DEVIAN – Welcome (Back) to Hell!

Pubblicato il 01/11/2007 da
 
Ci si aspettava qualcosina di più da “Ninewinged Serpent”, il debut album dei Devian, tuttavia fa piacere rivedere sulle scene il caro, vecchio Legion! L’ex Marduk è infatti da sempre uno dei frontman più carismatici della scena estrema mondiale e – nonostante la sua vecchia band abbia comunque offerto ottime prove sia in studio che live – la sua assenza in questi ultimi anni si era un po’ fatta sentire. La band ha margini di miglioramento decisamente ampi, ma siamo dell’idea che, grazie al carisma di Legion, alla presenza dietro alle pelli del bravissimo Emil Dragutinovic (anch’egli ex Marduk) e alla promozione della Century Media, sarà in grado comunque di imporsi nella scena senza grosse difficoltà. Un paio di giorni dopo l’arrivo nei negozi del CD, il frontman svedese si è messo in contatto con Metalitalia.com, e quanto segue è ciò che è uscito dalla nostra cordiale chiacchierata…
 

CIAO LEGION E BENTORNATO SULLE SCENE! VUOI SPIEGARCI COME SONO NATI I DEVIAN?
“Avevo in mente di dare vita a una band di questo tipo da tanto tempo. Ho solo aspettato di trovare le persone giuste per dare il via al progetto e concretizzare tutte le mie idee. Il primo musicista a fare al caso mio è stato Emil: quando gli ho parlato della cosa lui era ancora coinvolto nei Marduk, ma non ci è voluto molto affinchè si rendesse conto che quella non era più la band adatta a lui e che mi chiedesse se avevo ancora bisogno di un batterista. Con lui le cose sono andate alla grande sin dal principio e, nel giro di breve tempo, abbiamo scritto la maggior parte del materiale per questo nostro debut album. Non voglio però che venga sottovalutato il contributo dei ragazzi dei Sargatanas Reign, Joinus e Tomas, che ci hanno dato una grossa mano nel perfezionamento dei riff e delle strutture dei pezzi”.
 
TUTTI SI CHIEDONO PER QUALE MOTIVO HAI LASCIATO I MARDUK… IL GRUPPO SEMBRAVA MOLTO AFFIATATO ANCHE POCO PRIMA DELLO SPLIT…
“Fondamentalmente, i Marduk non mi stavano più facendo provare le emozioni di un tempo. Dal vivo continuavo a divertirmi come sempre, ma la piega che stava prendendo il songwriting di Morgan non mi convinceva e, quando gliel’ho fatto presente, è stato chiaro a tutti che non era più il caso di continuare a suonare insieme. Mi dispiace, perchè sono sempre stato molto coinvolto nei Marduk – ricordo ancora quando io e Morgan eravamo in graedo di trascorrere un intero weekend a parlare del nuovo materiale e a cercare nuove soluzioni per migliorarci – ma, dopo ‘World Funeral’ qualcosa si è inceppato. Io volevo muovermi in una direzione, Morgan in un’altra… e alla fine non c’è più stato nulla da fare”.
 
DOVE VOLEVI PORTARE I MARDUK? VOLEVI INIZIARE A COMPORRE QUALCOSA SULLO STILE DEI BRANI DEI DEVIAN?
“Più o meno, ma certamente avrei ascoltato attentamente anche i suggerimenti di Morgan. Credo che combinando le nostre idee saremmo riusciti a realizzare un altro grande album, ma Morgan ha preferito continuare da solo e dare sfogo a tutto il suo estro con dei nuovi musicisti”.
 
HAI ASCOLTATO GLI ULTIMI ALBUM DEI MARDUK? CHE COSA NE PENSI?
“Non li ho ascoltati con molta attenzione, ma si tratta senz’altro di lavori pregevoli. Non condivido alcune soluzioni stilistiche, ma è normale, era proprio quello a cui mi stavo opponendo prima della mia uscita dal gruppo”.
 
VENIAMO A “NINEWINGED SERPENT”: PERSONALMENTE MI STAVO ASPETTANDO QUALCOSA DI PIU’ ESTREMO, MUSICALMENTE PARLANDO. INVECE I BRANI PRESENTANO NUMEROSE INFLUENZE DIVERSE… DEATH, THRASH, BLACK… PERSINO HEAVY METAL CLASSICO.
“Era proprio quello che avevo in mente di fare. Volevo comporre del materiale che fosse il meno scontato possibile e che non fosse facilmente accostabile a quello dei Marduk. Non ho mai ascoltato solamente black metal… e lo stesso discorso può essere fatto per Emil e gli altri ragazzi. Abbiamo voluto dar vita ad un album metal, tutto qui, senza cercare di rientrare ad ogni costo in un determinato filone. Penso che l’album sia venuto davvero bene e sono convinto che il materiale futuro sarà ancora più avvincente e facilmente riconoscibile come Devian”.
 
QUALI BAND VI HANNO PIU’ ISPIRATO DURANTE LA STESURA DI QUESTO ALBUM?
“Impossibile citarle tutte… dai Morbid Angel ai Motorhead, passando per i grandi classici del thrash metal. Siamo quasi tutti sulla trentina e seguiamo la scena metal da quando eravamo dei ragazzini, quindi è normale avere così tante fonti di ispirazione. Siamo passati attraverso tutti i movimenti, tutti i trend… sarebbe stato stupido mettersi a comporre con i paraocchi”.
 
NELLE FOTO PROMOZIONALI APPARITE SENZA FACE PAINTING O EFFETTI SPECIALI… E’ STATA UNA SCELTA ATTENTAMENTE PONDERATA?
“Sì, i Devian non sono una black metal band al 100% e inoltre non volevamo avere alcuna cosa in comune con i Marduk. So già che, almeno nei primi tempi, i Devian verranno definiti ‘la nuova band di Legion ed Emil dei Marduk’, quindi abbiamo cercato di prendere il più possibile le distanze dalla scena black metal e dalla nostra ex band. A livello di attitudine, ci sentiamo molto più vicini alla vecchia scena thrash o death: saliremo sul palco senza fronzoli e vestiti come tutti i giorni. Non abbiamo la necessità di far fede a un determinato concept o di creare un alone di mistero”.
 
L’ALBUM VIENE PUBBLICATO DALLA CENTURY MEDIA RECORDS: COME SIETE ENTRATI IN CONTATTO CON L’ETICHETTA TEDESCA?
“La Century Media Records aveva curato la pubblicazione nel territorio americano di alcuni album dei Marduk. Siccome avevano fatto un ottimo lavoro ed erano anche riusciti a organizzarci dei tour prestigiosi, mi è sembrata la cosa più naturale possibile chiedere a quei ragazzi se erano interessati alla mia nuova band. Eravamo già in contatto con qualche altra label all’epoca, ma appena la Century Media ha risposto affermativamente al mio invito, non ho avuto dubbi: i Devian dovevano firmare per loro”.
 
COME VI STATE ORGANIZZANDO PER PROMUOVERE “NINEWINGED SERPENT”?
“La cosa fantastica di aver firmato per la Century Media è che nel nostro contratto hanno espressamente incluso una clausola nella quale ci dicono che dovremo andare in tour molto spesso. Non potevo chiedere di meglio! Del mio periodo nei Marduk ciò che ricordo con maggior piacere sono i tour, quindi non vedo l’ora di poter ripetere simili esperienze in giro per il mondo. Adoro andare in tour… suonare ogni sera davanti a un pubblico diverso, incontrare i fan, visitare nuove città… è favoloso. Ogni tanto dovrò tornare a casa perchè oggi ho una famiglia a cui badare, ma puoi star certo che i Devian saranno molto presenti sui palchi europei e americani a partire dal 2008. Stiamo fissando le prime date live e il primo tour proprio in questi giorni… ne vedrete delle belle!”.
 
IMMAGINO CHE INIZIALMENTE SUONERETE DA SUPPORT BAND…
“Sì, non avrebbe senso andare in tour da headliner con un solo disco alle spalle. Vogliamo aprire per band più grosse e proporre il nostro sound a un pubblico che non è necessariamente quello che segue i Marduk. Come dicevamo, il nostro stile è abbastanza variegato, quindi non avremo problemi a suonare con gruppi death, thrash o black”.
 
PER UN CERTO PERIODO, DOPO LO SPLIT CON I MARDUK, TI SEI TRASFERITO NEGLI STATI UNITI. PER QUALE MOTIVO HAI DECISO DI TORNARE IN EUROPA?
“Sentivo la mancanza di casa! Amo gli USA, ma mi sono reso conto che non era il posto adatto per me e per la mia famiglia… un conto è soggiornarci per un periodo o andarci in vacanza, un conto è viverci! Inoltre stavo avendo alcuni problemi con la mia visa ed è stato più semplice tornare da queste parti piuttosto che avviare tutte quelle noiosissime pratiche burocratiche per avere la residenza laggiù”.
 
NON SAREBBE STATO MALE FONDARE UNA BAND NEGLI USA PERO’… MOLTI GRUPPI SVEDESI STANNO AVENDO UN GROSSO SUCCESSO DA QUELLE PARTI NEGLI ULTIMI TEMPI. CHE NE DICI?
“E’ vero, ma, come ti dicevo, con i Devian avremo modo di andare a suonare in America molto presto. Sono contento per il successo dei miei connazionali oltreoceano. Verso la fine degli anni Ottanta, la scena americana fu fondamentale per la nascita e lo sviluppo di quella svedese… prova solo a pensare all’influenza di gruppi come Slayer, Possessed o Morbid Angel sulle prime formazioni death e black svedesi! Oggi stiamo ricambiando il favore e sono contento di ascoltare dei gruppi americani influenzati da quelli della mia patria. Ma, in generale, mi fa estremamente piacere vedere come il metal goda di buona salute negli USA, dopo gli anni bui del grunge e del nu metal. Una band come i Lamb Of God sta facendo ottime cose… il loro ultimo album è favoloso!”.
 
BENE, E’ TUTTO, LEGION. GRAZIE PER L’INTERVISTA!
“Grazie a voi! Tutti sanno che adoravo suonare in Italia con i Marduk e oggi non vedo l’ora di tornare da voi con i Devian. Venite a vederci quando saremo in tour, vi prometto che vi faremo divertire!”.
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