DUFRESNE – Siate Puntuali!

Pubblicato il 29/06/2010 da


Un nuovo album – con annesso concept interessante – un tour in Russia da poco completato e un’attitudine senza compromessi che ne esalta ulteriormente le qualità: in un modo o nell’altro, i veneti Dufresne riescono sempre a far parlare di loro in maniera positiva. È per noi quindi un piacere ospitarli di nuovo sulle pagine di Metalitalia.com. Questa volta il nostro interlocutore è il batterista Zeno, che ci ha raccontato tutto quello che c’è da sapere sulle ultime mosse degli autori del nuovo “AM:PM”…

 

BENTORNATI SU METALITALIA.COM! CHE ARIA SI RESPIRA IN CASA DUFRESNE IN QUESTI GIORNI?
“Si respira il primo caldo vero e proprio, poi al pensiero di girare il primo videoclip del nostro ultimo album  – é il brano ‘Keep This Party Going’ – domani in un club al chiuso con 40 gradi e un sacco di persone.. direi che si respire un aria un po’ soffocante…”.

“AM:PM” DA’ L’IMPRESSIONE DI ESSERE UN CONCEPT ALBUM. E’ EFFETTIVAMENTE COSI’? QUAL E’ IL TEMA ALLA BASE DEL DISCO?
“Il tema è il giorno e la notte… gli incontri, gli scontri, le cose impensabili, i dispiaceri i momenti di gioia. Il concept ruota intorno ad una giornata a caso dove ogni cosa nasce e muore allo stesso tempo. Parlando fra noi Dufresne è venuto fuori un dibattito sulle varie ore/momenti del giorno dove collocare un brano della nostra band preferita. Da qui l’idea di inserire un orario della giornata pensato per ogni brano del disco, un piccolo suggerimento su in quale precisa ora a noi piacerebbe che i nostri amici ascoltassero quel brano del nostro disco”.

CHE COSA RAPPRESENTA ESATTAMENTE LA COPERTINA E COME E’ IN RELAZIONE ALLE TEMATICHE DEL DISCO?
“La copertina rispecchia un po’ l’idea del contrasto tra il giorno e la notte… e di un qualcosa che accadrà. Abbiamo messo un qualcosa di subliminale nella copertina, un messaggio che in pochi riusciranno a vedere e a comprendere fino in fondo… a voi la scoperta”.

COME E’ NATA INVECE LA MUSICA DI “AM:PM”? VI E’ UN COMPOSITORE PRINCIPALE IN SENO AL GRUPPO?
“Devo dire che la maggior parte dei pezzi questa volta a differenza del passato l’hanno scritta Dominik (voce) e Ciube (voce, basso), che hanno fatto sentire a me (batteria), a Luca (chitarra) e ad Ale (tastiere) un bel po’ di provini e di pre-produzioni da loro realizzati. Alcuni brani erano datati, altri sono venuti fuori veramente velocemente ad un mese dalle registrazioni… avevamo voglia e bisogno di registrare materiale nuovo e non avevamo nessuna pressione e nessuna foga nel scriverlo. Abbiamo cercato che le cose pian piano venissero fuori da sole… d’altra parta erano 2 anni che giravamo con il tour di ‘Lovers’ con più di 100 concerti e sinceramente eravamo un po’ stanchi di suonare le stesse canzoni”.

VI E’ QUALCOSA CHE AVETE DELIBERATAMENTE CERCATO DI EVITARE MENTRE COMPONEVATE L’ALBUM? AVEVATE DEGLI OBIETTIVI PRECISI QUANDO AVETE INIZIATO A PENSARE AI NUOVI BRANI?
“Sì… un bel po’ di cose… prima di tutto la voce… volevamo eliminare totalmente gli scream del passato, volevamo una ricerca di voce più vicina al rock. Non è stato facile perche molte volte con lo scream nelle strofe, ad esempio, puoi togliere un bel po’ di lavoro in generale al brano. Ciube e Dominik si sono impuntati di provare a cantare sempre, cercando di dare un filo conduttore tra i vari brani, e ascoltando il risultato finale devo dire che siamo felici di questo. Era una bella sfida per noi e siamo ben fieri di ciò che abbiamo realizzato. Come seconda cosa abbiamo cercato di non farci condizionare da nessuna band e da nessun genere in particolare: ascoltavamo dallo stoner al black metal, al pop all’hip hop… non volevamo che nessuna parte ricordasse nessuna band se non il nostro suono e la nostra band e per noi ora è cosi… ‘AM:PM’ suona Dufresne al 100%”.

ANCORA UNA VOLTA I TESTI SI DIVIDONO TRA ITALIANO E INGLESE… PENSATE CHE ANDRETE SEMPRE AVANTI COSI’ SU QUESTO FRONTE O PRIMA O POI DOVREMO ASPETTARCI UN ALBUM CANTATO PER INTERO IN UNA O L’ALTRA LINGUA?

“In realtà il nostro primissimo demo era cantato solo in italiano! La verità é che non stiamo più di tanto a pensarci… ormai se ci va di fare un brano in inglese lo facciamo in inglese, altrimenti lo si prova in italiano. In genere capiamo dal mood del brano strumentale se il potenziale apporto vocale debba essere nella nostra madrelingua o diverso. Nel futuro non ne ho la minima idea, anzi, se ti dico la verità e parlo per me è gia tanto se siamo arrivati ad un terzo disco… pensando agli inizi, mai avrei detto di registrare 3 album, quindi chissa cosa ci aspetta in futuro!”.

SE NON ERRO IL DISCO E’ STATO REGISTRATO IN ITALIA. COME MAI NON AVETE DECISO DI RIPETERE L’ESPERIENZA NEGLI STATI UNITI?
“Non erri, il disco è stato fatto nello studio personale di Ciube, il Raptor studio qui a Vicenza. Dopo alcuni suoi lavori, sentivamo che la qualità era veramente ottima, di lì abbiamo pensato di registrarlo in casa, ma con la supervisione di un produttore estero. Ecco che sempre Ciube ha contattato Matt Hyde, già produttore di band come Slipknot, Funeral for a friend, Trivium etc.. Non ci sentivamo ancora completamente sicuri di autoprodurci il disco, dato che abbiamo sempre lavorato con produttori americani… e devo dire che il suo approccio è stato ottimo, il disco suona potente, gigante. Dopo le registrazioni Ciube è volato a Londra insieme a Matt per il mixaggio del disco… Per quanto riguarda tornare negli USA a registrare, ci sarebbe piaciuto, non lo nascondo, ma credo che in quel momento la soluzione migliore fosse quella di registrarcelo in casa”.

SUL VOSTRO MYSPACE E’ PRESENTE UNA COVER DEI REFUSED. COME NASCE L’IDEA DI COVERIZZARE “NEW NOISE”? AVETE IN PROGRAMMA LA REALIZZAZIONE DI ALTRE COVER SONG? CHI VI PIACEREBBE OMAGGIARE?
“oltre ai Refused, abbiamo fatto la cover di altre band… ovvero ‘Antique’ dei Texas Is The Reason e ‘Zombie Prescription’ degli Snapcase. Ci diverte un sacco fare le cover e ne faremo sicuramente delle altre in futuro. Poi sinceramente erano tutte prove di registrazione di Ciube in studio e ne abbiamo approfittato… a scuola siamo cresciuti con i Refused, i Rage Against The Machine, con i Deftones, con gli At The Drive In e con molte altre band.. di conseguenza è stato una figata riproporre proprio ‘New Noise’. Ricordo che allora a nessuno piacevano i Refused… solo a pochi… ora mi fa sorridere quando la suoniamo: in alcuni posti sembra che stiamo facendo una cover dei Metallica”.

HO SAPUTO CHE SIETE STATI IN TOUR IN RUSSIA. COM’E’ IL SEGUITO DEI DUFRESNE DA QUELLE PARTI E CHE TIPO DI ESPERIENZA E’ STATA?

“Difficile da spiegare in due parole… una delle esperienze piu incredibili della nostra vita. Il pubblico ha fame da quelle parti ed è stato veramente emozionante per noi vedere che da un posto cosi lontano conoscessero i nostri pezzi e cantassero agli show. ovviamente non è stato una passeggiata… sbirri infami che chiedevano soldi alle frontiere per farci passare, 6800 km nella steppa… ma un viaggio che non dimenticheremo mai e che dovrebbe ripetersi in futuro dato che gia ci stanno fissando e chiedendoci altri booking”.

IN ITALIA SIETE ORMAI UNA REALTA’ PIUTTOSTO SOLIDA, COME VANNO INVECE LE COSE PER VOI ALL’ESTERO? AVETE IN PROGRAMMA DI CONCENTRARVI SULLA PROMOZIONE ANCHE IN ALTRI TERRITORI?
“Lo ripetiamo da anni: in italia per ingrandirci ancora di più dovevamo aver fatto delle scelte che non abbiamo fatto! E ci va bene cosi, siamo giusto ‘grossetti’ per girare per bene da soli e fare dei bei tour nel nostro Paese… per l’estero stiamo aspettando un po’ di news per quanto riguarda un tour serio per tutta l’Europa, con band di un certo livello. Staremo a vedere, per noi fare tour in Europa e in giro per il mondo è una specie di linfa che serve a darci stimoli per continuare a suonare. Anzi, credo che senza i vari tour all’estero, piccoli o grossi che fossero, difficilmente saremmo ancora così motivati”.

COME SI PONGONO I DUFRESNE NEI CONFRONTI DEL FILE SHARING E DEL DOWNLOAD ILLEGALE DI MUSICA? SIETE FRA QUELLI CHE LI VEDONO COME PROMOZIONE GRATUITA O VI SENTITE DANNEGGIATI DA TALI FENOMENI?
“Domanda difficile, perchè non nascondo che pure tutti noi scarichiamo musica, però bisogna ammettere che sono le band e le piccole etichette a rimetterci. Compro la maggior parte dischi di band italiane o che mi piacciono, come è giusto che sia… ma poi questi discorsi in Italia sono difficili da affrontare, nel senso che siamo nel paese dei ‘furbetti’, servi di un nano malefico, dunque è normale per l’educazione che abbiamo scaricare e fottercene di quello che accade al prossimo. Siamo diventati un popolo di poveri stronzetti che nessuno caga piu’ di tanto… Ovvio che danneggia a livello economico, ma credo che le case discografiche che comandano sto pseudo-mercato non si siano aggiornate, nè abbiano studiato fenomeni alternativi adeguati. Vedi Sony, che oltre ad essere una casa discografica vende lettori mp3… mah… alla fine se un po’ di manager e segretarie inutili se ne vanno in fabbrica mi fa anche piacere, dato che il culo e la faccia ce la mettiamo sempre noi”.

CHE COSA STANNO ASCOLTANDO I DUFRESNE IN QUESTO ULTIMO PERIODO? QUALI SONO GLI ALBUM CHE PIU’ VI STANNO PIACENDO?
“Altra domanda difficile perche stiamo ascoltando veramente cose diverse fra noi… per quanto mi riguarda, sto ascoltando i Kylesa, ultimo Deftones, Sayyadina, Oh,Sleeper, Microspasmi, Mastodon… e ho sempre odiato il reggae ma la mattina metto Bob Marley!”.

GRAZIE MILLE PER L’INTERVISTA! A TE LA CONCLUSIONE!
“Grazie per lo spazio e per l’aiuto a promuovere una realta come la nostra… chi si ritira dalla lotta è un gran figlio di mignotta!”.

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