I Devenial Verdict sono, senza ombra di dubbio, una delle più gradite sorprese in ambito death metal dell’anno che è appena terminato.
Nato ad Helsinki nel 2009, il gruppo è arrivato solamente nel 2022 all’album di debutto con “Ash Blind”, che già faceva presagire le qualità dei finlandesi, esplose in maniera definitiva con il recente “Blessing Of Despair”: un approccio personale alla materia, con una furia estrema che si fonde alla perfezione con atmosfere sinistre ed evocative, tra ritmiche contorte, dissonanze e riff laceranti.
Con la formazione al gran completo e carica di entusiasmo per il traguardo da poco raggiunto, parliamo dei due dischi pubblicati, della storia della band e dei progetti futuri. Buona lettura!
BENVENUTI SU METALITALIA.COM E CONGRATULAZIONI PER IL VOSTRO NUOVO ALBUM.
LEGGENDO LA VOSTRA BIOGRAFIA, VEDIAMO CHE I DEVENIAL VERDICT HANNO PRESO FORMA NEL 2006, MA IL VOSTRO DISCO DI DEBUTTO, “ASH BLIND”, È USCITO SOLO NEL 2022. COSA È SUCCESSO NEL FRATTEMPO? CI POTETE SPIEGARE COME E’ NATA LA BAND E COSA E’ SUCCESSO IN SEGUITO?
Riku: – Grazie a voi, siamo molto contenti per l’album!
Okko: – Grazie per averci invitato! Ho formato i Devenial Verdict con alcuni miei compagni di scuola media. All’epoca eravamo molto giovani e volevamo solo suonare death metal!
Anche se ci siamo formati nel 2006, ci sono voluti diversi anni e cambi di formazione per arrivare ad “Ash Blind”. Le cose hanno iniziato a prendere forma nel 2011-2012, quando Seba si è unito alla band per primo e Antti subito dopo. Abbiamo affinato il nostro sound in un paio di EP e ci siamo avvicinati a trovare la chimica giusta con “Soulthirst”, EP che è uscito nel 2016.
Abbiamo suonato molto attivamente in Finlandia per tutto il periodo tra il 2009 e il 2024, con alcuni spettacoli anche nei paesi confinanti.
DEVENIAL VERDICT E’ UN NOME PARTICOLARE. COME VI E’ VENUTO IN MENTE? QUAL E’ IL SUO SIGNIFICATO?
Antti: – Il nostro cantante/bassista originale, Topi, ha inventato il nome e non lo abbiamo mai cambiato, nonostante tutti i cambiamenti di formazione.
Deriva dall’antico modo di dire inglese ‘venial verdict‘ e significa che è consentito l’ingresso in paradiso. Volevamo essere più metal, quindi l’abbiamo modificato in ‘de-venial’, per indicare che l’ingresso in paradiso ci viene rifiutato e preferiamo andare all’inferno.
AVETE AVUTO MOLTI CAMBI DI FORMAZIONE NEL CORSO DEGLI ANNI MA ORA LA VOSTRA LINE-UP SEMBRA STABILE. È STATO UN PASSO IMPORTANTE PER LA VOSTRA CRESCITA COME BAND?
Riku: – Per noi è stato essenziale. La nostra formazione sembrava essere in continuo cambiamento per alcuni anni e non avevamo davvero dato forma ad un’identità vera e propria prima che la nostra line-up attuale si stabilizzasse in quella che è ora.
Suoniamo insieme da molto tempo ormai e siamo amici da ancora più a lungo, quindi in questo momento tutto è abbastanza semplice dal punto di vista musicale.
LA MUSICA CHE SUONATE PUO’ ESSERE DEFINITA COME UNA MISCELA DI TANTI STILI FILTRATI DALLA VOSTRA SENSIBILITÀ E CON UNA BUONA DOSE DI ORIGINALITÀ, E PER QUESTO MOTIVO NON È FACILE TROVARNE UNA DEFINIZIONE. CON QUALI GENERI SIETE CRESCIUTI E QUALI SONO LE BAND CHE VI HANNO INFLUENZATO DI PIÙ?
Seba: – Grazie mille! Ovviamente condividiamo tutti l’amore per il death metal, ma ognuno di noi ha un suo percorso quando si tratta di preferenze musicali. Personalmente amo e sono stato ispirato da, per citarne alcuni, Alice In Chains, Rush, Morbid Angel e Sepultura!
PARTIAMO DAL VOSTRO ALBUM DI DEBUTTO “ASH BLIND”? COME LO AVETE SCRITTO E REGISTRATO E QUALI SONO STATE LE REAZIONI DEL PUBBLICO E DELLA CRITICA?
Seba: – Le canzoni sono nate tra il 2015 e il 2020 e l’album stesso è stato registrato durante la pandemia nel 2020. E l’accoglienza per il disco ci ha lasciato senza parole, è stato davvero travolgente ricevere così tanti feedback positivi!
“BLESSING OF DESPAIR” ARRIVA TRE ANNI DOPO “ASH BLIND”. COSA È SUCCESSO NEL FRATTEMPO? CHE TIPO DI EVOLUZIONE C’È STATA TRA I DUE ALBUM? QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE TRA LORO?
Seba: – La differenza principale è che la musica è stata scritta in un lasso di tempo molto breve, nell’autunno del 2020. E il modo in cui abbiamo arrangiato le canzoni è stato molto più mirato. Ci siamo presi il tempo di rifinire i minimi dettagli.
Questo modo di procedere ha davvero dato i suoi frutti, perché penso che ci siamo evoluti come musicisti e come gruppo mentre lavoravamo a questo disco!
Riku: – Abbiamo trascorso il tempo tra “Ash Blind” e questi giorni finendo di scrivere le nuove canzoni, registrandole, preparando l’album e, cosa più importante, dando vita a nuovi pezzi che siamo pronti a iniziare a provare.
Abbiamo suonato numerosi spettacoli durante questo periodo, principalmente in Finlandia, ma abbiamo anche avuto il piacere di visitare la Repubblica Ceca, la Lituania e la Svezia!
LA VOSTRA MUSICA È COMPLESSA, MA SIETE SEMPRE FOCALIZZATI SULLE EMOZIONI CHE ESSA RIESCE A TRASMETTERE A CHI ASCOLTA. SIETE D’ACCORDO?
DI COSA PARLANO I VOSTRI TESTI? C’È UN CONCETTO O UN FILO CONDUTTORE CHE LI ACCOMUNA?
Antti: – Sì, per noi le canzoni più appassionanti, le nostre e non solo, sono quelle che raccontano storie. A volte sono i testi a raccontare la storia e, molto spesso, mentre stiamo componendo i pezzi, parliamo di riff descrivendo le emozioni/immagini che significano per noi..
Riku: – C’è un filo conduttore nei testi di questo album ed è piuttosto concettuale. Questo album affronta molto da vicino la depressione, la solitudine e la follia, ma ci sono anche storie di miglioramento personale e perseveranza, nonostante le avversità e i dubbi che ciascuno di noi ha su se stesso.
Questo album è più personale e affronta la ‘piccola morte’, la fine dei mondi personali, mentre “Ash Blind” era più concreto, affrontando la fine letterale del mondo e le tragedie che si consumavano al suo interno.
SOTTO UN PROFILO STRETTAMENTE MUSICALE, L’ASPETTO PIU’ SORPRENDENTE E’ LA VOSTRA ABILITÀ DI COMBINARE MOMENTI DI CALMA IPNOTICA ED ESPLOSIONI FURIOSE. NELLE VOSTRE CANZONI CI SONO MELODIE E DISSONANZE E CERCATE SEMPRE DI ESSERE INQUIETANTI, SEPPUR IN MODI DIVERSI. IL VOSTRO PROCESSO DI SCRITTURA E’ INCENTRATO SULLA RICERCA DI QUESTO EFFETTO? COME SCRIVETE DI SOLITO LA VOSTRA MUSICA? QUALI SONO I VOSTRI OBIETTIVI IN FASE DI COMPOSIZIONE?
Seba: – Grazie mille ancora una volta! Tutto inizia con un’emozione. Se mi sento triste, ansioso, isolato o depresso, prendo la chitarra e cerco di trovare qualcosa che in qualche modo corrisponda a quella particolare sensazione. Può essere una piccola melodia, ad esempio, e poi cerco di svilupparla per ottenere un riff o un tema per una canzone. Di solito da lì in poi procede tutto in maniera abbastanza naturale.
Ma c’è un ma! Devi anche avere delle dinamiche per far esplodere un brano e raccontare una storia musicalmente. Se tutto è brutto, niente sembra brutto. Se, al contrario, aggiungi qualcosa di bello o un po’ di tempo per respirare, il brutto sembra ancora più brutto! E poi, quando l’emozione è riversata e c’è del materiale su cui lavorare, mostro l’idea agli altri e da lì si parte tutti insieme a collaborare fino al completamento della nuova canzone.
Penso che il nostro obiettivo principale sia fare musica che ci piace davvero fondamentalmente, ed è di sicuro un magnifico bonus se a qualcun altro piacciono anche le cose che facciamo!
E un altro aspetto che vorrei sottolineare è che nei momenti difficili ho cercato aiuto dalla musica e la musica mi ha aiutato. Se la nostra musica riesce a fare lo stesso con qualcuno dei nostri ascoltatori, beh, è davvero qualcosa che va oltre le parole.
L’ARTWORK È STATO REALIZZATO DALL’ARTISTA POLACCO MARIUSZ LEWANDOWSKI, COME GIA’ PER “ASH BILND”. COME MAI AVETE SCELTO UN ALTRO SUO DIPINTO? QUAL È IL SUO SIGNIFICATO?
Okko: – Antti stava navigando su Instagram e casualmente si è imbattuto nel disegno realizzato da Lewandowski per “Ash Blind”. Inizialmente avevamo pianificato un tipo diverso di opera d’arte, anche a causa della scomparsa di Lewandowski stesso, ma la nostra etichetta aveva a disposizione alcuni suoi dipinti e abbiamo finito per trovare il lavoro adatto per “Blessing Of Despair”, quello che si adattava perfettamente all’album.
Questo per noi è anche un tributo perfetto a un pittore e artista straordinario.
QUELLA DEATH METAL È ORA UNA SCENA AFFOLLATA, CON ALCUNE BAND COME ULCERATE O BLOOD INCANTATION CHE STANNO PRENDENDO STRADE DIVERSE PER RINNOVARE, IN QUALCHE MODO, IL GENERE, MENTRE ALTRI SI AFFIDANO CON COERENZA ALLA TRADIZIONE. QUALI PENSATE SIANO LE ABILITÀ O LE QUALITÀ NECESSARIE PER EMERGERE?
Antti: – Devi ascoltare qualcos’altro che non sia solo death metal. Perché naturalmente ti ispiri a molta della musica che ascolti, che sia Ulcerate, Morbid Angel, Rush o Portishead. Devi avere una mente aperta e la volontà di sperimentare.
PROMUOVERETE L’ALBUM CON UN TOUR?
Riku: – Al momento non abbiamo un tour prenotato per la promozione del nuovo album, stiamo facendo concerti selezionati e stiamo cercando di avere più date. Quindi se tu o i lettori volete che ci esibiamo da qualche parte vicino a voi, siamo pronti a discuterne!
QUALI SONO I VOSTRI PIANI PER IL FUTURO?
– Riku: Semplice: scrivere e registrare nuova musica, oltre a suonare il numero più alto possibile di grandi concerti!