Un nome da tenere assolutamente d’occhio tra le realtà emergenti death metal sono i baresi Deadlystrain, autori del notevole “The Moltitude Of Beings”: un disco brutale ma che al contempo rimane accessibile, molto piacevole all’ascolto, fresco e ispirato. Abbiamo contattato i ragazzi via mail e con Giorgio, il bassista della band, abbiamo scambiato quattro chiacchere e approfondito alcune curiosità riguardanti i Deadlystrain, un gruppo di cui speriamo di risentire parlare molto presto.
CIAO RAGAZZI, BENVENUTI SULLE PAGINE DI METALITALIA.COM. COMPLIMENTI PER “THE MOLTITUDE OF BEINGS”! CHE NE DITE DI UNA BREVE PRESENTAZIONE DEL VOSTRO GRUPPO AI NOSTRI LETTORI PER INIZIARE?
“Grazie per i complimenti! I Deadlystrain sono 4 ragazzi di Bari e provincia che suonano death metal. La band esiste dal 2003, ma l’attività live è iniziata solo nel 2007 dopo la pubblicazione della prima demo. Questa è la nostra formazione: Gaetano Cavallaro – voce, Nazareno Cosentino – chitarra, Giorgio Cavaliere – basso, Alberto Racanati – batteria”.
COME SONO ANDATI FINO AD ORA I PARERI DELLA CRITICA SPECIALIZZATA AL VOSTRO ALBUM? E VOI SIETE SODDISFATTI DEL RISULTATO FINALE OPPURE, POTENDO, CAMBIERESTE QUALCOSA?
“I pareri che stiamo riscontrando sono molto positivi, questo ci fa molto piacere, ‘the Moltitude Of Beings’ è quello che i Deadlystrain sono stati nel recente passato, siamo assolutamente soddisfatti del risultato finale e non vorremmo cambiare niente del nostro album”.
VI INTERESSANO LE OPINIONI DELLA STAMPA, E IN GENERALE DELLA GENTE, OPPURE PROSEGUITE DRITTO PER LA VOSTRA STRADA?
“Il parere della gente è sempre molto importante, se non piaci a nessuno sicuramente fai cagare! Quello della stampa secondo me un po’ meno: molto spesso i recensori si lasciano andare troppo a commenti soggettivi, cosa che non aiuta i lettori a capire bene di cosa si stia parlando”.
QUALI SONO LE VOSTRE INFLUENZE MUSICALI? ASCOLTANDO IL VOSTRO ALBUM MI SEMBRA UN BEL CONNUBIO TRA DEATH METAL MADE IN USA CON QUALCHE ACCENNO A DEATH METAL POLACCO. UN PO’ QUELLO CHE HANNO FATTO ANCHE I NOSTRI CONNAZIONALI HOUR OF PENANCE…
“Le nostre maggiori influenze vanno sicuramente cercate tra le band che hanno fatto la storia del death metal (Suffocation, Morbid Angel e Cannibal Corpse in primis). Se devo essere sincero, non trovo che i Deadlystrain possano essere accostati più di tanto alla scena polacca… Forse un pizzico di Vader…”
ULTIMAMENTE IN ITALIA STANNO EMERGENDO PARECCHIE BAND MOLTO VALIDE, VARIE DELLE QUALI PERALTRO PROVENIENTI PROPRIO DALLA PUGLIA COME VOI. PENSATE CHE SIA UN PO’ PRESTO PER PARLARE DI UNA VERA E PROPRIA “SCENA” OPPURE SECONDO VOI I TEMPI SONO MATURI?
“Credo che ormai i tempi siano maturi per considerare la scena Italiana al pari se non superiore a quella di molti altri paesi, le nostre band sono stimate e considerate specialmente al di fuori dei confini nazionali, anche se in pochi se ne rendono realmente conto”.
QUAL E’ LA VOSTRA OPINIONE A RIGUARDO DELLA SCENA ATTUALE DEATH METAL, E VOI DOVE VORRESTE COLLOCARVI IN ESSA?
“Non credo che la scena death metal stia vivendo uno dei suoi momenti migliori, i nuovi dischi dei grandi del passato non soddisfano più come una volta e i nuovi gruppi ‘mainstream’ sono pieni di stronzate -core e roba del genere. Trovo che il death metal sia però ancora vivo nell’underground, dove fortunatamente c’è ancora chi lo fa come deve essere fatto. Mi piacerebbe collocare nel prossimo futuro i Deadlystrain come una di quelle band che ha imparato la lezione del passato e l’ha applicata nel presente senza necessariamente suonare come si faceva 20 anni fa”.
UNA LABEL ATTENTA – SOPRATTUTTO PER QUEL CHE RIGUARDA IL DEATH METAL – COME LA SEVARED RECORDS, STA METTENDO SOTTO CONTRATTO MOLTE BAND NOSTRANE. VOI COME SIETE ENTRATI IN CONTATTO CON I RAGAZZI DELL’ETICHETTA?
“Dopo la stampa autoprodotta del nostro EP ‘Extinction’ abbiamo deciso di cercare una buona label che potesse aiutarci a far conoscere la nostra musica, la Sevared è stata la migliore tra quelle che ci hanno proposto un contratto”.
COME NASCE UN BRANO DEI DEADLYSTRAIN? AVETE UNA MENTE COMPOSITIVA OPPURE COMPONETE TUTTI INSIEME IN SALA PROVE?
“I nostri brani nascono principalmente grazie al nostro chitarrista Nazareno, c’è però da dire che nei Deadlystrain non esiste nessun leader, i nostri pezzi sono la combinazione delle idee di tutti e quattro, niente è riempitivo, la nostra musica è esattamente quello che vogliamo”.
COSA CI POTETE DIRE A RIGUARDO DELLA COVER DEL VOSTRO ALBUM? CHI SI NE E’ OCCUPATO E CHE COSA RAPPRESENTA?
“La cover dell’album è stata disegnata da Marco Hasmann (ex chitarrista dei Blasphemer), ed è una nostra rappresentazione del racconto di Lovecraft ‘Le Montagne Della Follia’. I passi nella neve sono quelli degli esploratori Dyer e Danforth”.
COSA CI POTETE DIRE INVECE A RIGUARDO DELL’ATTIVITA’ LIVE? AVETE UN TOUR IN PROGRAMMA?
“Per adesso non abbiamo nessun tour in programma, purtroppo ad oggi non è possibile fare un tour a questi livelli senza svuotare il proprio portafogli. Per adesso preferiamo partecipare ad eventi e fest singoli”.
QUALI SONO I VOSTRI PROGETTI PER I FUTURO IMMEDIATO E DOVE VORRESTE INVECE VEDERE I DEADLYSTRAIN TRA, DICIAMO, CINQUE ANNI?
“Sicuramente continuare a promuovere la nostra musica in sede live e contemporaneamente lavorare alla stesura dei brani per il prossimo disco, cosa che abbiamo già iniziato a fare… Deadlystrain tra 5 anni? Speriamo di diventare un punto di riferimento per la scena e magari anche per tutti gli appassionati di death metal”.
BENE RAGAZZI, ABBIAMO TERMINATO CON L’INTERVISTA, GRAZIE PER IL TEMPO CHE CI AVETE DEDICATO. LE ULTIME PAROLE FAMOSE?
“Ti ringrazio per lo spazio e l’intervista, invito tutti a visitare le nostre pagine su MySpace (www.myspace.com/deadlystrain) e Facebook! Un saluto a tutti i lettori di MetalItalia!”.