DARK TRANQUILLITY – Eleganza & Dedizione

Pubblicato il 03/03/2008 da
 
Nuova intervista con Mikael Stanne, storico frontman dei Dark Tranquillity. Lo abbiamo incontrato in un pub a Londra, nei pressi del quartiere di Camden Town, prima che iniziasse il soundcheck per il concerto che la band avrebbe tenuto al Barfly assieme ai finlandesi Omnium Gatherum. Simpatico e disponibilissimo come sempre, Mikael ha speso qualche parola su ‘Fiction’, album uscito ormai quasi un anno fa, e su tutti gli impegni che interesseranno il gruppo da qui a qualche mese… senza ovviamente tralasciare alcuni argomenti extra. La parola a Mikael…
 

 
COME STA ANDANDO IL TOUR?
“Molto bene! I locali sono piccoli, ma quasi sempre sold out. Ci stiamo divertendo parecchio, soprattutto perchè non eravamo quasi più abituati a esibirci in posti simili, con il pubblico tanto vicino. A volte ci sembra quasi di essere tornati ai nostri esordi! L’effetto poi è amplificato dal fatto che siamo appena tornati da un tour in Asia, dove abbiamo suonato ogni sera di fronte a migliaia di persone”.
 
IN QUALI POSTI SIETE SOLITI RISCUOTERE PIÙ SUCCESSO?
“A livello di vendite, i nostri mercati principali sono senza dubbio gli Stati Uniti, l’Italia, la Germania, il Giappone e la Grecia. Anche la Svezia, ovviamente, ma si tratta comunque di una nazione e di un mercato più piccoli rispetto a quelli che ti ho citato. In generale, è l’Europa meridionale quella che ci dà più soddisfazioni… ormai sono anni che veniamo a suonare dalle vostre parti eppure ogni volta riscontriamo un entusiasmo maggiore rispetto al concerto precedente. Ho sentito anche che ‘Fiction’ è entrato nella classifica ufficiale di vendite italiana e questo ovviamente ci ha reso felicissimi. In questo periodo ci stiamo concentrando soprattutto sugli Stati Uniti e sulla Gran Bretagna. I primi coprono un territorio vastissimo e quindi bisogna suonarci spesso per riuscire a fare davvero breccia tra i fan. Ultimamente vediamo sempre più gente ai nostri show, cosa che naturalmente è un buon segno. Per la Gran Bretagna il discorso invece è un po’ diverso… il territorio non è grande, ma lo abbiamo sempre visitato poco, per un motivo o per l’altro. Questo tour è un primo tentativo per cercare di porre rimedio alla situazione”.
 
PER I PROSSIMI MESI AVETE QUINDI IN PROGRAMMA ALTRI TOUR?
“Sì, per ora abbiamo in programma un tour in Finlandia, uno in Russia e uno negli Stati Uniti assieme agli Arch Enemy. Poi ci saranno i soliti festival estivi e, in autunno, probabilmente un altro tour americano. Stiamo anche pensando a un tour italiano che copra tutta la vostra nazione, da nord a sud, ma ancora non c’è niente di confermato. Speriamo comunque di riuscire a farlo prima della pubblicazione del prossimo album”.
 
L’ANNO PROSSIMO FESTEGGERETE IL VENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DELLA BAND! AVETE INTENZIONE DI ORGANIZZARE QUALCOSA DI SPECIALE PER L’OCCASIONE?
“Al momento non è ancora chiaro se ‘festeggeremo’ con dei tour o anche con un nuovo album. Non sappiamo ancora con certezza quando entreremo in studio per registrare dei nuovi brani. In ogni caso, è abbastanza probabile che riusciremo a pubblicare qualcosa nel 2009. Riguardo ai concerti, stiamo proprio pensando di organizzare qualcosa di speciale… magari un tour o degli show particolari nei festival. Abbiamo intenzione di suonare parecchio materiale degli esordi. In questi giorni stiamo pensando a pezzi come ‘Edenspring’, ‘Shadow Duet’, ‘Dreamlore Degenerate’, ‘Alone’… ripeto, nulla è deciso al 100%, ma al momento l’idea è questa. Credo che sarà divertente sia per noi che per i fan”.
 
RIGUARDO A UN EVENTUALE NUOVO ALBUM, AVETE GIÀ QUALCOSA DI PRONTO?
“Martin, il nostro chitarrista, e gli altri ragazzi stanno iniziando a pensarci, ma siamo ancora allo stadio iniziale. Quindi non ho la minima idea di come suonerà il nostro prossimo album. Posso solo dirti che spero venga mixato ancora da Tue Madsen… sono stra-soddisfatto del suo lavoro su ‘Fiction'”.
 
COME SPIEGHI CHE MARTIN SIA DIVENTATO NEGLI ULTIMI TEMPI IL VOSTRO SONGWRITER PRINCIPALE? MI RISULTA CHE PRIMA ERAVATE SOLITI COMPORRE TUTTI INSIEME…
“Anders, l’altro Martin, Michael e Niklas hanno ancora voce in capitolo quando si tratta di comporre, ma indubbiamente Martin Henriksson è il più prolifico dei ragazzi in questo periodo. Credo che il motivo sia essenzialmente il suo modo di lavorare. Non posso dire che abbia più idee rispetto agli altri, ma è quello che si applica con più costanza. Se decide di scrivere qualcosa di nuovo, inizia e non smette sino a quando non ha alcuni brani fatti e finiti… è davvero schematico. Gli altri ragazzi invece magari compongono per un giorno e poi per una settimana non fanno nulla. Ecco perchè negli ultimi dischi la maggior parte della tracklist porta la sua firma… è sempre il primo a proporre nuovi pezzi e il suo operato non ci delude quasi mai”.
 
COMUNQUE, ANCHE NIKLAS DA QUALCHE TEMPO È TORNATO A COMPORRE. NON C’ERA QUASI NULLA DI SUO SU “HAVEN” O “DAMAGE DONE”…
“Sì, nell’ultimo album c’è il pezzo ‘Inside The Particle Storm’ che è completamente opera sua. Devo dire che Niklas propone materiale quasi tanto quanto Martin… il problema è che le sue idee a volte c’entrano poco con i Dark Tranquillity, oppure cozzano troppo con quelle di Martin, tanto che spesso per loro due non è possibile comporre un brano a quattro mani. Per questo motivo Niklas e Martin si sono messi d’accordo: ognuno scrive i pezzi per conto proprio, così si evita di litigare (ride, ndR). Buona parte della roba che scartiamo viene utilizzata da Niklas nel suo progetto Laethora”.
 
TI È PIACIUTO IL DISCO DEI LAETHORA?
“Sì, assolutamente. È davvero un buon disco di death-grind, lo ascolto volentieri. I ragazzi coinvolti nel gruppo sono tutti miei amici, mi fa piacere che siano riusciti a concretizzare questo loro progettto”.
 
ANCORA NIENTE SIDE-PROJECT PER TE?
“No, non ho tempo e poi non saprei proprio a cosa dedicarmi. I Dark Tranquillity mi bastano”.
 
SUONI ANCORA LA CHITARRA?
“Quella acustica… ma solo per mia figlia. Non sono mai stato un buon chitarrista, anzi… diciamo anche che facevo schifo! Dopo ‘Skydancer’ sono stato ben felice di passare dietro al microfono… e anche gli altri ragazzi furono contenti di reclutare un altro chitarrista (ride, ndR). All’epoca a Gothenburg non era un problema incontrare gente interessata a suonare la nostra musica”.
 
COME VEDI LA SCENA DI GOTHENBURG OGGI? DALL’ESTERNO SEMBRA CHE NON CI SIA PIÙ QUEL FERMENTO TIPICO DEGLI ANNI ’90…
“Sì, non escono più tantissime nuove band… almeno che io sappia. Mi pare che la qualità sia un po’ scesa. Tra le nuove realtà della città non mi dispiacciono i Within Y e gli Engel… questi sono gli unici gruppi che ora mi vengono in mente. Per quanto riguarda l’intera Svezia, ultimamente apprezzo molto Cult Of Luna e Spawn Of Possession”.
 
COSA NE PENSI DELLA REUNION DEGLI AT THE GATES?
“È senz’altro una buona cosa. Per vari motivi sono paradossalmente diventati più famosi negli ultimi anni rispetto a quando erano in attività. Ci sono tanti giovani fan che non li hanno mai visti suonare dal vivo, quindi trovo che la loro decisione di rivivere i vecchi tempi e di tenere qualche show sia del tutto comprensibile. Sono davvero felice per loro, sono miei grandi amici”.
 
HAI LA STESSA OPINIONE ANCHE PER TUTTE LE ALTRE REUNION DI QUEST’ANNO?
“Certamente… i motivi dietro le reunion dei Carcass e dei Forbidden credo siano gli stessi di quelli dietro alla reunion degli At The Gates. Se si tratta solo di tenere qualche concerto e accontentare fan vecchi e nuovi, non ci vedo proprio nulla di male. Il discorso sarebbe un po’ diverso se iniziassero a pensare a un nuovo album, ma mi pare che questa ipotesi sia da scartare, giudicando dalle dichiarazioni nelle interviste. Io non vedo l’ora di assistere a tutti questi show!”.
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