DESPISED ICON – Furia canadese

Pubblicato il 08/07/2007 da

Al Glassman, il nuovo chitarrista dei Despised Icon, ci parla di “The Ills Of Modern Man”, il terzo full-length della death-core band canadese, oggi tra le realtà più in forma di questa scena grazie ad una proposta ispirata, cangiante e sempre perfettamente in bilico fra aggressione e tecnica. Il gruppo, proprio con “The Ills…”, ha dato alle stampe il suo lavoro migliore e le porte di un successo su scala internazionale stanno iniziando ad aprirsi, tanto che pare che i nostri saranno presto di ritorno in Europa per confermare quanto di buono espresso nelle date primaverili tenute di spalla agli Unearth…
AL, TU SEI L’ULTIMO ARRIVATO IN CASA DESPISED ICON, COME SEI ENTRATO A FAR PARTE DELLA BAND?
“La storia è abbastanza buffa… quando ho letto l’annuncio in cui i Despised Icon erano alla ricerca di un nuovo chitarrista ero in vacanza con la mia ragazza. Siccome al momento non ero seriamente impegnato con nessuna altra band, mi sono detto che sarebbe stato stupido non provare. Cposì mi sono fiondato in un negozio di strumenti musicali, ho noleggiato una chitarra e un amplificatore merdosi e mi sono fatto filmare mentre suonavo due dei loro pezzi. Ho quindi mandato il video ai ragazzi e quando sono tornato dalla vacanza ho ricevuto una email in cui mi dicevano che ero entrato nella loro ‘top 3’ e che dovevo recarmi a Montreal per sostenere un’audizione di persona. Quest’ultima è andata bene e da allora sono diventato un membro ufficiale della band! Sono molto contento di suonare con loro, ora devo solo imparare il francese (ride, ndR)!”.
“THE ILLS OF MODERN MAN” ERA GIÀ STATO COMPLETATO QUANDO SEI ENTRATO NELLA BAND?
“Sì, quasi tutto era già registrato e pronto! Ma sono ugualmente contento di poter andare in tour e di suonare questi brani. Sono dell’idea che ‘The Ills…’ sia il miglior album della discografia dei Despised Icon… un’opinione condivisa anche da tutti gli altri ragazzi. I pezzi sono più vari e meglio strutturati e trovo che la performance di Alex Pelletier, il nostro batterista, sia davvero incredibile: ha avuto un grosso ruolo nella stesura dell’album e ha inserito delle parti che solo lui è in grado di riproporre! In futuro credo che i brani saranno ancora più vari visto che più o meno tutta la band si dedicherà al songwriting”.
PENSI CHE IN SENO ALLA BAND SIANO ARRIVATE DELLE NUOVE INFLUENZE MUSICALI IN QUESTI ULTIMI TEMPI?
“No, credo che l’ispirazione venga presa più o meno sempre dai nostri gruppi preferiti, ovvero
Suffocation, Dying Fetus, Cryptopsy, etc… nessuna grossa novità!”.
MOLTE BAND AL GIORNO D’OGGI RIFIUTANO L’ETICHETTA “DEATH-CORE” PER NON VOLER ESSERE INSERITI IN UNO DEI TREND DEL MOMENTO. ANCHE PER VOI È COSÌ?
“Personalmente credo che sia una definizione consona alla musica che suoniamo. Questa band combina nella elementi death metal e hardcore, quindi perchè mai dovremmo rifiutarci di chiamare la nostra musica death-core?”.
COME PENSI CHE I DESPISED ICON SI EVOLVERANNO IN FUTURO? CREDI CHE SPERIMENTERETE TUTTO CIÒ CHE VI VERRÀ IN MENTE O AD UN CERTO PUNTO DIRETE STOP?
“Credo che ci siano dei limiti entro i quali cercheremo di muoverci. Per intenderci, non credo che in un futuro prossimo potrai sentire delle voci pulite in un nostro album, tuttavia nulla ci potrà impedire di sperimentare e di evolverci all’interno della musica estrema. Questa band è composta da gente che non ha paura di provare cose nuove e lo dimostrano i tre full-length pubblicati sino ad oggi. Ognuno è molto diverso dagli altri e se li ascolti consecutivamente non potrai non notare come ci sia sempre stata una marcata evoluzione di anno in anno. Credo che le cose andranno avanti in questa maniera per noi”.
QUAL’È IL SIGNIFICATO DEL TITOLO “THE ILLS OF MODERN MAN”?
“Alex e Steve, i nostri cantanti, sono gli autori dei testi. La domanda sarebbe quindi più adatta a loro. Comunque, so che i testi sono per lo più autobiografici… parlano di loro esperienze personali. Molti sono piuttosto tristi e disperati, quindi ecco il perchè del titolo ‘The Ills Of Modern Man’. Penso che, tutto sommato, si potrebbe definire il disco un concept”.
L’ALBUM È STATO MIXATO DAL CELEBRE ANDY SNEAP: SIETE SODDISFATTI DEL SUO OPERATO?
“Assolutamente, per me Andy Sneap è uno dei migliori produttori in circolazione, nonchè il migliore per quanto riguarda i suoni di chitarra. Il nostro nuovo disco ha delle chitarre molto tecniche e Andy ha saputo maneggiarle come un dio! Siamo tutti molto contenti del risultato finale: Eric e Yannick erano volati in Inghilterra per assistere al mixaggio, ma non c’è stato bisogno di quasi alcun suggerimento da parte loro”.
QUALI SONO GLI OBIETTIVI CHE VOLETE RAGGIUNGERE CON “THE ILLS OF MODERN MAN”?
“Punteremo soprattutto a suonare in posti inediti per noi. Negli ultimi due anni la band è andata in tour solo in nord America, ma siamo da poco tornati dal nostro primo tour europeo e questa esperienza ci ha aperto gli occhi. Vogliamo suonare all’estero più di frequente, soprattutto in Europa, ma anche in Giappone e Australia. Odio doverlo ammettere, ma un sito come MySpace sta aiutando molto la scena death metal: ci sono più opportunità per una band come la nostra. I ragazzi più giovani stanno scoprendo il death metal con gruppi emergenti come Job For A Cowboy e Suicide Silence su MySpace e questi ultimi gli stanno facendo scoprire i vari Origin, Cryptopsy o Cephalic Carnage. Se oggi vai ad un concerto dei Cannibal Corpse o dei Vital Remains, vedrai che fra il pubblico ci sono moltissime facce giovani e questa è una gran cosa. Tutto il movimento sta attraversando un buon momento di salute e noi non vogliamo farci cogliere impreparati. Saremo ovunque nei prossimi mesi”.
TU O GLI ALTRI RAGAZZI SIETE COINVOLTI IN ALTRI PROGETTI O I DESPISED ICON SONO LA VOSTRA SOLA OCCUPAZIONE?
“Alcuni di noi hanno qualcosa in ballo, ma ultimamente i Despised Icon ci stanno portando via tutto il nostro tempo. Io ho un’altra band, i Goratory… suoniamo goregrind da quando avevamo quindi anni! Ci sono molto affezionato, ma adesso io sto con i Despised Icon, mentre il batterista è negli Arsis… non so quando riusciremo a trovare il tempo per incidere del nuovo materiale. Eric, l’altro chitarrista, è coinvolto in un progetto chiamato Heavens Cry e anche lui è nella stessa situazione. L’unico di noi che di recente è riuscito a dedicarsi ad altro è Alex, uno dei cantanti. Si sta dilettando con i The Crimson Syndicate, un progetto hip hop!”.
OK, GRAZIE PER L’INTERVISTA, ALEX!
“Grazie a voi, ci vediamo in Europa molto presto!”.
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.