DEMONS & WIZARDS – Energia e libertà, nel segno dell’amicizia

Pubblicato il 21/02/2020 da

Torna sulle scene uno dei side-project più affascinanti della recente storia del metal: i Demons & Wizards, nati dall’amicizia fraterna tra il chitarrista degli Iced Earth Jon Schaffer e il cantante dei Blind Guardian Hansi Kürsch. A vent’anni dall’esordio di questo progetto, i due musicisti hanno deciso di tornare in studio per esplorare sonorità diverse, più vicine al rock e ad una peculiare idea di ‘musica epica’. Ne abbiamo parlato con Jon Schaffer, il quale non nasconde l’entusiasmo che c’è dietro ad ogni lavoro dei Demons & Wizards: un progetto totalmente libero, dove sia lui che Kürsch possono sperimentare i propri gusti musicali più disparati.

SOLO TRE ALBUM IN VENTI ANNI: EPPURE IL VOSTRO SOUND È SEMPRE COERENTE, OGNI ALBUM SEMBRA COLLEGATO. COM’È POSSIBILE?
– Perché noi siamo chi siamo. L’unica cosa che cambia è che cresciamo in esperienze di vita, e questo per forza di cose va a riversarsi sulla musica. La chimica tra me e Hansi resta sempre la stessa. Non mi aspetto che questo cambi nel tempo perché restiamo comunque le stesse persone, con la stessa fratellanza.

CIÒ CHE IMPRESSIONA IN “III” È LA GRANDE ENERGIA E LIBERTÀ PRESENTE IN OGNI BRANO: SEMBRATE UNA GIOVANE BAND AL DEBUTTO. I DEMONS & WIZARDS SONO PER VOI UN ELISIR DI GIOVINEZZA?
– Non saprei dirlo con certezza. So per certo che il mio contributo a questo album è stato reso possible grazie ad una pausa di un mese che mi sono preso in Arizona, tra le montagne e il deserto. Un mese in totale solitudine. Stare fuori sotto le stelle e rimanere immerso nella natura mi ha dato una grande energia.  Prima di partire ero vicino ad un livello di burnout, e stare lontano dalle discussioni sulla musica e tutto il resto mi ha dato nuova linfa. Questo ha avuto un grande impatto sul songwriting. I D&W sono sempre stati prima di tutto una coppia di amici, il gruppo è solo un altro aspetto della nostra amicizia, ci ispiriamo l’un l’altro e traiamo forza da questo.

COME NASCE UN ALBUM DEI DEMONS & WIZARDS? LAVORATE A DISTANZA PER DIVERSO TEMPO? O VI INCONTRATE IN UN LUOGO E LAVORATE DANDOVI UN TEMPO PRECISO?
– Funziona sempre allo stesso modo. Io scrivo la prima versione del brano da solo, poi invio il materiale ad Hansi, che lavora alla sua linea vocale. In particolare per questo album Hansi è venuto in America soltanto per dare gli ultimi ritocchi. Di solito sfruttiamo questi giorni di faccia a faccia per arrivare a ottenere la forma finale dell’album. Una volta che io ho concluso l’arrangiamento ed Hansi la linea vocale discutiamo della struttura del brano, ma in linea di massima la composizione a quel punto è già pronta. Quando siamo insieme sistemiamo giusto gli accorgimenti conclusivi. Per “III” in un solo mese ho rifinito gli arrangiamenti, e in un altro mese abbiamo registrato tutti gli strumenti con il resto della band.

GLI ICED EARTH E I BLIND GUARDIAN RAPPRESENTANO LA STORIA DELL’HEAVY METAL: MA ORMAI ANCHE I DEMONS & WIZARDS. QUANDO AVETE DATO VITA AL PROGETTO VI ASPETTAVATE QUALCOSA DEL GENERE?
– No, non ci aspettavamo niente del genere. Io e Hansi siamo stati amici per molti anni prima di capire che potevamo scrivere delle canzoni insieme. È successo quando sono andato un paio di giorni da lui, nel 1997. Ero in tour, ma avevo alcuni giorni di pausa e sono andato a casa sua. Abbiamo bevuto molta birra, molto vino, ed altra roba. Un giorno ero in hangover sul suo divano, ho iniziato a strimpellare delle cose sulla chitarra, Hansi a canticchiarci sopra qualcosa: ci siamo guardati e ci siamo detti che suonava bene, non era niente male. Allora siamo andati nello studio dei Blind Guardian e abbiamo scritto e registrato “My Last Sunrise”. A quel punto ci siamo chiesti «E ora cosa ci facciamo con questa?». C’è stato un momento in cui abbiamo valutato di farla interpretare in due versioni diverse dalle nostre rispettive band. Alla fine abbiamo deciso di mettere in piedi una cosa soltanto noi due, perché ci divertiva quello che stavamo facendo, e non abbiamo pensato nemmeno per un secondo a come le persone avrebbero reagito a questa idea. Non ci aspettavamo il successo del primo album, che fu anche nominato per un Grammy in Germania. Sono successe un sacco di cose belle dopo quel disco, e ci fu anche un grande successo per “Touched By The Crimson King”. Con il passare degli anni molte persone, in quasi ogni intervista, continuavano a chiederci quando sarebbe uscito un nuovo album dei D&W. Nel frattempo gli Iced Earth e i Blind Guardian diventavano gruppi sempre più grandi, con tantissimi impegni ed una fama globale, con tour sempre più vasti. Così si riduceva la possibilità di trovare del tempo per questo progetto. Fortunatamente adesso è arrivato il momento giusto per un altro album.

CREDI CHE IN QUESTO ALBUM CI SIANO DELLE PARTICOLARI DIFFERENZE RISPETTO AI PRECEDENTI?
– Non credo ci siano grandi differenze rispetto al nostro solito modo di approcciarci alle canzoni, c’è però una grande varietà di sonorità in questo disco. È più dinamico rispetto ai precedenti. Abbiamo sperimentato anche altre tonalità, accordature; è l’onesta rappresentazione della nostra idea di musica. Stavolta volevamo proporre anche qualcosa di più vicino al classic rock. Per alcuni brani come “Diabolic” e “Childern Of Cain” si potrebbe usare il termine ‘epic rock’. Sin dall’inizio il nostro principale obiettivo era quello di creare delle grandi canzoni rock ed epiche. Già nel primo album c’erano dei momenti dal sapore rock, come la parte centrale di “Fiddler On The Green” e diversi intro e outro. Volevamo esplorare questo aspetto del nostro sound. In ogni caso se ascolti l’album nella sua interezza ci sono anche elementi di prog, di alternative, di metal classico.

I TESTI DI QUESTO “III” SEMBRANO CONTINUARE UNA RICERCA TRA LETTERATURA, MITOLOGIA E STORYTELLING, COME SE L’UNIVERSO DEI DEMONS & WIZARDS NON FOSSE SOLTANTO MUSICALE.
– Le canzoni traggono ispirazione da diversi temi. Stavolta io ho partecipato alla scrittura di qualche testo. In particolare ho scritto “Wolves In Winter”, che parla della bestia interiore che c’è in ognuno di noi, e di come imparare ad accettarla. Per questo concetto ho preso ispirazione dai nativi americani: gli spiriti sacri, gli animali guida e tutto quell’immaginario. Il lupo è uno degli spiriti-guida indiani, ma contemporaneamente ha dato origine anche alla figura del licantropo. L’uomo, secondo me, ha al suo interno una bestia che può ben essere rappresentata dal lupo: esso non è soltanto natura bestiale, ma anche uno spirito-guida, di riflessione. “Timeless Spirit” invece parla direttamente della mia esperienza legata alle montagne e alla pratica del climbing. “Dark Side Of Her Majesty” ha un testo che avevo da molti anni in testa, ma che non avevo ancora affrontato. Avevo scritto la musica e avevo deciso il titolo, ma mancava il testo. È una storia horror: c’è una regina-vampiro, capace di rendere tutti schiavi con un potere psichico, e che si nutre dei bambini del suo Regno. Hansi è stato invece ispirato dalla serie di libri “His Dark Materials”, da cui è stato tratto il film “La Bussola d’Oro”. I brani “Invincible”, “New Dawn” e “Universal Truth” sono ispirate da quell’immaginario. “Childern Of Cain” è invece una storia scritta da Hansi, una rivisitazione dell’episodio di Caino e Abele. “Diabolic” è una sorta di sequel del brano del primo album “Heaven Denied”: parla delle visioni di Hansi attorno al tema della caduta di Lucifero, dal “Paradiso perduto” all’”Inferno” di Dante, e questo traspare anche nel video della canzone. “Midas Disease” è un brano molto ispirato dagli AC/DC; mentre scrivevo il riff iniziale sapevo che lo avrei dedicato a Malcolm Young: quando passai il brano ad Hansi gli ho chiesto se potesse avere senso lavorare su un pezzo del genere, e lui è stato d’accordo, aiutandomi a svilupparlo. All’inizio doveva chiamarsi “Unbroken”, ma poi abbiamo deciso di creare un parallelismo tra personalità scorrette che la fanno sempre franca (come certi politici o i predicatori televisivi) e la figura del Re Mida.

I DEMONS & WIZARDS DI OGGI VOGLIONO PROVARE A COLPIRE LE NUOVE GENERAZIONI O PREFERISCONO CONSOLIDARE LA FANBASE STORICA?
– Non ci poniamo questo tipo di problema, seguiamo soltanto la nostra vocazione artistica. Non ci interessa se alle persone piace o meno. Può sembrare folle, ma è la verità. Devi essere innanzitutto soddisfatto come artista. Sappiamo che quando siamo soddisfatti noi di conseguenza ci sarà un grande gruppo di persone soddisfatto quanto noi. Siamo noi a dettare il nostro standard musicale. Se inizi a comporre pensando a cosa può piacere o meno alla gente sei fottuto. Devi essere onesto nei confronti delle tue intuizioni artistiche. Questo è l’unico modo per comunicare qualcosa di valido. Non importa cosa penserà la gente, non è questo quello che conta. Ovviamente provo a fare sempre il meglio che posso. Ma non puoi soddisfare tutti e non ha senso provarci.

NON CAPITA TUTTI I GIORNI DI POTER PARLARE CON UN PEZZO DI STORIA DELLA MUSICA METAL. QUINDI TI CHIEDO: COME CONSIDERI LO STATO ATTUALE DEL METAL IN GENERALE?
– Non ascolto molta musica metal di oggi. Non mi viene in mente nessuna band giovane che mi colpisca particolarmente. Sono molto amico dei Sabaton, ma non possono essere definiti una ‘nuova’ band. Onestamente, il mio mondo è consumato dall’industria musicale e da quel business. Quando non registro o non sono in tour passo le giornate a sistemare questioni pratiche, burocratiche o logistiche. Non ho molto tempo per cercare nuove band, e non ho nemmeno il desiderio di farlo, perché quando ho tempo libero preferisco passarlo con la mia famiglia o dedicarlo a me stesso. Sia io che Hansi viviamo una vita del genere. Non è una vita normale. Quando hai l’occasione di staccarti da questa vita vuoi allontanarti dall’intero mondo musicale. D’altronde sia io che Hansi non abbiamo bisogno di nuove ispirazioni, specialmente con i D&W, che rappresentano un progetto in cui facciamo davvero solo quello che ci va di fare. È un’esperienza sempre nuova, libera e divertente.

POSSIAMO SPERARE DI ASCOLTARE I DEMONS AND WIZARDS DAL VIVO A BREVE?
– Purtroppo no. Dobbiamo tornare a lavorare con le nostre band. Hansi si sta occupando della preproduzione del nuovo album dei Blind Guardian, per il quale ha preparato un sacco di materiale. E anche io ho molti piani, impegni e progetti per il 2020. Sarò spesso in studio di registrazione per alcuni progetti non legati agli Iced Earth, con alcune band che sto producendo. Lavorerò anche al nuovo materiale per gli Iced Earth, perché vorrei far uscire un nuovo album nel 2021. Realisticamente si potrebbe pensare a qualche live dei D&W soltanto per il 2022, ma non lo sappiamo ancora, perché non siamo una band normale: in fin dei conti è sempre stato e resterà un side-project di due amici. Ho lavorato per più di un anno alla realizzazione di questo “III”, ma adesso è il momento che io torni dai ragazzi della mia band.

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