Incontriamo John Petrucci in un favoloso albergo nel pomeriggio del 20 gennaio, poco prima della data milanese del nuovo tour dei Dream Theater a supporto del nuovo, omonimo album. Il chitarrista è molto rilassato e sorridente, carico per il primo concerto italiano di questo tour. Appena nota la nostra lunghissima lista di domande ci chiede se le vogliamo fare davvero tutte, ed ad un nostro cenno di conferma sorride, assume un’espressione concentrata, stringe i pugni e annuncia “sono pronto, spara!”.
CIAO JOHN. PER INIZIARE L’INTERVISTA PERCHE’ NON CI RACCONTI COME STA ANDANDO QUESTO TOUR? COME SONO ANDATE LE PRIME DATE?
“La data di apertura in Portogallo è stata grandiosa, i fan portoghesi sono stati davvero molto calorosi. La prima data in Spagna, a Madrid, ha portato a qualche piccolo problema che poi si è risolto rapidamente, mentre ieri sera a Barcellona è stato davvero un trionfo. Ora siamo qui in Italia e ci staremo per ben quattro concerti, sono eccitato”.
QUALI SONO LE TUE ASPETTATIVE PER IL CONCERTO DI STASERA?
“Credo che sarà davvero una serata trionfale. L’Italia ama i Dream Theater, i Dream Theater amano l’Italia, non può che essere una grandissima serata! Tutte le volte che abbiamo suonato qui nel corso della nostra carriera abbiamo sempre tenuto concerti memorabili, ed il pubblico ci ha sempre ripagato”.
TRA L’ALTRO TU SEI DI ORIGINI ITALIANE, VERO?
“Sì, e fiero di avere queste origini così importanti”.
PERCHE’ AVETE DECISO PER LA FORMULA ‘AN EVENING WITH DREAM THEATER’?
“Volevamo che i fan avessero un’esperienza definitiva per quanto riguarda la musica dei Dream Theater dal vivo, e l’unica soluzione era creare uno spettacolo come questo, con una durata importante come quella di questo show”.
PERCHE’ AVETE CHIAMATO ‘ALONG FOR THE RIDE’ QUESTO TOUR?
“Questo è il titolo di una delle canzoni contenute nel nostro ultimo disco, e ci sembrava un nome adeguato da dare al tour”.
PERCHE’ AVETE DECISO DI NON INSERIRE NESSUN PEZZO DA “IMAGES AND WORDS” NELLA SETLIST DEL TOUR?
“E’ stata una scelta molto difficile da prendere, ma a questo punto della nostra carriera c’erano molte altre canzoni che andavano valorizzate. Abbiamo portato in tour “Images And Words” per tutta la nostra carriera, questa volta abbiamo deciso di metterlo un poco da parte per proporre canzoni anche non eseguite mai dal vivo prima d’ora”.
COME “SPACE-DYE VEST” AD ESEMPIO?
“Sì, questa canzone ci è stata richiesta per vent’anni, era ora di proporla dal vivo per i nostri fan”.
SONO PASSATI QUATTRO MESI DALL’USCITA DI “DREAM THEATER”. COME GUARDI OGGI, A MENTE FREDDA, A QUESTO ALBUM?
“Sono sempre più fiero e soddisfatto di questo disco. Era il disco che volevamo realizzare ed è venuto proprio come era nelle nostre intenzioni”.
“DREAM THEATER” RAPPRESENTA UN NUOVO INIZIO PER LA BAND A TUO MODO DI VEDERE?
“Sì, certo, possiamo anche vederla in questo modo”.
I FAN E LA STAMPA COME LO HANNO ACCOLTO?
“Le reazioni sono state davvero ottime. Tutti si sono mostrati entusiasti per questo disco. Ne sono molto felice”.
C’E’ QUALCOSA CHE, POTENDO RIVEDERE OGGI, CAMBIERESTI NEL DISCO?
“No, credo sinceramente sia perfetto così”.
HO LETTO CHE HAI DICHIARATO A BILLBOARD CHE FARETE UN ALTRO ALBUM ENTRO LA FINE DEL 2015. E’ VERO?
“Be’, sì, calcolando i tempi potremmo anche fare in tempo a farne un altro l’anno prossimo”.
QUANTO E’ DIFFICILE SCRIVERE UN DISCO DEI DREAM THEATER?
“Non immagini neppure quanto. Il vero problema è non ripetersi mai, perché per il resto siamo talmente ben amalgamati e ci conosciamo talmente bene che i brani escono da soli, ormai”.
PERCHE’ L’USCITA DI “LIVE AT THE LUNA PARK” E’ STATA POSTICIPATA COSI’ TANTO?
“Perché ci serviva più tempo per lavorarci ed arrivare alla perfezione del prodotto che trovi attualmente in vendita”.
PERCHE’ AVETE DECISO DI REALIZZARE QUESTO LIVE PROPRIO IN ARGENTINA?
“Fondamentalmente non avevamo mai realizzato un live in America latina, così abbiamo deciso di esplorare le location in quel continente. Siamo molto soddisfatti della scelta”.
E COSA MI DICI DELLA SCELTA DI PROIETTARE QUESTO CONCERTO NEI CINEMA?
“E’ stato grandioso! Ho portato la mia famiglia a vederlo al cinema, è stato incredibile! Mi sono divertito tantissimo”.
ESISTE ANCHE UN’APPLICAZIONE LEGATA A “LIVE AT THE LUNA PARK”, VERO?
“Sì, grazie a questa applicazione i fan possono selezionare diverse telecamere e vedere anche attraverso i nostri occhi il concerto. La trovo molto interessante”.
PERCHE’ IL GIORNO DI NATALE, COME REGALO PER I FAN, AVETE DECISO DI DIFFONDERE ONLINE GRATUITAMENTE, SCARICABILI TRAMITE TORRENT, ALCUNE TRACCE INEDITE DA “LIVE AT THE LUNA PARK”?
“Abbiamo deciso per Torrent perché è un mezzo molto diffuso e di largo uso, e molto semplice da utilizzare. Credo che chiunque tra i nostri fan sia in grado di utilizzare Torrent, quindi perché no?”.
COSA SIGNIFICA PER UNA BAND COME LA VOSTRA ESSERE NOMINATI PER I GRAMMY AWARD?
“E’ davvero favoloso. E’ la seconda volta che veniamo nominati per due dischi consecutivi. Siamo davvero orgogliosi di questo!”.
SIETE IN GARA CONTRO VOLBEAT, ANTHRAX, BLACK SABBATH E KILLSWITCH ENGAGE. CHE POSSIBILITA’ DI VITTORIA RITIENI DI AVERE?
“Non c’è gara, non ci può essere gara. Vinceranno i Black Sabbath. Loro sono IL metal, nessun altro. Sono stati, sono e saranno sempre l’incarnazione del metal. Io stesso voterei per loro. Vinceranno i Black Sabbath, nessuno può essere meglio di loro”.
I TUOI FAN TI VEDONO COME IL MIGLIOR CHITARRISTA AL MONDO. COSA NE PENSI?
“Be’, ne sono onorato. Il fatto che qualcuno ritenga che io sia il migliore al mondo è la cosa più speciale che ci possa essere”.
OK, PASSIAMO ALLA DOMANDA DIRETTA. JOHN PETRUCCI, TU SEI IL MIGLIOR CHITARRISTA AL MONDO?
“No, non lo sono. Sarei sciocco e presuntuoso se lo pensassi. Chiunque arrivi a pensare di essere il migliore al mondo in un qualsiasi campo è un presuntuoso”.
CHI E’ IL MIGLIOR CHITARRISTA AL MONDO SECONDO TE?
“Steve Morse, nessun altro. Lui è davvero il più grande secondo me, il migliore. Anche Joe Satriani e Steve Vai sono immensi”.
COSA PENSI DEL NUOVO ALBUM DI JAMES LABRIE, “IMPERMANENT RESONANCE”?
“E’ favoloso, lo trovo davvero bello”.
IL PROSSIMO ANNO SARA’ IL TRENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA BAND. AVETE IN MENTE QUALCOSA PER CELEBRARE L’ANNIVERSARIO?
“Oddio, di già trent’anni? Stiamo diventando davvero vecchi. Come festeggiare? Facendo tour e tour e tour, sappiamo fare solo questo”.
PERCHE’ NON AVETE REALIZZATO NESSUN VIDEOCLIP TRA QUELLO DI “HOLLOW YEARS” E QUELLO DI “CONSTANT MOTION”?
“Fondamentalmente non ci sembrava utile ed opportuno per la band. Ora abbiamo cambiato idea, e realizzare videoclip è tornato normale”.
SO CHE E’ USCITA UNA NUOVA EDIZIONE DELLA VOSTRA BIOGRAFIA, “LIFTING SHADOWS”. COSA MI DICI A PROPOSITO?
“Il libro è stato aggiornato con l’uscita di Portnoy dalla band e l’ingresso di Mangini, ed aggiornato all’uscita dell’ultimo album”.
E’ STATA DAVVERO UNA SORPRESA VEDERVI TRASFORMATI IN PERSONAGGI DISNEY!
“Onestamente trovo questa cosa un grandissimo onore. Un tributo come questo arrivato da un magazine certamente insolito per una band come la nostra è il massimo per me e per i miei compagni. Ne sono davvero felice, vuol dire essere arrivati anche a chi di solito non segue la nostra musica, e magari iniziare a stare un poco più simpatici ad i nostri detrattori”.
DETRATTORI… DOPOTUTTO VOI SIETE UNA BAND CHE SI AMA VISCERALMENTE O SI ODIA DEL TUTTO, NO?
“Be’, ovviamente non si parla di odio, ed anche la parola detrattori è forse eccessiva; suscitiamo forse un poco di antipatia in chi ama un tipo di musica forse più semplice e diretta di quella che facciamo noi. Ci sono molte altre band che sono amate oppure odiate molto più di noi”.
PENSI CHE I NUOVI MEDIA SIAMO UN BUON MEZZO PER PROMUOVERE LA VOSTRA MUSICA?
“Ovviamente sì, ed è per questo che investiamo molto nell’uso delle nuove tecnologie per promuovere il nostro lavoro”.
BUON SONGWRITING, BUONA TECNICA STRUMENTALE, BUONA PRODUZIONE, BUONA DISTRIBUZIONE. COSA TRASFORMA UN DISCO IN UN SUCCESSO?
“Credo che le canzoni siano tutto, ma anche gli altri fattori sono fondamentali”.
VUOI AGGIUNGERE QUALCOSA ALLA NOSTRA INTERVISTA PRIMA DI CHIUDERE?
“Solo ringraziare i nostri fan italiani. Vi vogliamo bene”.