DEATH SS – Intervista a Steve Sylvester

Pubblicato il 06/04/2001 da

I Death SS continuano ad essere,ad oltre ventanni dalla nascita del nucleo originale,una vera e propria leggenda vivente.La band continua a cambiare pelle ad ogni nuova uscita,mettendosi sempre in gioco ed in costante competizione con la stesso status di band ‘maledetta’ e ‘culto’ che negli anni gli è stato attribuito. Non è un caso che band fondamentali nella scena estrema come Darkthrone,Bathory e Celtic Frost nominassero i Death SS come loro influenza già a metà anni 80, quando circolavano solo tape e 7″ della prima storica formazione,raccolti in un secondo momento nello storico “The Story 1977-84”;e non è un caso neanche che tutt’oggi,gente come Dani dei Cradle Of Filth ammetta di essersi ispirato nell’ultimo “Midian” ad un disco indescrivibilmente ‘avanti’ come “Panic”,o che un artista come Alejandro Jodorowskji si presti volentieri a collaborare con una band certamente non di mainstream come quella di Steve Sylvester.Ormai lontani dal voler essere metal a tutti i costi, i Death SS sono una band adulta,per un pubblico non più adolescenziale,che sa coniugare sia momenti di pura follia cyber-glam ad altri molto più profondi ed intimisti,così come è stato negli ultimi stupendi lavori della band.Siamo solo ad un anno dalla pubblicazione di “Panic”,eppure tanti progetti sono già stati concretizzati e tanti altri sono in cantiere in casa Death SS,;progetti che il signor Sylvester in persona ci spiegherà uno per uno, a partire dall’ ultima uscita “Let The Sabbath Begin” che trovate recensita nell’apposita sezione recensioni fino a tante altre interessanti novità…

Iniziamo subito a parlare del nuovo album Steve:tra i tanti esperimenti presenti su “Let The Sabbath Begin”, c’è una cover dei D:A:D, band decisamente distante dal background musicale dei Death SS…per quale motivo avete scelto di riproporre questo brano?

Beh vedi è semplice,noi abbiamo sempre dato molta importanza alla cover,in passato abbiamo suonato brani di High Tide,Black Widow,Limbo fino a band semi-sconosciute o fuori dal nostro seminato come è stato per la cover di “At The Nighttime” di Adamo;una cosa è certa,non ci sentirai mai suonare un brano dei Black Sabbath, perchè pur essendone tutti noi dei grandi fans, non avrebbe senso riprorre qualcosa che fanno ‘di norma’ tutti.La cover di “Rim Of Hell” dei D:A:D è venuta fuori così per caso, e si sposava benissimo con l’atmosfera da meeting satanico, o se preferisci da ‘party sabbatico’ che volevamo creare su questa appendice di “Panic”;inoltre un’altra versione di questo stesso brano comparirà sul singolo di “Transylvania”, dove le sue tematiche saranno ancor più giustificate!

Come mai la decisione di far uscire quasi contemporaneamente due uscite discografiche(mi riferisco al Mazi-single “Let The Sabbath Begin” ed al singolo “Transylvania”)

Perchè vedi,”Transylvania” è da considerare come un qualcosa a parte nella produzione dei Death SS,è stato un regalo fatto alla catena di locali Transylvania che ci avevano chiesto di comporre loro un inno,da usare anche come jingle per gli spot televisivi ; poi abbiamo pensato che essendo noi la horror band italiana per eccellenza, e loro il locale horror made in italy per antonomasia, non potevamo non collaborare insieme in qualche modo!Tra l’altro da pochi giorni è stato girato un video di questo singolo,nel locale Transylvania di Bologna,dove sono accorsi fans da tutta Italia che si sono prestati come comparse del video,e dimenticavo di dirvi che sul sito ufficiale www.deathss.com ci sono le date delle anteprime del video nei locali Transylvania di tutta Italia, occasione anche per un meet n’greet con tutta la band al completo!

Ecco parlando sempre dei meet n’greet che spesso organizzate nei locali Transylvania di tutt’Italia, mi vengono anche in mente le chat sul vostro sito che spesso ospitano membri dei Death SS;quanto è importante secondo te il rapporto con i fans?

Beh,credo sia davvero molto importante;abbiamo sempre cercato con il tempo di avere un contatto limpido con il pubblico, e se possibile incontrarci quando possibile con i ragazzi sia dopo gli show che nei vari meet n’greet, proprio perchè riteniamo importantissimo avere anche dei contatti umani con le persone che da anni ci sostengono e vengono ad i nostri concerti,e saper apprezzare i consigli,i complimenti e perchè no, le critiche.Poi,seguo, senza però mai espormi anche il Death SS NetClub, fondato da una nostra fan e dove tanti ragazzi,alcuni dei quali conosciamo anche da anni,chattano ed utilizzano il sito per conoscersi e discutere su argomenti che non sono solo ed esclusivamente legati alla band, ma anche alle tematiche che ci hanno sempre caratterizzato,come ad esempio il cinema horror e l’occultismo (ecco l’indirizzo del netclub deathssclub.cjb.netnda).Non posso che essere contento che così tanta gente manifesti interesse ed affetto per i Death SS.

Parliamo ora di un altro esperimemto curioso presente su “Let the ..”,e su quale avrai sicuramente molto da raccontarci:sto parlando di “Hymn Of The Satanic Empire”,brano firmato da un certo Anton LaVey….

Ci tengo molto a parlare di quel brano, perchè è il continuo di una tradizione volta alla sperimentazione che noi come Death SS abbiamo sempre mostrato di apprezzare e tenere in considerazione in svariate uscite discografiche;in questo caso si trattava di tributare anche un omaggio alla personalità di un grande uomo come LaVey,riprendendo questo brano da uno dei suoi due Lp che pubblicò negli anni ’60 e lavorandoci sopra per renderlo in qualche maniera attuale e Death SS.Del resto,come ben saprai,non siamo neanche nuovi ad un tributo al fondatore della Church Of Satan, essendo la sua voce presente sull’intro di Panic,insieme a quella di altri tre grandi come Crowley,Burroghs e Jodorowskji.

Da poco collabori con Mondoculto , come è iniziata la tua collaborazione e da dove è nata la passione per il cult-film !?

Anche questa è una mia vecchia passione,a dire il vero neanche mai tanto nascosta.Infatti le prime incarnazioni dei Death SS già si ispiravano ai vecchi film horror della Hammer o comunque all’iconografia propria di un certo cinema ‘culto’ che erroneamente viene considerato di seconda scelta;su Mondoculto ho la possibilità di trattare dei temi a me cari o che mi interessano in prima persona, come è stato per la scheda tecnica su tutti i film da cui erano tratti gli spezzoni che hanno composto il filmato proiettato durante il Panic Tour per tutta la durata del concerto,oppure ad esempio l’articolo sui vari documentari sulle sette sataniche.

Tempo fa vi abbiamo visto anche come ospiti d’eccezione nel programma televisivo “Help!”,dove tu tra l’altro hai rilasciato un’intervista a lume di candela dove hai lasciato tutti a bocca aperta con il tuo solito magnetismo!Raccontaci come avete vissuto questa esperienza…

Nel migliore dei modi!Era già la terza volta che andavamo in un programma di Red Ronnie, e devo dire che anche se molta gente lo considera una testa di cazzo,devo trovarmi in pieno disaccordo, affermando che almeno io mi sono sempre trovato estremamente bene come ospite nei suoi programmi; è una persona acuta e decisa ma al tempo stesso tempo molto disponibile e gentile,e che senza dubbio sa fare benissimo il suo mestiere.Per quanto riguarda l’esibizione in sè,abbiamo suonato due brani di Panic (“Let The Sabbath Begin” e “Hi-Tech Jesus”,quest’ultima ribattezzata dal mitico Red “Cyber Jesus”!!!!nda), e in studio abbiamo ricevuto degli ottimi consensi,cosa che non può non fare piacere!

E delle tue tante collaborazioni ultimamente?In passato non ti si era visto mai come in questi ultimi mesi prendere parte come ospite a così tanti progetti,ed alludo a Sine Macula, Tenebre, Northwinds….

Per i Sine Macula si tratta di uno scambio di favori con il mio amico Andrea DeVenezia;sono anche loro una band validissima che è entrata a far parte della Lucifer Rising,label di cui sono direttore artistico.Le altre band a cui ho collaborato invece mi ci sono dedicato così per passione nei ritagli di tempi libero e ne sono comunque soddisfatto.Poi tra l’altro gli svedesi Tenebre avevano preso parte anche al tributo ai Death SS uscito per Black Widow lo scorso anno intitolato “Beyond The Realms Of Death SS”.

Avete da poco girato il video di “Transylvania” con Swan,noto regista di videoclip che aveva già diretto Vasco Rossi ed altre presenze di spicco nella musica leggera italiana,ma se non sbaglio c’era in programma un video diretto dal Maestro Alejandro Jodorowskji….

Si,in effetti ricordi benissimo;avremmo dovuto collaborare con lui per la sceneggiatura e la direzione del video di “Hi-Tech Jesus”, ma poi a causa dei lunghi tempi di lavoro del Maestro(basti pensare al tutto sommato esiguo numero di film che ha girato in vita sua),abbiamo deciso di rimandare ad una futura collaborazione,la cui occasione non mancherà sicuramente.Nutro grande stima per l’opera di Jodorowskji,e sarà senza dubbio un enorme soddisfazione collaborare di nuovo con lui;dico ‘di nuovo’ perchè come ben sai, l’intro e l’outro di “Panic” erano opera sua,ed avere avuto su un nostro album come ospite un artista del genere è stato decisamente gratificante.

Ultimamente nelle ultime uscite discografiche avete iniziato ad inserire remix dei vostri brani;da dove nasce questa necessità di dare una seconda pelle ad un brano già perfetto nella sua versione originale, come poteva essere ad esempio “Scarlet Woman”, “Lady Of Babylon” o “Hi-Tech Jesus”?

E’ una finalità semplicemente artistica e volta al nostro spirito di sperimentazione;ci piace provare a dare una seconda pelle come dici tu ai brani, proprio perchè magari accentuando una sfumatura che sulla versione originale poteva essere appena accennata, si possono stravolgere completamente dei pezzi ed ottenere dei brani completamente differenti,ed al tempo stesso interessanti, come ad esempio è stato per la versione di “Let The Sabbath Begin” presente sul nuovo doppio-album.

Per quanto riguarda invece la seconda parte del tour di Panic? Se non sbaglio era stata annunciata per questa primavera, ma a quanto pare ci sono stati dei problemi….

Dopo il Panic tour dello scorso anno, abbiamo sciolto,per dei problemi che preferisco non specificare, il contratto che ci legava alla Live per il booking dei concerti,e quindi ci siamo ritrovati a dover organizzare per nostro conto dei concerti.Al momento non c’è ancora nulla di preciso,ma rimanendo in contatto con il nostro sito ufficiale www.deathss.com potrete trovare aggiornamenti e quant’altro.

Parliamo infine della line up attuale dei Death SS: ha dato delle ottime prove dal vivo, ed anche a livello di affiatamento mi sembra che non ci siano problemi….Che sia la formazione definitiva dei Death SS?

Si è vero siamo riusciti a costituire un bell’organico,e anche se so di averlo detto altre volte, credo davvero di aver trovato una formazione che duri…. Sono tanti anni che ormai i Death SS sono in giro, e sono passate troppe persone in questa band,ed io mi auguro che finalmente ora si riesca a mantenere una formazione stabile.

Ti Ringrazio Steve per la tua disponibilità,sei stato gentilissimo come sempre….

Sono io che ringrazio te!Un saluto a tutti i lettori di Metalitalia.com , e a presto!

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