Quella che segue non è una vera e propria intervista al leader della più grande horror metal band di tutti i tempi, ma più semplicemente una breve chiacchierata incentrata sull’ultima release discografica della band toscana, vale a dire l’ottimo home-video “Let The Panic Begin”, splendida raccolta di brani live registrati durante l’ultimo fortunatissimo tour della band di supporto al masterpiece “Panic”. Steve Sylvester, come al solito, si è sottoposto alle mie domande senza alcuna esitazione, confermando per l’ennesima volta un temperamento ed un’attitudine sincera che molte altre stelle della musica dovrebbero invidiargli…
“Let The Panic Begin” è il documentario a chiusura di un determinato periodo storico della band, per la precisione quello inerente al progetto “Panic”… L’home video raccoglie infatti tutti i momenti salienti che hanno determinato gli ultimi due anni di attività dei Death SS, dalle sessioni di registrazione con Neil Kernon in Texas, ai video clips promozionali dei singoli estratti dall’album, agli spezzoni dei concerti del ‘Panic-Tour’, all’esibizione al Gods Of Metal, al Wacken Open Air, etc…
COME È NATA L’IDEA DI FAR SEGUIRE UN NUOVO DOCUMENTO DAL VIVO, DOPO IL GIÀ OTTIMO “NIGHT OF LIVING DEATH SS” DI QUALCHE TEMPO FA?
“Night Of The Living Death SS” uscì compreso nell’omonimo cofanetto a tiratura limitata del 1998… Da allora molte cose sono cambiate in casa Death SS e “Let The Panic Begin” ne è la testimonianza! In generale noi amiamo suggellare ogni nostro particolare ed irripetibile momento di vita artistica con una sorta di ‘video-epitaffio’ da dedicare ai fans che ci hanno seguito e sostenuto, per poi concentrarci su qualcos’altro di nuovo ed eccitante! Se ci pensi bene era successa la stessa cosa anche con altri home-video precedenti.. In più questa volta abbiamo potuto usufruire di tutti i vantaggi di una registrazione interamente in digitale e del supporto in DVD che ha contribuito notevolmente a migliorare la resa qualitativa del tutto…
COME CREDI SIA CAMBIATO L’APPROCCIO LIVE DEI DEATH SS, IN QUESTI ULTIMI ANNI? RISPETTO AL GRAND GUIGNOL CHE AMAVATE ALLESTIRE FINO AI TEMPI DI “DO WHAT THOU WILT”, SIETE DIVENTATI MOLTO PIÙ ‘ESSENZIALI’ NELLE SCENOGRAFIE NELL’ULTIMO TOUR DI SUPPORTO A “PANIC”, SPLENDIDAMENTE CORONATO DALL’USCITA DI “LET THE SABBATH BEGIN” E “LET THE PANIC BEGIN”; CONTINUERETE COSÌ ANCHE PER I PROSSIMI TOUR, OPPURE CI SARÀ UN RITORNO DI TESCHI, SEPOLCRI E CROCI SUL VOSTRO PALCOSCENICO?
“No! Non credo che ci sarà un ritorno a soluzioni già ampiamente usate e sfruttate in passato… L’approccio live muterà nel tempo così come la nostra musica, evolvendosi ed arricchendosi sempre di più… Di sicuro studieremo nuove soluzioni scenografiche per il prossimo tour, in modo di creare la perfetta coesione tra musica e spettacolo che ci ha sempre contraddistinto e che è diventato un nostro trademark… Non posso farti ancora dettagliate anticipazioni in merito, anche perché stiamo ancora studiando e progettando il tutto con i nostri tecnici , ma stai sicuro che anche questa volta cercheremo di non deludere le aspettative di chi ci segue… !”
RACCONTACI DELL’ESPERIENZA DEL WACKEN… HO LETTO IL TUO RESOCONTO SUL SITO UFFICIALE, E VORREI CHIEDERTI DI REGALARE QUALCHE PICCOLO ANEDDOTO ESCLUSIVO AI LETTORI DI METALITALIA.COM!
“Be, posso aggiungere ben poco al resoconto che hai già letto (sul sito ufficiale della band, www.deathss.com , Nda)… Posso solo ribadire che l’accoglienza è stata ottima e che lo staff che ha organizzato il tutto era veramente preciso e funzionale, cosa che non sempre mi è capitato di riscontrare in Italia… Inoltre, malgrado avessimo suonato più o meno contemporaneamente ai Motorhead, storicamente la band più gettonata in questo genere di manifestazioni, il pubblico presente alla nostra esibizione è stato quello più numeroso dell’intera giornata del party stage, tanto che lo stesso Lemmy ha fatto chiedere allo stage manager chi stesse suonando in quel momento…”
SO CHE IL NUOVO ALBUM NON DOVREBBE TARDARE ANCORA MOLTO… A QUESTO PUNTO QUALCHE PICCOLA ANTICIPAZIONE È D’OBBLIGO! SO TRA L’ALTRO CHE IL CONCEPT TRATTATO SARÀ QUALCOSA DI NUOVO ED INSOLITO PER I DEATH SS…
“Si tratterà di una sorta di concept sulla ‘diversità’, intesa come la cosa che rende alcune persone diverse dai canoni prestabiliti di etica ed estetica…. Prendendo spunto dei carnivals itineranti di inizio secolo, i cosiddetti ‘Freakshow’ descritti anche nel capolavoro di Tod Browning del 1931 (“Freaks”), ricettacolo di anormalità fisiche (e mentali) da esibire alla pubblica morbosità, si snoderanno tredici tra le più violente e ‘crude’ songs mai scritte dai DEATH SS, creando un vortice senza fine di violenza, horror e malvagità che non potranno lasciare indifferenti tutti coloro che avranno la ventura di entrare in questo ‘circo degli orrori’… Non posso anticiparti altro per ora, se non che anche l’artwork ( realizzato appositamente da un noto disegnatore americano) sarà curatissimo e non mancherà di stupire… A presto quindi, e….welcome to the (horror) show!!!”