I tedeschi Deadlock sono un gruppo per certi versi davvero strano: da cinque ragazzi vegani, ci si aspetterebbe un hardcore puro ed incontaminato, invece…invece la band germanica propone un death metal melodico infarcito di riferimenti ad altri sottogeneri (black sinfonico in primis), tutto sommato divertente e piacevolissimo da ascoltare, vuoi per la dose davvero massiccia di melodia presente in “Earth.Revolt”, vuoi per la bravura inconfutabile dei ragazzi. Un disponibile (ma un po’ stringato) Johannes Prem, cantante dei Deadlock, ha risposto pazientemente alle nostre domande…
CIAO JOHANNES! GIUSTO PER INIZIARE IN MODO PIUTTOSTO STANDARD, TI VA DI PRESENTARE LA TUA BAND AI NOSTRI LETTORI? QUALI PASSI VI HANNO CONDOTTO AD “EARTH.REVOLT”?
“E’ presto detto: i Deadlock provengono dalla Germania e sono in giro per l’Europa da ormai più di sette anni. Abbiamo già pubblicato un mini-CD, un full-length ed uno split-CD (con i Six Reasons To Kill) per la Winter Recordings. Ora, fuori ormai da qualche tempo, c’è il nostro secondo disco completo, ‘Earth.Revolt’, pubblicato dalla Lifeforce Records”.
BENE…E PARLIAMO DUNQUE DI QUESTA NUOVA CREATURA: CREDO CHE NESSUNO MEGLIO DI TE LA POSSA DESCRIVERE…
“Dunque, il nuovo album contiene otto brani, un intro ed un outro. La durata si avvicina ai sessanta minuti e la prima edizione sarà in digipack. Il layout è ad opera di Peter Hofmann della Glashaus Design tedesca. E’ un’intensa opera di musica pesante e brutale ma, allo stesso tempo, emozionale, atmosferica ed epica”.
SO CHE “EARTH.REVOLT” E’ UN CONCEPT-ALBUM, SEGUITO DELLA STORIA NARRATA NELLO SPLIT-CD PRECEDENTEMENTE CITATO… PUOI PARLARCI DELLE VICENDE CHE SEGUONO LA MUSICA?
“Hai detto bene, i testi dei pezzi contenuti nello split erano una sorta di introduzione alle lyrics del disco attuale, le quali sono scritte come fossero proprio un racconto. Non voglio entrare troppo nei dettagli del contenuto di esse, in modo da lasciare ad ognuno la curiosità e la possibilità di addentrarvisi da soli. Infatti, molti punti di vista personali ed individuali sono derivabili dalla lettura del concept. Comunque, ti posso dire che la storia riflette la nostra attitudine vegana, inserita in un ambito parecchio metaforico”.
SUPPONGO LA COVER SIA STRETTAMENTE LEGATA AL RACCONTO. MA COSA RAPPRESENTA ESATTAMENTE?
“Be’, solo dopo aver letto la storia il significato della cover e delle immagini nel booklet diventa chiaro. Le immagini concernono tutte sull’argomento ‘industria’”.
L’ASPETTO CHE SUONA PIU’ STRANO NEI DEADLOCK E’ IL VOSTRO ESSERE VEGANI SENZA SUONARE HARDCORE… DOMANDA SCONTATA, MA COME MAI SIETE COSI’ POCO COMUNI?
“Be’, il fatto che una band vegana o straight-edge debba suonare per forza hardcore è un mero stereotipo…ovviamente a noi degli stereotipi non frega assolutamente niente! Abbiamo sempre ascoltato metal ed è stato del tutto naturale per noi voler suonare questo tipo di musica. Poi, considerata la nostra attitudine, è possibile che i Deadlock vengano associati alla scena hardcore, in quanto in quell’ambito il veganismo è maggiormente diffuso e trattato”.
LA VOSTRA PRINCIPALE INFLUENZA SEMBRA ESSERE IL DEATH METAL MELODICO SVEDESE… CREDI CHE QUESTO GENERE ABBIA ANCORA QUALCOSA DA PROPORRE? ORA LA SCENA E’ TOTALMENTE PRESA D’ASSALTO DALLE BAND METAL-CORE…
“Credo che i Deadlock non siano per niente comparabili con le band venute alla ribalta di recente, in quanto il nostro modo di scrivere musica si concentra sul lato melodico e catchy del death metal melodico. La maggior parte delle metalband d’oggigiorno vuole solo essere il più brutale possibile…ed infatti molte di esse hanno strutture compositive decisamente simili”.
I VOSTRI BRANI SONO PIUTTOSTO COMPLICATI E PIENI DI CAMBI DI ATMOSFERA… COME SIETE SOLITI COMPORRE?
“Innanzitutto, ci concentriamo sul feeling globale del pezzo a cui stiamo lavorando. Per essere una buona ‘Deadlock-song’, una traccia deve essere arrangiata in modo perfetto, con un chiaro ed immediatamente identificabile riffing, permettendo così all’ascoltatore di assimilare facilmente le differenti linee melodiche del brano. I pezzi, in linea di massima, vengono scritti da Sebastian e Tobias (Reichl e Graf, rispettivamente chitarra e batteria, ndR)”.
SCRIVETE ANCHE BRANI MOLTO LUNGHI, SUI DIECI MINUTI DI DURATA… QUAL’E’ LA DIFFERENZA D’APPROCCIO NEL COMPORRE CANZONI BREVI O PIU’ ELABORATE?
“Be’, noi non pianifichiamo in anticipo di comporre brani così lunghi. Qualche volta semplicemente succede. Non cambia proprio niente nel nostro approccio alla composizione”.
LA LUNGHEZZA E LA STRUTTURA DI BRANI QUALI “10,000 GENERATIONS IN BLOOD” O “MAY ANGELS COME” DENOTANO UNA PICCOLA INFLUENZA PROG. PENSATE DI SPERIMENTARE MAGGIORMENTE NEL PROSSIMO FUTURO?
“Guarda, noi abbiamo sempre composto una o due canzoni estremamente lunghe nei nostri lavori…purtroppo, queste tracce ‘monumentali’ non riusciamo mai a riproporle dal vivo, per problemi di tempo ovviamente. Quindi, credo non ci concentreremo più del dovuto su questa sorta di brani-esperimento. Prevedo che la direzione in cui andremo sarà quella dell’aumento della parte melodica e catchy…ma comunque staremo a vedere, non si sa mai!”.
LE TASTIERE E LA VOCE DI SABINE WENIGER SONO UN ALTRO TRADE-MARK DELLA VOSTRA PROPOSTA. COME MAI NON E’ UN MEMBRO UFFICIALE?
“Sì, Sabine è davvero una grande musicista. Con una voce davvero sorprendente. Però è solo una guest: lei è una musicista ed una cantante professionista e non ha proprio il tempo di dedicarsi esclusivamente ai Deadlock. Comunque, le tastiere ci saranno sempre nella nostra musica…siamo perfettamente in grado di occuparcene anche senza il prezioso apporto di Sabine”.
DOMANDA INSIDIOSA: COSA DEVE FARE UNA BAND PER SUONARE ORIGINALE OGGIGIORNO?
“Credo prima di tutto che un gruppo non debba focalizzarsi su dischi di altre band. Le influenze sono positive finché non diventano strategia di clonaggio. A me non verrebbe mai la voglia di ascoltare band del presente che suonano musica del passato (mamma, quante orecchie stanno fischiando ora!!!, ndR)”.
COM’E’ COLLABORARE CON LA LIFEFORCE? E’ UNA GIOVANE E RAMPANTE ETICHETTA, MA CON UN OTTIMO ROSTER DAVVERO…
“E noi siamo davvero onorati di fare parte del loro roster! Conosciamo da tanto tempo Stefan e lavorarci assieme è bellissimo. Speriamo che ciò valga anche per i prossimi dischi!”.
RIGUARDO L’ATTIVITA’ LIVE CHE MI DICI? AVETE TOUR IN PROGRAMMA?
“Stiamo cercando di promuovere il nostro nuovo disco in ogni modo possibile e abbiamo già in programma qualche festival per l’estate. Chiunque sia interessato a vederci dal vivo, può tranquillamente visitare la nostra homepage e controllare i nostri futuri live”.
OK, GRAZIE MILLE JOHANNES! ABBIAMO FINITO…
“Bene, grazie per l’interesse dimostrato nei Deadlock e per il supporto che ci state dando. Speriamo di suonare in Italia presto!”.