Uno dei dischi più violenti e brutali di questo 2014 metallico è senza dubbio rappresentato dall’esordio sulla lunga distanza dei Devangelic, formazione capitolina che dal giorno della sua fondazione (circa due anni fa) ha letteralmente bruciato le tappe e scalato i vertici della scena US death metal internazionale. Forti di un contratto con l’etichetta leader del settore, quella Comatose Music che ha già patrocinato gli ultimi lavori di Antropofagus, Exhumer e Logic Of Denial, i Nostri sembrano fermamente intenzionati a lasciare il segno, macinando date su date tra Vecchio e Nuovo Continente e ritagliandosi uno spazio al fianco di leggende come Disgorge e Gorgasm. Una dedizione alla causa che non sembra conoscere ostacoli, come testimoniato dalle parole del chitarrista (nonchè membro fondatore) Mario Di Gianbattista, contattato dai microfoni di Metalitalia.com a qualche settimana dall’uscita del disco…
CIAO RAGAZZI, BENVENUTI SULLE PAGINE DI METALITALIA.COM! QUESTA E’ LA VOSTRA PRIMA INTERVISTA PER IL NOSTRO SITO, QUINDI COMINCIAMO COL PRESENTARE BREVEMENTE LA BAND: COME, QUANDO E PERCHE’ NASCONO I DEVANGELIC?
“Innanzitutto grazie a te e a Metalitalia.com per l’oppurtunità! I Devangelic sono una band relativamente giovane, nata nell’agosto 2012 per volontà mia e dell’ex-bassista David Cetorelli. Entrambi suonavamo in un gruppo brutal/grind chiamato Coprophiliac e durante un nostro tour statunitense – parliamo del giugno 2012 – decidemmo di mettere in piedi un progetto brutal death metal ispirato a gente come Disgorge, Condemned e Gorgasm. Per il ruolo di batterista contattai subito Alessandro Santilli, con il quale avevo già stretto rapporti in passato, e sapendo quanto fosse affidabile come persona e musicista non ebbi dubbi sul suo ‘sì’ per entrare nella band. Ci mancava dunque un cantante: il primo candidato a cui pensammo io e David fu Paolo Chiti (già frontman dei Putridity), il quale si dimostrò subito molto interessato al progetto viste anche le basi molto serie su cui poggiava. Nel novembre dello stesso anno registrammo un promo CD di due brani che, a distanza di qualche mese, ci permise di strappare un contratto con l’americana Comatose Music. Nel febbraio 2013 David lasciò la band per motivi personali e venne prontamente sostituito da Damiano Bracci, già bassista di mia conoscenza in un gruppo precedente. Con questa formazione, per tutto il 2013, ci siamo dedicati alla composizione dell’album d’esordio”.
IL VOSTRO DEBUT ALBUM, “RESURRECTION DENIED”, E’ UNO DEI MIGLIORI ESEMPI DI US DEATH METAL ASCOLTATI NEGLI ULTIMI MESI. COSA VI HA AFFASCINA DI QUESTO PARTICOLARE STILE? E QUALI SONO LE BAND A CUI VI SENTITE PIU’ VICINI (SIA MUSICALMENTE CHE CONCETTUALMENTE)?
“Nonostante l’album sia uscito lo scorso 24 giugno, quindi poche settimane fa, stiamo ricevendo un enorme ed inaspettato consenso positivo, quindi ringrazio anche te per l’apprezzamento! I gruppi a cui ci ispiriamo – come già detto nella precedente risposta – sono i Disgorge (USA), i Condemned, i Sarcolytic, i Gorgasm… formazioni underground dalla brutalità inaudita, insomma. Personalmente adoro questo modo di concepire e scrivere i brani, in quanto rifuggono dal concetto ‘mainstream’ di death metal. Ci si concentra principalmente sull’impatto sonoro e c’è una ricerca costante del riff più accattivante o del tempo di batteria più particolare. Il bello è proprio questo: non ci si pone limiti a estremizzare un pezzo”.
NONOSTANTE SUONIATE UN DEATH METAL MOLTO FRENETICO E BRUTALE, “RESURRECTION DENIED” NON E’ SOLTANTO RIFF SPARATI ALLA VELOCITA’ DELLA LUCE E PARTI ULTRA-CONTORTE. TROVO CI SIA UNA VENA “CATCHY” DI FONDO INDISPENSABILE PER LA FRUIBILITA’ DELL’OPERA… SIETE D’ACCORDO?
“Certo! La componente ‘catchy’ penso debba essere presente in tutti i pezzi, in quanto alleggerisce le parti più veloci e complesse e dà all’ascoltatore dei punti di riferimento per riconoscere il brano durante le esibizioni live. Diciamo che è anche il mio modo di suonare e comporre, fortemente influenzato dai Cannibal Corpse (gente che ha costruito un’intera carriera musicale sui pezzi da headbanging), a giustificare questo approccio. Durante i concerti di gruppi grossi, dove l’affluenza del pubblico è maggiore, presto sempre molta attenzione ai comportamenti delle persone: noto che queste apprezzano sì le sezioni tecniche, ma che se la godono molto di più quando entrano in gioco parti semplici, orecchiabili e di facile comprensione; ed è qui che si inseriscono i nostri mid-tempo o le ‘slammate’ che tanto le fanno divertire”.
COSA POTETE DIRCI RIGUARDO LA REGISTRAZIONE E LA COMPOSIZIONE DEL DISCO?
“Il disco è stato composto principalmente dal sottoscritto nell’arco di un anno, tra il dicembre 2012 e il dicembre 2013, ed è stato registrato lo scorso febbraio/marzo presso i 16th Cellar Studio del ben noto Stefano Morabito, produttore di gruppi come Hour Of Penance, Fleshgod Apocalypse, Eyeconoclast e molti altri”.
COME SIETE ENTRATI IN CONTATTO CON LA COMATOSE MUSIC? IMMAGINO CHE PER VOI SIA MOTIVO DI GRANDE ORGOGLIO LAVORARE CON UNA LABEL DAL CURRICULUM SIMILE…
“La Comatose Music credo sia attualmente una delle migliori (se non la migliore in assoluto) label di livello medio per roster, organizzazione e professionalità del proprietario, Steve Green, con il quale abbiamo avuto anche il piacere e l’onore di lavorare durante il nostro ultimo tour americano. Una volta terminate le registrazioni del Promo 2012 spedimmo veramente pochi CD alle etichette, in quanto speravamo di firmare soltanto per un paio di label: la Comatose Music e la Willowtip Records. La Comatose arrivò per prima, la Willowtip un paio di mesi dopo, ma a quel punto avevamo già firmato e ad oggi (ringraziando comunque la Willowtip per l’interesse) siamo super-soddisfatti del lavoro svolto da Steve, è veramente un grande!”
SIETE DA POCO TORNATI DAL VOSTRO PRIMO TOUR STATUNITENSE (IL COMATOUR 2014, PER L’APPUNTO) IN COMPAGNIA DI LUST OF DECAY E COATHANGER ABORTION, VI ANDREBBE DI RACCONTARCI QUESTA ESPERIENZA? IMPRESSIONI SUGLI USA, DIFFERENZE TRA IL PUBBLICO EUROPEO E QUELLO AMERICANO, ANEDDOTI VARI… A VOI LA PAROLA!
“E’ stata una esperienza fantastica. Io ero già stato in tour negli USA con i Vulvectomy nel 2010 e nel 2011, ma questa volta è stata senza dubbio la migliore per tutto: organizzazione, gruppi coinvolti, locali… Le band con cui eravamo in tour, Coathanger Abortion e Lust Of Decay (che si sono riformati da pochi mesi dopo diversi anni di silenzio), sono stati ottimi compagni di avventura, sia come persone che come musicisti. Inoltre mi ha colpito moltissimo la professionalità dei supporter; stando a contatto con i musicisti americani, capisci veramente come negli Stati Uniti la gente abbia una concezione molto diversa di supporto e passione nei confronti della musica. Ogni sera il gruppo locale aveva la propria backline (compresa la batteria), cosa impensabile per le serate a Roma o in Italia: qui ci pesa il culo anche solo a portare la nostra strumentazione ai nostri concerti, lì invece è l’esatto opposto! Il pubblico è abbastanza simile a quello europeo: gli spettatori sono molto attenti e interessati durante lo show dei gruppi (anche quelli di apertura), acquistano merchandise, chiedono autografi… purtroppo non posso dire lo stesso del pubblico italiano, se non in qualche rara eccezione. Anche i locali in cui abbiamo suonato erano molto belli, poi suonare al Las Vegas Deathfest è qualcosa di incredibile: condividere il palco con gruppi come Gorgasm, Condemned, Guttural Secrete, Mortal Decay e Unmerciful non ha prezzo!”
L’ARTWORK DI “RESURRECTION DENIED” E’ DI QUELLI CHE NON SI DIMENTICANO. CHI SE NE E’ OCCUPATO? E VISTA LA NATURA DEL SOGGETTO, AVETE AVUTO QUALCHE PROBLEMA DI CENSURA?
“L’artwork di ‘Resurrection Denied’ è opera del grande artista giapponese Toshihiro Egawa, già autore di cover per gruppi come Defeated Sanity, Devourment, Cryptopsy e molti altri! Nonostante sia molto forte come concept, al momento non abbiamo avuto nessun problema di censura; in compenso siamo stati menzionati nella famosa rivista americana Revolver Magazine, che ha parlato nostra copertina come una delle più assurde mai viste… il che è ovviamente motivo di orgoglio e soddisfazione (ride, ndR)”.
COME VEDETE LA SITUAZIONE DEL DEATH METAL IN ITALIA? SEMBRA ESSERCI GRANDE FERMENTO ALL’INTERNO DELLA SCENA…
“Personalmente non credo nell’esistenza della cosiddetta ‘scena italiana’. Vedo soprattutto amicizie di interesse, falso supporto e molta invidia quando un gruppo riesce a fare qualcosa in più rispetto ad un’altra band, quindi questa per me non può essere considerata ‘scena’. Nonostante tutto, però, negli ultimi anni molti gruppi (Antropofagus, Septycal Gorge, Putridity, Indecent Excision, Blasphemer, Unbirth, ecc.) sono cresciuti e si sono fatti conoscere all’estero, fatto dimostrato dalla loro presenza nei bill di vari festival europei e americani. Ovviamente gruppi come Hour Of Penance e Fleshgod Apocalypse hanno aiutato moltissimo le realtà minori, poiché si è creato molto interesse nei confronti del metal brutale del nostro Paese; posso solo ringraziarli per quanto hanno fatto e stanno facendo”.
SAPPIAMO CHE ALCUNI DI VOI SONO COINVOLTI IN ALTRI PROGETTI MUSICALI: QUALCHE NOVITA’ SUL FRONTE PUTRIDITY, VULVECTOMY, ECC.?
“Esatto, sia io, che Paolo, che Alessandro abbiamo altre band. Paolo è il cantante dei Putridity e so che hanno appena terminato di registrare il loro terzo album. Ho avuto modo di ascoltare delle preview e sarà veramente un capolavoro di brutalità! Io al momento (oltre che nei Devangelic) suono nei Vulvectomy, con i quali ci stiamo prendendo del tempo per la composizione del quarto full-length. Non sappiamo ancora quando uscirà e per quale etichetta, vogliamo appunto fare le cose con calma per pubblicare il nostro disco definitivo. Alessandro collabora principalmente con gli Indecent Excision di Bolzano e con gli svedesi Vomitous. Una news recentissima che mi riguarda è l’entrata nelle fila dei Corpsefucking Art come secondo chitarrista; sarò impegnato con loro in diverse date già dal prossimo mese!”
SE POTESTE SCEGLIERE, CON QUALE BAND VI PIACEREBBE CONDIVIDERE IL PALCO UN GIORNO?
“Di sicuro Cannibal Corpse, per me sarebbe il sogno definitivo… spero che un giorno si avveri”.
COSA GIRA ULTIMAMENTE NEL VOSTRO LETTORE? QUALCHE CONSIGLIO PER I NOSTRI LETTORI?
“Sto ascoltando i nuovi CD di Gorgasm, Cerebral Effusion, Mass Infection, Defeated Sanity e Corpsefucking Art… quest’ultimo per motivi di studio (ride, ndR)”.
AVETE GIA’ IN SERBO QUALCOSA PER I PROSSIMI MESI? QUALI SONO I VOSTRI SOGNI E OBIETTIVI PER IL FUTURO?
“Il nostro primo obiettivo è intanto quello suonare il più possibile per promuovere ‘Resurrection Denied’, il secondo ovviamente quello di crescere e migliorare come band. Nei prossimi mesi abbiamo in programma un tour europeo (dal 12 al 20 settembre) in compagnia di Antropofagus, Bloodtruth e To Feed Of Flesh: suoneremo in diversi festival come l’Unholy Brutal Fest (Francia), il Monthly Assault (Svizzera) e il NRW Deathfest (Germania). Il 27 settembre saremo di nuovo in Svizzera al Carnage Feast con Bolt Thrower, Incantation e Grave, mentre l’11 ottobre suoneremo all’emiliano Lowlands Deathfest con Wormed, Natron e altri ottimi gruppi. Stiamo inoltre già pianificando importanti date per il 2015 (a breve maggiori informazioni)”.
MOLTO BENE, L’INTERVISTA E’ FINITA. LE ULTIME PAROLE FAMOSE?
“Grazie ancora a te e a Metalitalia.com per l’intervista. Concludo dicendo ai lettori di ascoltare il nostro CD ‘Resurrection Denied’ (e magari supportarci acquistandolo tramite il nostro webstore all’indirizzo www.devangelic.bigcartel.com) e di seguirci tramite la nostra pagina ufficiale www.facebook.com/devangelic.official per tutte le prossime news. Stay brutal! ”.