Il ritorno di una delle più influenti band italiane di tutti i tempi non ha certo deluso le aspettative! Infatti i Death SS con il nuovo “Resurrection” hanno saputo compilare un album che teoricamente potrebbe piacere sia ai fan della prima ora sia agli aficionados dell’ultimo periodo. Infatti i dodici brani che compongono il platter spaziano da influenze dark doom fino ad arrivare alle componenti sintetiche che avevano arricchito gli ultimi lavori; in estrema sintesi – ed usando le parole di Steve Sylvester – Horror Music. Naturalmente Metalitalia.com non si é fatta sfuggire l’occasione di porre qualche domanda a Steve Sylvester inerente al nuovo album e alla band in generale; nelle risposte del mastermind ritroviamo le tematiche che da sempre contraddistinguono la sua visione umana prima ancora che musicale, che ancora una volta ci riconsegna un artista curioso e a tutto tondo, pienamente inserito in quel mondo di studi occulti che funge da faro per ogni sua azione. Ecco quindi il resoconto della chiacchierata: buona lettura!
QUAL E’ STATA LA MOLLA CHE VI HA FATTO DECIDERE DI RIUNIRVI?
“In realtà non ho mai detto che i Death SS si sarebbero definitivamente sciolti. Dopo aver festeggiato il trentennale della band ho voluto prendere un periodo di pausa per potermi dedicare a nuovi progetti. Intanto con estrema calma continuavo a vedermi e a comporre canzoni con gli altri ragazzi della band e quando mi sono accorto di avere tra le mani del nuovo materiale veramente molto valido, ho pensato che era arrivato il momento che i Death SS tornassero sulle scene”.
STEVE, CON LA RINASCITA DEI DEATH SS DOBBIAMO CONSIDERARE IN NAFTALINA LE ALTRE TUE BAND, QUALI I W.O.G.U.E. ED I SANCTA SANCTORUM AD ESEMPIO?
“Non so dirtelo di preciso. Certamente al momento tutti i miei sforzi sono concentrati esclusivamente sul ritorno dei Death SS, ma non escluderei a priori che un giorno si possa tornare a sentir parlare dei W.O.G.U.E. o dei Sancta Sanctorum”.
COME SONO STATI SCELTI I MEMBRI DELLA NUOVA LINE UP?
“La line-up è rimasta pressochè invariata dagli ultimi sette anni. Solo Bozo Wolff ha sostituito dietro le pelli il precedente batterista. Per quanto riguarda le chitarre, dopo la dipartita per problemi personali di Francis Thorn, avvenuta all’indomani dell’Italian Gods of Metal del 2008, abbiamo deciso di rimanere un quintetto con una sola chitarra, come già eravamo nel periodo di ‘Panic’ e ‘Humanomalies’”.
NON HAI MAI PENSATO DI RICHIAMARE IN FORMAZIONE MEMBRI STORICI QUALI OLEG SMIRNOFF O STEVE MINELLI, CHE HANNO FORTEMENTE CARATTERIZZATO I LAVORI SUI QUALI HANNO SUONATO?
“E perchè mai? Sono stati entrambi dei validissimi musicisti con i quali è stato molto bello lavorare, ma da anni hanno ormai scelto la loro strada che li ha portati in direzioni diverse rispetto a quelle che stanno ora percorrendo i Death SS. Inoltre gli attuali componenti della band credo proprio non abbiano tecnicamente nulla da invidiare ai loro predecessori, anzi!”.
SAPPIAMO CHE I BRANI DI “RESURRECTION” NON HANNO AVUTO UNA GENESI LINEARE, MA MOLTI DI ESSI SONO STATI COMPOSTI IN TEMPI E MODI DIFFERENTI E FANNO PARTE DI COLONNE SONORE DI FILM O SERIE TELEVISIVE: COME E’ NATA L’IDEA DI RIUNIRLI TUTTI IN UN UNICO ALBUM? QUAL E’ IL FILO ROSSO CHE LEGA TUTTI QUESTI BRANI TRA DI LORO?
“Anche se registrati nell’arco di quattro/cinque anni, i dodici brani che compongono ‘Resurrection’ hanno tra loro un grande comune denominatore: la passione per l’horror in tutte le sue forme, che è in sè l’essenza stessa della band! Infatti alcune canzoni sono state create per colonne sonore di horror-movie ed altre per continuare il concept esoterico-orrorifico già iniziato precedentemente con ‘Do What Thou Wilt’. Tutte sono poi state rappresentate iconograficamente nel booklet dal maestro Emanuele Taglietti, nello stile dei fumetti sexy-horror degli anni ’70”.
PUOI PARLARCI BREVEMENTE ANCHE DEI PROGETTI CINEMATOGRAFICI LEGATI ALLE VOSTRE CANZONI?
“Tutto è cominciato quando i Manetti Bros mi hanno chiesto delle canzoni dei Death SS da usare nella loro fiction ‘L’Ispettore Coliandro’. Da lì è nata una collaborazione che ha portato alla composizione di ‘Revived’, per la puntata ‘666’ della serie, dove appare anche la band, e poi di ‘Ogre’s Lullaby’ per il loro ultimo film, ‘Paura 3D’. Intanto siamo stati chiamati a musicare un film indipendente italiano, ‘Darkest Night’, e altri che sono ancora in lavorazione come ‘Precognition’ e ‘Devil’s Graal’. Un’altra song – ‘Santa Muerte’ – inizialmente non composta appositamente per tali scopi, é poi stata scelta quale sigla di una serie di cortometraggi thriller/polizieschi”.
ABBIAMO MOLTO APPREZZATO IL LAVORO DI FREDDY DELIRIO E DI ALDO LONOBILE. CONOSCEVAMO QUEST’ULTIMO SOPRATTUTTO PER IL LAVORO NEI SECRET SPHERE. E’ STATO DIFFICILE PER LUI ADATTARE IL PROPRIO STILE A QUELLO DEI DEATH SS?
“Aldo è un grande artista e un musicista molto versatile. Da fan della band non ha avuto alcun problema ad adattare il suo stile molto ‘tecnico’ a quello dei Death SS, regalando alle canzoni, con il suo tocco, delle inedite sfumature”.
CI PARE CHE “RESURRECTION” PESCHI UN PO’ A PIENE MANI DAL VOSTRO PASSATO: DAL DOOM DEI PRIMISSIMI LAVORI FINO AL DARK ELETTRONICO DEGLI ULTIMI, PASSANDO PER TUTTO CIO’ CHE VI STA IN MEZZO. E’ STATA UNA SCELTA BEN PRECISA IN FASE DI SCRITTURA?
“No, nulla di premeditato. E’ semplicemente il nostro stile! E’ difficile etichettare il sound dei Death SS. Noi preferiamo da sempre chiamarlo Horror Music.
“THE SONG OF ADORATION” E’ FORSE IL BRANO PIU’ PROGRESSIVO CHE ABBIATE MAI COMPOSTO: CI VUOI PARLARE DELLA SUA GENESI?
“‘Adoration’ parte da un poema di Aleister Crowley che io ho voluto riadattare e rielaborare quasi in versione cinematografica, come se si trattasse di una sceneggiatura di un film. La sua musicalità di conseguenza è varia ed imprevedibile e si dipana per quasi dieci minuti in un susseguirsi di atmosfere ora sognanti, ora maligne. Abbiamo usato i più disparati arrangiamenti in questo brano, come un sitar ed una vera orchestra, oltre a diverse coriste”.
CI E’ MOLTO PIACIUTO ANCHE “OGRE’S LULLABY”, CHE RECUPERA ISTANZE MOLTO OSSIANICHE E DOOMY. SEI D’ACCORDO?
“Certo! L’idea era di creare un brano molto malato che sottolineasse la pazzia dell’orco protagonista del film. Ho pensato a lui che cantava a suo modo una ninna-nanna alla bambina che aveva rapito e teneva segregata in una buia cantina, e questo è stato il risultato”.
A QUANTO PARE CON “BAD LUCK” TI SEI VOLUTO TOGLIERE QUALCHE SASSOLINO DALLA SCARPA NEI CONFRONTI DI CHI VI CONSIDERA DEI MENAGRAMI. COME MAI PER DARE FORMA A QUESTO SFOGO E’ STATO SCELTO UN HARD ROCK VICINO AD ALICE COOPER, IN REALTA’ UN PO’ DISTANTE DALLE SONORITA’ DELL’ALBUM?
“Semplicemente perchè essendo il brano una sorta di mio divertissement, il rock ‘n’ roll era secondo me la forma più adatta a rappresentarlo”.
DETTO FUORI DAI DENTI, NON E’ CHE CON QUESTA STORIA CHE I DEATH SS PORTINO SFORTUNA VOI CI AVETE ANCHE UN PO’ GIOCATO? IN FONDO POTEVA ESSERE IN QUALCHE MODO ‘UTILE’ A CARATTERIZZARE I VOSTRI PERSONAGGI…
“Mah! Che ti devo dire? Io ho sempre pensato che la sfiga non esiste. Esistono solo delle persone superstiziose ed ignoranti che si attirano da sole la malasorte appunto per via della loro stupidità”.
IL COVER ARTWORK DI “RESURRECTION” E’ STATO CURATO DAL MAESTRO EMANUELE TAGLIETTI: COME SIETE ENTRATI IN CONTATTO CON LUI?
“Sono un appassionato collezionista di fumetti vintage e frequentando il giro delle fiere per appassionati ho avuto modo di contattare il maestro. Gli ho spiegato il mio progetto e lui si è mostrato disponibile a realizzarlo. E’ stato per me un vero onore avere una copertina disegnata da lui!”.
STEVE, PORTI ANCORA AVANTI CON COSTRUTTO I TUOI STUDI SULL’OCCULTO? LA TUA VISIONE DELLA VITA E DELL’ARTE E’ ANCORA DI STAMPO CROWLEY-IANO?
“Sì, anche se ormai da anni ho spostato i miei interessi occulti/filosofici verso la dottrina denominata del Chaos Magic, un meta-sistema che mi permette di spaziare attraverso le più ardite e disparate tecniche e correnti di pensiero”.
AVETE GIA’ IN PROGRAMMA QUALCHE USCITA DAL VIVO O AVETE BISOGNO DI ANCORA UN PO’ DI TEMPO PER RODARE LA LINE UP?
“Inizieremo con una data di presentazione il 16 agosto in Sicilia. Poi spero che da questo autunno possa partire il nuovo tour.
Un saluto infernale a tutti voi!”.