DELAIN – Guardare indietro per andare avanti

Pubblicato il 09/01/2024 da

Dopo l’apice creativo di “Apocalypse & Chill”, la parabola dei Delain sembrava destinata ad interrompersi bruscamente a seguito della diaspora che ha colpito la band nel 2021, con la fuoriuscita di tutti i membri ad eccezione del mastermind Martijn Westerholt.
L’ingresso della nuova cantante Diana Leah, insieme al ritorno all’ovile degli ex componenti Ronald Landa (chitarra) e Sander Zoer (batteria) ha permesso di ripartire con una vecchia-nuova formazione e il più che discreto “Dark Waters”, un lavoro non certo coraggioso come il suo predecessore ma che conferma i Delain come una delle realtà più valide della pur vasta scena symphonic metal.
In attesa di saggiare la nuova line-up dal vivo, il 30 gennaio alla Santeria Toscana di Milano, abbiamo raggiunto via Zoom il tastierista olandese per una chiacchierata a tutto tondo…

CON IL NUOVO ALBUM SIETE TORNATI ALLE ORIGINI: UNA SCELTA PER RASSICURARE I FAN DOPO I CAMBIAMENTI DI LINE-UP?
– Sì, nella composizione del disco ho scelto intenzionalmente di procedere in modo conservativo per rassicurare tutti del fatto che, nonostante i cambiamenti occorsi nella line-up a livello di songrwiting, non ci sarebbero stati grossi scossoni, anche perchè il nucleo compositivo è rimasto pressochè invariato, composto da me e il mio amico Guus Elkens, ovviamente con l’eccezione di Charlotte (ex cantante, ndr).
Per il futuro ci sarà modo di sperimentare di nuovo, come fatto in passato con “Apocalypse And Chill”, ma in questo momento ho pensato fosse giusto così.

E’ VERO CHE HAI TROVATO DIANA (LA NUOVA CANTANTE) SU YOUTUBE?
– Sì, guardando i video su YouTube si trovano molte cover dei nostri pezzi e quindi è stato naturale considerare questa strada, così come, avendo molte conoscenze nel settore, mi sono guardato in giro anche tramite passaparola.
La cosa divertente è che, quando ormai avevo ristretto la rosa a due-tre nomi, mi ha scritto su Instagram proprio Diana, pur non sapendo ancora che fosse nella mia lista, per offrirsi come cantante: a questo punto l’ho contattata e si è rivelata la scelta giusta sotto tutti i punti di vista, quindi eccoci qui! Peraltro lei vive a Torino, quindi quando suoneremo a Milano giocherà in qualche modo in casa (risate, ndr).

A QUANDO UN ALBUM CON L’ORCHESTRA?
– Sarebbe un vero sogno nel cassetto, anche se molte band prima di noi lo hanno già fatto (dai Within Temptation ai Metallica), ma come puoi immaginare è complesso da organizzare per questioni di costi e gestione; potrebbe essere per un’occasione speciale, come ad esempio un anniversario, ma è ancora presto per dirlo.

COME MUSICISTA, SEI PREOCCUPATO DEI PROGRESSI DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE GENERATIVA?
– A rischio di sembrare naif, sono un inguaribile ottimista e studioso di storia, quindi guardando al passato voglio pensare positivo e guardare a come ci può aiutare ad evolvere piuttosto che ai rischi, un po’ come successo con la fotografia o i treni.
Ad esempio nel mio piccolo, quando compongo, uso un plug-in che mi permette di simulare il cantato sui testi che scrivo per i pezzi strumentali, ma d’altro canto credo che la musica sia essenzialmente uno scambio di emozioni, quindi voglio sperare che questa scintilla emotiva non possa essere replicata da una macchina, per quanto intelligente. Fuori dall’aspetto prettamente musicale ci sono poi applicazioni utili, ad esempio nei video, come quello fatto di recente dai Within Temptation, ma per il resto non posso dire di avere grande esperienza in materia.

DOBBIAMO ASPETTARCI UN NUOVO EP A BREVE?
– Non l’ho ancora detto a nessuno, ma sì, la mia idea sarebbe quella di far uscire nuovo materiale entro la fine dell’anno con alcuni pezzi su cui stiamo lavorando. Il bello dello streaming indubbiamente è poter rilasciare canzoni in qualsiasi momento, ma visto che amiamo anche il formato fisico è probabile poi trovino posto in un EP, un formato molto old-fashioned ma che per fortuna il pubblico rock/metal continua ad apprezzare.

AVETE GIA’ PENSATO ALLA SCALETTA PER LO SHOW DI MILANO? E COME SCEGLIETE I  PEZZI, GUARDANDO LE STATISTICHE DI STREAMING?
– Sarà sicuramente un mix di pezzi vecchi e nuovi, e probabilmente faremo un sondaggio sui social per chiedere ai fan cosa vorrebbero sentire. A parte questo la scelta dei brani e dell’ordine di esecuzione dipende più dal flusso che lega le diverse canzoni per creare un’esperienza armonica e non una mera compilation di canzoni; al tempo stesso è importante anche alternare brani più energici ad altri atmosferici, così da ‘dosare’ anche le energie del pubblico.

MANCA POCO A NATALE (L’INTERVISTA SI È SVOLTA A FINE DICEMBRE, NDR), QUINDI TI DEVO CHIEDERE LA TUA CANZONE DI NATALE PREFERITA..
– Mmmmh, al momento ti direi un classico come “Jingle Bells”, ma in questo periodo dell’anno mi piace anche guardare “La Vita E’ Meravigliosa” di Frank Capra, che pure ha una colonna sonora stupenda.

CHI SONO I TUOI COMPOSITORI DI COLONNE SONORE PREFERITI?
– Beh, questa è facile: Hans Zimmer, Danny Elfman e John Williams sono i miei tre preferiti, hanno composto alcune delle più belle colonne sonore di autentici capolavori degli anni Ottanta/Novanta.

SU YOUTUBE HO VISTO UNA COVER DI DIANA DEGLI SLEEP TOKEN: TI PIACCIONO?
– Li ho conosciuti grazie a Diana e credo che quella canzone in particolare (“Take Me Back To Eden”, ndr) sia davvero bella anche per il mix di emozioni che la contraddistinguono, così come tra le nuove leve apprezzo molto gli Spiritbox.

COSA GIRA ORA NEL TUO STEREO?
– Per me la musica è lavoro, quindi al di fuori dello studio l’ascolto soprattutto in macchina: in questo periodo sto ascoltando molto i Two Steps From Hell, un gruppo che compone colonne sonore. A parte questo sento tanti podcast, ovviamente l’ultimo dei Within Temptation e un po’ di roba vecchia come Enya o gli Amorphis.

DA ‘GIOVANE’ CHE MUSICA ASCOLTAVI?
– Mi piacevano molto Dream Theater, Genesis, Police e Pink Floyd, ma anche Paradise Lost, Pantera, Dimmu Borgir e ovviamente i Nightwish appena uscirono.

L’OLANDA E’ DA ANNI LA PATRIA DEL SYMPHONIC METAL: COME MAI SECONDO TE?
– Me lo chiedono sempre e ancora oggi non so dare una risposta precisa… Credo che dopo il successo dei The Gathering, seguiti poi dai Within Temptation e dagli Epica, si sia sviluppato una corrente di quel genere, anche se non c’è un motivo ‘naturale’ come potrebbe essere il clima finlandese che ispira un certo tipo di musica.

TRE LA NUOVE LEVE CHI APPREZZI DI PIU’?
– Direi gli Ad Infinitum e i Beyond The Black, ma anche i Visions Of Atlantis che si sono riformati da poco.

COME VANNO LE COSE CON IL TUO PROGETTO PARALLELO EYE OF MELIAN?
– Sto scrivendo ora visto che il contesto invernale è particolarmente adatto a questo tipo di musica, ma non sono molto veloce nel comporre, quindi credo ci vorrà ancora un po’. A febbraio comunque sarò in Finlandia per qualche show.

QUANDO NON SEI IMPEGNATO CON LA MUSICA, COME PASSI IL TEMPO?
– Mi piace giocare a vecchi giochi di ruolo come Skyrim, così come sono appassionato di storia e di viaggi: per questo amo molto l’Italia, il posto più ricco di storia al mondo!

CHE TIPO DI STORIA TI PIACE?
– Apprezzo la storia militare, ma anche l’architettura così come la storia delle monarchie, così ricca di tradizioni inutili ma al tempo stesso affascinanti.

LA COSA PIU’ DIVERTENTE CHE TI/VI E’ SUCCESSA IN TOUR?
– (Ci pensa, ndr) non è successa a noi personalmente ma l’ho vista durante un tour cui partecipavo: praticamente c’era una regola non scritta per nel tour bus nessuno può farti nulla quando dormivi a patto di essere nella tua cuccetta; ebbene una volta un tour manager calvo si è addormentato ubriaco fuori dalla cuccetta, quindi mentre dormiva gli hanno disegnato una vagina sulla testa e il giorno dopo è andato in aeroporto senza essersi accorto di nulla, fintanto che non è andato in bagno sull’areo e ha visto cosa aveva in testa.

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