ENTHRONED – Intervista a Sabathan

Pubblicato il 19/09/2002 da

“Carnage In Worlds Beyond”, il nuovo album degli Enthroned, rilancia la band belga nella corsa al vacante ‘skullthrone of Satan’, dalla quale oramai da troppo tempo il gruppo sembrava esser tagliato fuori a causa di due release non all’altezza delle aspettative quali “The Apocalypse Manifesto” e “Armoured Bestial Hell”. Gli Enthroned ora possono vantare un solido apporto dato dalla loro nuova label, la Napalm Records, e sono pronti a fare del nostro mondo un carnaio. Come venga attuato questo letale attacco ce lo spiega il disponibilissimo Sabathan (basso/voce), membro fondatore della storica black metal band. Una persona che sa guardare in modo autocritico al proprio passato, lucida in tutte le valutazioni e consapevole di essere tornata, finalmente grazie ad un lavoro validissimo, ai livelli che più gli competono.
COMPLIMENTI SABATHAN, IL VOSTRO È UN RITORNO DEVASTANTE, CREDI SIA IL MIGLIOR ALBUM CHE AVETE REALIZZATO? SE SI, PERCHÈ?
“Credo che questo sia davvero il nostro miglior album dai tempi di “Towards The Skullthrone Of Satan”, poiché stavolta abbiamo avuto modo di lavorare veramente bene assieme. C’è una grossa differenza rispetto al nostro primo album, ma l’importante è che rimanga inalterato un certo trademark che ci renda particolari, e credo che con “Carnage In Words Beyond” siamo riusciti nel nostro intento”.

LE CANZONI SONO DAVVERO DOTATE DI UNA DINAMICITÀ E VELOCITÀ IMPRESSIONANTI, GRAZIE ANCHE ALLA MAGISTRALE PROVA DI UN BATTERISTA VALIDISSIMO IN AMBITO MUSICALE ESTREMO COME ALSVID; MA QUAL È LA VERA ‘DIABOLIC FORCE’ DI QUESTA RELEASE?
“L’apporto di Alsvid è davvero notevole, è un grande batterista, migliore del suo predecessore Blackthorn. Penso che Alsvid si sia calato perfettamente nella vera ‘mentalità Enthroned’ ed è quello che noi cercavamo: non il solito batterista che fa della velocità la sua unica arma – che alla lunga risulta noiosa – ma uno che sappia dare dinamicità al tutto con cambi di tempo, parti più lente per poi ripartire in modo fulmineo (reputo Alsvid uno dei migliori batteristi della scena! ndA). Tu prova ad abbinare le sue parti di batteria ai killing riff e avrai l’ultimo nostro album! Hai menzionato “Diabolic Force”: questa canzone era presente nel nostro demo del 1990 e abbiamo deciso di riproporla. Rappresenta una sorta di ‘omaggio’ al nostro passato che noi non rinneghiamo, e credo che anche nel prossimo album ci sarà una canzone del nostro demo sotto una veste nuova”.

SECONDO ME “ARMOURED BESTIAL HELL” ERA PENALIZZATO DA UNA PRODUZIONE NON PROPRIO ALL’ALTEZZA DELLA SITUAZIONE, QUESTA VOLTA INVECE LA REGISTRAZIONE RENDE GIUSTIZIA ALLA VOSTRA MUSICA. COS’È CAMBIATO, SIETE PIÙ ESPERTI IN FATTO DI SOUND?
“Oh, no no… credo che il vero problema di “Armoured Bestial Hell” non sia nella produzione, ma nel lato compositivo, che lascia piuttosto a desiderare. Quell’album è stato composto da Blackthorn (batteria) e da Nebiros (chitarra) ai quali non interessava suonare black metal, non erano proprio interessati a questo genere e così fummo costretti ad allontanarli dalla band. A Blackthorn non piaceva suonare qualcosa di particolare con il suo strumento, a lui interessavano solo parti velocissime e semplicissime allo stesso tempo. Nerath Daemon (il nuovo chitarrista, che fa coppia con il chitarrista Nornagest che suona negli Enthroned sin dal secondo album, ndA) è invece un grande chitarrista, è molto coinvolto dal black metal e compone parecchi riff; al pari di Alsvid, crede in quello che suona e questa è una grande cosa! Sono tornato a comporre anch’io, grazie anche all’ottimo feeling che si è instaurato all’interno della band; era da “Towards The Skullthrone Of Satan” che non componevo nulla per la band, perché Blackthorn e Nebiros non apprezzavano il mio modo di comporre musica; loro preferivano arrangiamenti tecnici, io invece preferisco i riff ‘in your face’, riff black metal… ‘pure fucking armageddon’ eheh!!!”.

PARLIAMO ORA DEI TESTI: PERCHÈ QUESTA TRASPOSIZIONE DELLA VIOLENZA DAL NOSTRO MONDO AI ‘WORLDS BEYOND’ ? QUALI SONO I ‘WORLDS BEYOND’ A CUI VI RIFERITE?
“Si tratta di un’altra dimensione. Questa volta non c’è un concept, ma ogni canzone parla di un argomento che ha una relazione con il titolo dell’album. I ‘worlds beyond’ sono le dimensioni parallele della propria esistenza che ognuno di noi possiede. In questo scenario parallelo Satana prende il trono compiendo una completa carneficina. Le due dimensioni sono legate tra loro grazie ad un portale; i testi parlano anche di cosa potrebbe accadere se Satana, preso il trono, iniziasse ad applicare il suo vero intento: la distruzione, nel nostro mondo, del cristianesimo! (ride) (parole ‘sante’ Sabathan! ndA) Ad ogni modo, non è facile spiegare a parole i significati più profondi contenuti nei testi delle canzoni”.

IL VOSTRO ALBUM UNISCE L’AGGRESSIVITÀ DEL THRASH TEDESCO DEI PRIMI KREATOR ALLA FREDDA VIOLENZA DEL BLACK METAL DEI PRIMISSIMI IMMORTAL, QUELLI DI “DIABOLICAL FULLMOON MYSTICISM”. SEI D’ACCORDO CON QUESTA MIA ANALISI?
“Noi abbiamo una precisa identità, soprattutto in questo nostro ultimo lavoro siamo riusciti a fondare uno stile personale. Noi tutti siamo dei grandi thrash ed heavy metal fan, tu puoi trovare questi due generi all’interno del nostro cd, come si possono sentire entrambe le influenze da te prima menzionate. Questa volta ci siamo avvalsi dell’esperienza di Harry Johns, il miglior produttore in Germania (concordo al mille per mille! ndA); infatti lui ha prodotto killer album quali “Persecution Mania” e “Agent Orange” dei Sodom, “Pleasure To Kill” dei Kreator (più di così… ndA). Per noi è molto importante avere un gran produttore per fare ‘killer songs’ ed ottenere così un buon album”.

DA POCO AVETE FIRMATO PER LA NAPALM RECORDS. SIETE SODDISFATTI DELLA PROMOZIONE SINO AD OGGI? ESSENDO UNA BAND ‘STORICA’, AVETE LA PRIORITÀ SUGLI ALTRI GRUPPI DELLA CASA DISCOGRAFICA AUSTRIACA?
“Siamo veramente contenti di quello che sta facendo per noi la Napalm Records, a partire dal budget per le registrazioni dell’album. La nostra precedente etichetta, la Blackend, non aveva fatto nulla di buono per noi, nessun tipo di promozione, e pochissimi magazine ricevevano il nostro materiale. La Blackend fece una decente promozione al nostro secondo album “Towards The Skullthrone Of Satan”, ma poi fummo messi in un angolo e dimenticati da tutti. Puoi immaginare che era impossibile lavorare in certe condizioni, gli Enthroned non sarebbero vissuti a lungo se non ci fosse stato l’interessamento della Napalm Records. Credo sia una cosa positiva il fatto che la casa discografica austriaca metta sotto contratto delle black metal band, è un segnale chiaro per far capire che il black metal non è morto!”.

SIETE UN GRUPPO CON RADICATE CREDENZE RELIGIOSE? SE SI, QUALI IN PARTICOLARE?
“Noi siamo contro la religione, combattiamo contro gli schiavi della religione cristiana; crediamo in Satana, viviamo per Satana, ma abbiamo noi tutti una personalissima visione del satanismo: niente sacrifici o cose del genere, non credo sia quello il vero satanismo, è più una forza interiore che ci guida”.

CERNUNNOS, IL VOSTRO PRIMO BATTERISTA, MORTO SUICIDA, E MEMBRO FONDATORE DELLA BAND ASSIEME A TE, VI STARÀ SICURAMENTE OSSERVANDO… PENSI CHE APPREZZI IL NUOVO ALBUM? VOGLIO DIRE, RIENTRA NEL GENERE DI ASCOLTI CHE FACEVA?
“Quando Cernunnos registrò “Prophecies Of Pagan Fire” suonava soltanto da un anno, poi nel 1997, come sai, si tolse la vita. So solo che la sua volontà era quella di andare sempre più veloce per abbinare violenza e rapidità d’esecuzione nel suo stile personale. Sinceramente, però, non saprei cosa Cernunnos potrebbe suonare ed ascoltare oggigiorno se fosse ancora tra noi”.

RACCONTAMI QUALCOSA RIGUARDO ALLA VOSTRA EVOLUZIONE STILISTICA: IL DEBUT ERA PIUTTOSTO EPICO, ORA È LA VIOLENZA LA CARATTERISTICA PRINCIPALE DEL VOSTRO SONGWRITING. COME MAI QUESTO CAMBIO DI DIREZIONE?
“Non direi che ora la nostra caratteristica principale rispetto al passato sia la violenza, parlerei invece della diversa struttura delle canzoni; credo che la differenza stilistica si noti maggiormente in questo settore. Be’, è vero che non ci sono più tastiere, ma il motivo è semplice: non mi piacciono più! Gli Enthroned suonano metal, non gothic, industrial o altre cose simili; il metal è basato sulle chitarre e queste hanno l’assoluta priorità per noi. È rimasto qualche riff epico sul modello di “Twilight Of The Gods” dei Bathory, ma non come in passato, ora preferisco comporre musica più aggressiva”.

ANCHE VOI AVETE AVUTO MOLTO SPESSO CAMBI DI LINE-UP. CREDI SIA COSÌ DIFFICILE MANTENERE L’ATTEGGIAMENTO ESTREMO E UNA SERIA DEDIZIONE IN UNA BAND FAMOSA COME LA VOSTRA?
“Be’, Cernunnos è morto e io sono rimasto il solo dalla prima formazione. Con me c’è anche Nornagest, che arrivò con noi già a partire dal nostro secondo album; Nebiros era diventato passivo, non componeva più e per questo motivo è stato allontanato; Blackthorn invece ha scelto di fare una vita diversa da quella dell’artista. Ora la formazione è davvero buona, magari con il tempo anche questa cambierà, io continuerò a cercare gente coinvolta e con talento per continuare… del resto in quale band non ci sono cambi di line-up? Ad ogni modo gli Enthroned non moriranno”.

QUALI SONO I GRUPPI CHE RISPETTI? SEGUI ANCHE L’UNDERGROUND E LE BAND EMERGENTI?
“Io sono molto aperto per quanto riguarda i gusti musicali, così è difficile rispondere alla tua domanda… ci sono davvero tante band che rispetto. Per quanto riguarda la scena black metal, rispetto gli Immortal che hanno fatto tutti album veramente validi, e rispetto ovviamente i Darkthrone, che sono nati e moriranno come black metal band! Anche gli americani Absu sono degni di rispetto, sono una vera ‘killer band’! Nell’heavy metal invece nutro rispetto per i Running Wild che sono rimasti uguali in tutti questi anni. Come vedi, ce ne sono davvero tante di band, ma ora non me ne vengono in mente altre. Non sono invece contento dell’ultimo album dei Mayhem (finalmente uno che lo dice! ndA), non sono più quelli di una volta (stai parlando con la persona giusta, per il sottoscritto i Mayhem sono morti nel 1993! ndA), Blasphemer è un buon chitarrista, potrebbe tirar fuori alcuni riff veramente devastanti, sullo stile di “De Mysteriis Dom Sathanas”, ma non lo fa e ormai con tutti quegli inserti industrial i Mayhem non hanno più niente di black metal; è un peccato, perché i Mayhem erano la band più assassina che ci fosse in circolazione!”.

TRACCIA UN BILANCIO DELLA CARRIERA DEGLI ENTHRONED…
“Mah, ne ho viste davvero di tutti i colori! Dal suicidio di Cernunnos, al brutto periodo di quando eravamo sotto la label Blackend, in cui fu toccato il fondo con il tour del 1999 assieme ai Marduk. Fu un tour davvero terribile: nessun tipo di organizzazione, niente pubblicità, pagammo tutto di tasca nostra, niente catering nei locali, un momento davvero difficile; per fortuna i fan ci erano sempre vicini. Ora con la Napalm Records finalmente le cose girano per il verso giusto”.

VI È MAI CAPITATO, DURANTE UN TOUR, DI INFLUENZARE O ESSERE INFLUENZATI DA UNA BAND CHE SUONAVA CON VOI?
“Noi di sicuro non siamo mai stati influenzati da nessuno in tour, forse qualche gruppo ha preso qualcosa da noi, ma non saprei. Ad ogni modo il nostro ultimo tour ben organizzato risale al lontano 1998 in compagnia di Dark Funeral e Liar Of Golgotha. Poi ogni tour è stato una schifezza, un tour negli U.S.A. e uno qui in Europa furono cancellati per mancanza di promozione e distribuzione!”.

SUONERETE CON ALSVID DAL VIVO OPPURE, VISTO CHE LUI È GIÀ IMPEGNATO NEI SETH, DOVRETE PRENDERE UN SESSION?
“Alsvid è membro fisso degli Enthroned e quindi sarà lui il nostro drummer anche per i concerti”.

GRAZIE SABATHAN PER LA TUA DISPONIBILITÀ, PER CONCLUDERE TI FACCIO UN’ULTIMA DOMANDA: DA TANTO TEMPO NON SUONATE IN ITALIA, SPERI DI TORNARCI PRESTO?
“Lo spero proprio! Il pubblico italiano è il migliore che ci sia, è caldissimo e noi riusciamo a rendere al meglio davanti a così tanto entusiasmo!”.

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