DROWNED – Prisma di tenebre

Pubblicato il 14/12/2014 da

Dopo averli portati sulle nostre pagine con la recensione di “Idola Specus”, uno dei migliori debut album dell’anno per quanto concerne le sonorità death metal, abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchere con Tlmnn, chitarrista e mente principale del progetto Drowned. Partendo dalla lezione di alcuni mostri sacri novantiani (Asphyx, Incantation e primi Morbid Angel in primis), il trio di Berlino si è reso protagonista di un’opera maledettamente oscura e affascinante, che nel suo apparente stato di immobilismo e chiusura mentale ha presto svelato una profondità artistica spaventosa, non troppo distante da quella riscontrata nelle ultime prove di Dead Congregation, Lie In Ruins o Maveth. A voi quindi le risposte – umili, schiette ma non per questo meno interessanti – inviateci tramite e-mail dallo schivo musicista tedesco…

Drowned - intervista - 2014

BENVENUTI SULLE PAGINE DI METALITALIA.COM! QUESTA E’ LA VOSTRA PRIMA INTERVISTA PER IL NOSTRO SITO, VI ANDREBBE DI INTRODURRE BREVEMENTE LA BAND AI NOSTRI LETTORI?
“Certo! I Drowned sono un gruppo death metal nato a Berlino nel 1992. ‘Idola Specus’, il nostro album di debutto, è il coronamento di un percorso lungo e travagliato, durante il quale abbiamo affrontato innumerevoli difficoltà (compresi anni di assoluto silenzio) e licenziato un cospicuo numero di demo, un 7” e un mini-LP dal titolo ‘Viscera Terrae’. L’attuale line-up, composta dal sottoscritto alla chitarra, da G.ST al basso e alla voce e da T.E. alla batteria, suona assieme ormai dal 2010 e sta svolgendo un lavoro eccellente; ritengo sia la migliore formazione mai avuta da questa band”.

SIETE ATTIVI DAL 1992, MA “IDOLA SPECUS” E’ SOLTANTO IL VOSTRO PRIMO FULL-LENGTH: A COSA E’ DOVUTA QUESTA SCELTA?
“Per anni non abbiamo avuto altra scelta se non quella di procedere a piccoli passi, registrando demo di due-tre brani per volta. Purtroppo è quello che capita quando non puoi contare su una line-up sufficientemente stabile e duratura”.

A MIO AVVISO “IDOLA SPECUS” E’ UNA DELLE MIGLIORI SORPRESE IN CAMPO DEATH METAL DELL’ANNO, QUANTO TEMPO AVETE IMPIEGATO A COMPORLO? QUALI OBIETTIVI VI ERAVATE PREFISSATI DI RAGGIUNGERE CON QUESTA RELEASE?
“Grazie mille, non suona affatto male come complimento (ride, ndR)! Alcune canzoni sono state scritte e arrangiate nel corso degli ultimi due-tre anni (‘Gnomon’, ‘Black Projection’, ‘Vacuous Sanctum’), altre invece risalgono al periodo 2008-2010 (‘Antiprism’, ‘Cast Into Negative Form’, ‘Destroyed Voices’)… abbiamo perfino utilizzato qualche riff risalente al 1998 o giù di lì! Insomma, ‘Idola Specus’ è frutto di un processo estremamente complesso. Ci abbiamo messo tutti noi stessi, spendendo moltissimo tempo e fatica per la sua buona riuscita”.

IL VOSTRO SOUND RIPORTA ALLA MENTE DIVERSI STILI E GRUPPI, PUR RIMANENDO ESTREMAMENTE PERSONALE. DA DOVE ARRIVA QUESTA ISPIRAZIONE? COSA VI AFFASCINA DI QUESTO PARTICOLARE TIPO DI MUSICA?
“Se parliamo di death metal, le nostre influenze vanno senza dubbio ricercate nella scuola primigenia del genere, quella di band come Autopsy, Carnage, Celtic Frost, Darkthrone (periodo ‘Soulside Journey’, ovviamente), Grotesque, Thergothon, Tiamat e Unholy. Moltissima ispirazione ci viene anche data dal doom classico di Black Hole, Black Sabbath, Cirith Ungol, Paul Chain e Pentagram, oltre che da sonorità estranee alla sfera metal come il prog di Le Orme e Univers Zero o il drone di Maurizio Bianchi e dei Mirror. Per rispondere alla seconda parte della tua domanda, il death metal evoca atmosfere e stati d’animo unici, che nessun altro genere è in grado di trasmettere. Penso si possa fare ancora molto con esso, purchè venga affrontato nella giusta maniera e con la giusta personalità”.

COME NASCE SOLITAMENTE UN VOSTRO BRANO?
“Come prima cosa registro alcuni riff sul mio portatile. Dopodiché li riascolto, scarto quelli che considero meno validi e con i rimanenti assemblo una bozza del brano che ho in mente. A questo punto entrano in gioco gli altri ragazzi della band, assieme ai quali arrangio e rifinisco il pezzo. Niente di particolarmente speciale, le nostre canzoni impiegano sempre un po’ di tempo per venire alla luce”.

QUANTO E’ IMPORTANTE PER VOI L’ATMOSFERA? L’ALBUM E’ A TUTTI GLI EFFETTI UN “VIAGGIO”, UN PORTALE DI ACCESSO VERSO UN’OSCURA DIMENSIONE SPIRITUALE… ERA QUESTO IL VOSTRO INTENTO?
“Sì, naturalmente. Questa è un’ottima descrizione. E’ tutta una questione di atmosfera, immersione e trascendenza”.

I VOSTRI TESTI SONO MOLTO CRIPTICI, PROPRIO COME LA VOSTRA MUSICA. QUALI ARGOMENTI AFFRONTA TRACKLIST? ESISTE UN CREDO FILOSOFICO O RELIGIOSO ALLA BASE DEI DROWNED?
“Non mi piace analizzare i testi che scrivo, penso debbano essere i nostri ascoltatori a dare loro un’interpretazione. Il filo conduttore che lega l’album è comunque quello dell’oscurità come condizione mentale e spirituale, anche se nel corso della tracklist non mancano riferimenti a simboli come la luce o la geometria impossibile. Drowned è una ricerca, un viaggio nelle tenebre. La nostra musica è uno sguardo rivolto nell’Abisso; se anche trovassimo delle risposte non sarebbe nostra intenzione diffonderle. Per cui non è tanto questione di credenze… è più un ‘vai e vedi’, un invito all’esplorazione dell’ignoto”.

SONO RIMASTO COLPITO DALL’ARTWORK: NON E’ LA SOLITA COPERTINA DEATH METAL! QUAL E’ IL SUO SIGNIFICATO?
“Sono contento ti sia piaciuta, specialmente se penso alle lamentele ricevute da alcuni fan (ride, ndR)! Sembra che non siano in molti ad apprezzare le copertine astratte… ad ogni modo non ha un vero e proprio significato; è soltanto un’ambientazione oscura e opprimente, che riflette le sensazioni veicolate dalla nostra musica”.

COME SIETE ENTRATI IN CONTATTO CON LA SEPULCHRAL VOICE RECORDS?
“Sono ormai otto anni che conosciamo i ragazzi della Sepulchral Voice. Nel 2006 (poco dopo l’uscita di ‘Viscera Terrae’) ci offrirono un contratto per la pubblicazione del nostro primo full-length e ovviamente non ce lo lasciammo sfuggire, anche se come vedi la cosa ha finito per portarci via più tempo del previsto. E’ una delle migliori label a livello europeo del settore, gestita con passione da veri seguaci di questa musica. Ha un roster ridotto – è vero – ma qualitativamente ineccepibile. Non possiamo che essere soddisfatti della nostra scelta”.

SAPPIAMO CHE ALCUNI DI VOI SONO COINVOLTI IN ALTRI PROGETTI MUSICALI, C’E’ QUALCHE NOVITA’ SU QUESTO FRONTE?
“Sul fronte degli Essenz non c’è molto da segnalare: continuano a provare e, di tanto in tanto, tenere qualche concerto. Pur mantenendo un basso profilo sono ancora vivi e vegeti. Gli Empire Android hanno invece registrato un debut album che, se non ho capito male, verrà rilasciato il prossimo anno”.

QUAL E’ LA VOSTRA OPINIONE CIRCA L’ESPLOSIONE DEL COSIDDETTO FILONE OLD-SCHOOL DEATH METAL?
“Be’, ci sono un sacco di gruppi – più o meno giovani – che negli ultimi anni stanno facendo cose grandiose e che personalmente apprezzo moltissimo: Negative Plane, Funereal Presence, Unearthly Trance, Head Of The Demon, Alchemyst, Dead Congregation, Lurk, Villains, Obliteration, Grave Miasma, Hour Of 13… giusto per citarne alcuni. Ovviamente ne esistono anche di meno interessanti (per non dire ‘di merda’) ma – ehi! – finchè in circolazione ci sono band del genere posso ritenermi un uomo felice”.

FINORA NON AVETE SUONATO LIVE MOLTISSIMO, PREFERENDO I PALCOSCENICI DI EVENTI ESTREMAMENTE SELEZIONATI (KILL-TOWN DEATHFEST, HELL’S PLEASURE METALFEST, REDEMPTION FEST, ECC.); AVETE IN PROGRAMMA QUALCHE TOUR PER LA PROMOZIONE DI “IDOLA SPECUS”?
“Sì, stiamo lavorando ad un mini-tour scandinavo per gli inizi di novembre (l’intervista è stata fatta la scorsa estate, ndR), inoltre dovremmo imbarcarci in una tournée europea a marzo 2015; contiamo di tenere una o più date nel Nord Italia in quell’occasione. I dettagli saranno resi noti appena possibile”.

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