Gli Enemynside sono una di quelle band che negli ultimi anni sono riusciti a ritagliarsi un folto seguito nell’underground, e la sincera ammirazione dei più,grazie ad un’intesissima attività live ed un’attitudine onesta ed umile,specchio dei leader della band Francesco Cremisini e Matteo”Thrasher”Bellezza,due ragazzi semplici e lontani anni luce da tanti loro colleghi gonfi e troppo sicuri di sè.E’ da anni che seguo la band,e non posso nascondere di sentirmi ormai un loro fan,e di conoscere praticamente tutti i loro pezzi a memoria,dalle ormai storiche “Bad Junks”,”Wrapped In Mistery”,”Leprosy”,”(Someone’s) Past” fino alle più recenti “Peace Of Mud” e “Speed Killing”……E voi, che aspettate a supportare questa band?
Cominciamo con una domanda cattiva….Non si rischia di essere inattuali suonando Thrash al giorno d’oggi?
Non mi pare una domanda cattiva, e’ piuttosto un interrogativo giusto da porsi in un momento in cui la scena musicale sembra portare avanti ben altri valori. I gruppi che vanno per la maggiore adesso mi sembra puntino molto sulla forma piuttosto che sulla sostanza. Il messaggio che bands come Limp Bizkit, Korn o Slipknot vogliono far arrivare alla gente e’ molto piu’ immediato e semplice perché si basa sull’impatto, sulla produzione e sul modo di apparire in pubblico. Indubbiamente sono gruppi adattissimi per i rock club perché le loro songs sono molto groovy e riconosco che per molte persone puo’ risultare piu’ divertente ballare i Limp Bizkit piuttosto che i Metallica. Ma la musica? Gli arrangiamenti? L’attitudine? Non trovo attitudine nella musica che oggi va per la maggiore, dell’attitudine spontanea, sanguigna e genuina che portava le piccole (poi diventate grandi) bands di una volta a girarsi i locali stipati in un furgoncino puzzolente pur di suonare, non ne avverto nemmeno un po’! Il gusto per gli arrangiamenti che puo’ essere apprezzato ascoltando i vecchi dischi dei Metallica, dei Megadeth o degli Iron Maiden e’ qualcosa che rimarra’ nel tempo e sinceramente dubito che gli Slipknot fra qualche anno verranno ricordati da qualcuno per meriti puramente musicali!
Ovviamente con uno scenario simile un gruppo come il nostro risulta schiacciato, ma so che per fortuna c’è ancora qualcuno che cerca dalla musica qualcosa di vero e genuino. Dal nostro canto noi suoniamo quello che piu’ ci piace e credo che continueremo a farlo ancora per molto tempo!
Ho notato una certa estremizzazione del sound nel nuovo promo…a cosa è dovuta questa scelta (se di scelta si parla….)?
Sul promo sono state inserite delle canzoni che facevano parte da tempo del nostro repertorio. Canzoni costruite su riffs e su tempi di batteria già esistenti ma che necessitavano di un arrangiamento completo. Se il promo suona piu’ aggressivo e’ perché volevamo che il prodotto finito risultasse competitivo in termini di “cattiveria” e che non uscisse con un suono troppo anni’80. “Violent Beats” mette in luce la sfumatura forse piu’ aggressiva e veloce del nostro sound che pero’ appunto è solo una parte di un qualcosa di ben piu’ampio che comprende anche le canzoni dei precedenti “Scars” e “From The Cradle To The Way”.
Anche la voce di Francesco, tanto accusata di essere troppo Hetfield – dipendente, sembra finalmente aver trovato una sua personalità…
Beh la voce di Francesco ha sempre avuto una sua identità e in sede live lo ha sempre dimostrato. La cosa piu’difficile e’ ricreare su disco (demo nel nostro caso) quel mood che si crea quando suoniamo dal vivo. Magari quando registri sei piu’ concentrato sul tempo e sull’intonazione, mentre dal vivo riesci ad essere te stesso quasi al 100% (acustica del locale permettendo!). Cmq le similitudini con Hetfield oggettivamente potevano essere ritrovate su una canzone come “Bad Junks” che magari, visto che risale al 1991, paga forse l’influenza che avevano all’epoca i Four Horsemen su Francesco. Ma alla fine risulta un episodio isolato visto che sul demo “Scars” o su canzoni come “(Someone’s)Past” o “The Place” presenti in “From The Cradle….” non mi sembra che si possa parlare di clone di Hetfield….
Mi trovi pienamente d’accordo,Matteo…Probabilmente la gente dovrebbe smetterla di dover ad ogni costo etichettare ogni cosa…Cambiando discorso,volevo chiederti quale fosse il principale obiettivo che vi siete dati con la realizzazione di questo nuovo promo…Intendo dire,immagino che le proposte di case discografiche non siano mancate….
Il promo e’ stato registrato solo per le case discografiche e per le riviste specializzate. Non uscira’ mai come demo perché il prossimo passo, casa discografica o no, sara’ un full lenght album! Di offerte ne abbiamo ricevute piu’ di una e vedremo se con questo nuovo lavoro arrivera’ qualche altra proposta interessante. Siamo determinati a scegliere la cosa migliore per noi e non vogliamo fare il disco tanto per fare, con il rischio che poi non venga spinto e pubblicizzato nella maniera adeguata….
Cosa credi possa mancare ancora agli Enemynside per diventare una band di successo?
Un fottuto contratto discografico!!! Ehehehe, scherzi a parte, credo che la nostra proposta musicale sia abbastanza matura visto che le recensioni ricevute fino ad ora sono state sempre piu’ che ottime e i responsi del pubblico idem! Ai nostri concerti vendiamo sempre un buon quantitativo di cd e il guestbook sul nostro sito ( welcome.to/enemynside ) e’ affollato di messaggi di gente che ci spinge ad andare avanti e a crederci sempre perché ne vale la pena. Nonostante gli anni di difficolta’, i cambi di line-up e le esperienze non sempre positive, non abbiamo mai smesso di crederci grazie soprattutto al fatto che ovunque ci siamo esibiti abbiamo incontrato persone che apprezzano quello che facciamo e che ci supportano! Quello che ci mancherebbe quindi per fare il grande salto e’ l’appoggio di un’etichetta pronta a scommettere su di noi e ad investire nella nostra musica.
Non avete mai avuto un rapporto troppo felice con i batteristi,visti i tanti cambi di line up, ma siete sempre riusciti ad avere un’attività live intensissima…
Si per fortuna non e’ mai successo di dividerci da un batterista in malo modo, quindi spesso alcuni nostri ex-drummer ci hanno fatto da session quando avevamo delle date già fissate. L’anno scorso per esempio Pileggi decise di lasciare la band a febbraio ma grazie all’amicizia che ci lega siamo riusciti a portare a termine gli impegni che avevamo preso fino a giugno.
Tra l’altro se non avessimo trovato un degno sostituto ci avrebbe aiutati anche in sede di registrazione.
Per noi i live sono importantissimi, e’ l’unica maniera che ha un gruppo per promuovere la propria musica quando non ha un’etichetta alle spalle che si occupi di tutto. Per questo cerchiamo di suonare il piu’ possibile in tutta Italia e fino ad ora siamo riusciti ad esibirci sia al sud che al centro che al nord. All’inizio di maggio abbiamo suonato ad Ascoli, poi l’11 e il 12 sempre di maggio saremo a Torino, la settimana dopo a Vicenza, il primo giugno suoneremo ad un festival in provincia di Ancona e il 3 giugno in un altro festival all’Indian’s Saloon di Milano. L’11 agosto saremo poi all’Agglutination Festival di Potenza. Per qualsiasi aggiornamento visitate il nostro sito!
Come sta rispondendo il pubblico alla proposta degli Enemynside?Anche dal vivo ,quali sono state le situazioni che avete trovato più stimolanti finora e quali quelle meno felici?
Come ti accennavo in precedenza, l’audience si e’ sempre dimostrata interessata e partecipe. Dal vivo quando ci troviamo di fronte un pubblico abbastanza nutrito siamo spinti a dare il meglio di noi stessi. La cosa peggiore succede quando magari si affronta una trasferta e ci si ritrova a suonare davanti ad una manciata di spettatori! Una cosa del genere e’ accaduta l’anno scorso al Mephisto Pub di Alessandria, purtroppo la nostra data e’ coincisa con quella che portava in Italia il tour di Kreator, Moonspell e Katatonia e quindi la gente e’ stata assorbita tutta da quell’evento.
Le migliori situazioni live da affrontare sono quelle dei festival perché suoni davanti a gente che magari non ti conosce e che e’ venuta prevalentemente per altri gruppi.
Cosa credi che manchi ancora all’Italia per essere competitiva nei confronti dell’Europa per quanto riguarda il metal?
Di gruppi buoni ce ne sono diversi, quello che manca e’ la professionalità degli addetti ai lavori. Dico sempre che in Italia non c’è cultura per la musica rock dal vivo, i locali magari ci sono ma ti pagano veramente una miseria. Noi come tanti altri gruppi emergenti ci facciamo il culo per organizzare delle serate, magari la gente viene a vederti, riempie il locale proprio grazie al gruppo che alla fine però si prende le briciole! Non c’è nessun tipo di aiuto ne rispetto per chi cerca di trovare una strada alternativa alla solita vita. Chi cerca di portare avanti un discorso musicale e creativo fuori dal grosso mercato commerciale viene trattato come una merda. Chi intraprende un cammino cosi’ difficile invece che essere incentivato viene totalmente scoraggiato e 9 volte su 10 abbandona la propria strada per seguire il normale modus vivendi che la società impone…
In pratica se hai qualcosa di valido da dire, taci e adoperati per essere una parte di questa enorme catena di montaggio chiamata società perché nessuno vuole ascoltarti….
Molti dicono che ideali politici e metal non abbiano molto in comune,ma tu sai benissimo che molte band thrash degli ’80 erano schierate politicamente nel sociale,specie quelle più vicine alla scena hardcore…Tu come ti poni in relazione a questa faccenda?
Ad essere sincero non ho mai prestato troppa attenzione ai testi delle canzoni, tranne che in qualche raro caso e credo che ognuno debba essere libero di esprimere quello che vuole con la sua musica. Non è detto però che se uno apprezza la musica di un determinato gruppo debba automaticamente abbracciarne anche le idee politiche o religiose.
Nei nostri testi non ci sono riferimenti politici o religiosi, Francesco preferisce scrivere di esperienze vissute e di sensazioni personali, la propaganda politica o le messe nere le lasciamo agli altri!!
Quali sono i progetti per il futuro? E se dovesse andar male con gli Enemynside? Saresti mai disposto a cambiare radicalmente genere per il successo?
Per quanto mi riguarda non riuscirei a fare qualcosa solo per i soldi, altrimenti a quest’ora mi sarei già accaparrato un bel posticino da impiegatuccio. Sarebbe stato sicuramente più fruttuoso ma alla fine che soddisfazioni mi avrebbe dato? Un’esistenza monotona passata in mezzo alle solite facce, facendo le solite cose fino all’età della pensione? Naaaaa!!
Se un giorno (mi auguro molto lontano) l’esperienza Enemynside si dovesse chiudere rimarrei comunque nella musica e continuerei a suonare quello che mi verrebbe piu’ spontaneo suonare…
Matteo, un saluto agli amici di Metalitalia è d’obbligo, a questo punto !
Ringrazio te e l’intero staff di metalitalia per il supporto e ricordo a chi fosse interessato che può contattarci visitando il sito welcome.to/enemynside !!!Ciao!