DELAIN – Let It Rain

Pubblicato il 20/04/2009 da

 

Nati come semplice progetto dell’ex-tastierista dei Within Temptation, i Delain sono nel frattempo balzati agli onori delle cronache come una delle più fulgide realtà della nuova scena gothic olandese, grazie anche e soprattutto alla carismatica figura della singer Charlotte, talento precoce messosi in mostra in occasione del precedente "Lucidity" e definitivamente affermatosi con questo "April Rain". E proprio con la graziosa cantante abbiamo avuto modo di fare quattro chiacchere a ridosso della loro esibizione in quel di Milano, trampolino di lancio nazionale per uno dei nomi più caldi in casa Roadrunner…

 

CIAO CHARLOTTE, BENVENUTA SU METALITALIA.COM! COME VI SENTITE ORA CHE “APRIL RAIN” E’ FINALMENTE NEI NEGOZI E VI SIETE IMBARCATI NEL NUOVO TOUR? E QUALI SONO I PRIMI RESPONSI VERSO IL NUOVO MATERIALE?
“Abbiamo messo davvero tutti noi stessi nelle registrazioni di ‘April Rain’ e siamo più che soddisfatti del risultato, quindi per quanto ci riguarda possiamo già considerarlo un successo. I primi responsi sono comunque ottimi, siamo entrati al numero 1 nelle Alternative Chart olandesi e abbiamo già fatto due show sold-out. In questi giorni infine siamo in tour con i Kamelot e per qualche show da headlidner, quindi finora direi che sta andando tutto alla grande”.

IL VOSTRO DEBUT ALBUM “LUCIDITY” VANTAVA UN SACCO DI OSPITI, MENTRE STAVOLTA – A PARTE MARCO HIETALA SU UN PAIO DI PEZZI – AVETE FATTO TUTTO DA SOLI: E’ CAMBIATO DI CONSEGUENZA ANCHE IL PROCESSO DI SONGRWITING E QUALI SONO LE DIFFERENZE RISPETTO AL PASSATO?
“Il songrwiting si è evoluto parallelamente alla struttura della band. Ai tempi di ‘Lucidity’ eravamo ancora il progetto di Martijn, che infatti scriveva la maggior parte del materiale. Ora che invece siamo diventati una vera e propria band, ci sono molti più input da diversi parti, e questo lo si può percepire chiaramente nelle diverse sfumature che compongono l’album. Naturalmente Martijn si occupa ancora di gran parte della processo di scrittura e pone l’approvazione finale, ma ognuno di noi ha avuto la possibilità di dire la sua sul contenuto di ‘April Rain'”.

IN PRINCIPIO FURONO THE GATHERING E WITHIN TEMPTATION, POI SONO SPUNTATE UNA MIRIADE DI ALTRE BAND CON UNA CANTANTE DIETRO AL MICROFONO (OLTRE A VOI PENSO AI VARI AFTER FOREVER, EPICA, AUTUMN, KINGFISHER SKY, ECC.) AL PUNTO CHE ORMAI POSSIAMO QUASI PARLARE DI UN “GIRL POWER” OLANDESE…MA QUAL E’ SECONDO TE IL MOTIVO PER CUI, PUR ESSENDO L’OLANDA UN PAESE PICCOLO, LA SCENA GOTHIC LOCALE E’ COSI’ AFFOLLATA?
“Decisamente è il caso di parlare di ‘Dutch Girl Power’ (risate, ndR)! Onestamente non saprei dire come mai l’Olanda sia così ricca di band che suonano il nostro genere, soprattutto considerato il fatto che questo genere di sonorità sembra trovare molti più riscontri all’estero che nel nostro paese”.

L’ARTWORK DI “APRIL RAIN”, PERALTRO MOLTO GRADEVOLE, ESALTA LA TUA FIGURA, PONENDO INVECE IL RESTO DELLA BAND IN SECONDO PIANO: E’ UN MODO DI ENFATIZZARE IL FATTO CHE ORA AVETE UNA CANTANTE DI RUOLO OPPURE, PIU’ PROSAICAMENTE, DI SFRUTTARE LA TUA IMMAGINE PER CATTURARE L’ATTENZIONE DEI POTENZIALI ACQUIRENTI? E, PIU’ IN GENERALE, QUANTO CONTA IL LOOK PER UNA BAND COME LA VOSTRA?
“Come dicevo prima ‘April Rain’ è sicuramente un album frutto del lavoro di gruppo, e volevamo che questo fosse chiaro fin dalla copertina, dove infatti è ritratta l’intera band, mentre l’acqua e le nuvole scure hanno a che fare con il titolo del disco. Il fatto poi che il resto della band sia sullo sfondo dipende più che altro da una scelta artistica che da una volontà di affermare il mio ruolo nella band. In quanto al look, credo che per una band come la nostra sia importante: è ovvio che alla fine ovviamente ciò che conta è solo la musica, ma è più facile per la gente ricorarsi di te se in qualche modo puoi vantare un tratto distintivo, un’immagine non necessariamente legata alla bellezza ma più semplicemente in grado di farti distinguere dalla massa”.

IL VIDEO DI “APRIL RAIN” E’ DAVVERO “BOOMBASTICO”, SEI D’ACCORDO? E COSA CI PUOI RACCONTARE DELLA SUA LAVORAZIONE?
“Sì, siamo davvero orgogliosi di com’è venuto il video. E’ stato girato in Serbia di fronte al classico schermo verde, cosa che non avevamo mai fatto in passato. E’ stato davvero impegnativo immaginare di essere su un enorme ponte mentre in realtà ci trovavamo in uno studio con solo un telo verde alle spalle e una folla di tecnici intorno, ma alla fine ci siamo divertiti moltissimo!”.

AVETE GIA’ PENSATO A QUALE POTREBBE ESSERE IL PROSSIMO SINGOLO? UNA BALLAD COME “COME CLOSER” O QUALCOSA DI PIU’ RITMATO COME AD ESEMPIO “INVIDIA” O “GO AWAY”?
“E’ ancora troppo presto per dirlo…staremo a vedere!”.

CONSIDERATO CHE IL TUO BACKROUND DERIVA DALLA MUSICA CLASSICA E DAL JAZZ, COME MAI HAI DECISO DI ENTRARE A FAR PARTE DI UNA BAND GOTHIC METAL? E TI CAPITA ANCORA DI CANTARE DEI PEZZI JAZZ?
“Ho smesso con questo genere dopo aver completato le lezioni di canto classico. In questa fase ero molto indirizzata su tonalità alte, che per qualche motivo sembrano attrarre le band gothic metal. Nella prima band metal in cui mi sono trovata a suonare sostitutivo infatti una cantante che cantava su tonalità altissime, ed è in quell’occasione che mi sono resa conto di come la musica mi piacesse, mentre il tono operistico delle linee vocali non era davvero nelle mie corde. Personalmente infatti preferisco esprimermi con uno stile più personale, in cui la tecnica rapppresenta un aspetto secondario rispetto al feeling. Comunque sì, mi capita ancora di cantare musica jazz, soprattutto sotto la doccia!”.

ANDARE IN GIRO TOUR PUO’ ESSERE FATICOSO, SOPRATTUTTO PER UNA RAGAZZA CHE DEVE DIVIDERE IL TOUR-BUS CON SOLI UOMINI…CONFERMI?
“La cosa non mi pesa affatto, anzi si può dire che nel giro di pochi giorni divento ‘una di loro’…il difficile poi diventa riprendere i panni femminili una volta tornata a casa!”.

SE TI FOSSE DATA LA FACOLTA’ DI SCEGLIERE UN QUALSIASI POSTO NEL MONDO DOVE SUONARE UN CONCERTO SPECIALE, QUALE SCEGLIERESTI?
“Il Colosseo a Roma, anche se probabilmente un concerto rovinerebbe tutto quello che rimane”.

SO CHE STUDI STORIA DELL’ARTE ALL’UNIVERSTA’: RIESCI A CONCILIARE STUDIO E MUSICA, E QUANTO LA PRIMA INFLUENZA LA SECONDA NEL TUO CASO?
“Studio ancora Storia dell’Arte, anche se ormai è diventata un’occupazione part-time. Per quanto riguarda le lyrics, posso dire di aver tratto qualche ispirazione per i testi di ‘Virtue and Vice’ e ‘Invidia’ dalla letteratura greca e dall’iconografia romana, ma in generale preferisco attingere dalla mia esperienza personale che da quello che mi capita di leggere nei libri”.

LE TRE COSE CHE AMI DI PIU’ DEL TUO PAESE?
“I parenti e gli amici, il fatto che girino tutti in bicicletta e le nostre frittelle”.

E LE TRE CHE TI PIACCIONO DI MENO?
“Il tempo, l’intolleranza di certa gente verso le altre culture e il fatto che tutti siano sempre impegnati”.

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