EMPYRIUM – Tra mito e realtà

Pubblicato il 21/04/2021 da

La carriera degli Empyrium non è mai stata una linea retta: dagli esordi a metà degli anni ’90 passando per “Weiland” (che sembrava aver messo definitivamente la parola fine all’attività della band), al ritorno sette anni fa, fino al nuovo “Über Den Sternen”, con il quale i tedeschi sembrano essere tornati ad uno stato di forma smagliante, ogni nuovo disco ha rappresentato qualcosa di sorprendente e di misterioso. L’ultima opera in studio, in particolare, appare come una sorta di compendio di tutte le idee che il gruppo ha sviluppato negli anni, miscelando in maniera perfetta i suoni più aggressivi degli inizi con le loro tipiche atmosfere folk. Il risultato è stato sicuramente più che convincente, tanto che anche il loro leader Marcus Stock ne appare entusiasta. Proprio con l’artista tedesco abbiamo discusso di “Über Den Sternen” e di molto altro, scoprendo un personaggio criptico come la musica che scrive, ma anche genuino ed innamorato dei luoghi e delle storie che popolano i dischi della band ormai da più di vent’anni.

“ÜBER DEN STERNEN” SEMBRA ESSERE IL MIX PERFETTO TRA VECCHI E NUOVI EMPYRIUM, IN UN BILANCIAMENTO IDEALE TRA LE VOSTRE RADICI METAL E LE INFLUENZE FOLK. COME DESCRIVERESTI IL VOSTRO SUONO ATTUALE?
– La parte folk c’è di sicuro, ispirata da Loreena McKennitt, Enya o dai Dead Can Dance, mentre non mi piace quando viene utilizzato il termine neofolk per descrivere gli Empyrium, perché mi ricorda band come Sol Invictus o Death In June che non hanno avuto nessun ruolo nella formazione del nostro suono. Come descriverei la nostra musica? Musica romantica.

LA VOSTRA MUSICA TRAE SPESSO ISPIRAZIONE DAL FOLKLORE E DAI MITI DELLA TRADIZIONE. QUANTO QUESTO ASPETTO E’ IMPORTANTE PER VOI? PENSI IN FUTURO DI POTER TRATTARE TEMATICHE DIFFERENTI?
– E’ corretto, è proprio ciò da cui traiamo la nostra ispirazione. Anche la letteratura classica, gli ideali romantici e la natura della nostra regione, il Rhön, sono importanti per la nostra composizione. Non so dirti se anche in futuro sarà così. Sicuramente il mondo è pieno di possibili fonti d’ispirazione, ma per quanto riguarda gli Empyrium il romanticismo e la natura giocheranno sempre un ruolo fondamentale.

“THE THREE FLAMES SAPPHIRE” E’ UNO DEI MOMENTI PIU’ INTRIGANTI DELL’ALBUM. DI COSA PARLA? CHI E COME E’ STATO REALIZZATO IL VIDEO? CE NE PUOI PARLARE?
– Grazie! Il video è stato realizzato dal mio amico Oliver König, con cui avevo già lavorato per il mio altro progetto Sun Of The Sleepless (per un pezzo intitolato “The Lure Of Nyght”). Siamo molto soddisfatti delle belle immagini che ha creato.
In “The Three Flames Sapphire” ancora una volta entriamo nella nera brughiera della nostra regione del Rhön e raccontiamo la leggenda delle ‘tre fiamme blu’. Queste possono essere viste di notte mentre si librano sopra la brughiera e si dice che siano le anime maledette di tre giovani donne. Una notte fu concesso loro di riprendere le sembianze umane e ne approfittarono per entrare nel villaggio più vicino durante una danza organizzata per festeggiare l’autunno. Tutti gli uomini del villaggio ne furono incantati, ma al mattino le tre ragazze dovettero tornare nella brughiera, e ritornarono ad essere le tre fiamme blu visibili nella nebbia. Nessuno da allora le vide più nella loro forma umana.

QUALI SONO LE VOSTRE INFLUENZE A LIVELLO MUSICALE? SI TRATTA PRINCIPALMENTE DI METAL O DI ALTRO?
– Influenze musicali… beh, penso che le maggiori influenze arrivino da noi stessi e dalla nostra discografia. Oltre a questo, ho già menzionato Loreena McKennitt, Enya, Dead Can Dance, Brendan Perry; inoltre i primi Arcana, Mortiis e le band della scena neoprog scandinava quali White Willow, Landberk o Änglagård. Anche la seconda ondata black metal degli anni ’90 ha avuto un ruolo fondamentale.

DALL’ALTRO LATO, INVECE, QUALI SONO LE VOSTRE INFLUENZE EXTRAMUSICALI? STO PARLANDO DI LETTERATURA O QUALCOS’ALTRO CHE VI POSSA ISPIRARE NELLO SCRIVERE MUSICA.
– Ovviamente ci sono altre cose! I quadri di Caspar David Friedrich e Theodor Kittelsen sono sempre stati una grossa influenza, così come la poetica di Eichendorff, Goethe, Schiller, Novalis, Byron, Poe, o Keats.

HAI GIA’ PENSATO ALLA DIREZIONE MUSICALE CHE INTRAPRENDERA’ IL NUOVO ALBUM?
– No, il tempo ce lo dirà.

AVETE UN SUONO MOLTO PARTICOLARE. SENTI AFFINITA’ STILISTICA CON ALTRE BAND? PER ESEMPIO UN VOSTRO PEZZO ERA STATO INCLUSO NELLA COMPILATION “FOR WHOM THE MOON A NIGHTSONG SINGS”. VI SENTITE PARTE DELLA SCENA FOLK?
– Non ci sentiamo parte di alcuna scena e non ci identifichiamo in nessun gruppo. Tra l’altro non mi piacciono band, o espressioni artistiche in generale, che esistono solo nella cornice di una certa scena. Abbiamo sempre percorso la nostra strada, al di fuori di ogni trend o ogni moda. Non ci sentiamo inoltre un gruppo neofolk, ma la compilation che hai nominato è una grande collezione di musica.

QUAL E’ IL SIGNIFICATO DI “ÜBER DEN STERNEN”? PERCHE’ E’ STATO SCELTO COME TITOLO DELL’ALBUM? E PER QUANTO RIGUARDA L’ARTWORK COSA PUOI DIRCI?
– La copertina è una diretta interpretazione del titolo dell’album (il cui significato è ‘sopra le stelle’) e anche del nostro nome. Empyrium, nella cosmologia medievale, era la ‘sfera infuocata’ che si trovava al di sopra del firmamento e che ci consentiva di vedere le stelle come dei semplici buchi nel cielo notturno, attraverso cui risplendevano la luce ed il fuoco di Empyrium. Il protagonista, ossia il ragazzo sulla copertina, disegna un buco nel cielo e fa in modo che la luce di Empyrium lo attraversi. Ha un significato molto simbolico. L’artista che ha creato questa copertina è il nostro amico Fursy Teyssier.

QUAL E’ STATO IL MOTIVO DELLO SCIOGLIMENTO DELLA BAND DOPO “WEILAND”? VOLEVI FARE QUALCOSA DI DIFFERENTE?
– Sentivo semplicemente, ad essere onesto, che in quel momento con gli Empyrium avevamo detto tutto ed inoltre erano nati altri progetti musicali (The Vision Bleak per primo).

SE AVESSI LA POSSIBILITA’ DI DESCRIVERE GLI EMPYRIUM CON UNA SOLA FRASE, COSA DIRESTI? QUAL E’ IL PEZZO CHE RAPPRESENTA MEGLIO LA VOSTRA ESSENZA?
– Paesaggi romantici dell’anima, nei toni e nelle parole. La titletrack del nuovo album rappresenta l’essenza degli Empyrium al meglio.

SEI MEMBRO DI MOLTE ALTRE BAND. HAI QUALCHE PROGETTO PER L’IMMEDIATO FUTURO?
– Al momento il focus è sui The Vision Bleak. Spero di finire l’album entro l’anno.

0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.