Tempo di novità in casa Disarmonia Mundi: il passaggio dalla Scarlet alla Coroner Records; un disco nuovo di zecca, a pochi mesi dalla ristampa dell’ottimo debut "Nebularium"; ed infine una line-up le cui fondamenta, archiviata quasi del tutto la presenza del very special guest Bjorn Speed Strid, poggiano intorno sul rodato duo rappresentato dal mastermind Ettore Rigotti e dal singer Claudio Ravinale. E proprio con loro ci siamo intrattenuti per fare il punto della situazione a pochi mesi dall’uscita di "The Isolation Game"…
CIAO ETTORE, BENTORNATO SU METALITALIA.COM! CI ERAVAMO LASCIATI DOPO L’USCITA DI “NEBULARIUM” E CI RITROVIAMO ORA, A DISTANZA DI ANNI, A FESTEGGIARE LA RISTAMPA DEL SUMMENZIONATO DEBUT E L’USCITA DEL VOSTRO QUARTO FULL-LENGTH:POSSIAMO PARLARE DI UN CERCHIO CHE SI CHIUDE E DI UN NUOVO INIZIO PER I DISARMONIA MUNDI?
Ettore: “Penso che ogni disco sia un nuovo inizio per i Disarmonia, o almeno, è la sfida che ci lanciamo prima di iniziare ogni nuovo lavoro. Penso quindi che il cerchio non si chiuderà mai, almeno fino a quando saremo attivi. Come ho detto già in passato, la nostra sfida è creare ogni volta un disco diverso, con una patina di suono e un messaggio musicale unici, ma mantenendo un filo conduttore che possa far riconoscere il sound della band anche se l’intenzione musicale è diversa da album ad album”.
SEMPRE IN TEMA DI NOVITA’, AVETE LASCIATO LA SCARLET E SIETE APPRODATI ALLA CORTE DELLA CORONER RECORDS, UN’ETICHETTA GIOVANE MA INTRAPRENDENTE: COME E’ MATURATA QUESTA DECISIONE E, PER QUANTO VISTO FINORA, COME VI STATE TROVANDO?
Ettore: “Lavorando io stesso in Coroner non posso essere più contento: avere il controllo totale sul proprio prodotto e soprattutto la sicurezza sui dati di vendita non è cosa da poco, soprattutto al giorno d’oggi, dove gli squali sono ovunque…”.
ANCHE QUESTA VOLTA DIETRO IL MICROFONO VI AVVICENDATE IN TRE: TU, CLAUDIO E STRID. COME FATE A DECIDERE QUALE VOCE UTILIZZARE PER OGNI PEZZO, E’ UN QUALCOSA DI GIA’ DEFINITO DURANTE LA STESURA DEI PEZZI OPPURE LO VALUTATE PROVANDO?
Claudio: “Veramente questa volta la differenza sostanziale è che Strid fa giusto qualche apparizione limitata su una manciata di brani, mentre io mi occupo della maggior parte delle vocals estreme ed Ettore di quelle pulite. E’ una cosa fortemente voluta per cercare di far finalmente capire alla gente che questo non è il side project di Strid e spero che d’ora in avanti tutti gli equivoci in merito siano finalmente risolti. Quindi, per rispondere alla tua domanda solitamente è tutto già definito durante la stesura dei brani, io mi occupo dell’interpretazione delle parti estreme mentre Ettore gestisce quelle melodiche”.
OLTRE A BJORN “SPEED” STRID, SUI CREDITS DEL NUOVO DISCO FIGURA ANCHE OLOF MÖRCK DEI NIGHTRAGE: COME LO AVETE COINVOLTO?
Ettore: “Con i ragazzi dei Nightrage ci si conosce da tempo e ci si sente spesso. Un giorno, chiaccherando con il cantante Antony riguardo ad una sua eventuale partecipazione come ospite nel prossimo EP, è saltata fuori l’idea di far partecipare anche i chitarristi e avendo nel nuovo disco ancora un paio di parti senza assolo, ho deciso di iniziare la nostra collaborazione chiedendo ad Olof”.
DAL PUNTO DI VISTA STRUMENTALE INVECE ANCHE STAVOLTA HAI FATTO TUTTO DA SOLO: PREMESSO CHE TE LA CAVI EGREGIAMENTE IN OGNI RUOLO, NON SENTI MAI L’ESIGENZA DI UN PARERE ESTERNO?
Ettore: “Penso che il livello tecnico potrebbe essere sicuramente più alto ingaggiando musicisti dotati, ma allo stesso tempo ritengo che il sound a quel punto non sarebbe più 100% DM. Già da Mind Tricks abbiamo trovato la nostra formula perfetta in due, con tutti i pro e i contro del caso, e penso che andremo avanti così per parecchio tempo ancora”.
OLTRE CHE UNO STRUMENTISTA POLIVALENTE SEI ANCHE UN AFFERMATO PRODUTTORE: TRA LE DUE ATTIVITA’ (MUSICICSTA E PRODUTTORE) QUALE TI DA PIU’ SODDISFAZIONE?
Ettore: “Entrambe le attività mi danno molta soddisfazione: aiutare le band a concretizzare la loro musica e le loro idee su un supporto è estremamente stimolante, soprattutto quando vedo che il loro cd non si limita a rimanere chiuso nel cassetto del loro comodino ma si ritrova ad uscire discograficamente, facendo si che per la band possa iniziare un percorso più serio e professionale. Direi che il rendermi utile in questo senso è la più grande soddisfazione”.
NEI TUOI STUDI SONO PASSATI MOLTI TRA I NOMI NUOVI DEL METAL TRICOLORE (SLOWMOTION APOCALYPSE, STIGMA, DESTRAGE): DAL TUO OSSERVATORIO PRIVILEGIATO, COME VALUTI IL FUTURO DELLA SCENA METAL NAZIONALE?
Ettore: “Purtroppo non ho una visione molto rosea del futuro della scena, sia nazionale che internazionale: ormai la musica si vende poco, le etichette discografiche falliscono una dopo l’altra e, anche se ai concerti c’è sempre molta affluenza, la situazione peggiora inesorabilmente giorno dopo giorno. Il sovraffollamento della scena invece cresce senza sosta e il risultato non può che essere tragico. Devo ammettere che al giorno d’oggi vengono selezionate quasi esclusivamente band che hanno molto budget per andare in tour o che hanno un look forte, spesso ai limiti del fenomeno da baraccone, ma che piace molto ai ragazzini. E’ molto triste notare come la qualità della musica proposta abbia sempre meno rilevanza nel music business odierno e temo che la situazione sia destinata a peggiorare. Per quanto riguarda le band che hai citato nella domanda, gli auguro di cuore di continuare a fare musica per il semplice piacere di farlo, perchè innamorati di quello che fanno, come hanno fatto fino ad oggi, in modo serio e con dignità”.
DOPO UN PAIO DI COPERTINE NON ECCEZIONALI, HO MOLTO APPREZZATO L’ARTWORK DI “THE ISOLATION GAME” REALIZZATO DA TRËZ: COME SIETE ENTRATI IN CONTATTO CON LUI?
Claudio: “Non sono affatto d’accordo nel considerare le copertine precedenti non all’altezza. Certo, quella di “The Isolation Game” è più d’impatto e anch’io la considero come la nostra migliore di sempre, ma gli artwork precedenti riflettevano molto bene il carattere dei rispettivi dischi, quindi nel complesso li trovo perfettamente idonei al contesto. Per quanto riguarda Trez mi sono imbattuto nel suo sito casualmente e sono subito rimasto colpito dalla particolarità delle sue immagini e del suo stile molto visionario e grottesco. E’ stato il classico colpo di fortuna e non mi dispiacerebbe collaborare con lui anche per l’artwork dei prossimi dischi”.
DI COSA PARLANO I TESTI DI “THE ISOLATION GAME”, SONO SEMPRE INCENTRATI SULLA FOLLIA DELLA MENTE UMANA?
Claudio: “La follia, o presunta tale (chi sono i folli? chi i ‘normali’?), della mente umana è sicuramente un argomento affascinante, ma per questo lavoro ho preferito rimanere in ambiti più concreti e facilmente riconducibili alla realtà quotidiana. Fondamentalmente pur non trattandosi affatto di un concept album lo spirito che pervade i nuovi testi riflette il mio totale disprezzo nei confronti della società occidentale moderna e di quello che l’attuale essere umano è diventato. Tutto è apparenza e materia, abilmente gestiti e manipolati dai mass media, si è perso completamente di vista il lato spirituale dell’esistenza umana, l’ignoranza e la superficialità sembrano quasi essere motivo di vanto per l’uomo comune e sicuramente si sta assistendo ad una plateale involuzione del genere umano rispetto a ciò che potrebbe effettivamente essere. L’uomo oggi è semplicemente un cancro mortale che sta completamente devastando il pianeta che lo ospita e come tale si meriterebbe soltante di venire estirpato alla radice”.
LA VOSTRA LINE-UP ATTUALE NON VI PERMETTE DI ESIBIRVI IN LIVE SHOW, A MENO DI NON RICORRERE ALLA PRESENZA DI ALMENO TRE TURNISTI: NON SENTITE LA MANCANZA DEL PALCO OPPURE I DISARMONIA MUNDI SONO DESTINATI A RESTARE UN PROGETTO DA STUDIO?
Claudio: “Penso che la dimensione da studio sia la più pratica al momento e sinceramente anche la più onesta per più di un motivo. Che senso avrebbe arruolare dei turnisti per portare live un progetto a loro estraneo? Per come la vedo io l’essenza di un gruppo è formata non tanto dalla musica che si propone ma dalle motivazioni che portano delle persone ad aggregarsi per esternare qualcosa da trasmettere successivamente ad altre persone… Sotto quest’ottica arruolare dei gregari a cosa potrebbe realmente servire quindi? A nulla, se non a snaturare lo spirito del gruppo, quindi per quanto mi riguarda ne faccio volentieri a meno”.
COME PENSI CHE SAREBBE CAMBIATA LA CARRIERA DEI DISARMONIA MUNDI SE, INVECE CHE AD ANVIGLIO, FOSTE NATI A GOTHENBURG?
Claudio: “Sinceramente avrei preferito nascere in Finlandia o Norvegia per più di un motivo… Comunque discorsi del genere lasciano un po’ il tempo che trovano, è ovvio che la situazione del metal in Italia non sia delle migliori (per usare un eufemismo) però al tempo stesso nulla ti vieta di trasferirti in posti più consoni al genere proposto se ritieni che questo possa veramente aiutarti a ‘far carriera’… Per come la vedo io un posto vale l’altro alla fine, se hai qualcosa da dire e proponi musica di qualità la gente s’interesserà comunque a te a dispetto della tua nazione di provenienza, gruppi come Moonspell o Sepultura l’hanno ampiamente dimostrato”.
PER FESTEGGIARE IL CAPODANNO AVETE DECISO DI REGALARE AI FAN UN REMIX DEL VOSTRO PRIMO SINGOLO INTITOLATO “PERDITION HAZE” AD OPERA DI NEROARGENTO: MA QUAL E’ IL VOSTRO RAPPORTO CON LA MUSICA ELETTRONICA?
Claudio: “Molto buono per quanto mi riguarda, ghettizzarsi in un sottogenere per aderire ad uno stupido stereotipo è tipico del ‘metallaro’ medio, ma secondo me non ha il benchè minimo senso, puoi trovare buona musica in qualunque genere dopotutto. E’ importante mantenere una coerenza artistica di fondo, ma al tempo stesso nulla ti vieta di innovare la tua proposta musicale senza per questo snaturare l’identità di ciò che hai fatto fino a quel momento. Penso ad un gruppo come gli Ulver ad esempio, hanno radicalmente cambiato la loro proposta musicale negli anni ma lo spirito che li anima è rimasto lo stesso, questo è quello che intendo per evoluzione coerente”.
BENE RAGAZZI, SIAMO GIUNTI ALLA FINE: A TE LE ULTIME PAROLE PER I SALUTI E A RISENTIRCI PRESTO, SPERANDO DI NON LASCIARE PASSARE ALTRI OTTO ANNI!
Ettore: “Grazie dello spazio concessoci, ci saranno altre novità dopo l’estate quindi penso che ci si risentirà a breve!”.