I Deftones erano prossimi alla pubblicazione del loro sesto album in studio, intitolato “Eros”, quando un fulmine a ciel sereno ha turbato gli equilibri di una formazione molto unita e coesa, che dai primi anni ’90 si è imposta sulla scena alternative metal come una delle migliori formazioni dell’epoca. Il bassista Chi Cheng è stato investito da un automobilista il 4 novembre 2008: da allora il gruppo ha interrotto i lavori sull’album per poi decidere di metterlo da parte, e comporre da zero l’ottimo “Diamond Eyes” grazie all’amico di sempre Sergio Vega. E’ lui che abbiamo intervistato prima della data italiana di Torino, in un clima di positività generale e rinascita…
‘DIAMOND EYES’ HA DEBUTTATO AL NUMERO 10 IN CLASSIFICA, IMIEI COMPLIMENTI INNANZITUTTO. SIETE SODDISFATTI DELLA RISPOSTA DEI VOSTRI FAN?
“Abbiamo ricevuto dei commenti molto positivi. E’ una bella sensazione avere l’entusiasmodei fan nei confronti di un lavoro in cui hai messo tanta passione edentusiasmo. Essere al numero 10 della Billboard Chart è una bella cosa, ma amio parere è secondario rispetto al sentirsi apprezzati dal nostro pubblico. Sindai primi concerti l’atmosfera durante i nuovi pezzi è stata davvero elettricae vibrante. Sono felice di vedere i Deftones sul palco, con un nuovo disco.Sono anche contento che i fan di vecchia data del gruppo siano riusciti adaccettarmi, a capire il rapporto di profonda amicizia e rispetto che mi legaalla band”.
PENSI SIA RILEVANTE VENDERE CD NELL’ERA DI INTERNET?
“Ne abbiamo parlato giusto qualche giorno fa, in un piccolo dibattito tra noi.Dove ci porterà il futuro dei media? Com’è meglio comportarsi e che stradebisognerebbe percorrere? Siamo arrivati alla conclusione che, in questo periododi transizione, l’ideale è offrire un po’ di tutto. Non penso sia ancora venutoil momento di smettere di produrre CD, molta gente ha ancora un normalissimolettore CD, non un iPod, e chi li ha entrambi usa entrambi. Oggi bisogna saperdiversificare l’offerta”.
A TAL PROPOSITO SO CHE AVETE FATTO UNA COVER DEI CARDIGANS,E LA OFFRITE COME BONUS TRACK DELL’EDIZIONE ITUNES… CHI E’ IL FAN DEICARDIGANS?
“Tutti nel gruppo amiamo quella canzone! Quello che mi piace è che i Deftonessono un gruppo molto democratico, e prima che di scegliere quale canzonecoverizzare ci siamo accertati l’un l’altro di aver attuato una scelta comune.Tutti noi quindi hanno fatto delle proposte, e ‘Do YouBelieve’ è stata quella che ha vinto. Per quanto mi riguarda amo i TheCardigans, ovviamente non tutte le canzoni, non sono un fanatico ma mipiacciono”.
PUOI SVELARCI QUALCHE ALTRA CANZONE PROPOSTA?
“Ci siamo sbizzarriti nel ri-arrangiare, canzoni che ci piacevano da ragazzini,canzoni che ci piacciono oggi, canzoni che ci piace ascoltare in tour. Abbiamoascolti molto eterogenei”.
I DEFTONES HANNO PASSATO MOMENTI MOLTO DIFFICILI IN SEGUITOALL’INCIDENTE DI CUI E’ STATO VITTIMA IL BASSISTA CHI. CHE TU SAPPIA HANNO MAICONSIDERATO LO SCIOGLIMENTO?
“Posso dire con certezza quasi assoluta, essendo sempre stato in contatto coiragazzi del gruppo, che non ci hanno mai pensato seriamente. C’è un legame d’amiciziamolto forte, che va oltre la sfera musicale. Chino ed Abe, per farti unesempio, si conoscono dall’età di 11 anni. Io li conosco dal primo Warped Tour,sono 18 anni. Stiamo vivendo questo momento particolare con estremanaturalezza, Chi è ancora il bassista dei Deftones, io sono un amico che li staaiutando, sono anche io il bassista e suono con loro, ho scritto parte deldisco con loro. Sono il primo a sperare che Chi si possa riprendere al 100%”.
HAI QUALCHE NOTIZIA SUL SUO STATO DI SALUTE?
“Nulla che non sia sul sito oneloveforchi.com.E’ la famiglia ad avere tutte le informazioni sul suo stato di salute, e noi,soprattutto quando siamo in tour, ci informiamo da lì come tutti gli altri”.
PERCHE’ I DEFTONES HANNO SCELTO DI NON PUBBLICARE L’ALBUM “EROS”,PRATICAMENTE ULTIMATO, E DI SCRIVERE DA CAPO QUESTO ‘DIAMOND EYES’?
“Ci sono diverse motivazioni, ma penso che quella principale sia legata all’incidentedi Chi. Nessuno vuole che ‘Eros’ sia correlato a quei tragici eventi. Tutti noisperiamo il meglio per lui, c’è la possibilità che il disco venga pubblicatoquando Chi tornerà a star meglio, e in questo modo venga apprezzatoesclusivamente dal lato musicale. D’altrocanto invece rimane il fatto che inquanto amici, ci siamo trovati da subito a nostro agio nel suonare insieme, eabbiamo avuto veramente molto piacere nel comporre nuova musica”.
QUAL’ERA IL CLIMA DURANTE LA COMPOSIZIONE DI ‘DIAMOND EYES’?
“E’ stato divertentissimo. Il produttore Nick Raskulinecz è davvero in gamba, ecome dicevo prima l’alchimia tra me e il resto del gruppo è stata da subito impressionante.Abbiamo scritto un paio di canzoni nei primi giorni, e tutto l’album in un paiodi settimane credo. Abbiamo passato bei momenti assieme, discutendo, facendo lunghejam, divertendoci. Nick ci ha dato ottimi consigli sulla struttura dellecanzoni, ma soprattutto ci ha indicato un metodo di lavoro eccellente eassolutamente produttivo, comprensivo di orari dettagliati. Sembrava quasi diessere in campeggio. Considerando le tragiche premesse, una volta alzata latesta e trovato il coraggio di andare avanti è stato un periodo bellissimo.Anche il discorso Chi veniva affrontato in positivo, si rideva e si scherzavacontinuamente portando alla memoria aneddoti divertenti e parlando spesso dilui”.
COME CONSIDERI, AD OGGI, LA TUA ESPERIENZA NEL GRUPPO?
“Ottima, non potrei desiderare di meglio. E’ molto facile lavorare, c’è moltaapertura mentale, c’è molta eccitazione per la novità e tanta propensione versole nuove idee. Tutti contribuiscono, tutti sono coinvolti. Anche se la band èaffermata ho avuto la possibilità di intervenire e scrivere per il gruppo, comese fossi nella band da sempre – e credetemi non è affatto scontato”.
PARLANDO DEI TESTI, C’E’ QUALCHE CANZONE CHE PREFERISCI?
“Abbiamo composto tutto talmente in fretta che non so darti una risposta. Sonouscito con Chino per tutto il periodo in cui ha scritto i testi, suonando neiQuicksand non è una novità quella parte del processo compositivo. Siccome èsuccesso tutto tanto in fretta mi piace guardare a ‘Diamond Eyes’ come ad un singoloalbum piuttosto che un insieme di canzoni”.
I DEFTONES, ALMENO QUI IN ITALIA, CONDIVIDONO MOLTI FAN COIKORN. COSA PENSI DEL LORO ULTIMO LAVORO IN STUDIO?
“Purtroppo non ho avuto l’occasione di ascoltarlo. Sono stato molto concentratosui Deftones, soprattutto nel periodo precedente all’inizio del tour.Ovviamente ho preso la cosa molto sul serio e mi sono focalizzato moltissimo adimparare tutti i loro pezzi. E’ sicuramente una circostanza, perché amo i Korn,ho comprato il disco ma non ho ancora avuto il tempo di ascoltarlo!”.
SARETE IN TOUR CON MASTODON E ALICE IN CHAINS PER IL ‘BLACKDIAMONDSKYE’TOUR. COS’HANNO IN COMUNE QUESTE FORMAZIONI E PERCHE’ UN TOUR DEL GENERE?
“Quello che adoro di questo tour è che non c’è un collegamento evidente, aparte il fatto che tutti usiamo chitarre distorte. Può interessare agli amantidel rock come agli amanti del metal. Il bello è che ci sono tre gruppi,completamente diversi tra loro, provenienti da luoghi diversi geograficamente.Adoro sia Mastodon che Alice In Chains, e so che non c’entrano nulla coiDeftones né tra loro. E’ proprio questa diversità il bello. Parliamo spesso deigruppi con cui vorremmo fare un tour. Abbiamo lo stesso management degli AliceIn Chains, quindi si è già vagliata più volte questa opportunità. I Mastodonsono una band pazzesca e originalissima, in cima alle nostre preferenze.Semplicemente quando ha cominciato a prender forma un’opportunità del generesiamo rimasti quasi tutti eccitati. Non so se c’è la possibilità di espandereil tour in Europa, non conosco i piani futuri di Mastodon e Alice In Chains, almomento so solo dirvi che si sta estendendo sempre di più. In ogni casotorneremo presto nel vostro paese”.