DEICIDE – Unscarred!

Pubblicato il 18/03/2004 da

Evitando di perdersi in giri di parole, l’ultima parte della carriera dei Deicide è stata disastrosa. Due album tra i più brutti ed inconcludenti che la storia del death metal ricordi e le non poche nuvole nere addensatesi sulla band avevano addirittura fatto pensare che il combo di Glen Benton avesse firmato il proprio umiliante testamento artistico con l’imbarazzante “In Torment In Hell”. A smentire le malelingue e a dimostrare la propria luciferina longevità, i Deicide sono tornati con “Scars Of The Crucifix”, un album, il primo patrocinato dalla Earache, che pur non bissando i fasti di “Deicide” o “Legion”, lascia intravedere spiragli di luce incoraggianti. Ne abbiamo parlato con Brian Hoffman, talentuoso e poco loquace chitarrista alla corte di Mr. Benton.

ALLORA BRIAN, COMINCIAMO PARLANDO DEL CAMBIO DI ETICHETTA CHE VI HA VISTI PASSARE DALLA ROADRUNNER ALLA EARACHE; COSA E’ SUCCESSO DI PRECISO?
“Il nostro contratto con la Roadrunner si era estinto e volevamo cambiare. La Earache si è subito dimostrata interessata a noi e quindi abbiamo deciso di affidarci a loro. Abbiamo potuto produrre un video e fare molte interviste; fino ad ora non ci possiamo proprio lamentare.”

C’E’ ANCHE UN DVD CHE SARA’ ALLEGATO ALL’ALBUM; COME VI E’ VENUTA L’IDEA DI DARE ALLE STAMPE QUESTO VIDEO?
“E’ stata un’idea dell’etichetta e a noi è piaciuto subito. Penso che dia ai fans la possibilità di conoscere i Deicide come persone. Ci sarà anche qualche spezzone live, ma in realtà non so dirti bene che cosa conterrà di preciso il DVD, perchè non l’ho ancora visto!”

COSA TI VIENE IN MENTE PENSANDO AL VOSTRO NUOVO ALBUM? CHE TIPO DI SENSAZIONI COLLEGHI A “SCARS OF THE CRUCIFIX”?
“Penso che questo sia l’album perfetto per i Deicide. Non avremmo potuto trovare un momento migliore per pubblicarlo. Avevamo bisogno di suonare un disco del genere per poter essere finalmente soddisfatti del nostro lavoro. E’ un album che mette in luce i veri Deicide e lo fa molto meglio di “Insineratehymn” e “In Torment In Hell”. ”

PENSO CHE SI TRATTI DI UN DISCO LEGGERMENTE PIU’ MELODICO DEI DUE CHE HAI CITATO…
“Siamo migliorati come esecutori e compositori ed abbiamo imparato ad unire le nostre influenze in un solo stile. Questo ci ha portato a comporre brani più complessi e melodici, soprattutto per quanto riguarda i solos…”

MI PARE DI CAPIRE CHE I DUE DISCHI CHE HANNO PRECEDUTO “SCARS OF THE CRUCIFIX” NON TI CONVINCONO MOLTO…
“Credo che non fossero gli album giusti per i Deicide e che ci siamo meritati buona parte delle critiche che abbiamo attirato. Alcuni pezzi erano buoni, ma altri erano inconcludenti ed affrettati e certamente non avrebbero dovuto finire su un disco. Avremmo dovuto avere un po’ di tempo in più per comporre ed arrangiare i brani, ma la Roadrunner continuava a farci pressioni e quindi abbiamo dovuto affrettare le operazioni. Loro volevano solo un album da mettere sul mercato senza promuoverlo, perchè erano troppo impegnati a seguire i gruppi più grossi e importante. Noi dal canto nostro volevamo mollarli perchè ci rendevamo conto di non interessargli più.”

PENSI CHE I DEICIDE SIANO ANCORA UN GRUPPO UNDERGROUND?
“Certo! Non credo che siamo un gruppo popolare. Non passiamo in radio e non ci sono chiacchiere su di noi al di fuori dell’underground. Penso sia un bene comunque. Non siamo fatti per il grande mercato…”

…ANCHE SE PARE CHE “LEGION” SIA IL DISCO DEATH METAL PIU’ VENDUTO DI SEMPRE…
“Sì, è così. Ed è difficile crederci, anche se capisco che la gente abbia premiato la qualità di quel disco. E’ un album assolutamente straordinario e, proprio come “Scars Of The Crucifix”, era il disco giusto al momento giusto per noi. Volevamo un disco tecnico e complesso; e’ stato un periodo piuttosto impegnativo per noi chitarristi!”

COSA MI PUOI DIRE DEL PROCESSO COMPOSITIVO E PRODUTTIVO CHE HA PORTATO ALLA VERSIONE DEFINITIVA DI “SCARS OF THE CRUCIFIX”?
“Abbiamo riscritto ogni brano dell’album otto o dieci volte, per essere sicuri di aver sperimentato tutto quello che volevamo ed aver raggiunto il risultato migliore possibile. Avremmo potuto scrivere un album intero con i brani scartati!”

AVETE ANCHE LAVORATO CON UN PRODUTTORE IMPORTANTE COME NEIL KERNON; COM’E’ STATA L’ESPERIENZA?
“Neil è una gran persona! E’ stato molto comprensivo ed estremamente sensibile alle nostre richieste. Gli abbiamo spiegato che tipo di sound volevamo ottenere e lui è riuscito a tirarlo fuori dagli strumenti. Abbiamo provato decine di amplificatori diversi per trovare il suono di chitarra perfetto e alla fine abbiamo utilizzato Mesa e Marshall.”

DEI TESTI COSA MI PUOI DIRE? COSA E’ CAMBIATO NEI DEICIDE DA QUESTO PUNTO DI VISTA?
“Come sempre i testi sono stati scritti da Glen ed in qualche modo rappresentano un suo lato intimo. (esauriente…nda).”

I DEICIDE HANNO SEMPRE RAPPRESENTATO L’ANTICRISTIANESIMO MILITANTE; SIETE MAI STATI ATTIVI DAL PUNTO DI VISTA ESOTERICO? AVETE MAI APPROFONDITO LE DISCIPLINE DEL SATANISMO?
“Glen è il maggior responsabile del concept dei Deicide. I Deicide si ribellano contro Cristo e i suoi discepoli. I Deicide sono nati per poter dire “Satan” in ogni brano. That’s what we’re all about.”

IMMAGINO CHE CON IL FONDAMENTALISMO CRISTIANO CHE IMPERVERSA NEGLI STATI UNITI NON SIA STATO FACILE PORTARE AVANTI UNA CAUSA SIMILE…
” In realtà la gente qui comincia ad accorgersi che non c’è nessun Dio e che la vita e le opere di Cristo sono solo mitologia. Credo che la tecnologia ci aiuti a renderci conto di che cosa è veramente importante e ci imponga di lasciar perdere le storielle sullo Spirito Santo. La gente comincia a capire che non c’è ragione di cercare qualcosa che non c’è ed è tempo di alzare il culo e cominciare a conquistarsi le cose anzichè chiederle con le preghiere.”

LA SPERANZA DI UNA VITA DOPO LA MORTE E’ UNA PREROGATIVA UMANA PIUTTOSTO RADICATA…
“Penso che sia più rassicurante credere che il mio futuro è nelle mie mani  anzichè essere convinti di  vivere, morire e vivere di nuovo; ho la possibilità di condurre una buona vita e morire da brava persona. Siamo fortunati ad essere su qusta terra e penso che bisognerebbe essere in grado di apprezzare questa fortuna e vivere la propria vita al massimo senza preoccuparsi di un Dio vendicativo che può sorprenderti mentre ti masturbi.”

DAL DVD ALLEGATO AL CD TRASPARE IL VOSTRO AMORE PER LE ARMI; COME VI PONETE NEI CONFRONTI DELLA POLEMICA SUL LASSISMO DEL GOVERNO AMERICANO RIGUARDO ALLE ARMI DA FUOCO?
“In America è possibile comprare armi se non si è un criminale. Siamo persone responsabili e abbiamo bisogno di protezione per noi stessi e per le nostre famiglie; le pistole possono assicurarcela e non vedo perchè non dobbiamo utilizzarle. Amo le armi e le colleziono; ne ho di tutti i tipi. Una persona responsabile deve poter avere un’arma per la propria protezione.”

HO VISTO ANCHE IL FILMATO DI STEVE CHE SPARA ALLA FOTO DI OSAMA BIN LADEN…
“Penso che i mussulmani ed il medio oriente non siano affare dell’America e che le guerre che stiamo conducendo in Afghanistan ed Iraq siano sbagliate. E’ questione di soldi e religione. La religione non è mai un bene, perchè permette alle persone di pensare di essere legittimate dal proprio credo. Io credo in ciò che vedo e penso che se più gente la pensasse così, si eviterebbero molti problemi. Sia gli islamici che gli Stati Uniti pensano di essere nel giusto ed ognuno vede Satana nell’avversario. Sono tutte stronzate”

VI HO VISTI DAL VIVO A MILANO E TROVO CHE ALMENO DAL PUNTO DI VISTA DELLE PRESTAZIONI LIVE I DEICIDE SIANO INOSSIDABILI…
“Ogni sera cerchiamo di dare il meglio. Anche se qualcuno di noi ha l’influenza o ha dei problemi personali, dobbiamo suonare al meglio. Questo è ciò che fa di noi un gruppo. Ci divertiamo sul palco.”

LA COPERTINA DI “SCARS OF THE CRUCIFIX” E’ MENO ESPLICITA E PIU’ “ARTISTICA” DI QUANTO CI SI ASPETTEREBBE DAI DEICIDE…
“L’artwork è stato realizzato da Paul Booth. Gli abbiamo parlato ad un nostro concerto e poi ci siamo incontrati a Brooklyn per proporgli di fare la copertina dell’album. Credo che sia grandiosa!”

TROVO CHE IL VOSTRO ESORDIO SIA IL MIGLIOR DISCO DEATH METAL DI SEMPRE. COSA TI RICORDI DI QUEL PERIODO?
“E’ un disco esplosivo. Ci ha permesso di registrare in uno studio vero e ci siamo divertiti molto in quel periodo. E’ fantastico. Ascolto spesso i vecchi dischi dei Deicide perchè contengono brani che sono parte di me. “Sacrificial Suicide” è il primo brano che abbia mai composto; avevo quindici anni.”

HAI QUALCHE ULTIMO COMMENTO?
“Ascoltate “Scars Of The Crucifix”. So che non ne sarete delusi!”

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