOTA INTORNO A LORO ED AMMETTO DI ESSERE RIMASTO LETTERALMENTE SCONVOLTO DAGLI INDIZI CHE HAI DISSEMINATO SULLA PRESUNTA MORTE DI PETER CRISS. COME VI E’ VENUTO IN MENTE DI INTRAPRENDERE UNA RICERCA SIMILE E DI ESPORLA A WACKEN, CON UN DANKO VESTITO DA PROFESSORE UNIVERSITARIO? DA TEMPO ESISTE LA LEGGENDA SULLA MORTE DI PAUL MC CARTNEY E CERTE ANALOGIE LE HO TROVATE DAVVERO INQUIETANTI…
“Danko è sempre stato un fan sfegatato dei Kiss e per questo motivo ha deciso di impiegare una buona parte del suo tempo libero per studiare minuziosamente i loro dischi. Inizialmente, l’idea è nata per puro diletto ma, dopo aver raccolto, setacciato ed analizzato minuziosamente una serie di indizi sparsi nei loro album, è rimasto sconvolto da una torbida vicenda che pone non pochi interrogativi”.

NEI CONTENUTI BONUS, DANKO HA COMMENTATO OGNI SINGOLA TRACCIA ESEGUITA AL FESTIVAL COME UN BUON CRONISTA SPORTIVO. QUANTO TEMPO AVETE IMPIEGATO NEL COMPLETARE QUESTO LAVORO IN POST PRODUZIONE?
“Abbiamo archiviato la faccenda in un solo pomeriggio, in questo specifico caso tutto è filato liscio come l’olio”.

IL VOSTRO BATTERISTA RICH KNOX SUONA AD UNA VELOCITA’ INCREDIBILE, POSSEDENDO OLTRETUTTO UNA SOLIDA TECNICA DI BASE. DOVE E QUANDO E’ AVVENUTO IL VOSTRO PRIMO INCONTRO?
“Abbiamo visto Rich suonare in un gruppo locale di Toronto e siamo rimasti realmente impressionati dalla suo stile e dalla sua incontenibile energia. Lo abbiamo contattato, ha fatto una prova con noi ed è stato accolto subito nel gruppo”.

COME SI E’ SVILUPPATA LA COLLABORAZIONE CON CRISTINA SCABBIA DEI LACUNA COIL SU “WILD WOMAN”?
“Ci piace molto la loro musica, sono convinto che Cristina sia un’ottima cantante ed una talentuosa interprete. Pensa che il loro manager è un nostro caro amico che abita qui a Toronto e, grazie all’intercessione dell’etichetta discografica italiana Rude Records, abbiamo concretizzato un nostro piccolo, grande, sogno”.

A DISTANZA DI UN ANNO DALLA PUBBLICAZIONE DI “FIRE MUSIC”, TI RITIENI ANCORA SODDISFATTO DEL RISULTATO OTTENUTO?
“Assolutamente, ritengo sia uno dei nostri lavori più solidi ed ispirati. Lo ascolto ancora molto volentieri”.

“GETTING INTO DRUGS” E’ IL BRANO PIU’ DIVERTENTE CHE ABBIA SENTITO DA PARECCHI ANNI A QUESTA PARTE. CI RACCONTERESTI LA SUA GENESI?
“Penso sia una canzone molto divertente da suonare, tutto qua. E’ molto ironica e ‘sballata’, ma non incoraggia di certo l’abuso di sostanze stupefacenti. Poi, ognuno è liberissimo di dargli pure quel significato, è la magia della musica (ride, ndR)”.

SE DOVESSI REGISTRARE COMPLETAMENTE DA CAPO UN TUO VECCHIO ALBUM, QUALE SCEGLIERESTI?
“Sicuramente ‘Rock And Roll Is Black And Blue’, stavolta con Rich Knox alla batteria. Non sono pienamente soddisfatto del groove che si respira tra i solchi di quel disco e sono convinto che Rich sarebbe in grado di donargli una marcia in più”.

SIETE GIA’ AL LAVORO SU DEL NUOVO MATERIALE?
“Certo, noi componiamo ventiquattro ore su ventiquattro e non dormiamo mai (ride, ndR)! Seriamente, pensiamo di tornare in studio all’inizio di quest’estate per vedere cosa salta fuori, sono molto ottimista a riguardo”.

SE POTESSI RECLUTARE CON UN PRODUTTORE FAMOSO, CHI SCEGLIERESTI E PERCHE’?
“Ric Ocasek dei The Cars, senza ombra di dubbio. Oltre ad essere un grandissimo musicista ed un ottimo compositore, ha prodotto alcune tra le mie opere preferite come ‘Rock For Light’ dei Bad Brains e ‘The Green Album’ dei Weezer. Sarebbe bello collaborare anche con Garth Richardson, uno dei produttori più eclettici e preparati del pianeta. Le sue mani hanno plasmato il sound dell’omonimo dei Rage Against The Machine e di ‘Menace To Sobriety’ degli Ugly Kid Joe!”.

NON VI DISTINGUETE DI CERTO PER ESSERE DEI MUSICISTI VIRTUOSI, MA A LIVELLO RITMICO AVETE BEN POCHI RIVALI AL GIORNO D’OGGI. OGNI QUANTO VI ESERCITATE SUI VOSTRI RISPETTIVI STRUMENTI?
“Più o meno tutti i giorni, anche se a volte non abbiamo molta voglia di applicarci. Preferiamo suonare in maniera ruvida, diretta e spontanea, per noi funziona così (ride, ndR)”.

AI TUOI ESORDI, TI SARESTI MAI IMMAGINATO DI OTTENERE UN SUCCESSO SIMILE, VIAGGIANDO PER IL MONDO E SUONANDO CON ALCUNI DEI GRUPPI PIU’ IMPORTANTI DELL HARD ROCK E DELL’HEAVY METAL?
“Certo che no! A mente fredda, ti assicuro che sono assolutamente orgoglioso di aver raggiunto dei risultati simili in vent’anni di carriera. Non c’è niente di più bello ed appagante che incidere dischi, girare per il mondo ed incontrare tantissime leggende del rock, i quali a loro volta ci hanno spinto ad intraprendere questo percorso professionale. Non rinunciate ai vostri sogni, ragazzi. A volte si realizzano per davvero, basta crederci e non mollare mai”.

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