I Dantalion sono una giovane black metal band proveniente dalla Spagna, luogo a noi poco conosciuto in ambito black. E’ uscito da poco il loro terzo lavoro, sotto Xtreem Music, “All Roads Lead To Death”: un album cupo, intenso, intriso di malinconia. Un’opera che affronta la morte,come unica grande realtà al di fuori della vita. Abbiamo intervistato Thorgrim, gentilissimo e disponibilissimo bassista della band, che si è prodigato nel raccontarci un po’ la storia dei Dantalion e quello che si cela dietro il suddetto nuovo disco!
QUESTA È LA PRIMA VOLTA CHE VENGONO INTERVISTATI I DANTALION SU METALITALIA.COM. THORGRIM, TI VA DI RIASSUMERCI BREVEMENTE LA STORIA DELLA BAND?
“Dico sempre che non mi piace rispondere alle domande sulla nostra storia, perchè molti potrebbero annoiarsi: d’altro canto, c’è un sacco di gente che non conosce la band, quindi potrebbe in fin dei conti interessare a qualcuno. I Dantalion si son formati dopo la scomparsa dei Mydgard (una band black metal formatasi nel 2000), nel maggio 2004.Tre dei membri di Mydgard sono stati coinvolti nella formazione della prima line-up dei Dantalion, insieme con l’aggiunta di un nuovo bassista. Nel 2005, la band entra negli Oceano Studios per registrare il primo album, ma, dato che ovviamente non avevano un contratto discografico, sono riusciti a pubblicare solo un promo composto da tre canzoni che più tardi appariranno poi sul disco di debutto. Alla fine del 2005 entro nella band al basso e, nella primavera del 2006, firmiamo un contratto per tre album con L’etichetta tedesca Det Germanske Folket. ‘When The Ravens Fly Over Me’ è stato finalmente rilasciato dell’estate 2006, mentre il nostro secondo album, ‘Call of the Broken Souls’, nel gennaio 2008. Appena dopo l’uscita di ‘Call…’, Zeukram, già cantante dei Mydgard ed all’epoca cantante anche dei Dantalion, lascia il suo posto nella band a Sanguinist, che si prende cura anche della seconda chitarra. Nel corso del 2009 la Det Germanske Folket fallisce e noi cominciamo le registrazioni del terzo album da soli, autofinanziandoci. La registrazione di ‘All Roads Lead to Death’ si conclude nei primi mesi del 2010 e infine veniamo messi sotto contratto dalla Xtreem Music nel mese di ottobre 2010”.
PARLIAMO ALLORA DI QUESTO NUOVO, OTTIMO, “ALL ROADS LEAD TO DEATH”…
“Prima di tutto, grazie per le tue parole riguardo l’album. Iil titolo racchiude bene il concetto lirico che c’è dietro al disco. C’è una parola chiave: morte. E’ una costante della nostra band, il voler parlare dei molteplici aspetti che riguardano la morte. Ricordo che gli Hellhammer sono stati i primi a rendere popolare la frase ‘solo la morte è reale’. Frase che, posso tranquillamente affermare, sintetizza alla perfezione l’idea di base di una band come i Dantalion. Tutte le nostre canzoni sono un tributo alla sola realtà che ognuno di noi ‘vedrà’ dopo la morte, cioè il nulla. La differenza principale tra le canzoni risiede nell’approccio che prendiamo per affrontare il tema, essendo di tipo diretto nel primo album, uno più tradizionale o mitologico nel secondo album e qualcosa di più personale e filosofico questa volta”.
COSA VI HA FATTO MUOVERE VERSO UN APPROCCIO PIÙ MELODIC BLACK METAL?
“Non ci consideriamo melodic black metal, a dire il vero. Quando si parla alla gente di melodic black metal, si pensa a gruppi come Dimmu Borgir, Catamenia, Graveworm, Anorexia Nervosa, Mystic Circle… e tutto questo genere di roba non c’entra coi Dantalion. Io preferisco parlare di atmosfera, non di melodia. Noi, ovviamente, assomigliamo a band come Krohm, Burzum, Nyktalgia o i vostri compatrioti Beatrik, ma non paragonateci alla merda melodica. Ci piacciono tuttavia band che hanno sempre avuto componenti melodiche, come gli Emperor, ma cerchiamo di distanziarci comunque da qualsiasi etichetta ‘melodic’. Comunque, cosa ci ha fatto prendere questo nuovo approccio? Tutto quello che ti ho detto nella risposta precedente, principalmente, lo scopo di creare qualcosa di più ‘musicale’, per creare canzoni e non una coerente successione di riff diversi, il desiderio di creare musica più profonda, con l’obiettivo di provocare emozioni in chi ascolta”.
QUINDI QUALI SONO LE DIFFERENZE PRINCIPALI TRA “ALL ROADS LEAD TO DEATH” E GLI ALBUM PRECEDENTI, SECONDO TE?
“Sarò sempre troppo soggettivo per fare una buona analisi su queste questioni, ma per come io percepisco i nostri lavori, tutti rappresentano nuovi passi nel nostro percorso verso un suono personale, maturo e concentrato. Cerchiamo di sviluppare la nostra formula, vogliamo tenere il nostro suono più lontano dalle nostre influenze di base e cerchiamo di rendere quest’ultimo il più compatto e coerente possibile. Penso che in ogni album che facciamo la nostra musica sia un po’ più varia, ma sempre cercando di rendere il tutto più coerente. Sicuramente abbiamo perso un po’ la violenza sonora dei primi lavori, ma altrettanto con certezza posso affermare di aver visto la band maturare in materia di composizione, suono e qualità del materiale. Questa volta abbiamo cercato di dare più attenzione che mai al suono e alla composizione dei brani, non volendo creare semplicemente riff da far entrare in testa alla gente, ma canzoni vere e proprie, opere autonome, ben strutturate e scritte, grazie anche all’arrivo della seconda chitarra”.
CHE COSA È SUCCESSO CON IL VOSTRO PRIMO CANTANTE, ZEUKRAM?
“È stata semplicemente mancanza di dedizione. Dopo alcuni anni Zeukram ha cominciato ad avere altre priorità e ha iniziato a dedicare meno tempo e fatica per la band. Non siamo più bambini e tutti abbiamo responsabilità diverse. A un certo punto, Zeukram sembrava avere tempo per tutto il resto, ma non per la band. Ha deciso di lasciare e abbiamo trovato Sanguinist”.
SANGUINIST HA ANCHE AGGIUNTO UNA CHITARRA ALLA LINE UP: COME HA INFLUITO SUL VOSTRO SOUND?
“Avevamo già i pezzi composti, ma con una seconda chitarra li abbiamo migliorati, dando loro una struttura più complessa. Il suono si è rafforzato parecchio, l’incisività è aumentata”.
QUINDI SANGUINIST NON HA PARTECIPATO ALLA SCRITTURA DEI PEZZI?
“Quando è arrivato i pezzi c’erano già, ma nel complesso si è adattato bene alla band, dando un notevole contributo. Posso tranquillamente affermare che Sanguinist ha fatto più di Zeukram, al momento, sia nel riarrangiamento che nella band, fra noi”.
COM’È PER ORA LA REAZIONE DEL PUBBLICO AL DISCO? VOI RAGAZZI SIETE RIMASTI SODDISFATTI?
“Siamo molto soddisfatti del feedback ricevuto, le critiche sono davvero positive. Il metal e la musica in generale sta passando un brutto momento, riceviamo poche offerte per suonare ai festival e concerti, ma speriamo di superare questo momento. Siamo fiduciosi”.
QUALI SONO STATE LE BAND CHE VI HANNO PORTATO A SUONARE QUESTA MUSICA? CHI CITERESTI COME VOSTRE INFLUENZE MAGGIORI?
“Le influenze maggiori possono essere considerate come una miscela tra la seconda ondata di black metal scandinavo (Emperor, Mayhem, Burzum, Immortal, Dissection, Dark Funeral, Satyricon, Gorgoroth …), ma anche Bathory dalla prima ondata, alcune doom-death band anni ’90 come My Dying Bride, Katatonia, Anathema, Paradise Lost, insieme a più recenti aggiunte dai primi anni 2000 come Beatrik, Krohm, Shining, Watain, Nyktalgia, Nehëmah, Drudkh, Forgotten Tomb di ‘Springtime Depression’… Questo è il nucleo principale del nostro background musicale. A parte che si potrebbero aggiungere alcune influenze delle band che stiamo ascoltando, ma ci vorrebbero ore per raccontare! In cima a tutto ciò ci saranno sempre Iron Maiden, e poi tra i miei preferiti ci sono Running Wild, Accept, Judas Priest, WASP, Dio, King Diamond, Mercyful Fate, Crimson Glory, Megadeth, Anthrax, Testament, Kreator, Forbidden, Slayer, Celtic Frost, Candlemass, i primi Paradise Lost, My Dying Bride, primi Anathema, Death, Morbid Angel, Luciferion, Entombed, Dismember, Necrophobic, primi Mayhem, Immortal, gli Emperor, Dissection, Satyricon, Burzum, i primi Gorgoroth, Darkthrone… Non so, potrebbero essere migliaia … A proposito di band più recenti vorrei infine ricordare band come Nocternity, Nehëmah, Nyktalgia, Shining, Taake, Watain, Foscor, Lantlôs, Agalloch, RAM, Enforcer, In Solitudine e Grand Magus”.
LA SPAGNA NON È TROPPO FAMOSA PER LA SUA SCENA BLACK METAL: COME CI SI SENTE AD ESSERE FRA I POCHI A SUONARE QUESTA MUSICA?
“La gente spesso non conosce la scena black spagnola, ma non per una questione di qualità, quanto per una questione di conoscenza in generale e di rispetto verso un genere poco considerato nel nostro paese. Naturalmente molte band fanno schifo da queste parti, ma sono sicuro che, come in ogni altro paese, ci sono un sacco di band che prendono la loro carriera con un approccio molto professionale e serio. Vi posso garantire che le band valide spagnole non invidiano nulla a quelle degli altri paesi. Ma il problema principale deriva dal fatto che, quando qualcuno sa che una band viene dalla Spagna, la prima reazione è piuttosto negativa. Questo succedeva 20 anni fa e accade ancora oggi, e non penso che non cambierà mai. Basta andare a controllare alcune di queste, e poi ditemi cosa ne pensate: Foscor, Balmog, Lux Divina, Profundis Tenebrarum, Vuoto, Amnion, Argar (RIP), Shemhamphorash, Aboriorth, Numen, Dawn Hate OV, Scent of Death, Aggressione, Ered, Eldereon, Andhord, Ghiacciato, Elffor… e molti altri che sto dimenticando sicuramente adesso”.
QUALI SONO I PIANI PER IL FUTURO? QUALCHE POSSIBILITÀ DI VEDERVI SUONARE PRESTO IN ITALIA?
“Piani per il futuro? In questo momento, soprattutto provare e scrivere canzoni per il nostro quarto album, che abbiamo in programma di registrare dopo l’estate. A parte questo, se riceviamo qualche offerta interessante per suonare dal vivo, saremmo molto contenti di suonare un po’ ovunque. Italia? Ci piacerebbe davvero, ho incontrato alcuni metallari italiani in passato da band come Blasphemophager, Eroso, etc e so che la gente è fottutamente pazza in Italia, quindi sarebbe bello avere una tale opportunità. Tuttavia, non ritengo molto probabile il suonare lì, per ora”.
GRAZIE MILLE. QUALSIASI PAROLA FINALE O COMMENTI PER I TUOI AMICI A METALITALIA.COM?
“Grazie mille per l’intervista. Mi sono divertito a rispondere. A tutti i lettori di Metalitalia.com, per chi non conoscesse la band, se, dopo aver letto questa intervista, sarete abbastanza curiosi di venirci a sentire, potete visitare www.myspace.com/dantalionband o www.dantalionband.com e acquistare il nostro ultimo album della band o dal sito www.xtreemmusic.com. Invece, per tutti coloro che già ci conoscevano… se vi piacciamo, mi auguro che un giorno potremo incontrarci e bere qualche birra in un bar. Buon metal a tutti!”.