DRAGONFORCE – La potenza del dragone!

Pubblicato il 20/05/2004 da

Lo speed-power metal continua a vivere un periodo di grande rivalutazione. Moltissime band composte da ragazzi cresciuti con le sonorità tanto in voga diversi anni fa stanno adesso arrivando sul mercato con i loro prodotti. Probabilmente le loro discografie saranno ricolme dei classici del genere e questo non fa che ripercuotersi direttamente sulla musica composta. E’ il caso dei Dragonforce, band che ha base in Inghilterra che da poco ha pubblicato il secondo full length della propria carriera: “Sonic Firestorm”. Sentiamo cosa ha da raccontarci in proposito il chitarrista e leader Herman Li…

INIZIAMO CON UNA BREVE STORIA DELLA BAND…
“I DragonForce sono nati 1999 e l’anno successivo abbiamo pubblicato il nostro primo demo, ancora sotto il nome di DragonHeart. Il demo è stato completamente reso disponibile su internet sotto forma di file mp3, file che sono stati scaricati circa mezzo milione di volte sul sito mp3.com. Grazie ad esso abbiamo avuto l’opportunità di suonare alcuni concerti di spalla ad Halford, Stratovarius e di fare persino un tour in Gran Bretagna. Poi abbiamo firmato per la Noise / Sanctuary Records e abbiamo pubblicato il debut album ‘Valley of the Damned’. I risultati sono stati ottimi e grazie ad essi abbiamo potuto suonare ancora in Europa e addirittura in Asia. Dopo questi tour ci siamo concentrati sul nostro secondo album, ‘Sonic Firestorm’, che ora è nei negozi”.

QUALI SONO I GRUPPI E I MUSICISTI CHE PIU’ VI HANNO INFLUENZATO?
“Sono davvero tanti… i più importanti: Iron Maiden, Judas Priest, Metallica, Steve Vai, Joe Satriani, Death, Bon Jovi, Skid Row, Helloween, Marty Friedman, Gamma Ray e Europe. La nostra musica ha qualcosa in comune con quella di tutte queste band… eppure per noi è originale!”.

LA DEFINITE ‘EXTREME POWER METAL’. PER QUALE MOTIVO?
“Come ti ho detto siamo influenzati dalle band più disparate e la nostra proposta secondo noi non è semplicemente power metal. La chiamiamo extreme power metal perché il nostro batterista ha un background black metal e spesso suona a quella maniera e poi perché io sono molto influenzato da guitar hero come Satriani e Steve Vai… in pratica combiniamo un drumming velocissimo a continui virtuosismi di chitarra. Spingiamo le nostre capacità tecniche ai limiti… per questo si tratta di extreme power metal”.

NON PENSATE DI POTER STANCARE L’ASCOLTATORE SUONANDO SEMPRE COSI’ VELOCI?
“No, tutti i ragazzi che ci scrivono non mancano mai di complimentarsi con noi perché diamo poco peso ai pezzi lenti o alle ballad… questo vorrà dire qualcosa! Ci piace suonare veloci, vogliamo dimostrare che il power metal non è musica pop con doppia cassa. Noi siamo diversi dalle altre power metal band, siamo heavy e sempre aggressivi, suoniamo musica da headbanging, non roba per ragazzine”.

IL TUO GIUDIZIO SULLA SCENA POWER ATTUALE NON DEVE ESSERE QUINDI MOLTO POSITIVO…
“Ci sono delle buone band, per lo più quelle in giro da molti anni… i padri fondatori, in pratica. Il resto non mi convince tanto, è tutto troppo melodico e soft per i miei gusti. Anche noi siamo melodici, ma questo nostro nuovo album potrebbe piacere anche a dei fan del death o del black metal… è musica dura!”.

SIETE STANZIATI IN INGHILTERRA… UNA NAZIONE CHE NON SEMBRA TROPPO GRADIRE IL TIPO DI MUSICA CHE VOI PROPONETE. COM’E’ LA SITUAZIONE PER VOI?
“Sì, effettivamente in Inghilterra hanno più successo generi come il nu metal, il black o l’hardcore. C’è comunque una scena power underground piccola ma piuttosto solida e i grandi del genere, per non parlare degli Iron Maiden, riescono sempre a richiamare un gran numero di persone e a riempire i locali. Noi, come ti dicevo, abbiamo anche fatto un tour per tutta la Gran Bretagna e i responsi sono stati incoraggianti. Di certo Giappone e Germania sono ancora su un altro pianeta, ma non possiamo lamentarci”.

RACCONTACI LA NASCITA DEL VOSTRO NUOVO ALBUM, “SONIC FIRESTORM”…
“Abbiamo registrato il disco nel mio studio privato e in un altro chiamato Thin Ice. Avevamo due mesi per completare il tutto, ma alla fine ne abbiamo impiegati quasi tre. La label ad un certo punto si è anche arrabbiata per tutto il tempo che ci abbiamo messo… mi dispiace, ma io sono un vero e proprio perfezionista, hanno dovuto trascinarmi di forza fuori dallo studio per farmi smettere di ritoccare qua e là!”.

SECONDO TE IN COSA DIFFERISCE DA “VALLEY OF THE DAMNED”?
“Il nuovo album credo sia molto più catchy e al tempo stesso violento del debut album. Inoltre la produzione è decisamente migliore! Siamo davvero contenti di come è venuto ‘Sonic Firestorm’… ad essere sinceri io avrei speso ancora più tempo sul mixaggio ma il risultato finale è comunque ottimo”.

SIETE DIVENTATI NOTI AL GRANDE PUBBLICO GRAZIE AD INTERNET E AGLI MP3. COSA NE PENSI DUNQUE DEL FILE SHARING?
“E’ un’ottima cosa… una volta i ragazzi si scambiavano le cassette, ora il tutto avviene tramite internet. E’ un buon mezzo per fare promozione, soprattutto nel nostro genere: i veri appassionati infatti alla fine comprano sempre il cd originale se le canzoni piacciono loro”.

AVETE IN PROGRAMMA UN TOUR PER PROMUOVERE “SONIC FIRESTORM”?
“Sì, saremo in tour con i mitici W.A.S.P. in tarda primavera, credo. Poi speriamo di partecipare a qualche bel festival durante l’estate. Ci piacerebbe poi tornare a suonare in Giappone, ma in questo momento nulla ancora è stato definito”.

OK, GRAZIE PER L’INTERVISTA, HERMAN. VUOI AGGIUNGERE QUALCOSA?
“Spero che i ragazzi italiani abbiamo presto l’opportunità di dare un ascolto a ‘Sonic Firestorm’… è davvero un bel disco di potente e aggressivo power metal! Speriamo poi di vederci in tour… ciao e grazie per l’intervista!”.

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