“Per la prima volta nella nostra storia abbiamo avuto già le ideechiare su come doveva suonare l’album, parecchi mesi prima di entrarein studio. Tutti nella band avevamo voglia di fare ancora qualcosa didiverso e sin dalle prime battute della fase di songwriting ci siamoresi conto che le nostre idee ci stavano portando a scrivere un albummolto heavy, il più heavy da diversi anni a questa parte. Tutti hannoproposto i riff e le melodie che avevano preparato a casa e ci siamoresi subito conto di quanto molte di esse fossero compatibili tra loroe andassero nella stessa direzione. Quello della scrittura dei brani èstato un processo molto lungo, sembrava quasi che le idee non finisseromai! Molte delle canzoni sono state riviste più volte, ma non ci sonostati cambiamenti drastici come quelli avvenuti durante la composizionedei brani di ‘Haven’. Devi sapere che su quel disco inizialmentedovevano esserci parecchi brani lenti e malinconici ma, col passare deltempo, man mano che ci lavoravamo su diventarono dei brani heavy ediretti. Fu davvero divertente assistere giorno per giorno a quelcambiamento! Come ti ho detto, con ‘Damage Done’ questo non è successo:sin dall’inizio ci è stato chiaro che l’album sarebbe venuto fuori’incazzato’, ma a noi andava bene così (ride, ndR)! Le registrazionisono filate lisce questa volta, ed è la seconda volta che ci capita unacosa del genere: per ‘Haven’ non avevamo avuto complicazioni, ma quandoregistrammo i nostri vecchi album i problemi erano all’ordine delgiorno. Come al solito abbiamo lavorato in perfetta sintonia conFredrik (Nordstrom, proprietario degli studi Fredman, ndR) e alla fineabbiamo registrato circa quindici brani per l’album, ma solo undicisono finiti sulla versione ufficiale; i restanti verranno utilizzatiper le edizioni speciali e per il mercato giapponese”.
SEI D’ACCORDO SE AFFERMO CHE “DAMAGE DONE” E’ L’ALBUM PIU’ HEAVY CHE ABBIATE MAI COMPOSTO DAI TEMPI DI “THE MIND’S I”?
“Sì ma, come ti ho detto, non è stata affatto una cosa programmata.Tutti i membri della band si sono trovati ad aver voglia di ‘picchiare’nello stesso periodo, è stata una cosa casuale, non ci sediamo mai aprogrammare come deve suonare un nostro album. Personalmente sonocontento che sia venuto così, avevo voglia di portare in tour del nuovomateriale che fosse incazzato, è molto divertente suonare dal vivocerte cose”.
NEL NUOVO LAVORO NON CI SONO NE’ VOCI PULITE NE’ VOCI FEMMINILI, LEAVETE TOTALMENTE ELIMINATE DAL VOSTRO SOUND O PENSI CHE IN FUTURO LERIUTILIZZERETE?
“Beh, non so dirti cosa succederà in futuro, non so proprio come sisvilupperà il nostro sound. Come ti ho detto prima non programmiamo mainulla! Tornando alla tua domanda: come avrai potuto sentire, la vocepulita non avrebbe per nulla calzato sui nuovi pezzi, mentre la vocefemminile è una cosa che abbiamo ampiamente utilizzato in passatoperciò non volevamo ripeterci. Non escludo comunque che in futuropossano essere riutilizzate entrambe le cose!”.
MI PIACE MOLTO LA TUA VOCE PULITA, HAI MAI PENSATO DI DAR VITA AD UN SIDE-PROJECT PER ESPRIMERTI LIBERAMENTE IN QUESTO MODO?
“No, non ci avevo mai pensato, ma i Dark Tranquillity portano via tuttoil mio tempo e sarebbe davvero difficile riuscire a concretizzareun’idea del genere. Però se le giornate durassero 36 ore si potrebbefare (ride, ndR)!”.
CHI SONO STATI I PRINCIPALI COMPOSITORI DI “DAMAGE DONE”?
“La struttura base della maggior parte dei brani è stata composta daAnders (Jivarp, batterista, ndR) e da Martin Henriksson ma questavolta, a differenza di ‘Haven’, anche Niklas (Sundin, chitarrista, ndR)ha composto alcune cose. Comunque anche il nostro bassista Michael eMartin (Brandstrom, tastierista, ndR) hanno partecipato alla stesuradei brani. Come vedi è stato un vero e proprio lavoro di squadra che hacoinvolto tutti i membri della band”.
IMMAGINO CHE TU ABBIA SCRITTO I TESTI…
“Esatto, è dal 1998 che mi faccio carico di tutti i testi dei brani,Niklas non è più molto interessato a questo aspetto e poi ora nonavrebbe neanche il tempo necessario, visti i suoi impegni come grafico.Questa volta i testi sono molto arrabbiati, vanno di pari passo con lamusica. Ho provato a descrivere cose riguardanti la vita di tutti igiorni e ho parlato anche di altre cose di pura fiction. Ad esempio ilbrano ‘Monochromatic Stains’ parla di un omicidio, della mentedell’assassino e del mistero che spesso avvolge questo tipo di cose.Trovo che il videoclip realizzato per questo brano sia stupendo,rappresenta perfettamente il contenuto del testo”.
QUALI CREDI CHE SIANO I BRANI PIU’ RAPPRESENTATIVI DI “DAMAGE DONE”?
“Non lo so proprio, è davvero difficile per me scegliere un branoanziché un altro. Mi piacciono molto ‘Single Part Of Two’ e ‘HoursPassed In Exile’, ma non so se possono essere considerate le canzonipiù rappresentative. Credo che il disco vada ascoltato nel suo insiemeper essere capito a fondo”.
HO MOLTO GRADITO L’ARTWORK DEL DISCO, SO CHE NIKLAS, ESSENDONEL’AUTORE, SAREBBE LA PERSONA PIU’ INDICATA A PARLARMENE, MA TU COSAPUOI DIRMI A RIGUARDO?
“L’artwork, come del resto i testi, va di pari passo con la musica. Perquesto Niklas ha deciso di rendere subito chiaro, sin dall’immagine incopertina, che questo nostro nuovo album è molto più arrabbiatorispetto a ‘Projector’ o ‘Haven’. Ha utilizzato dei colori forti comeil nero e il rosso e credo che abbia davvero colto nel segno. La figurache puoi vedere in mezzo è una sorta di uomo ma non ti anticipo nullasu cosa sia realmente, credo che leggendo i testi potrai capire ciò cheNiklas ha voluto rappresentare”.
NON AVETE MAI SCRITTO UN ALBUM CHE FOSSE UGUALE AD UN ALTRO DELLAVOSTRA DISCOGRAFIA. SEMBRA QUASI CHE SIATE OSSESSIONATI DALLO SCRIVERESEMPRE QUALCOSA DI NUOVO E CHE VOGLIATE A TUTTI I COSTI PROGREDIRE DIALBUM IN ALBUM. DA DOVE NASCE QUESTA VOGLIA DI SPERIMENTARE?
“Personalmente odio le band che scrivono sempre lo stesso disco. Potreicitartene a decine, di band, che col passare degli anni sono diventatecover band di loro stesse. Per noi non avrebbe senso scrivere un altro’Projector’ o un altro ‘The Gallery’, sono cose che abbiamo già fatto esarebbe terribilmente noioso riproporle. Noi siamo soliti stufarcimolto in fretta dei brani che componiamo, è per questo che siamo semprealle prese con del nuovo materiale. Molta gente ultimamente ci haaccusato di non essere più quelli di una volta, ci hanno accusatiaddirittura di non essere più una metal band! Con un album molto softcome ‘Projector’ ci sono piovute addosso un sacco di critiche maabbiamo continuato per la nostra strada. Ora siamo tornati ad avereritmiche veloci e riff aggressivi, ma non si può certo dire che ‘DamageDone’ sia uguale ai nostri vecchi album. Noi facciamo quello che cipare, non badiamo a cosa dicono i fan, facciamo musica per noi stessi epuntiamo sempre a progredire e a non fossilizzarci, suoneremo sempresolo ciò che ci dirà il nostro cuore”.
CREDI CHE I DARK TRANQUILLITY POSSANO ESSERE CONSIDERATI UNA BAND PROGRESSIVA?
“Bella domanda! Se per progressiva intendi che siamo una band che tentain ogni modo di migliorare se stessa e di progredire sono perfettamented’accordo con te. Credo che i Dark Tranquillity possano essereconsiderati progressivi in questo senso perché, ovviamente, non abbiamomolto in comune con band come i Dream Theater”.
DAI TEMPI DI “OF CHAOS AND ETERNAL NIGHT” AVETE SEMPRE REGISTRATO IVOSTRI ALBUM AI FREDMAN STUDIOS DI GOTEBORG. NON AVETE MAI PENSATO DICAMBIARE?
“No, ci troviamo davvero molto bene con Fredrik, lo conosciamo datempo: sappiamo benissimo come lavora e lui sa benissimo cosa noicerchiamo. Avevamo pensato di cambiare studi poco prima delleregistrazioni di ‘Haven’ ma poi non se ne fece nulla. Perché rischiarequando sai che puoi ottenere un sound di altissima qualità ai Fredman?Comunque gli studi non sono certo rimasti gli stessi dal 1994! Fredriknon perde l’occasione per acquistare nuove apparecchiature e ciò fa sìche gli studi siano sempre all’avanguardia”.
“DAMAGE DONE” E’ IL VOSTRO TERZO ALBUM PER LA CENTURY MEDIA, COME VI TROVATE CON LORO?
“Le cose vanno davvero a gonfie vele, stanno svolgendo un gran lavoro eogni cosa viene sempre curata nei minimi particolari. Abbiamo totalelibertà artistica, possiamo suonare ciò che vogliamo e curarel’immagine e l’artwork in prima persona. Loro si fidano ciecamente dinoi, chiedono solo il master finale e l’artwork per stampare il cd epubblicarlo, non hanno quasi mai avanzato suggerimenti su nessuno diquesti aspetti. Siamo stati molto fortunati a firmare per loro: nel1998 eravamo molto arrabbiati con la nostra vecchia label, la Osmose,perché si era rifiutata di pubblicare ‘Projector’ e ci aveva raccontatoun sacco di menzogne. Decidemmo di recidere il contratto con loro epoco dopo ricevemmo l’offerta della Century Media. A pensarci bene èstata una fortuna che ‘Projector’ non sia piaciuto ai tipi dellaOsmose, con il loro comportamento ci hanno dato la possibilità diapprodare ad una label molto più importante”.
APPREZZI QUALCUNO DEI TUOI COMPAGNI DI ETICHETTA?
“Fammici pensare… personalmente non mi dispiacciono affatto iSentenced, brave persone con cui siamo stati anche in tour. Poi so cheNiklas impazzisce per gli …And Oceans, ma non so dirti molto di più”.
AVETE PROGRAMMATO UN TOUR PER PROMUOVERE IL NUOVO ALBUM?
“Lo stiamo organizzando in questi giorni insieme al nostro management.Purtroppo non so darti date precise ma penso che il tour europeopartirà ai primi di ottobre e durerà almeno tre settimane. Finalmentetorneremo ad essere headliner, è dal 1997 che non facciamo un tour inquesta veste e tutti noi non vediamo l’ora di partire. Sarà l’occasioneper proporre finalmente una setlist completa: negli ultimi anni abbiamosempre girato come support band e il poco tempo a nostra disposizioneci costringeva ad operare delle scelte dolorose. Questa volta avremomolto più tempo, e credo proprio che, oltre a presentare i nuovi brani,su cui puntiamo moltissimo, faranno la loro ricomparsa in scaletta unpo’ di vecchi classici che forse qualcuno si è dimenticato (ride, ndR)!Poi, subito dopo il tour europeo, ci sposteremo negli Stati Uniti esuccessivamente in Giappone; l’anno prossimo suoneremo in giro più diquanto abbiamo mai fatto in passato”.
PENSO CHE SIA ANCHE GIUNTA L’ORA DI UN LIVE ALBUM…
“Lo penso anch’io e credo che anche i ragazzi della Century Media siano d’accordo”.
UN DOPPIO CD SAREBBE L’IDEALE!
“Magari! Non so però come la prenderebbe la nostra label (ride, ndR)!Posso però garantirti che farò di tutto affinché il live vengaregistrato in Italia, tutti nella band amiamo il tuo Paese!”.
SPERIAMO BENE… CAMBIAMO ARGOMENTO: SO CHE PER ALCUNI DI VOI LABAND E’ POCO PIU’ CHE UN HOBBY, VISTI ALCUNI IMPEGNI LAVORATIVi. TIANDREBBE DI PARLARMENE?
“Be’, attualmente l’unico che è ancora in questa situazione è Niklas:lui è un disegnatore ed un grafico molto apprezzato e la sua mole dilavoro aumenta di giorno in giorno. Considera la band come il suopassatempo preferito (ride, ndR)! Gli altri ragazzi invece, adeccezione di qualche saltuario lavoretto, si occupano soltanto dellaband, è la priorità per tutti e assorbe la maggior parte del nostrotempo. Se non ci credi chiedilo alla mia ragazza, lei non è moltoentusiasta di questa cosa (ride ancora, ndR)!”.
TOGLIMI UNA CURIOSITA’: IN PASSATO SI E’ SENTITO PARLARE DI ALCUNISIDE PROJECT IN CUI, TEORICAMENTE, ERA COINVOLTO NIKLAS: POSSO CITARTII DEAD MEN’S BANQUET E GLI SKIN DETECTOR. NESSUNO PERO’ HA MAI VISTO IFRUTTI DI QUESTE PRESUNTE BAND, E VORREI QUINDI CHIEDERTI SE SONOESISTITE REALMENTE O SE SI E’ TRATTATO SOLAMENTE DI BUFALE…
“Non ne so davvero niente!!! Niklas in passato ci aveva accennato divoler dar vita ad un side project ma poi non era mai riuscito acombinare nulla. Credo proprio che siano bugie belle e buone messe ingiro da qualcuno che probabilmente non aveva niente di meglio da fare(ride, ndR)!”.
PENSO SIA INUTILE CHIEDERTI COME PENSI CHE SI SVILUPPERA’ IL SOUND DEI DARK TRANQUILLITY IN FUTURO…
“E hai perfettamente ragione perché io non lo so proprio (ride, ndR)!”.
OK MIKAEL, GRAZIE MILLE PER L’INTERVISTA, LASCIO A TE LA CONCLUSIONE…
“Grazie a te per lo spazio che tu e Metalitalia.com ci concederete, egrazie ancora per la bella chat che ci avete organizzato mesi fa! Sperodi vedere tutti i nostri fan italiani il prossimo autunno, preparatevia dei grandi concerti… the damage is done, my friends!”.