Dream Evil, la nuova band capitanata da uno dei più famosi produttori del momento, Fredrik Nordstrom, è finalmente all’esordio grazie a Century Media e ad un album di melodic power metal che più di un addetto ai lavori ha giudicato come “costruito a tavolino” per sfruttare il sempre grintoso trend del momento. A Gus G., intervistato per l’occasione da Metalitalia, l’onere di dimostrare che i Dream Evil sono una band genuina e nata con l’unico scopo di suonare heavy metal, ma soprattutto il chitarrista di origine greca confuta pesantemente tutte le illazioni che descrivono il quintetto come un banale side project dell’illustre Nordstrom…a lui la parola!COME SI SONO FORMATI I DREAM EVIL?
“Io e Fredrik ci siamo incontrati in Svezia nel 1999. Già da subito ci siamo sentiti in sintonia per quanto riguardava il nostro modo di intendere la musica, così abbiamo iniziato a scrivere del materiale. Fu poi Fredrik a reclutare gli altri ragazzi della band e, dopo più di due mesi in studio abbiamo dato vista a ‘DragonSlayer’. Siamo stati molto fortunati nel trovare i musicisti per completare la line-up: Niklas Istfeldt, già nel giro per aver cantato le backing vocals nei primi due dischi degli Hammerfall, appena lo abbiamo sentito ci è sembrato subito l’uomo adatto per noi. Anche Peter, il nostro bassista, ha portato un sacco di idee interessanti per la nostra musica, e per completare la formazione abbiamo chiamato Snowy Shaw, anche lui autore di una grande performance.”
SE NON SBAGLIO “DRAGONSLAYER” E’ UN CONCEPT ALBUM…
“Esatto, il disco parla di un re che combatte contro un drago e soccombe. Il drago prende il cuore dello sconfitto, mentre quest’ultimo cade in un sonno eterno. Il re aveva un grande e famoso guerriero sotto il suo comando, ed il suo compito è combattere il drago, sconfiggerlo e riportare indietro il cuore che salverà il suo sovrano. Sono molto entusiasta dei testi perché affrontano tematiche fantasy veramente molto heavy e, vista la trama che le unisce, assumono lo stesso valore nel disco. Non ci sono brani predominanti, bisogna saper leggere il tutto nell’ottica del concept.”
DOPO AVER ASCOLTATO IL VOSTRO DISCO MI E’ BALZATO SUBITO IN MENTE IL SOUND DEI PRIMISSIMI NOCTURNAL RITES, CHE NE PENSI?
“Beh, i Nocturnal Rites sono una fuckin’great band, they rule! Tutti i giornalisti con cui ho parlato non hanno fatto altro che paragonarci agli Hammerfall, tu sei il primo ad averci affiancato ai Nocturnal Rites: non credo che gli altri ragazzi della band conoscano la band, io invece ascolto tantissimi dischi e i Nocturnal Rites sono una delle bands più valide in ambito power. Non ritengo però che ci siano molte somiglianze, ho ascoltato il loro ultimo lavoro e mi è sembrato abbastanza diverso (…ma io infatti parlavo dei primi Nocturnal Rites, quelli “morti” con “The Sacred Talisman”, ndJR).”
COME E’ NATA LA COLLABORAZIONE CON UN’ORCHESTRA SINFONICA?
“Il tutto è nato dalla musica dei Dream Evil! Volevamo a tutti i costi creare un album di bombastic and epic metal e fortunatamente Fredrik, per via del suo lavoro, era in contatto con i ragazzi dell’orchestra, che avevano già collaborato con i Dimmu Borgir. E’ stato davvero divertente e produttivo lavorare con quei ragazzi, sono persone molto affabili, ma anche molto professionali.”
A LIVELLO DI SONG WRITING C’E’ QUALCHE FIGURA PREDOMINANTE NEI DREAM EVIL?
“Assolutamente no, tutti ci siamo impegnati per dar vita all’album anche se forse io e Fredrik abbiamo dato il maggior contributo! Quando ci siamo trovati la prima volta in studio avevamo solo un demo tape con due canzoni incise, poi è stata la totale collaborazione di tutti i ragazzi a migliorare questi due brani e a produrre tutto il resto del disco.”
SICURAMENTE QUALCUNO PARLERA’ DI VOI COME DEL SIDE PROJECT DEL FAMOSO FREDRIK NORDSTROM, PADRONE DEI FREDMAN STUDIOS…
“Vedi, quel che dici è già successo ma è una cosa che francamente non mi tange affatto. Voglio dire, confermare e ribadire che i Dream Evil non sono un progetto di Fredrik, né un fenomeno messo in piedi da quattro ragazzi che non sapevano come passare il tempo: i Dream Evil sono una vera band! Noi cinque abbiamo la stessa autorità all’interno della band, non c’è nessun despota, ed è nostra intenzione registrare un secondo, un terzo ed un quarto album…”
PASSERETE A SUONARE DALLE NOSTRE PARTI?
“Attualmente stiamo valutando, insieme a Century Media, alcune proposte per un tour, ma non c’è ancora nulla di ufficiale. Suoneremo di sicuro a tre festival estivi, due qui in Svezia e al Wacken Open Air che sarà una grande opportunità per farci conoscere. Se ci fosse la possibilità di suonare in un tour vero e proprio e di passare in Italia, stai certo che non me la farei sfuggire per nulla al mondo.”
CREDI CHE OGGI IL POWER METAL MELODICO ABBIA ANCORA QUALCOSA DI NUOVO DA DIRE?
“Di questo ne discutevo proprio oggi…il problema è che al giorno d’oggi le labels ‘buttano fuori’ troppe bands, ormai ci sono duecento nuovi dischi power ogni mese ehehe! E’ inevitabile che il nove release su dieci non abbiano nulla di nuovo da dire o si limitino a copiare brutalmente il sound di Helloween, Judas Priest e soliti noti. Ormai è davvero difficile trovare un gruppo innovativo ed entusiasmante.”
TU SEI GRECO: HAI E HAI AVUTO DIFFICOLTA’ A LAVORARE CON UNA BAND SVEDESE?
“No, ormai sono quattro mesi che risiedo in Svezia, probabilmente a giorni tornerò in Grecia per poi essere di nuovo qui allo scopo di andare in tour! Non è davvero un problema, ormai passo molto del mio tempo in Svezia, praticamente è diventata la mia seconda casa.”
DOMANDA CANONICA: INTERNET E GLI MP3
“Internet è sicuramente un canale di promozione dal grandissimo potenziale, ma, come la maggior parte dei musicisti che conosco, non credo sia giusto né corretto mettere a disposizione un album intero. Dal mio punto di vista è cosa buona scaricarsi un paio di pezzi, tanto per capire come suona un disco, ma alla fine io adoro avere in mano un bel prodotto con cover, testi delle canzoni e foto. Spesso poi su internet la qualità dei brani e di gran lunga inferiore al suono pulito del cd…credo che un vero fans la pensi come me.”
QUALCOSA DA AGGIUNGERE, IN CONCLUSIONE?
“Solamente un grazie per lo spazio che ci hai dedicato! Spero che i fans italiani apprezzino il nostro disco e non vedo l’ora di suonare da voi. Ciao!