DAYLIGHT DIES – Doom made in USA

Pubblicato il 12/11/2002 da

Davvero bello il debut album dei Daylight Dies, band Americana che, anziché darsi al nu metal o al brutal death come la maggior parte dei suoi connazionali, ha deciso di esprimersi tramite un doom-death metal di matrice europea, chiaramente debitore nei confronti di mostri sacri come Paradise Lost e Katatonia. Abbiamo contattato via e-mail il batterista Jesse Haff per saperne di più su questa promettente band e sul loro nuovo “No Reply”, uscito da poco per l’ottima Relapse Records, oggi più che mai il punto di riferimento per tutti gli amanti del metal estremo di qualità.
ALLORA JESSE, VORRESTI RIASSUMERE BREVEMENTE LA STORIA DEI DAYLIGHT DIES?
“Io e Barre Gambling suoniamo insieme da quando eravamo degli adolescenti e abbiamo dato vita ai Daylight Dies nel 1996. Nel 1999 abbiamo reclutato Guthrie Iddings come cantante e abbiamo inciso il mini ‘Idle’, che è stato presto notato dalla Tribunal Records che lo ha pubblicato nel 2000. Pochi mesi dopo siamo stati raggiunti da Egar O’Rourke al basso e siamo entrati in studio per incidere ‘No Reply’, il quale è stato pubblicato da poco dalla Relapse Records”.

TROVO CHE LA VOSTRA MUSICA POSSA ESSERE DESCRITTA COME UN INCROCIO TRA I PRIMI PARADISE LOST E I PRIMI KATATONIA, TU COSA NE PENSI?
“Sì, queste due band ci hanno influenzato molto ma vorrei sottolineare che noi abbiamo comunque uno stile personale e credo che ciò sia riscontrabile tra i solchi di ‘No Reply'”.

QUALI SONO LE ALTRE BAND CHE VI HANNO INFLUENZATO?
“Oltre alle due succitate, siamo stati influenzati dagli Anathema, dai Saturnus, dai vecchi Metallica ed In Flames e da band estranee al metal come The Cure e This Empty Flow”.

COSA PUOI DIRMI RIGUARDO AL TITOLO? QUAL E’ IL SUO SIGNIFICATO?
“Il titolo è strettamente connesso ai testi dei brani, che sono tutti incentrati sul rimanere indifferenti e fregarsene di ciò che accade nel mondo al giorno d’oggi”.

COME COMPONETE I VOSTRI BRANI?
“La maggior parte delle idee le porta Barre. Io di solito compongo qualcosa con la chitarra e col pianoforte ma solitamente mi occupo degli arrangiamenti. Tutti comunque contribuiscono al songwriting”.

ANDRETE IN TOUR PER PROMUOVERE “NO REPLY”?
“Al momento stiamo tenendo dei concerti nella nostra zona, un vero tour deve essere ancora organizzato e speriamo tanto che qualcosa si concretizzi”.

SIETE UNA MOSCA BIANCA ALL’INTERNO DEL ROOSTER DELLA RELAPSE, COSA NE PENSI DI QUESTA SITUAZIONE?
“L’obiettivo della Relapse è di pubblicare musica di qualità, non è solita dare troppa importanza ai generi musicali. Noi siamo molto diversi dai nostri compagni di etichetta e credo che questo discorso possa essere allargato a tutte la band del rooster: la Relapse non ha sotto contratto due band che suonano lo stesso genere. Ripeto, l’importante per loro è che i gruppi siano validi”.

COM’E’ LA SCENA DOOM-DEATH NEGLI USA?
“Non so neanche se esista una scena simile dalle nostre parti! Ci sono moltissime band che suonano ma sono tutte sparpagliate, è normale in un paese vasto come il nostro”.

CONOSCI BAND ITALIANE?
“Certamente, Novembre e Lacuna Coil su tutti! Dal vostro paese stanno uscendo molte band valide”.

AVETE GIA’ SCRITTO QUALCHE BRANO PER IL VOSTRO PROSSIMO LAVORO?
“No, non ancora, abbiamo qualche idea ma nulla di concreto. Penso che proveremo a rendere il nostro stile ancora più riconoscibile e raffinato, introducendo anche qualche elemento nuovo”.

VUOI AGGIUNGERE QUALCOSA A QUESTA INTERVISTA?
“Tutti coloro che vogliono sapere qualcosa di più su di noi o che sono interessati ad ascoltare la nostra musica possono visitare il nostro sito www.daylight-dies.com , spero che lo troverete di vostro gradimento. Grazie a te per il supporto datoci!”.

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