Con una carriera lanciata al successo e una line-up da sempre stabile, punto di forza di una compattezza invidiabile, gli Edguy giungono all’appuntamento con il loro primo DVD. Una rocciosa performance dei nostri nella caldissima San Paolo viene immortalata insieme a una serie di stralci di vita on the road per la gioia dei sempre più numerosi seguaci di Sammet e compagni. Di questo, del passato e del futuro abbiamo parlato con il simpatico chitarrista Dirk Sauer.
“FUCKING WITH FIRE – LIVE” E’ IL VOSTRO PRIMO DVD DAL VIVO. COME MAI AVETE DECISO DI AFFRONTARE QUESTO TIPO DI PUBBLICAZIONE PROPRIO ORA?
“In realtà abbiamo registrato la performance live di questo DVD nel 2006, tuttavia avevamo altre priorità in quel periodo, in particolare volevamo portare avanti il discorso del nuovo album e quindi ultimare la stesura per la pubblicazione di ‘Tinnitus Sanctum’. Non appena ultimato tutto questo, ci siamo concentrati nuovamente sulla pubblicazione di questo DVD”.
AVETE REGISTRATO QUESTO DVD A SAO PAULO, IN BRASILE. POTRESTI RACCONTARCI QUALCOSA RIGUARDO ALLA SCELTA DELLA LOCATION E ALL’ATMOSFERA CHE AVETE RESPIRATO QUELLA SERA?
“A dire la verità non era in programma la registrazione di quella data in particolare, stavamo registrando un po’ di date qua e là in attesa di scegliere quella da immortalare, poi è successo che è venuta fuori una serata incredibile e per fortuna non abbiamo avuto intoppi con la registrazione, per cui abbiamo potuto utilizzare tutto il materiale. Ovviamente ricordo bene l’atmosfera fantastica che abbiamo respirato in quell’occasione; è stato tutto magnifico, dal clima all’ambientazione, tuttavia la cosa straordinaria è stata proprio l’audience: qualcosa di indescrivibile a livello di partecipazione ed entusismo, cosa che credo si possa ben vedere nel DVD”.
POTRESTI RACCONTARCI QUALCOSA SUL MATERIALE EXTRA PRESENTE SUL NUOVO DVD?
“Oltre allo spettacolo per intero sul DVD troverete una serie di filmati riguardanti la vita in tour degli Edguy, i dietro le quinte, gli scherzi, la preparazione agli show, interviste, il tutto coinvolgendo anche i membri della crew. Si tratta di quasi un’ora di materiale raccolto fra le varie tappe del tour che fotografa bene gli Edguy, credo sia un ottimo pacchetto per presentare al meglio il nostro primo DVD”.
COME MAI AVETE INSERITO LA CANZONE “AVANTASIA” NELLA SETLIST ORA CHE E’ DIVENTATO UN PROGETTO ANCHE LIVE?
“Per la verità era un periodo nel quale lo spettacolo di ‘Avantasia’ non aveva ancora toccato il palcoscenico, per cui inserivamo ogni sera questa canzone nella setlist per permettere al pubblico di avere un piccolo assaggio del progetto di Tobias. Non ci siamo preoccupati minimamente del fatto che non fosse una song degli Edguy, faceva parte della scaletta in quelle date e il pubblico l’ha sempre accolta con entusiasmo”.
HO NOTATO CHE NON AVETE SUONATO NIENTE DAI PRIMI DUE DISCHI “SAVAGE POETRY” E “KINGDOM OF MADNESS”. COME MAI? CHE COSA PENSI OGGI DI QUESTI DUE DISCHI?
“E’ sempre difficile scegliere la setlist di un concerto, ci sono un sacco di canzoni che vorresti suonare ma il tempo è limitato e si tende a privilegiare le canzoni dell’ultima release che all’epoca era ‘Rocket Ride’. ‘Savage Poetry’ e ‘Kingdom Of Madness’ contengono delle buone canzoni ma è anche vero che gli Edguy si sono evoluti parecchio a livello di sound negli ultimi anni, e dunque sono un po’ distanti da quanto fatto all’epoca; ripeto, il tempo a nostra disposizione non è infinito, inoltre c’è sempre un nuovo album da promuovere, dunque abbiamo preferito concentrarci sulle pubblicazioni più fresche”.
GLI EDGUY DALL’ESTERNO SEMBRANO UNA BAND MOLTO UNITA, CHE SI DIVERTE PARECCHIO, LEGATA DA UN RAPPORTO SPECIALE FRA I VARI COMPONENTI. POTRESTI DIRCI QUALCOSA IN PIU’ SULLA VOSTRA AMICIZIA?
“Sì, hai perfettamente ragione quando dici che siamo molto uniti fra di noi, e credo che questa sia la chiave principale del nostro successo. Siamo insieme sin dai primissimi concerti in cui giravamo per la Germania con un camper e facevamo chilometri per suonare un concerto, e questo dice tutto. Ora le cose sono più semplici, tuttavia pensa che qualsiasi tour è molto impegnativo e ti costringe lontano da casa per molto tempo, e ti obbliga a vivere 24 ore su 24 con le stesse persone che sono i tuoi compagni di band, per cui pensa a cosa succederebbe se non andassimo d’accordo… Siamo fortunati, abbiamo la possibilità di fare un mestiere che ci piace, abbiamo migliaia di fan che ci incoraggiano, spero di andare avanti così per altri trent’anni”.
NELLE ULTIME PUBBLICAZIONI TARGATE EDGUY – MI RIFERISCO SOPRATTUTTO A “TINNITUS SANCTUM” E “ROCKET RIDE” – HO NOTATO UN APPROCCIO MOLTO PIU’ HARD ROCK A DISPETTO DELL’HEAVY METAL, CHE MI SEMBRA ABBIA UN IMPATTO MAGGIORE DURANTE LE PERFORMANCE DAL VIVO. SARA’ QUESTA LA VIA CHE BATTERETE IN FUTURO?
“Credo che le maggiori influenze rock che hai notato derivino da una naturale evoluzione portata proprio dalle numerose esperienze live che abbiamo avuto in questi anni, tuttavia non saprei dirti quali saranno le prossime mosse degli Edguy a livello stilistico. Abbiamo sempre fatto le cose in maniera spontanea, per cui non riesco proprio ad immaginare dove potrà arrivare la nostra musica tra cinque o dieci anni. Le canzoni con un certo appeal e quelle influenze rock che hai notato ci piacciono molto ma allo stesso tempo adoriamo quelle più articolate che contengono anche parti atmosferiche o accelerazioni”.
COSA PENSI OGGI, A MENTE FREDDA, DEL VOSTRO ULTIMO LAVORO “TINNITUS SANCTUM”? C’E’ QUALCHE COSA CHE CAMBIERESTI COL SENNO DI POI?
“No, sinceramente non cambierei nulla, sono tutt’ora molto soddisfatto di ‘Tinnitus Sanctum’, penso che sia una delle migliori, probabilmente la miglior release pubblicata sin qui dagli Edguy. Ci sono un sacco di sfumature all’interno delle canzoni, ci sono nuove evoluzioni stilistiche ma allo stesso tempo viene rispettato e conservato quello che è il sound tipico della band, e non so dirti se il mio pensiero cambierà in futuro… magari quando registreremo il nuovo album, ma per ora è così”.
C’E’ UN ALBUM DEGLI EDGUY CHE CONSIDERI PARTICOLARMENTE IMPORTANTE PER TE?
“Tutti i nostri album sono importanti allo stesso modo, perché rappresentano un tassello fondamentale della nostra storia. Ad esempio ‘Vain Glory Opera’ è stato il disco che ci ha lanciato all’attenzione del pubblico, ma poi con il successivo ‘Theater Of Salvation’ abbiamo avuto la possibilità di confermarci e affrontare un tour ben più consistente. Credo che tutti i dischi siano fondamentali perché ciascuno ci ha permesso di fare un passo avanti nella nostra carriera”.
HAI MAI SENTITO L’ESIGENZA DI SCRIVERE DEL MATERIALE PER UN TUO PROGETTO SOLISTA?
“Sinceramente è una cosa a cui non penso in questo momento. Al di là del fatto che sono piuttosto impegnato con gli Edguy, non sono molto attratto da quel genere di progetto musicale, capisco e condivido la costruzione di progetti speciali – come Avantasia, nel quale sono coinvolti un sacco di musicisti famosi – ma troppo spesso si formano band inutili solo per raccimolare qualche soldo in più”.
COSA FA DIRK DURANTE LE PAUSE CON GLI EDGUY? RIMANE SEMPRE CONCENTRATO SULLA MUSICA O SI DEDICA AD ALTRO?
“Per la verità sono sempre concentrato sugli Edguy, c’è sempre qualcosa da fare: quando non devo lavorare sulle nuove canzoni, c’è da preparare la setlist per il tour… e poi ci sono un sacco di lavori di organizzazione inerenti ai concerti”.
VEDREMO GLI EDGUY IN PARECCHI FESTIVAL QUEST’ESTATE, SE NON SBAGLIO: VORRESTI RICORDARCI IN QUALI SUONERETE?
“Sì, suoneremo al Wacken Rocks, un festival nella Repubblica Ceca, e soprattutto al Gods Of Metal!”.
PREFERISCI L’ATMOSFERA DEL FESTIVAL O QUELLA DEL TOUR TRADIZIONALE?
“Difficile rispondere, perché sono due cose differenti e allo stesso tempo stimolanti. Diciamo che suonare nel classico locale quando c’è un sacco di gente è qualcosa di inarrivabile, perché tu sai che le persone sono venute apposta per te ed è molto appagante, mentre durante i festival ti capita di suonare davanti a molte più persone. Però effettivamente molte possono non essere interessate alla tua musica, e allora diventa stimolante cercare di coinvolgere più spettatori possibile nel nostro show”.
SIAMO IN CHIUSURA, DIRK, TI ANDREBBE DI LASCIARE UN MESSAGGIO PER I LETTORI DI METALITALIA.COM?
“Certo! Ciao a tutti, ci vediamo presto al Gods Of Metal a Milano! Durante l’ultima tappa che abbiamo fatto proprio a Milano, per il tour di ‘Tinnitus Sanctum’, ci siamo divertiti moltissimo ed abbiamo avuto una delle migliori audience in assoluto, per cui non vediamo l’ora di ritornare da voi”.