Simpatica chiacchierata telefonica con il disponibile chitarrista della band italica che confessa, attraverso i microfoni di metalitalia.com, le ambizioni di una band che ha fatto come suo credo la coerenza nei confronti del metallo più puro.
CIAO THE FORGER, INIZIAMO DA UNA NEWS FRESCHISSIMA, OVVERO LO SPLIT CON GUARDIAN ANGEL II, E LA DATA ANNULLATA CON I JAG PANZER, CHE COSA E’SUCCESSO?
“Innanzitutto tengo a precisare che si è trattato di uno split del tutto amichevole, dato che egli ha preferito concentrare le sue forze verso altri progetti, e non garantiva più il 100% delle sue energie alla band. Ed è per questo che abbiamo preferito rinunciare a questa data live, ma quando ci esibiamo dobbiamo essere sicuri al 100% di dare il nostro meglio sul palco”.
AVETE GIA’ IN MENTE UN SOSTITUTO?
“Sì, stiamo provando un altro ragazzo, ma al momento non si è deciso ancora nulla, vi informeremo al più presto su eventuali sviluppi”.
MI PUOI ILLUSTRARE BREVEMENTE IL CONCEPT DEL DISCO?
“Semplicemente abbiamo deciso di trattare un argomento storico non molto conosciuto, ossia la presa di York nell’886 d.c. da parte dei vichinghi, guidati dal re Ivar ‘Senz’Ossa’, e vi garantisco che, ascoltando questo disco, sarete trasportati in un’altra epoca”.
CHI SI E’ OCCUPATO DELLE LYRICS E CHI DELLE MUSICHE?
“Per la maggior parte delle composizioni e delle lyrics si occupa Deathmaster, ma tutta la band partecipa alla stesura dei pezzi, fornendo sicuramente altre idee che possono arricchire maggiormente i brani”.
HO NOTATO CHE IL DRUMMING DI WRATHLORD E’ DECISAMENTE PIU’ VARIO DEL SUO PREDECESSORE E TROVO IL DISCO MENO IMMEDIATO DI “RESOUND THE HORN”…
“Hai colto perfettamente nel segno, dato che il nostro nuovo lavoro contiene brani che necessitano di parecchi ascolti per essere assimilati, e il drumming più vario di Wrathlord non fa che confermare quello che hai affermato”.
CHE OPINIONE HAI DELLA SCENA METAL ITALIANA?
“Sinceramente non seguo molto la scena metal italiana, dato che non ci sono band che mi fanno impazzire, ed inoltre non sono neanche un fan del power metal melodico, e al giorno d’oggi è veramente difficile trovare una band italiana che tenti di discostarsi da certe sonorità oramai abusate”.
QUALI SONO LE TUE PRINCIPALI INFLUENZE MUSICALI?
“Adoro gruppi come Manowar, Manilla Road, Omen, Candlemass, e altri act della scena true heavy degli anni ’80”.
IN FUTURO AVETE INTENZIONE DI APPESANTIRE MAGGIORMENTE IL SOUND O DI SNELLIRE LA COMPOSIZIONE DEI PEZZI?
“Domanda interessante… onestamente qualche tempo prima di entrare in sala per registrare il nuovo disco, non avevamo nulla di prestabilito, e quindi posso assicurarti che i pezzi sono molto spontanei, e non è affatto facile risponderti. Certamente proseguiremo sempre sulla nostra strada con coerenza”.
QUALI SONO I PAESI IN CUI AVETE UN MAGGIOR RISCONTRO A LIVELLO DI VENDITE?
“Le cose vanno piuttosto bene in Grecia ed in Germania, mentre qui in Italia abbiamo uno zoccolo duro di fan, ma purtroppo non siamo seguiti come i paesi che ho citato, e mi auguro che con questo disco la situazione migliori”.
QUALE E’ STATO IL MIGLIOR CONCERTO CHE HAI SUONATO CON LA BAND?
“Penso che quando suonammo dal vivo in Grecia fu una cosa incredibile, i metal kid ci adorano e siamo arrivati a un certo punto del concerto che non sapevamo che fare sul palco, visto che circa 400 persone cantavano tutte in coro il ritornello. E’ stata un’esperienza indimenticabile”.
PREFERITE RIMANERE UNA CULT BAND O VOLETE RAGGIUNGERE UN NOTEVOLE SUCCESSO A LIVELLO MONDIALE COME I MANOWAR?
“Per questa domanda preferisco risponderti a nome mio e non della band. Mi spiego: indubbiamente siamo una cult band, ma non mi dispiacerebbe avere un successo planetario come i Manowar. Ma il lato negativo della questione è che bisognerebbe scendere a compromessi e scrivere qualche song più catchy, e sinceramente questa non è l’intenzione della band”.
QUESTO E’ TUTTO, GRAZIE PER IL TEMPO CONCESSOMI…
“Grazie a te per la gradevole chiacchierata e un sincero ringraziamento a tutti i fan che ci hanno seguito dagli esordi sino ad ora! Comprate il nostro disco, è molto epico e ‘battagliero’!”.