Gli Svedesi Diabolical sono tornati da poco sul mercato con il loro secondo full length album intitolato “A Thousand Deaths”, pubblicato dalla nostrana ed attivissima Scarlet. L’album ci presenta i quattro ragazzi Svedesi al top della forma e forti di nove brani a dir poco devastanti. Un disponibilissimo H. Carlsson, chitarrista solista della band, ha risposto alle nostre domande e senza troppi giri di parole ci ha parlato della loro nuova fatica e dei prossimi impegni che li vedranno protagonisti.INIZIAMO COL PARLARE DEL MAKING DEL NUOVO ALBUM…
“’A Thousand Deaths’ e’ stato registrato agli Underground Studios in Svezia, gli stessi che abbiamo utilizzato per il nostro debut album “Synergy”. Le registrazioni questa volta sono filate lisce come l’olio, P.O. Saether e’ un ottimo ingegnere del suono ed e’ stato facile lavorare con lui, il suono che ha dato all’album e’ devastante! Come per ‘Synergy’ anche questa volta siamo andati leggermente fuori budget, purtroppo e’ abbastanza difficile registrare e mixare un album in due settimane ma siamo riusciti a contenere le spese registrando molte cose durante la notte per conto nostro. Purtroppo molto spesso succedono degli imprevisti e certe cose vanno a richiedere piu’ tempo di quanto ne sarebbe realmente necassario. Per fortuna questa volta la casa discografica ci ha messo a disposizione denaro sufficiente per registrare cosi’ non ci e’ toccato ricorrere ad altri espedienti: ad esempio l’anno scorso, avendo oltrepassato il nostro budget, abbiamo dovuto saldare diversi cavi per P.O in cambio di tempo extra in studio! ‘A Thousand Deaths’ e’ stato registrato in analogico e credo che il sound sia molto piu’ heavy e “vivo” rispetto a quello del debut che era stato registrato in digitale. Preferisco di gran lunga lavorare in analogico, il tutto sembra piu’ autentico e poi questa volta siamo riusciti ad ottenere un suono di batteria notevolmente migliore.”
A PARTE IL DIVERSO APPROCCIO ALLE REGISTRAZIONI, QUALI CREDI CHE SIANO LE PRINCIPLAI DIFFERENZE TRA IL DEBUT E “A THOUSAND DEATHS”?
“Il nuovo album e’ decisamente piu’ veloce ed aggressivo, inoltre gli arrangiamenti sono molto piu’ maturi che in passato. Il tutto suona piu’ malvagio e dark, grazie anche all’ottima registrazione di cui ti ho parlato prima.”
DI COSA PARLANO I TESTI?
“Siccome suoniamo “Metal Of Death” gli argomenti che trattiamo nei testi sono morte, guerra, odio, omicidi e cose del genere. Non si tratta comunque di testi buttati giu’ in fretta e furia, come alcune bands fanno, i nostri, pur trattando le succitate tematiche, credo siano molto profondi. Purtroppo non sono io che me ne occupo percio’ non posso andare oltre nella spiegazione ma sono convinto che gli altri ragazzi della band facciano un ottimo lavoro in questo campo.”
SECONDO TE QUALI SONO I BRANI PIU’ RAPPRESENTATIVI DEL VOSTRO NUOVO ALBUM?
“Per me e’ impossibile sceglierne qualcuna, le reputo tutte importanti e rappresentative.”
COME VI TROVATE CON LA SCARLET?
“Direi che per ora sta andando tutto bene, ci hanno inserito in un ottimo tour e ne siamo molto contenti!”
PARLIAMO ALLORA DI QUESTO TOUR…GIRERETE L’EUROPA CON AMON AMARTH, VOMITORY, CALLENISH CIRCLE E SINS OF OMISSION, COSA PENSI DI QUESTE BANDS?
“Si tratta di un ottimo tour, credo che sara’ grandioso andare in tour con queste bands. A dire il vero l’unica band di queste che sono solito ascoltare sono i Vomitory, la reputo una delle migliori band svedesi attualmente in circolazione. Anche gli Amon Amarth sono una buona band, inoltre essendo gia’ stati in tour diverse volte ed avendo dimostrato tutto il loro valore credo che porteranno ai concerti un buon numero di fans. Delle altre due bands non ho ascoltato molte cose ma ho conosciuto alcuni dei ragazzi dei Sins Of Omission ad un nostro concerto a Stoccolma e sono senz’altro delle persone simpatiche.”
PERCHE’ NON CERCATE UN BASSISTA A TEMPO PIENO? VI SENTITE A VOSTRO AGIO CON QUESTA LINE UP?
“Finora Lars ha suonato sia il basso che la batteria nei nostri full length e nel primo mini, e’ stato davvero molto bravo. Abbiamo provato a cercare un bassista o un batterista di ruolo ma e’ davvero difficile trovare qualcuno all’altezza. Al momento abbiamo un bassista per i concerti, si chiama Roger Bergsten, con lui abbiamo tenuto alcuni shows qui in Svezia e sono andati tutti molto bene, vedremo cosa accadra’ in futuro.”
TI ANDREBBE DI FARE UN BREVE TRACK BY TRACK DEI BRANI CONTENUTI SU “A THOUSAND DEATHS”?
“Certamente! Allora:
-“A thousand Deaths” – Si tratta di un intro, abbiamo preso samples da alcuni film di guerra e li abbiamo sovrapposti al riff conclusivo di ‘Synergy’, credo che sia una bella cosa iniziare il nuovo album nel modo in cui si concludeva quello precedente.
-“Children of the Mushroom Cloud”- Questa e’ la canzone piu’ brutale e aggressiva che abbiamo mai scritto. E’ sicuramente una delle mie canzoni preferite.
-“God of the underworld”- Il primo riff di questo brano e’ molto dark ed “evil” ed e’ seguito da una parte molto veloce e da un ritornello piuttosto melodico. E’ presente inoltre un’ottimo assolo ma ti anticipo che non suoneremo mai questa canzone dal vivo in quanto la strofa e’ talmente veloce che non si puo’ fare headbanging mentre la si suona!
-“Dead Angel’s Choir”- Un altro dei miei brani preferiti! Inizia con un riff abbastanza tecnico e poi diventa molto veloce per poi rallentare all’altezza del ritornello e dell’assolo il quale e’ senza dubbio il migliore presente sull’album.
-“Until the Day Arrives”- Questo e’ probabilmente il brano piu’ breve mai composto dai Diabolical: ha lo stesso tempo per tutta la sua durata e cio’ e’ una cosa piuttosto insolita per noi, potrebbe diventare un hit!
-“Under My Skin”- Si tratta del brano piu’ oscuro presente sull’album e probabilmente quello che rendera’ di piu’ dal vivo. Mi piace molto anche il testo, e’ carico di odio. Abbiamo provato a chiedere a Vidar di chi stesse parlando ma non ce lo ha voluto dire.
-“An Opposite Law”- Le vocals di Odling in questo brano sono grandiose, la parte centrale di chitarra invece e’ forse un po’ troppo allegra per un album come questo.
-“Demonic”- Questa e’ l’unica canzone che ha scritto Soderberg per questo album, si tratta di un brano molto duro e diretto. Amo la parte centrale in cui Odling canta “Armageddon, let me burn!”, e’ molto brutale!
-“Profane Murder”- E’ forse il brano piu’ debole presente sull’album ma trovo che il riff conclusivo sia davvero brillante.”
PENSO CHE I CARCASS SIANO PER VOI UNA GRANDE INFLUENZA…
“Non so dirti se siamo stati realmente influenzati da loro. Senza dubbio sono stati una grande band, mi piacciono molto i loro primi due albums ed “Heartwork” ma non direi che siano una grossa influenza per noi, sono anni che non li ascolto.”
E COSA ASCOLTI ALLORA?
“Ascolto principalmente Death, Thrash e Black Metal, seguo le nuove bands ma preferisco decisamente la vecchia scuola. Adoro anche vecchie glorie come gli Accept, i Judas Priest, gli Scorpions (solo gli album dei 70’s e dei primi anni 80) e gli Iron Maiden.”
IN CHE DIREZIONE PENSI CHE VI MUOVERETE IN FUTURO? AVETE INTENZIONE DI AGGIUNGERE TASTIERE O VOCI PULITE COME STANNO FACENDO I VOSTRI CONNAZIONALI SOILWORK ED IN FLAMES?
“Assolutamente no, anzi, al momento sembra che stiamo per andare nella direzione opposta. Abbiamo due brani pronti per il prossimo album e posso dirti che si tratta di materiale molto brutale ed oscuro con poca melodia. Non mi piace molto la musica dei gruppi che hai citato, ho ascoltato il nuovo album dei Soilwork l’altro giorno e credo sia uno dei dischi piu’ insulsi che abbia mai ascoltato, sembra una specie di “Death Pop” e non scrivono neanche delle belle canzoni!”
DI COSA TI OCCUPI NELLA VITA? STUDI, LAVORI O CHE ALTRO?
“I play and worship the Metal of Death (e sta cazzata potevi anche risparmiarcela! nda)!”
PERCHE’ UN RAGAZZO DOVREBBE COMPRARE IL VOSTRO ALBUM?
“Se vi piace il Death Metal con un tocco di Thrash e di melodia e suonato con personalita’ dovete fare vostro il nostro album, se invece non vi piace questo genere…compratelo ugualmente!”
PER CONCLUDERE…
“Visitate il nostro sito, ci vediamo all’Indian’s Saloon di Bresso il 13 Maggio!”