L’arrivo di un nuovo album dei Deftones è di per sé un evento, ed al tempo stesso è sempre un piacere parlare con qualunque membro della band meglio invecchiata della scena nu-metal. per cui abbiamo colto al volo l’occasione d’intervistare con il batterista Abe, raggiunto ai nostri microfoni all’inizio dell’anno. Purtroppo qualche interferenza telefonica tra Milano e Los Angeles ha ridotto il tempo effettivo a nostra disposizione, ma abbiamo comunque avuto modo di fare il punto su “Gore” e non solo: in attesa di poterli rivedere dal vivo tra qualche mese, a voi il resoconto della chiacchierata con uno dei tre membri storici della formazione californiana, nonché ideale punto di equilibrio tra gli impeti opposti di Chino e Steph…
L’USCITA DI “GORE” ERA INIZIALMENTE PREVISTA PER L’AUTUNNO DEL 2015, ED E’ STATA POI POSTICIPATA PER RITARDI NEL MIXING…COS’E’ SUCCESSO ESATTAMENTE?
“Abbiamo finito di registrare il disco e subito dopo siamo partiti in tour, quindi non abbiamo avuto modo di assistere alla fase di mixaggio. Una volta terminato, lo abbiamo ascoltato ma non eravamo del tutto soddisfatti di come suonava, quindi abbiamo provato qualcosa di diverso. Alla fine però non eravamo convinti nemmeno di questa nuova direzione, quindi siamo tornati a lavorare con il nostro primo producer (Matt Hyde, NdR), e lo abbiamo terminato. Sarebbe stato probabilmente più rapido se fossimo stati lì da subito, ma va bene così”.
IN GENERE PRIMA DELL’USCITA DI UN DISCO SI SENTONO SEMPRE LE SOLITE DICHIARAZIONI DEL TIPO ‘SARA’ IL NOSTRO ALBUM PIU’ PESANTE E MELODICO’ O COSE DEL GENERE. STAVOLTA INVECE CHINO HA DESCRITTO “GORE” COME ‘UNO DEI MIGLIORI ALBUM DI SEMPRE: NON IL MIGLIORE, MA UNO DEI MIGLIORI’, IN UNA GENIALE PRESA PER I FONDELLI DI KAYNE WEST.
“Sì, era un modo scherzoso per prendere in giro Kayne, anche se immagino lui non ci conosca. Detto questo, siamo sinceramente orgogliosi di com’è uscito “Gore”, davvero”.
COSA CI PUOI INVECE DIRE RISPETTO ALLA PARTECIPAZIONE DI JERRY CANTRELL DEGLI ALICE IN CHAINS?
“Siamo tutti cresciuti ascoltando gli Alice in Chains, e siamo da sempre loro grandi fan. Negli anni abbiamo avuto modo di conoscerli e siamo diventati amici, avendo condiviso anche il palco in qualche occasione, con loro come con molte altre grandissime band. Durante le registrazioni dunque ci siamo trovati con questa canzone, che aveva una specie di buco nel mezzo, e quindi avevamo davanti una bella lista di potenziali chitarristi a cui avremmo potuto chiedere una mano a ‘chiudere il buco’ con un bell’assolo, finché non ci siamo guardati e ci siamo detti ‘Perchè non chiedere a Jerry?’. Così abbiamo fatto, e non solo è stato gentilissimo, ma ha anche donato al pezzo la sua impronta, grazie al suo modo di suonare riconoscibile da subito, come accade solo per i più grandi. Siamo veramente felici di averlo avuto ospite sul disco, è stata veramente la realizzazione di un sogno”.
L’ULTIMA VOSTRA VENUTA IN ITALIA ERA STATA NEL 2013 IN OCCASIONE DI ALCUNI FESTIVAL, MENTRE A GIUGNO TORNERETE PER UNO SHOW DA HEADLINER…COSA CI POSSIAMO ASPETTARE?
“I festival sono divertenti per tanti motivi, ma alla fine la nostra dimensione ideale resta quella dei piccoli club, quindi non vediamo l’ora di tornare dalle vostre parti. Abbiamo anche un disco nuovo da promuovere che non vediamo l’ora di farvi sentire, e anche il fatto di avere parecchio materiale da cui attingere, e il tempo per poterlo suonare, ci rende ancora più motivati. Credo sarà una bella serata, quindi vi aspettiamo tutti!”.
LO SCORSO NOVEMBRE ERAVATE ANCHE VOI A PARIGI, NEL MOMENTO IN CUI SONO SUCCESSI I TRISTEMENTE NOTI ATTACCHI TERRORISTICI AL BATACLAN: AVETE GIA’ IN PROGRAMMA DI TORNARE A BREVE IN FRANCIA?
“Eravamo lì e sono certo ci torneremo quest’estate: quanto accaduto è veramente terribile, ma abbiamo così tanti bei ricordi di quei luoghi che decisamente sopravanzano la paura che abbiamo provato in quel momento, se pure indirettamente”.
SO CHE SIETE TUTTI FAN / COLLEZIONISTI DI VINILI, AL PUNTO CHE, OLTRE AD UN LP IN EDIZIONE LIMITATA DI “GORE”, STATE LAVORANDO ANCHE AD UN LIVE ALBUM CON 4-5 PEZZI LIVE TRATTI DA TUTTA LA VOSTRA DISCOGRAFIA…A CHE PUNTO E’ QUESTO PROGETTO?
“All’inizio l’idea era quella di far uscire un LP live tratto dal tour del relativo album, e siamo riusciti a realizzare la prima uscita con gli show tratti da ‘Adrenaline’. Quando abbiamo poi iniziato a cercare materiale per il secondo disco, relativo al tour di ‘Around The Fur’, non siamo però riusciti a trovare materiale sufficientemente di qualità, nonostante la quantità di show che abbiamo fatto all’epoca e l’impatto avuto da quel disco. A questo punto abbiamo pensato di realizzare un disco più ‘concentrato’, prendendo solo alcuni pezzi da ogni periodo, ma la ricerca non è comunque banale, per cui diciamo che per il momento il progetto è in pausa”.
AVETE ORMAI FIGLI IN ETA’ PRE-ADOLESCENZIALE..SI STANNO GIA’ AVVIANDO A SEGUIRE LE ORME DEI LORO ILLUSTRI GENITORI?
“Sicuramente sono cresciuti in mezzo alla band e circondati dalla musica, ma direi che per il momento hanno altre passioni. Mio figlio ad esempio ora come ora non fa che parlare di calcio: i suoi idoli sono Cristiano Ronaldo e Messi, più che qualche rockstar (risate, NdA). Vedremo quando cresceranno, ma qualunque sarà la sua decisione andrà bene perchè alla fine l’unica cosa importante per un padre è che i propri figli siano felici, il resto non conta”.
COME MAI STEPHEN, ANCHE NELLE FOTO PROMOZIONALI IN MEZZO ALLA NEVE, E’ SEMPRE IN PANTALONI CORTI?
“Hai ragione, ma d’altronde è il suo abbigliamento abituale, quindi onestamente non ci avevo nemmeno fatto caso. Effettivamente faceva abbastanza freddo quel giorno, ma credo di averlo visto con dei pantaloni lunghi soltanto 5-6 volte in vita mia, e considera che lo conosco ormai da quasi 30 anni’.