EMPEROR – Intervista a Ihsahn

Pubblicato il 25/09/2001 da

Sono tornati gli Emperor! Il come back di uno dei più influenti gruppi norvegesi, chiamato “Prometheus – The Discipline Of Fire And Demise”, è un album sorprendente e multiforme, oltre ad essere l’ultimo in assoluto che porterà il nome della band. Ovviamente per saperne di più non posso che consigliarvi di leggere la recensione, ma se vi interessa anche ciò che sta dietro un personaggio enigmatico come Ihshan, beh, siete nel posto giuto. Ecco cosa mi ha raccontato in un lussuoso hotel milanese…
COMINCIAMO PARLANDO DEL VOSTRO NUOVO ALBUM, COSA È CAMBIATO DA “IX EQUILIBRIUM”?
“Beh, devo dirti che è un album che risente di una lavorazione in studio molto più approfondita rispetto ai suoi predecessori, questa volta siamo entrati in studio e durante le registrazioni abbiamo effettuato molte variazioni sul materiale che già avevamo scritto. Certamente la tradizione Emperor è del tutto rispettata, ma tu sai bene che è nostra tradizione anche fare ogni album migliore di quello prima!”

IL TITOLO CITA PROMETEO, UN EROE MITOLOGICO CHE EBBE IL CORAGGIO DI RIBELLARSI AGLI DEI, COSA SIGNIFICA QUESTO RIFERIMENTO?
“Diciamo che ogni pezzo ha un tema a sé e quindi Prometeo ha un significato pregnante solo nel titolo. Abbiamo usato questo personaggio perché rappresenta l’essenza dell’anticonvenzionalità, della ribellione, un tema a noi molto caro. Vogliamo trasmettere il messaggio che è giusto non fare sempre e comunque quello che ci si aspetta da noi, non stare mai forzatamente comodi dove non lo si è. Insomma, è importante avere il coraggio di vedere le cose in modo diverso. In un certo senso può sembrarti un concetto vicino al satanismo moderno, al porsi contro il dio “istituzionale”; penso che ci sia qualche analogia con quel tipo di filosofia, ma personalmente non mi sento di riconoscermi in una corrente di pensiero precisa. E’ un po’ come la musica, noi abbiamo le radici nel black metal, ma attualmente siamo oltre.”

AVETE DECISO DI SCIOGLIERVI DOPO QUESTO ALBUM, COME MAI?
“Abbiamo fatto quello che era in nostro potere di fare come Emperor, penso che le differenze tra di noi come persone e musicisti che fino ad ora ci avevano spinto a fare sempre meglio ormai stiano diventando troppo grandi e troppo poco fruttuose. Sono molto soddisfatto, e penso di parlare anche per Samoth e Trym, di quello che abbiamo fatto come Emperor, ma è ora di prendere strade nuove.”

SIETE STATI TRA I PRIMI AD UTILIZZARE LE TASTIERE NEL BLACK METAL E AD ESCOGITARE UN CERTO TIPO DI ARRANGIAMENTI. ORA È UNA COSA PIUTTOSTO COMUNE; SENTITE LA RESPONSABILITÀ DI AVER “DATO VITA” A QUALCOSA?
“Probabilmente abbiamo solo contribuito a qualcosa che sarebbe comunque nato. Comunque è piuttosto triste dal mio punto di vista pensare che ci stiamo sciogliend, che io e Samoth non lavoreremo più insieme per realizzare la musica degli Emperor. Comunque continueremo a fare musica, perché è la nostra vita; continueremo a farla tentando ogni volta di essere innovativi e senza scendere a compromessi.”

NON SO SE HAI LETTO LA NOTIZIA CHE I SATYRICON HANNO FIRMATO UN CONTRATTO CON LA EMI PER LA DISTRIBUZIONE NEL NORD EUROPA, PENSI CHE SIA UN BENE PER LA MUSICA ESTREMA?
“Sicuramente è un bene per i Satyricon! Generalmente tento di tenermi lontano dall’aspetto finanziario del mio lavoro e concentrarmi su ciò che veramente amo: la musica. Comunque penso che i discorsi sull’essere più o meno “true” lascino il tempo che trovano; intendo dire che l’essere “veri” significa essere sinceri con sé stessi e questo non deve avere nulla a che vedere con il numero di dischi che vendi. Non penso che sia un male che la musica estrema arrivi a molte persone. In realtà chi dovrebbe incazzarsi davvero sono i musicisti jazz o fusion che sicuramente hanno meno esposizione di noi.”

COSA TI RICORDI DELL’ATMOSFERA CHE SI RESPIRAVA DALLE TUE PARTI QUANDO HAI COMINCIATO A FARE BLACK METAL?
“In realtà era una scena molto piccola, molto più piccola di quanto pensano tutti, ma per chi era poco più che un teenager come me era una cosa assolutamente eccitante.”

NON PENSI CHE TUTTI FATTI SPIACEVOLI CHE SONO ACCADUTI QUALCHE ANNO FA INTORNO ALLA SCENA BLACK METAL ABBIANO RESO LA GENTE PIUTTOSTO INDIFFERENTE ALLA PROPOSTA MUSICALE DEI GRUPPI, FACENDO PASSARE LA MUSICA IN SECONDO PIANO RISPETTO AGLI ASPETTI “DI GOSSIP”?
“Capisco perfettamente cosa intendi. Penso che sia triste che tutta l’attenzione si sia concentrata sulle chiese che andavano a fuoco e ti devo dire che anche a molte persone che erano dentro alla scena la musica interessava poco. In realtà comunque è anche per l’esposizione che ha ricevuto qualche anno fa che il black metal è così come lo vediamo oggi. Diciamo che il black metal si è guadagnato la sua fetta di mercato proprio attraverso il gossip.”

VI CONSIDERATE UN GRUPPO BLACK METAL?
“Direi che siamo oltre. Non possiamo negare che le nostre radici siano lì, ma penso sia molto difficile dire cos’è black metal.”

COSA TI INFLUENZA?
“Tutto. Quello che mi succede così come le cose che vedo o sento. E’ come se tutto si immagazzinasse nella mia testa per poi venire fuori ogni tanto. Non mi forzo mai quando devo scrivere qualcosa, aspetto semplicemente che questo qualcosa venga fuori.”

COSA MI DICI DEI TESTI DEL NUOVO LAVORO?
“Rispetto alle liriche degli album precedenti, quelle di “Prometheus” sono un po’ meno ermetiche, inoltre penso di avere affrontato le cose da diversi punti di vista, non solo da uno come mi capitava prima. Non è che ci sia una vera trama nell’album, ma in realtà i pezzi sono collegati liricamente da un sottile filo conduttore.”

CHE COSA VUOI DIRE AI LETTORI DI METALITALIA?
“Ringrazio tutti i fans per il loro affetto durante gli anni e per aver contribuito a renderci migliori come musicisti. Spero che ci seguiranno anche nei nostri futuri lavori!”

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